Aldo Palazzeschi, Il codice di Perelà, 1911

invaghite dello stesso uomo. ¶ – Fino alla perdizione. ¶ – Fino al

uomo. ¶ – Fino alla perdizione. ¶ – Fino al suicidio. ¶ – Egli è

sentito questa parola salire fino a me e penetrarmi

Lassù dov’io rimasi fino ad oggi, prima di

Sovrano? ¶ – Dove io rimasi fino a stamattina non era

sempre meglio le voci, fino a distinguere le parole

e il loro significato, fino a coglierne le più

vivere, e mi spiegarono fino alla sazietà, fino all

spiegarono fino alla sazietà, fino all’insistenza d’ogni

quella che poteva arrivare fino a me... ¶ – Meno male

giorno non posso ricordare, fino a rimanere nella forma

non ci è nota fino a questo momento, vedrete

essa e rapido scesi fino al suolo. Sotto era

né un mobile. Gridai fino a lacerarmi la gola

qual è? Saperlo gonfiare fino a renderlo trasparente perché

con leggerezza e rapidità, fino a renderlo incandescente perché

non ci fosse dentro fino al collo. Ditemi piuttosto

tornate dove siete stato fino ad oggi, sarà meglio

parrà d’essere. ¶ – Contiamo fino da ora sulla vostra

un’adolescenza molto precoce. Fino dai dodici anni presi

non avevo. Ho girato fino all’esaurimento in cerca

stanza e guardò inebetito fino in fondo. E io

quando partiva potevo accompagnarlo fino al cancello della villa

scoscendimenti vertiginosi dell’oblìo, fino in fondo, in un

aria statica, s’avvicinò fino ad immergersi nel suo

Tornammo tante sere indugiando fino a notte tarda. ¶ «Signor

su... riuscii a trascinarlo fino a casa senza essere

morto come una statua, fino alla notte del giorno

direbbe che è stato fino a pochi giorni fa

saranno qui. ¶ – Lo portavano fino alle ultime case del

dico: io non amai fino ad ora perché non

loro repertorio può giungere fino a poche frasi uguali

ricco che intendesse versare fino all’ultima stilla la

poco ingrossata la lingua fino a impedirgli di parlare

convoglio rientrò nella Reggia, fino all’ultimo domestico tutti

aveva bisogno di procedura: «fino all’ultima stilla», diceva

sul fuoco dovevi bruciare fino in fondo. Che interesse

di partenza per giungere fino a lui, e si

le loro barchette... che fino all’ultima eran passate

tutto il mondo e fino al cielo. ¶ – Folle! Folle

L’uomo che visse fino al limitare della propria

non racchiudesse in sé, fino ad oggi inespressa, una

il favore di tacere fino al vostro momento. ¶ – Dunque

parlare, pensai, lasciamoli correre fino che vogliono e andiamogli

in giù, ben inteso, fino in fondo. Gli avete

fumo. ¶ – Mammina mia. ¶ – Sembra fino impossibile d’essere stati

d’essere stati sciocchi fino a questo punto. ¶ – Che

Ci avrebbe bruciati tutti, fino all’ultimo. ¶ – Bel programmino

saputo tanto bene abbindolare fino dal momento ch’era

a tempo perso e fino a un certo punto

mai tanto leggero, leggero fino a quel punto, e

ma tutti esultavano sconciamente, fino a smascellarsi dalle risate

ancora di essere crudeli fino a quel punto. Se

passo, pur di giovarvi fino all’ultimo momento. E

l’aula a catasta, fino dietro le porte. ¶ Già

e oramai svelate. ¶ «Avete fino all’ultimo mantenuta la

ha infettato direttamente e fino nel midollo. ¶ – Credete ch

la sua propaganda, ecc.?... ¶ – Fino a ridurre la terra

la sua propaganda, ecc.?... ¶ – Fino a farci morire tutti

ha mostrato chiaro e fino all’ultimo il suo

oltrepassarli è goffaggine, stoltezza. Fino all’ultimo voleva tendergli

zeppa come una melagrana, fino alla cancellata del palazzo

avrà agio di cicalare fino a seccarsi la strozza

e riscaldarsi a vicenda fino a toccare il fondo

risparmiargli questo impiccio favorendolo fino all’ultimo, e sottraendosi

coloro rimasti a vedere fino all’ultimo: il gesto

ne inizia la discesa, fino alla carrozza che l

giorno quando faticosamente discesi fino ad esse. Le lascio

E forse dovevo camminare fino a che non fossero