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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, La conchiglia di Anataj, 1983

concordanze di «fine»

nautoretestoannoconcordanza
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di nero. Ma alla fine di ottobre o ai
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fuori del mondo, alla fine dei nove cieli, ma
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sopra interrogatori, e alla fine fu bruciato in piazza
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del popolo e la fine delle ingiustizie, e s
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tempo, senza principio né fine, ed ero diretto chissà
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Altri ragazzi, tornati alla fine della stagione, avevano riferito
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avesse né principio né fine, e dovesse passare dappertutto
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notti, dentro pianure senza fine, o boschetti che rompevano
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notizia sussurrata. Eravamo alla fine della ferrovia. Poco più
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ero arrivato alla sua fine, la ferrovia siberiana mi
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i modi della sua fine. Ci fu un nuovo
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via dalle risate. Alla fine, prima di liberare il
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e sarebbe stata la fine di ogni assennatezza e
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notte rigelava. Era la fine di marzo. Sentivo che
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se ne vedeva la fine né da una parte
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che non volevano la fine dell’opera e l
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acuta dell’inverno senza fine, quando invece dalle sue
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ci era parso senza fine, e che dava alle
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e di inevitabile, alla fine di ogni giornata o
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caso insensata e senza fine. A volte, sopra lo
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punto con la propria fine. La felicità istintiva di
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condotto da me alla fine del lavoro e al
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se non ha un fine e non tende a
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Lo vedevamo come la fine di un lungo esilio
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e una noia senza fine, spento e incapace di
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burocratiche per cui, alla fine di chissà quali complicazioni
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inizio e anche dalla fine. Forse era determinante in
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il popolo sognava la fine, per merito dello Zar
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una vana fatica, senza fine, che ricominciava sempre daccapo
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avrei neppure visto la fine… ¶ Poiché si ignoravano le
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il principio e la fine, e ciò che accadeva
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fuori del mondo. Alla fine del mese cominciarono le
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false e stravolte. Alla fine di agosto si mettevano
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l’autunno, e alla fine di ottobre era già
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sotto un acquazzone senza fine, perché le acque scendevano
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in un bosco senza fine, dove ogni inseguitore si
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Marco. ¶ «Proprio così. Alla fine dell’inverno l’orsa
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per una maledizione senza fine. Una guerra era sempre
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cui non conosceva la fine. Ma nell’intimo sapeva
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terreno di parità. Alla fine della giornata Misajl aveva
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trovato, e dopo la fine della ferrovia avrei ricominciato
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piano avrebbe generato la fine dell’opera. ¶ Ora stavamo
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raddoppiavano, e che la fine di essa si allontanava
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avrebbe visto veramente la fine, o se invece era
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che la ferrovia alla fine risultasse una serie di
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o nella taiga senza fine, alimentavano in loro una
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il lavoro fino alla fine. La ripugnanza a lasciare
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c’erano boschi senza fine, laghi grandi come mari
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gli pareva che, alla fine del lavoro, non avrebbe
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morte, e solo alla fine mi disse che sapeva
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dentro una cisterna senza fine. Un’alluvione aveva spazzato
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pareva facile perché alla fine della giornata avremmo visto
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essere uomini fino alla fine… ¶ Mi accorsi che stavo
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avevo neppure scorto la fine della ferrovia, e proprio
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senza principio e senza fine del terrapieno, appena spruzzato
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quello di ritornare, alla fine del lavoro, e di
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poi così lontani dalla fine. ¶ Al termine della nostra
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del destino e della fine definitiva di un’epoca
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l’altro fino alla fine, perché tutti i suoi
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pregare di arrivare alla fine. Raccontò le novità del
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mai saputo nulla della fine di Falalej. ¶ «Perché pensi
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nel pastone, e metter fine a tutti i suoi
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impedissero di arrivare alla fine. Per istinti oscuri, per
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la ferrovia arrivi alla fine. Credi che servirà a
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condannato a una rapida fine. Le città di legno
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come Nerčinsk, dopo la fine della ricerca dell’oro
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al villaggio sino alla fine del lavoro per meritarsi
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vedevamo non lontana la fine del lavoro, almeno nel
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lontano da loro. ¶ La fine del lavoro era vicina
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poteva non arrivare alla fine. Non era più possibile
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cantiere galoppava verso la fine, che gli operai diminuissero
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ormai ben note. ¶ Alla fine dell’estate il ponte
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e raccontare fino alla fine. Dentro di loro egli
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di correre verso la fine. Le difficoltà della grande
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che volavamo verso la fine dell’opera tutti i
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del ritorno e la fine della lunga naia parevano
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averla attraversata fino alla fine, senza aver mai gettato
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disinvolto, perché preludeva alla fine del lavoro e al
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fino a noi. ¶ La fine del lavoro nel nostro
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superate. Ci sentivamo alla fine di un gran viaggio
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adesso era giunta alla fine, era arrivata a due
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Riuscire a guadagnarne la fine, senza smarrirsi per la
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e troppo vicino alla fine perché potesse accadere. ¶ Anche
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Con l’avvicinarsi della fine dei lavori anch’io
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in un’altalena senza fine. Scorgevo l’esigenza di
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distese di alberi senza fine, e sentivo che, per
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a lavorare quaggiù, alla fine del mondo? Perché non
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memorie sono ormai alla fine, hanno esaurito le loro
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il gran vuoto della fine del lavoro e del
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tenere duro fino alla fine…» ¶ Tacquero un poco, poi
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in una naia senza fine. Dappertutto ero a casa
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fosse un tappeto senza fine uscito dal telaio di