Vittorio Alfieri, Agide, 1788

dì che i nostri ¶ figli, e te, sposo, abbandonar

l'abbia ancor) pe' figli ¶ che tanto amavi, e

ten prego. ¶ Serbati ai figli nostri; ad essi scudo

ella un dì dai figli miei rinasca, ¶ ne sarà

alla magione, e ai figli. ¶ Godrò fra voi brevi

il marito, e i figli. ¶ Agesistrata ¶ Oh vera figlia

Sparta e di Licurgo ¶ figli son essi al par

avrà Leonida. — Consorte,... ¶ diletti figli,... amata madre,... addio... ¶ Più

pegni tu salva, i figli nostri... ¶ Agiziade ¶ Invano ¶ di

nol cura: i nostri ¶ figli salvar dalla sua rabbia

mostrarti; e, pe' tuoi figli, ¶ serbar tua vita... ¶ Agide

punto estremo? ¶ Amo i figli, e tu il sai

questi, e quelli, ¶ son figli miei; ma i cittadini

di un giusto re figli primieri. — O donna, ¶ meglio

te, per porre i figli nostri in salvo. ¶ Per

padre: ove i tuoi figli ¶ fra tue braccia tu

ei pur lascia i figli nostri,... il trono ¶ a

padre ¶ seguivi; e i figli, e il tuo consorte

tremerai tu, quando pe' figli il lasci? ¶ Fuggir tu

mai l'amar suoi figli, il porgli ¶ a sé

medesmo innanzi? ¶ Agide ¶ Ai figli innanzi ¶ la patria va

gran tempo; ai nostri figli amati ¶ tu dei, s

in salvo i miei figli. In somma, pensa, ¶ che

dei serbarti, intrepida, pe' figli... ¶ Piangendo io 'l chieggo

ei donerà i miei figli. — ¶ Or basta il pianto