parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovan Battista Marino, La sampogna, 1620

concordanze di «fu»

nautoretestoannoconcordanza
1
1620
altro, al mio parere, fu dagli antichi posta sotto
2
1620
dell'armonia di essa. ¶ Fu la lira per industria
3
1620
alle selve della Grecia fu trasportata in quelle del
4
1620
di differenza: che quella fu inventata da un avversario
5
1620
del poetare, il qual fu sempre malagevole per l
6
1620
che questi giorni addietro fu ristampato il mio libretto
7
1620
sua etimologia. ¶ Lucilio, che fu il primo (secondo che
8
1620
chiese. ¶ Certo colui che fu il primo a porre
9
1620
abbia fatte la Natura fu, per mio aviso, il
10
1620
dove si racconta quando fu tentato da Satana et
11
1620
mondo. ¶ Et ei poiché fu avante ¶ ala corte crudel
12
1620
occupa. ¶ E la canzon fu questa, ¶ e queste fur
13
1620
d'intercedergli il dono. ¶ Fu veduto l'istesso ¶ inessorabil
14
1620
et obliato il patto, ¶ fu per troppo voler poco
15
1620
antro ¶ seguitato l'avea, fu richiamata ¶ dala voce del
16
1620
cordoglio e d'ira ¶ fu per romper la lira
17
1620
alberghi tartarei? ¶ Sì sì, fu perch'io forse ¶ mentre
18
1620
non so come ¶ mi fu del bel camin la
19
1620
et allegra, ¶ come talor fu solita. ¶ Fuggan (ch'io
20
1620
pianse gran tempo e fu veduto poi ¶ tre mesi
21
1620
i puerili amori. ¶ E fu sì fatto il canto
22
1620
mar, la cui durezza ¶ fu dal ferro di Serse
23
1620
quel, che 'n Ida ¶ fu del celeste augel peso
24
1620
di quel, che morto ¶ fu dal disco crudele. ¶ Disse
25
1620
di quel, ch'estinto ¶ fu dal cinghial feroce. ¶ Né
26
1620
cinnamo e costo. ¶ Non fu pennuto in aria, irsuto
27
1620
le spietate verghe, ¶ questa fu la mercè, che voi
28
1620
Degna certo di scusa ¶ fu la madre infelice. ¶ Vide
29
1620
Degna certo di scusa ¶ fu la madre infelice. ¶ Quindi
30
1620
qual proprio e quanto fu, l'estinto figlio, ¶ anima
31
1620
che del mio genitor fu genitrice; ¶ udito ancor che
32
1620
che dela bianca Luna, ¶ fu sposo Endimione, ¶ e che
33
1620
pur dala bionda Aurora ¶ fu rapito Orione, ¶ di farmi
34
1620
fallo. E qual giamai ¶ fu cane a cervo amico
35
1620
tragico mio fiero successo ¶ fu spettatrice e scena, ¶ abbaiando
36
1620
Il fonte istesso ¶ ne fu ministro, e furo ¶ arco
37
1620
armi aguzze e pungenti. ¶ Fu Tigrino il primiero, ¶ che
38
1620
ne la fronte, ¶ ti fu poi doppiamente ¶ traslato ne
39
1620
Perché quanto cortese ¶ mi fu la sera oscura, ¶ tanto
40
1620
dala paterna reggia? ¶ Se fu Borea superbo, ¶ supplico Orizia
41
1620
me nol renda. ¶ Se fu fors'Euro audace, ¶ o
42
1620
navilio scorse. ¶ Amor, Amor fu forse, ¶ che mosse i
43
1620
su 'l gambo, e fu veduta ¶ in un con
44
1620
di scorno. ¶ Alcun non fu di quella ¶ adulatrice e
45
1620
mal'accorto, errasti. ¶ Non fu da Giove fatta ¶ navigabil
46
1620
Il tauro allor, che fu ministro e mezo ¶ de
47
1620
tua consorte, ¶ pervenir ti fu dato ¶ a fin de
48
1620
dela Dea d'amor fu sempre amico) ¶ in bel
49
1620
uditi ¶ i funesti nitriti, ¶ fu per deporre il suo
50
1620
rapina, a cui non fu riparo. ¶ Nulla giovaro i
51
1620
foco. ¶ Securo loco non fu l'aspro lido ¶ del
52
1620
disputa ¶ colui, che ne fu giudice ¶ ad onta del
53
1620
orecchie d'asino, ¶ questa fu poi disgrazia, ¶ per non
54
1620
qual serpe libica ¶ ti fu nutrice e balia? ¶ Suggesti
55
1620
Quinci avenne che tosto ¶ fu lor vietato l'uso
56
1620
sconsolata ¶ dal paterno precetto ¶ fu circoscritta e tolta ¶ del
57
1620
or quale ¶ d'amor fu maggior segno? ¶ Dirai che
58
1620
maggior segno? ¶ Dirai che fu maggiore ¶ fidar ne la
59
1620
camera a l'uscio. ¶ Fu Tisbe la primiera, ¶ di
60
1620
bastasse ¶ a discacciarne amore, ¶ fu sì fatto il timore
61
1620
suolo, ¶ il manto, che fu poi ¶ d'ogni suo
62
1620
uscio del'albergo, ¶ che fu suo paradiso, ¶ e trovalo
63
1620
come la sua prestezza ¶ fu amore e lealtate, ¶ così
64
1620
così la tua lentezza ¶ fu inganno e tradimento. ¶ Fui
65
1620
cui da nobil fabro ¶ fu l'istoria scolpita ¶ fin
66
1620
e i cori. ¶ Lidio ¶ Fu scusabile e degna, ¶ la
67
1620
io ben il riconosco) ¶ fu dettato a' miei preghi
68
1620
celarla; al furto istesso ¶ fu tosto poi riconosciuto il
69
1620
tolto, ¶ privilegio che solo ¶ fu concesso ala bocca, ¶ il
70
1620
ivi a quel pruno: ¶ fu già sterile un tempo
71
1620
fur vinte e prese? ¶ Fu già da un pomo
72
1620
suoi doni a me fu scarsa, ¶ il nascer mio
73
1620
Selvaggia ¶ Misero, or chi fu quella ¶ che l'anima
74
1620
tu là dove ¶ non fu giamai ragion, ragion pretendi
75
1620
quel fin per cui fu fatta. ¶ Dimmi, qual è
76
1620
il mio cantar inteso ¶ fu da più d'una
77
1620
v'è nascosto. ¶ XXIV ¶ Fu ben forte il destin
78
1620
n vece d'oro, ¶ fu vil piombo e vil
79
1620
in prova vinse, ¶ ne fu giudice Alcippo, il saggio
80
1620
ne' versi suoi. ¶ LXXI ¶ Fu, se 'l ver si
81
1620
l'istesso die ¶ che fu principio ale sventure mie
82
1620
periglio, ¶ che l'indovina fu verace e saggia, ¶ né
83
1620
l'arsura. ¶ 9 ¶ Ardo, né fu già mai di questo
84
1620
se no 'l sai fu questo ¶ gran tempo inutil
85
1620
doni il Cielo avaro ¶ fu già, quanto à Montan
86
1620
da le Ancelle sue ¶ fu l'ingegnoso intaglio, opra