Lorenzo Venier, La puttana errante, 1531

ogni modo ch'a fotter diletta, ¶ Quando si parla

de li sciagurati ¶ A fotter il tambur ebbe ridotta

bestiali infoiati leoni ¶ Del fotter a l'odor corseno

Son più valenti nel fotter, ch'Orlando. ¶ VIII ¶ Era

a schiera, ¶ E a fotter lieti le lor manze

cul le assetta; ¶ A fotter dopo lui l'asin

XIX ¶ «Perché tutte per fotter nate siamo, ¶ E senza

nate siamo, ¶ E senza fotter lieto non si vive

quanto fottiamo, ¶ Perché 'l fotter ci fa di donne

fottuto; ¶ E so nel fotter mena più fraccasso, ¶ Ch

quaranta roffiani, ¶ E del fotter ben bene ho alzato

Di gratia abbiate al fotter avertenza, ¶ Perch'io che

insegna madonna Palmiera ¶ Del fotter a cavar qualche buon

Poi disse sopra 'l fotter tante cose ¶ Non più

mille acquaroli, ¶ Poi la fottêr cinquecento fornari, ¶ Dapoi sfamârsi

collo tegna ¶ Guadagnati nel fotter assassino. ¶ O Errante sacrosanta