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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Dante Alighieri, Divina Commedia, 1321

concordanze di «fu»

nautoretestoannoconcordanza
1
1321
per ogne calle. ¶ Allor fu la paura un poco
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1321
li occhi mi si fu offerto ¶ chi per lungo
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1321
che 'l superbo Ilïón fu combusto. ¶ Ma tu perché
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1321
sù regna, ¶ perch' i' fu' ribellante a la sua
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1321
immortale ¶ secolo andò, e fu sensibilmente. ¶ Però, se l
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1321
ogne male ¶ cortese i fu, pensando l'alto effetto
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1321
d'intelletto; ¶ ch'e' fu de l'alma Roma
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1321
voler dir lo vero, ¶ fu stabilita per lo loco
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1321
consumai la 'mpresa ¶ che fu nel cominciar cotanto tosta
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1321
li avanza». ¶ Intanto voce fu per me udita: ¶ «Onorate
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1321
Poi che la voce fu restata e queta, ¶ vidi
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1321
mi disse quelli allotta, ¶ «fu imperadrice di molte favelle
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1321
A vizio di lussuria fu sì rotta, ¶ che libito
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1321
succedette a Nino e fu sua sposa: ¶ tenne la
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1321
aere maligno, ¶ sì forte fu l'affettüoso grido. ¶ «O
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1321
bella persona ¶ che mi fu tolta; e 'l modo
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1321
ma solo un punto fu quel che ci vinse
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1321
basciò tutto tremante. ¶ Galeotto fu 'l libro e chi
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1321
luna ¶ e che già fu, di quest' anime stanche
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1321
te s'incinse! ¶ Quei fu al mondo persona orgogliosa
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1321
la man destra si fu vòlto, ¶ passammo tra i
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1321
poi che 'l sospecciar fu tutto spento, ¶ piangendo disse
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1321
letto il nome; ¶ però fu la risposta così piena
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1321
mosso, ¶ «A ciò non fu' io sol», disse, «né
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1321
altri sarei mosso. ¶ Ma fu' io solo, là dove
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1321
solo, là dove sofferto ¶ fu per ciascun di tòrre
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1321
Creti era distesa ¶ che fu concetta ne la falsa
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1321
costà di presso: ¶ mal fu la voglia tua sempre
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1321
altro è Folo, che fu sì pien d'ira
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1321
il qual per vero ¶ fu spento dal figliastro sù
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1321
li piedi; ¶ e quindi fu del fosso il nostro
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1321
punge ¶ quell' Attila che fu flagello in terra, ¶ e
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1321
schiante?». ¶ Da che fatto fu poi di sangue bruno
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1321
al mio segnor, che fu d'onor sì degno
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1321
rea?». ¶ Quando 'l maestro fu sovr' esso fermo, ¶ disse
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1321
fatta che colei ¶ che fu da' piè di Caton
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1321
che legge ¶ ciò che fu manifesto a li occhi
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1321
quel medesmo, che si fu accorto ¶ ch'io domandava
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1321
miglior labbia, ¶ dicendo: «Quei fu l'un d'i
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1321
è negato, ¶ cosa non fu da li tuoi occhi
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1321
sotto 'l cui rege fu già 'l mondo casto
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1321
v'è che già fu lieta ¶ d'acqua e
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1321
che vi rimaser quando ¶ fu fatto il nido di
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1321
dal servo de' servi ¶ fu trasmutato d'Arno in
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1321
nudo e dipelato vada, ¶ fu di grado maggior che
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1321
tu non credi: ¶ nepote fu de la buona Gualdrada
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1321
Mala via tieni!», ¶ che fu la mia, quando vidi
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1321
la testa sporgo. ¶ Allor fu' io più timido a
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1321
di Simone Mago, che fu al tempo di san
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1321
rispuosi come a me fu imposto. ¶ Per che lo
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1321
e come a quel fu molle ¶ suo re, così
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1321
oro od argento, quando fu sortito ¶ al loco che
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1321
coi regi a lui fu vista; ¶ quella che con
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1321
Costantin, di quanto mal fu matre, ¶ non la tua
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1321
un altro vallon mi fu scoperto. ¶ CANTO XX ¶ [Canto
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1321
ogne pilosa pelle, ¶ Manto fu, che cercò per terre
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1321
su le spalle brune, ¶ fu - quando Grecia fu di
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1321
brune, ¶ fu - quando Grecia fu di maschi vòta, ¶ sì
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1321
così poco, ¶ Michele Scotto fu, che veramente ¶ de le
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1321
spine; ¶ e già iernotte fu la luna tonda: ¶ ben
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1321
volse; e mai non fu mastino sciolto ¶ con tanta
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1321
ripa sesta, ¶ mestier li fu d'aver sicura fronte
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1321
cammin silvestro». ¶ Allor li fu l'orgoglio sì caduto
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1321
che qui la via fu rotta. ¶ Io mando verso
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1321
è, da un che fu di là vicino. ¶ Così
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1321
mio sanza dimoro: ¶ «Chi fu colui da cui mala
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1321
proda?». ¶ Ed ei rispuose: «Fu frate Gomita, ¶ quel di
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1321
altri offici anche ¶ barattier fu non picciol, ma sovrano
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1321
che ciascun di colpa fu compunto, ¶ ma quei più
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1321
quei più che cagion fu del difetto; ¶ però si
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1321
e come 'l barattier fu disparito, ¶ così volse li
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1321
al suo compagno, ¶ e fu con lui sopra 'l
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1321
ghermito. ¶ Ma l'altro fu bene sparvier grifagno ¶ ad
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1321
altri dal concilio ¶ che fu per li Giudei mala
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1321
ripa, ¶ e poi mi fu la bolgia manifesta: ¶ e
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1321
divenisse; ¶ e poi che fu a terra sì distrutto
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1321
bestia, e Pistoia mi fu degna tana». ¶ E ïo
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1321
arredi, ¶ e falsamente già fu apposto altrui. ¶ Ma perché
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1321
dov' Eteòcle col fratel fu miso?». ¶ Rispuose a me
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1321
Poi che la fiamma fu venuta quivi ¶ dove parve
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1321
infin che 'l mar fu sovra noi richiuso». ¶ CANTO
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1321
di colui, e ciò fu dritto, ¶ che l'avea
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1321
non è, e non fu mai, ¶ sanza guerra ne
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1321
ve 'l tacer mi fu avviso 'l peggio, ¶ e
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1321
venne poi, com' io fu' morto, ¶ per me; ma
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1321
fortunata terra ¶ di Puglia, fu del suo sangue dolente
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1321
a Ceperan, là dove fu bugiardo ¶ ciascun Pugliese, e
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1321
Curïo, ch'a dir fu così ardito! ¶ E un
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1321
ha cosa fatta", ¶ che fu mal seme per la
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1321
guardasti in là, sì fu partito». ¶ «O duca mio
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1321
man sinistra; ¶ e allor fu la mia vista più
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1321
popol tutto infermo, ¶ quando fu l'aere sì pien
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1321
dissi al poeta: «Or fu già mai ¶ gente sì
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1321
col regno il re fu casso, ¶ Ecuba trista, misera
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1321
riva ¶ del mar si fu la dolorosa accorta, ¶ forsennata
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1321
par nel volto». ¶ Non fu tremoto già tanto rubesto
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1321
come Fïalte a scuotersi fu presto. ¶ Allor temett' io
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1321
di vederlo chinare, e fu tal ora ¶ ch'i
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1321
non quelli a cui fu rotto il petto e
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1321
veggio oltre più, ¶ e fu nomato Sassol Mascheroni; ¶ se
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1321
ben sai omai chi fu. ¶ E perché non mi
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1321
sermoni, ¶ sappi ch'i' fu' il Camiscion de' Pazzi
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1321
etterno rezzo; ¶ se voler fu o destino o fortuna
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1321
caro esser ti puote», ¶ fu mia risposta, «se dimandi
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1321
come la morte mia fu cruda, ¶ udirai, e saprai
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1321
poco di raggio si fu messo ¶ nel doloroso carcere
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1321
poscia passati ch'el fu sì racchiuso». ¶ «Io credo
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1321
gliel' apersi; ¶ e cortesia fu lui esser villano. ¶ Ahi
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1321
si confaccia. ¶ S'el fu sì bel com' elli
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1321
l cui colmo consunto ¶ fu l'uom che nacque
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1321
guidati, o che vi fu lucerna, ¶ uscendo fuor de
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1321
la sua follia le fu sì presso, ¶ che molto
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1321
sai, ché non ti fu per lei amara ¶ in
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1321
miei ¶ mentre ch'i' fu' di là», diss' elli
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1321
quella legge ¶ che fatta fu quando me n'usci
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1321
per altra via, che fu sì aspra e forte
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1321
Tevero s'insala, ¶ benignamente fu' da lui ricolto. ¶ A
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1321
né la nostra partita fu men tosta. ¶ CANTO III
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1321
la caccia ¶ di me fu messo per Clemente allora
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1321
poscia ¶ ch'a lui fu' giunto, alzò la testa
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1321
le gravi offese. ¶ Quindi fu' io; ma li profondi
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1321
inver' la Mira, ¶ quando fu' sovragiunto ad Orïaco, ¶ ancor
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1321
valle, come 'l dì fu spento, ¶ da Pratomagno al
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1321
bordello! ¶ Quell' anima gentil fu così presta, ¶ sol per
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1321
tu disiri ¶ e che fu tardi per me conosciuto
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1321
note». ¶ «Com' è ciò?», fu risposto. «Chi volesse ¶ salir
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1321
altrui canti, ¶ Rodolfo imperador fu, che potea ¶ sanar le
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1321
e ne le fasce ¶ fu meglio assai che Vincislao
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1321
andando, acquisti». ¶ E come fu la mia risposta udita
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1321
quello assalto ¶ punto non fu da me guardare sciolta
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1321
sa chi non vi fu ancora; ¶ e io vi
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1321
suoi da Ganimede, ¶ quando fu ratto al sommo consistoro
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1321
e come 'l dì fu chiaro, ¶ sen venne suso
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1321
porta sì, ch'i' fu' contento. ¶ «Quandunque l'una
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1321
Tarpëa, come tolto le fu il buono ¶ Metello, per
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1321
cui venisser manifeste; ¶ ma fu detto: «A man destra
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1321
gran Tosco: ¶ Guiglielmo Aldobrandesco fu mio padre; ¶ non so
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1321
nome suo già mai fu vosco. ¶ L'antico sangue
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1321
ond' era sire quando fu distrutta ¶ la rabbia fiorentina
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1321
rabbia fiorentina, che superba ¶ fu a quel tempo sì
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1321
ed è qui perché fu presuntüoso ¶ a recar Siena
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1321
tempo quanto visse, ¶ come fu la venuta lui largita
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avanza. ¶ Vedea colui che fu nobil creato ¶ più ch
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li Assiri, poi che fu morto Oloferne, ¶ e anche
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1321
discerne! ¶ Qual di pennel fu maestro o di stile
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1321
vuol cosa che non fu più mai». ¶ E io
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1321
fui Guido del Duca. ¶ Fu il sangue mio d
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1321
el mi disse: «Quel fu 'l duro camo ¶ che
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1321
fuggir la mia vista fu ratta. ¶ «Che è quel
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1321
cui nome ne' dèi fu tanta lite, ¶ e onde
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1321
parve. ¶ Ciò che vedesti fu perché non scuse ¶ d
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1321
scorte». ¶ «Lombardo fui, e fu' chiamato Marco; ¶ del mondo
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1321
l'orma; ¶ e qui fu la mia mente sì
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1321
l giusto Mardoceo, ¶ che fu al dire e al
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1321
mai», ¶ cominciò el, «figliuol, fu sanza amore, ¶ o naturale
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1321
Ma questa sonnolenza mi fu tolta ¶ subitamente da gente
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1321
dinanzi a noi ne fu; per ch'io ¶ nel
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1321
La mia conversïone, omè!, fu tarda; ¶ ma, come fatto
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1321
è Francia retta. ¶ Figliuol fu' io d'un beccaio
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1321
testa di mio figlio fu, dal quale ¶ cominciar di
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1321
giustizia, contra voglia, ¶ come fu al peccar, pone al
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1321
con fede ancora. ¶ Tanto fu dolce mio vocale spirto
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1321
mia benvoglienza inverso te fu quale ¶ più strinse mai
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1321
Or sappi ch'avarizia fu partita ¶ troppo da me
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1321
per paura chiuso cristian fu'mi, ¶ lungamente mostrando paganesmo
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1321
solemo». ¶ Così l'usanza fu lì nostra insegna, ¶ e
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1321
secol primo, quant' oro fu bello, ¶ fé savorose con
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1321
la voce sua mi fu palese ¶ ciò che l
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1321
a qui. ¶ Se prima fu la possa in te
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1321
sue braccia: ¶ dal Torso fu, e purga per digiuno
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1321
men secchezza, ¶ e sì fu tal, che non si
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1321
è più sù che fu morso da Eva, ¶ e
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1321
andando, poner mente. ¶ Questa fu la cagion che diede
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1321
arsura vergognando. ¶ Nostro peccato fu ermafrodito; ¶ ma perché non
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1321
additò un spirto innanzi, ¶ «fu miglior fabbro del parlar
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1321
scala tutta sotto noi ¶ fu corsa e fummo in
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1321
suoi intendimenti. ¶ Tosto che fu là dove l'erbe
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1321
esto loco sognaro. ¶ Qui fu innocente l'umana radice
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1321
mi rendei. ¶ Né ancor fu così nostra via molta
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1321
del Sol che, svïando, fu combusto ¶ per l'orazion
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1321
la Terra devota, ¶ quando fu Giove arcanamente giusto. ¶ Tre
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1321
il carro a me fu a rimpetto, ¶ un tuon
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1321
non van vicine, ¶ questi fu tal ne la sua
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1321
virtù cresciuta m'era, ¶ fu' io a lui men
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1321
quando per forza mi fu vòlto il viso ¶ ver
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1321
me starsi che conducitrice ¶ fu de' miei passi lungo
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1321
profonda». ¶ E se più fu lo suo parlar diffuso
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1321
che 'l serpente ruppe, ¶ fu e non è; ma
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1321
cotal priego detto mi fu: «Priega ¶ Matelda che 'l
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1321
la sua luce prende ¶ fu' io, e vidi cose
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1321
di Parnaso ¶ assai mi fu; ma or con amendue
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1321
ad un nuovo più fu' inretito ¶ e dissi: «Già
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1321
natura face». ¶ Chiaro mi fu allor come ogne dove
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1321
apprender da lei qual fu la tela ¶ onde non
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1321
di sé intende; ¶ sorella fu, e così le fu
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1321
fu, e così le fu tolta ¶ di capo l
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1321
che pur al mondo fu rivolta ¶ contra suo grado
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1321
contra buona usanza, ¶ non fu dal vel del cor
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1321
lei seguio ¶ quanto possibil fu, poi che la perse
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1321
ver diciamo insieme». ¶ Cotal fu l'ondeggiar del santo
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1321
ch'e' più apprezza, ¶ fu de la volontà la
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1321
si favella: ¶ però necessitato fu a li Ebrei ¶ pur
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1321
spirti pii ¶ detto mi fu; e da Beatrice: «Dì
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1321
la destra del ciel fu sì congiunta, ¶ che segno
205
1321
sì congiunta, ¶ che segno fu ch'i' dovessi posarmi
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1321
che dal cirro ¶ negletto fu nomato, i Deci e
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1321
Ravenna ¶ e saltò Rubicon, fu di tal volo, ¶ che
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1321
e Modena e Perugia fu dolente. ¶ Piangene ancor la
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1321
in tanta pace, ¶ che fu serrato a Giano il
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1321
di Romeo, di cui ¶ fu l'ovra grande e
211
1321
a la nota sua, ¶ fu viso a me cantare
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1321
suo fattore unita, ¶ qual fu creata, fu sincera e
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1321
unita, ¶ qual fu creata, fu sincera e buona; ¶ ma
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1321
per sé stessa pur fu ella sbandita ¶ di paradiso
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1321
morse; ¶ e così nulla fu di tanta ingiura, ¶ guardando
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1321
giusta vendetta ¶ poscia vengiata fu da giusta corte. ¶ Ma
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1321
dirò perché tal modo fu più degno. ¶ La divina
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1321
dignitadi, ¶ come di paradiso, fu remota; ¶ né ricovrar potiensi
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1321
vie, ¶ a rilevarvi suso, fu contenta. ¶ Né tra l
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1321
o per l'altra, fu o fie: ¶ ché più
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1321
fie: ¶ ché più largo fu Dio a dar sé
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1321
virtù sono informati. ¶ Creata fu la materia ch'elli
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1321
ch'elli hanno; ¶ creata fu la virtù informante ¶ in
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1321
suole. ¶ Di quella valle fu' io litorano ¶ tra Ebro
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1321
quella gente a cui ¶ fu noto il nome mio
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1321
quella Rodopëa che delusa ¶ fu da Demofoonte, né Alcide
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1321
del trïunfo di Cristo fu assunta. ¶ Ben si convenne
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sopra 'l sol non fu occhio ch'andasse. ¶ Tal
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1321
Cor di mortal non fu mai sì digesto ¶ a
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1321
nostro coro, ¶ quel Pietro fu che con la poverella
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u' sì profondo ¶ saver fu messo, che, se 'l
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1321
Lo corpo ond' ella fu cacciata giace ¶ giuso in
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1321
Riccardo, ¶ che a considerar fu più che viro. ¶ Questi
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1321
accolto. ¶ Poi che ciascuno fu tornato ne lo ¶ punto
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1321
per guida. ¶ L'un fu tutto serafico in ardore
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1321
di seconda corona redimita ¶ fu per Onorio da l
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1321
bara. ¶ Pensa oramai qual fu colui che degno ¶ collega
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1321
colui che degno ¶ collega fu a mantener la barca
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1321
dritto segno; ¶ e questo fu il nostro patrïarca; ¶ per
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nemici crudo; ¶ e come fu creata, fu repleta ¶ sì
241
1321
e come fu creata, fu repleta ¶ sì la sua
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1321
cui era tutto. ¶ Domenico fu detto; e io ne
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1321
amor che 'n lui fu manifesto, ¶ fu al primo
244
1321
n lui fu manifesto, ¶ fu al primo consiglio che
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1321
diè Cristo. ¶ Spesse fïate fu tacito e desto ¶ trovato
246
1321
a la sedia che fu già benigna ¶ più a
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1321
più vivi. ¶ Se tal fu l'una rota de
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1321
dinanzi al mio venir fu sì cortese. ¶ Ma l
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1321
quivi s'acquista. ¶ Così fu fatta già la terra
250
1321
l'animal perfezïone; ¶ così fu fatta la Vergine pregna
251
1321
fue ¶ né fia qual fu in quelle due persone
252
1321
piùe, ¶ 'Dunque, come costui fu sanza pare?' ¶ comincerebber le
253
1321
che 'l mosse, ¶ quando fu detto "Chiedi", a dimandare
254
1321
ben veder ch'el fu re, che chiese senno
255
1321
voce modesta, ¶ forse qual fu da l'angelo a
256
1321
nfino a lì non fu alcuna cosa ¶ che mi
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1321
de l'ardente affetto ¶ fu sì sfogato, che 'l
258
1321
intese, ¶ «Benedetto sia tu», fu, «trino e uno, ¶ che
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1321
prima cornice, ¶ mio figlio fu e tuo bisavol fue
260
1321
cristiano e Cacciaguida. ¶ Moronto fu mio frate ed Eliseo
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1321
pastor, vostra giustizia. ¶ Quivi fu' io da quella gente
262
1321
Da quel dì che fu detto 'Ave' ¶ al parto
263
1321
de le persone ¶ principio fu del mal de la
264
1321
e come volle ¶ Beatrice, fu la mia voglia confessa
265
1321
di quel che ti fu detto; ecco le 'nsidie
266
1321
lo mio affetto ¶ libero fu da ogne altro disire
267
1321
si feo; ¶ né mi fu noto il dir prima
268
1321
vergogna il carco, ¶ tal fu ne li occhi miei
269
1321
e che per salti fu tratto al martiro, ¶ ch
270
1321
né scrisse incostro, ¶ né fu per fantasia già mai
271
1321
l primo superbo, ¶ che fu la somma d'ogne
272
1321
duci ¶ nel benedetto rostro fu tacente; ¶ però che tutte
273
1321
in mezzo per pupilla, ¶ fu il cantor de lo
274
1321
canto, ¶ in quanto effetto fu del suo consiglio, ¶ per
275
1321
l'arco declivo, ¶ Guiglielmo fu, cui quella terra plora
276
1321
ciò di viva spene fu mercede: ¶ di viva spene
277
1321
la carne, in che fu poco, ¶ credette in lui
278
1321
a la morte seconda ¶ fu degna di venire a
279
1321
corta vista, ¶ data mi fu soave medicina. ¶ E come
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1321
tu ti faresti quale ¶ fu Semelè quando di cener
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riveli. ¶ In quel loco fu' io Pietro Damiano, ¶ e
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Damiano, ¶ e Pietro Peccator fu' ne la casa ¶ di
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è ne la costa ¶ fu frequentato già in su
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Iordan vòlto retrorso ¶ più fu, e 'l mar fuggir
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monta e cala ¶ naturalmente, fu sì ratto moto ¶ ch
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e poi, quando mi fu grazia largita ¶ d'entrar
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la vostra regïon mi fu sortita. ¶ A voi divotamente
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quell' ombra che mi fu cagione ¶ per che già
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figlio; e quindi mi fu chiaro ¶ il varïar che
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s'appaga. ¶ Ma poco fu tra uno e altro
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e la terra, ¶ onde fu già sì lunga disïanza
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spira del ventre ¶ che fu albergo del nostro disiro
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avieno a Maria mi fu palese. ¶ Indi rimaser lì
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la buona pianta ¶ che fu già vite e ora
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che 'l gratular si fu assolto, ¶ tacito coram me
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mio cor pria ¶ che fu sommo cantor del sommo
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foco ¶ mentre che detto fu: «Perché t'abbagli ¶ per
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amor ti morde». ¶ Non fu latente la santa intenzione
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ti dispuose, ¶ e quanto fu diletto a li occhi
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il gustar del legno ¶ fu per sé la cagion
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ch'ïo in terra fu'mi. ¶ La lingua ch
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lingua ch'io parlai fu tutta spenta ¶ innanzi che
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seguendo il cielo, sempre fu durabile. ¶ Opera naturale è
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più da l'onda, ¶ fu' io, con vita pura
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si mutò piùe: ¶ «Non fu la sposa di Cristo
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dopo molto fleto. ¶ Non fu nostra intenzion ch'a
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distinzïone in essordire. ¶ Concreato fu ordine e costrutto ¶ a
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in che puro atto fu produtto; ¶ pura potenza tenne
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diparte. ¶ Principio del cader fu il maladetto ¶ superbir di
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numero, che mai non fu loquela ¶ né concetto mortal
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Cristo, Dio verace, ¶ or fu sì fatta la sembianza
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Iudìt e colei ¶ che fu bisava al cantor che
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innanzi il mio veder fu maggio ¶ che 'l parlar
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che la mia mente fu percossa ¶ da un fulgore