Marco Missiroli, Senza coda, 2005

Nino si fermò in fondo alla stanza, accanto al

suo preferito era quello fondo con le banane corte

fontana, gli occhi in fondo al giardino, dove la

se stesso. ¶ Respirò a fondo. Prese la rincorsa e

le gambe fino in fondo, gli occhi socchiusi e

a destra fino in fondo alla via. Conosceva a

era già arrivato in fondo, davanti alla porta di

spaccava al centro. In fondo, la palazzina verde senza

soffitto. ¶ Seguì Carmine in fondo al corridoio spoglio e

gola e tornò in fondo ai polmoni. Non si

forma di cane. In fondo, sopra la scrivania di

ripeté: “Augusto Mitiello”. ¶ In fondo, a destra, un’altra

suoi occhi fino in fondo: “Che Dio ci protegga

bracciolo destro. Respirò a fondo per pochi secondi poi

suo, schiacciandolo contro il fondo della tasca. E improvvisamente

continuando a guardare in fondo alla via. E subito

lo portavano verso il fondo della strada. Lì, proprio

testa un attimo. In fondo al letto c’era

un gatto bianco in fondo alla pagina. Ma fu

Puntò lo sguardo in fondo al giardino e si

uscire e scomparire in fondo al corridoio. Assieme a

e andare verso il fondo della sala. ¶ Gli urli

gli arrivava fino in fondo ai polmoni. Arrivava fino

Si spinse fino in fondo al materasso. Le molle

sentire l’armadio in fondo alla stanza. Lo seguì

era scivolata fino in fondo e, al caldo, si