Egisto Roggero, Komokokis, 1902

scoperta del vecchio castello! ¶ Fu così che, seduta stante

rimasti soli nello scompartimento: fu alla stazione di Digione

nulla. Nel Castello non fu più trovato. Fu cercato

non fu più trovato. Fu cercato da per tutto

la prima nostra cura fu di ordinare la più

sontuosa cenetta che ci fu possibile all’osteria della

notte. ¶ La cenetta ci fu imbandita giù nel rustico

notte.... ¶ Il mistero ci fu bentosto svelato. ¶ Jean Bonnin

l’orecchio non ci fu possibile mai percepire il

scartafaccio, ma nulla ci fu dato di scoprire che

ogni ripiano di scansia fu frugato, scrutato, indagato minutamente

indagato minutamente: ogni cartaccia fu analizzata e studiata: nulla

vero e reale, e fu veduto con cotesti miei

e di Edoardo, ci fu dato riuscir a comprendere

cesta-navicella. ¶ La bocca fu ampliata gettando giù una

della cameretta. Quando tutto fu pronto, presi tutti gli

l’altro. ¶ La torcia fu accesa. ¶ Stava per dare

momento avvolta dal fuoco. ¶ Fu cosa d’un attimo

cadmio, rosso l’arsenico.... Fu Federico Weidlich, amico mio

più brevemente che mi fu possibile gli feci note

tribù erranti nel deserto. Fu Thénard, dell’Accademia delle

me nè a Edoardo fu possibile afferrare il suono

rigido corpo che già fu tuo dall’impura corruzione

attendeva. La salma vi fu introdotta e adagiata, ne

introdotta e adagiata, ne fu chiusa l’apertura e

sei mosso di qui? – fu la sua prima domanda

quella indiavolata salita! ¶ E fu quasi a malincuore che

la cosa non ci fu difficile, perchè, come aveva

i nostri sforzi ci fu agevole trarla fin quasi

e la nostra barca fu ben tosto trascinata dalla

della nostra bizzarrissima barca, fu più eloquente di qualunque

Il mio primo pensiero fu per la diletta compagna

t’han meritato! ¶ Tale fu il congedo dalla bizzarra