Luigi Pulci, Morgante, 1483

che vuoi, ché fatto fia. - ¶ E posesi in ispalla

spirti: ¶ questo palagio, Orlando, fia incantato ¶ come far si

scalza. ¶ Diceva Orlando: - E' fia pur daddovero: ¶ questo è

ch'ogni speranza gli fia tolta: ¶ disse che mai

dismonterete, ed onor vi fia fatto, ¶ e fate buono

Rinaldo, benché duol mi fia, ¶ ché mai qui mi

scaglie. ¶ Disse Rinaldo: «E' fia di Satanasso ¶ il cuoio

il concestoro. ¶ Forse, se fia da te punito e

gli venìa compassïone: ¶ «Chi fia costui?» fra sé diceva

che certo la versiera fia? - ¶ Disse Ulivieri: - Iddio ci

alla mazza guidando; ¶ quanto fia tempo, vel faran vedere

a sdegno; ¶ so che fia morta la mia compagnia

sarà quel dì quando fia questo? ¶ Or quel che

me tanto oltraggiato non fia; ¶ e s'io potessi

il popol nostro ne fia lieto. ¶ Volle sforzare anco

questo trattato, ¶ dicevan: - Fieramonte fia impazzato. - ¶ Rinaldo corse al

sola agli occhi miei fia sempre stella». ¶ Gran festa

partirsi; e molto mi fia caro, ¶ Orlando, se tu

ogni tua colpa vecchia fia punita, ¶ ché 'l traditor

Traditor di Macometto, ¶ e' fia Rinaldo, per più mio

se prima non gli fia la vita tolta; ¶ e

insieme ¶ che non gli fia la vita perdonata; ¶ e

Gan gli rispose: - E' fia fatto, imperiere: ¶ di questo

fuor delle porte ¶ quando fia tempo ancor, questo fellone

ne vien Malagigi? ¶ E' fia qui tosto, egli è

gliel manifesti: se non, fia punito. ¶ Carlo a casa

mano; ¶ e come morto fia, sai che 'l tuo

che chi il dicessi fia detto bugiardo. ¶ Ma come

Gan per mio dispetto ¶ fia stato il primo a

testa. - ¶ Rispose Orlando: - E' fia più bel presente ¶ la

questa novella non vi fia sentita; ¶ non ci dèe

cristian preson partito ¶ quando fia a letto e non

nell'altro cantar vi fia detto. ¶ L'angiol di

te n'andrai; ¶ quando fia tempo, ti saprò aprire

sarai; ¶ e lo scudier fia franco a ogni modo

che tu vorrai, contento fia; ¶ e voi n'andiate

ché so che Carlo fia contento a quello, ¶ per

Astolfo tuo gonfalonier qui fia. ¶ Quel traditor non vo

tu crudele, ¶ poi che fia spento il popol tuo

e bestie e bestia fia, ¶ ché ci è ben

suo cor palesa: ¶ - Quando fia tempo, - disse - per lor

ci andiamo intanto; ¶ come fia giorno, i destrier nostri

Dicea Rinaldo: - Intender mi fia a grado ¶ questa città

gigante, ¶ e forse vendicato fia Vergante. - ¶ La poca pazïenzia

aprille ¶ come a te fia in piacer, signor mio

sol quel che ti fia in piacimento, ¶ ché così

che la tua gente fia riscossa. - ¶ Fecesi l'arme

che ti piaceranno, ¶ e fia silenzio posto a tanto

Chiarïella questo fatto. ¶ Quando fia tempo poi me n

darti una novella che fia buona, ¶ ch'io veggo

come a saltar costui fia adatto, ¶ o come egli

piglia del campo, ¶ ché fia cagion del tuo morir

adesso. - ¶ Dicea il pagan: - Fia fatto, e volentieri, ¶ ciò

che promesso gli hai fia osservato, ¶ e giusto mio

che in Persia si fia ritornato: ¶ quivi si poserà

di lor non gli fia fatto torto. ¶ Allor pregorno

o in qual parte fia nostro cammino? ¶ Ove guido

te come dell'altro fia: ¶ quel ch'io gli

è che preso non fia più a mazzacchera. ¶ Questa

e disse: «Che dïavol fia, Macone! ¶ Questa mi pare

messo a te mandato fia; ¶ e 'n questo modo

ché so che gli fia caro di vedere ¶ due

ch'ognun di noi fia morto, ¶ contro a questo

ciò ch'io dico fia sempre il contrario. ¶ Vorrei

oste rispose: - E' ci fia da godere: ¶ e' ci

Disse Margutte: - E' non fia un boccone. ¶ Qui si

sarai ben destato, ¶ quando fia tempo e innanzi fien

nel mio core: ¶ «E' fia Burrato, che non vuol

che 'l mio battaglio fia più sodo, ¶ e non

io morissi non mi fia molesto. ¶ Margutte mio, noi

inghiottillo. ¶ Disse Margutte: - Che fia, coccodrillo? ¶ Cotesto è troppo

ci dia guadagno! ¶ Chi fia costui? E che fanciulla

tante laide cose ¶ che fia mercé punirti de' tuoi

dir che la brigata fia là presta, ¶ e confortassi

presto al Sepolcro ne fia andato; ¶ e stavano in

tu pensi alfin che fia tuo il danno. ¶ Quel

tale strazio ¶ che essemplo fia d'ogn'altro peccatore

che quivi tua ventura fia. - ¶ Orlando il ringraziò di

gli rispose: - Se tuo fia, ¶ io tel darò se

s'alcun ce ne fia. - ¶ Ed abbracciollo, ch'era

per piacerti, mai mi fia fatica ¶ essaudire il tuo

noi vogliam, questa città fia nostra ¶ con la mia

grido tra la turba fia, ¶ e' fuggiranno tutti spaventati

ognun di voi contento fia. - ¶ Un poco rossa si

Megera; ¶ e gran fatica fia drento alle mura ¶ entrar

di cavolo: ¶ vedrén chi fia di noi maggior dïavolo

questa, e donde entrata fia? ¶ Può fare il Ciel

Rinaldo: - Ed anco tua fia questa ¶ picchiata, come hai

pertanto questo uficio si fia vostro. - ¶ Diceva Astolfo: - Io

cul l'arà chi fia ghignoso! - ¶ tanto che fuor

a tempo la vendetta fia; ¶ ma semina tra' sassi

Disse il signor: - Chi fia quel ladroncello? ¶ E' sarà

Dicea il messaggio: - Non fia, per mia fé, ¶ fuggito

o mazza: ¶ vedrén chi fia questo poltron villano, ¶ ch

e quel che ti fia detto intenda bene, ¶ ch

ogni opera nostra, ¶ dove fia gentilezza alfin si mostra

amor di dama: ¶ questa fia la cagion che qua

ne compila ¶ insin che fia fornita la ballata. ¶ Vedrai

Roncisvalle; ¶ quantunque il tradimento fia per resto, ¶ perché la

volte e sciocchi, ¶ quando fia più che morto, aprirrà

il pagano: - Ogni volta fia tosto: ¶ basta che di

partire. - ¶ Carlo rispose: - Questo fia ben fatto: ¶ forse Grifon

ché so ch'ella fia opera famosa ¶ e piacerà

tra disperato e disperato fia: ¶ piglia del campo, ed

fra suo cor: «Costui fia quello». ¶ A un suo

Brunetta, che tua sempre fia. - ¶ E dèttegli un fermaglio

qui vedi scultata, ¶ che fia del vostro sangue etternal

Disse Rinaldo: - Pel contrario fia ¶ che tu sarai la

era tutto maraviglia: ¶ «Chi fia costui?» dicea, «che cosa

presto, ¶ e disse: - E' fia Spinardo sanza fallo, ¶ che

Se del pan ci fia; ¶ se non, lodato sia

gente per lui morta fia ¶ ch'ognun di sangue

rovina il crollo, ¶ e fia sentito insin giù d

Il popol de' cristian fia presto afflitto: ¶ aiuta tu

né so quando si fia: non l'ho ancor

ché pel cammin forse fia morto. ¶ Io cominciai a

questo, ¶ come altra volta fia più chiaro il testo

che presto Orlando ti fia addosso, ¶ ché molto son

ti parrà rapace: ¶ questo fia forse e la Spagna

gonfalone; ¶ e parte ne fia presto alla marina, ¶ e

l'arcione, ¶ e Balugante fia suo capitano; ¶ e mandògli

Cristo: ¶ e' non vi fia poi infine un quattrin

s'impicchi Ganellon, che fia pur fatto: ¶ noi daremo

foco che lavora, ¶ che fia col sangue de' cristiani

tuo padre vendicarti, ¶ non fia la nostra eccellenzia mancata

mio latino, ¶ ché e' fia col signor lor la

luogo e tempo ti fia detto: ¶ sai ch'ogni

altro afflitto canto, ¶ dove fia pe' cristian sol doglia

fare amico: ¶ la pace fia col sangue e con

la tua grandezza gli fia cara, ¶ poi che tutto

che merito per merito fia reso; ¶ e s'io

dice: «Se il disegno fia pur rotto, ¶ come Fortuna

alle volte ingarbuglia, ¶ che fia? Mort'io, mort'una

ricevere un don che fia mandato, ¶ il qual sempre

tributo ricevere: il qual fia ¶ le frutte amare di

Marsilio: - O Macon, che fia questo? ¶ ché certo esser

e 'l sangue che fia sparto de' cristiani. ¶ Ma

sare' creduto: ¶ e questo fia poi sempre il tuo

pur la seconda schiera fia ancor rotta; ¶ la terza

feli ¶ insin che gli fia detto un «Dirupisti: ¶ morto

Luigi, sta' saldo, ¶ ché fia forse Rinaldo a tempo

s'Orlando in Runcisvalle fia tradito, ¶ e quel che

la qual nessun mai fia salvato; ¶ e 'l detto

e serba a chi fia suo fedele ¶ le fonte

invisibile? - ¶ Disse Astaròt: - E' fia per certo: aspetta ¶ tanto

Orsù, qui siam: che fia? - ¶ Disse Astaròt: - Ognun fia

fia? - ¶ Disse Astaròt: - Ognun fia buon compagno ¶ o buon

leopardo, ¶ che forse ancor fia scritto per menzogna. - ¶ Disse

quel gran dì non fia serrata, ¶ e chi farà

te piacque, ¶ maraviglia non fia saltar queste acque! ¶ Ricciardetto

fusse, e' non ci fia riparo. - ¶ Disse lo spirto

tempo, ¶ ché la battaglia fia doman per tempo: ¶ perché

farò che pel contrario fia ¶ che quanti indemoniati qua

se ignun di lor fia tanto folle ¶ che e

tutto in suo arbitrio fia. ¶ Ecco qui in punto

la diè, credo sua fia; ¶ il resto tutto sai

emisperio vostro serra: ¶ però fia buon rimettersi gli occhiali

tanto sangue in Runcisvalle fia ¶ che correrà pe' fiumi

quello etterno giudicio ¶ dove fia giudicato il buono e

e il fello; ¶ tosto fia ministrato il grande oficio

so quel che si fia ancora, ¶ e spesso, ove

un'altra cade: ¶ così fia forse di Cristianitade. ¶ E

a salute al mondo fia, ¶ ma l'anima non

se saranno gagliardi! ¶ Oggi fia vendicato il mio figliuolo

di servirti non mi fia fatica; ¶ e basta solo

tutto sarebbe perduto: ¶ tempo fia ora a ritrovare il

non so se questa fia l'ultima volta ¶ (credo

dice: «In ogni modo fia pel resto ¶ a questa

che sei, ¶ tanto che fia più d'una tomba

la obbedïenzia ¶ che ti fia facilmente perdonato. ¶ Di Carlo

qual presto per me fia in veste bruna, ¶ che

dove l'anima tua fia sempre lieta, ¶ e sentirai

corto, ¶ il popol tuo fia tutto seppellito, ¶ ché e

parea meschinella! ¶ O quanto fia scontento più d'un

disse a Marsilio: - E' fia Rinaldo questo. - ¶ Ma non

sopra pietra in te fia salda. - ¶ Ora ecco il

La vita mia omai fia sol despetto. - ¶ Or perché

che l'ultimo dì fia manifesto. ¶ Ma l'aüttor

istoria, ¶ forse tacere, uditor, fia onesto: ¶ poi ch'io

era buio e buio fia». ¶ In principio creò la

quel ch'e' si fia poi finalmente ¶ nella revoluzion

accolto; ¶ quivi in canti fia sempre sanza lutti; ¶ quivi

nel Ciel che mi fia sempre schermo; ¶ ma non

al fin morisse! ¶ Questa fia la mia stella e

e l'aüttore ancor fia benedetto. ¶ Ben so che

quella valle ombrosa, ¶ che fia del vero lume testimonio