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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matteo Bandello, Canti XI de le lodi de la signora G. di Gazuolo, e del vero amore, col tempio di pudicizia, e con altre cose entro poeticamente descritte, 1545

concordanze di «fu»

nautoretestoannoconcordanza
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Africa fiume non vi fu che quivi ¶ non si
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la stanza quasi scossa ¶ fu per andar insin ne
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far che torni ¶ come fu prima ne l'etá
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suo nido, ¶ che giá fu sí famoso e d
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da' Goti restò doma. ¶ 102. ¶ Fu più modesto il re
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in ogni banda ¶ e fu da tutti sempre disprezzato
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E quando mai bisogno fu maggiore ¶ del soccorso divino
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aíta? ¶ E quando mai fu 'l mondo in tant
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caro nodo ¶ che poi fu sempre cosí stretto e
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cosí stretto e sodo. ¶ 30. ¶ Fu Pirro di Gonzaga il
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luoco, dove ¶ uopo li fu con mano e col
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eccelsa stirpe di Gonzaga ¶ fu con le grandi de
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come ne l'armi fu ciascun sí fiero, ¶ ch
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fin ne more, ¶ ché fu da Galeazzo su la
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lasso. ¶ 52. ¶ Gian Francesco vi fu che mertò prima ¶ con
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marchese esser signore, ¶ e fu di tanto pregio e
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tenne, ¶ che di giusticia fu novo Aristíde, ¶ e sí
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li grandi il primo fu piú grande. ¶ 68. ¶ Dico Francesco
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che 'n pace Giove fu, fu Marte in guerra
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n pace Giove fu, fu Marte in guerra, ¶ i
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ei si vedrebbe, ¶ che fu sí liberal, largo e
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il primo luoco, ¶ tal fu 'l principio a farsi
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d'i figliuoli eletto ¶ fu cardinal de l'alma
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sovente, ¶ e sí facondo fu, fu sí ripieno ¶ d
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e sí facondo fu, fu sí ripieno ¶ d'un
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figlio a Fedrico. ¶ 79. ¶ Vi fu di Lodovico, ch'oggi
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la tua vertú, tal fu 'l valore, ¶ che di
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per esempio di vertú fu fatta: ¶ dico Isabella Estense
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le squadre armate mai fu nullo ¶ ch'innanzi li
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forza mi fôra, sí fu saggio e esperto: ¶ e
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saggio e esperto: ¶ e fu di fede un ampio
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in cima al monte: ¶ fu sacro a Febo, fu
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fu sacro a Febo, fu compagno a Marte, ¶ come
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pur di Cristo ¶ prigion fu fatto da tedeschi e
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pronte e preste! ¶ 99. ¶ Vi fu tra quel nemico di
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ardito, ¶ non so se fu tedesco o pur spagnuolo
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lui risse, ¶ Ippolita che fu perfetto e raro ¶ segno
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Roma vecchiamente venne, ¶ Camilla fu, che 'l nostro cavaliero
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cori. ¶ 111. ¶ Annibal Bentivoglio le fu padre, ¶ uomo ne l
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chiaro e glorïoso, ¶ le fu Lucrezia Estense cara madre
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e amaro? ¶ 113. ¶ Né questo fu perché Camilla bella ¶ lui
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di lei, ¶ ch'egli fu chiaro, mentre visse, assai
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la Camilla bella, ¶ mentre fu viva sí leggiadra e
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nulla conobbe, ch'ella fu sí bella ¶ come mai
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perché beltate ¶ simil non fu, non è, né mai
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vale. ¶ 12. ¶ In somma quanto fu da Dio crïato, ¶ che
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culla infuse: ¶ che mastro fu di quante discipline ¶ in
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che prima mai non fu d'alcun udito: ¶ e
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nascere devea ¶ fe' che fu unito ogni benigno aspetto
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simil grado mai non fu piú giunto. ¶ 46. ¶ La Libra
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sacro tempio, detta ¶ Lucrezia fu dal sacro sacerdote: ¶ che
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altre questa voce eletta ¶ fu per mostrar in questa
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si nome, ¶ come famosa fu in morte e in
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questa signoril fanciulla ¶ Lucrezia fu nomata al sacro fonte
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spiraro. ¶ 93. ¶ Delle tre dive fu ciascuna mamma ¶ di questa
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gioire; ¶ ma miracol non fu, s'avea nutrici ¶ del
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cosí dolce idïoma le fu dato ¶ da le tre
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rissonava, ¶ né mai vi fu rimedio d'acquetarlo, ¶ seco
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quanta non è né fu nel tempo antico, ¶ si
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che visto mai non fu posar indarno, ¶ ma sempre
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indarno, ¶ ma sempre u' fu 'l bisogno il petto
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né mai visto giorno ¶ fu ch'a nemici non
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vinse ed unqua non fu vitto. ¶ 65. ¶ Né creder ch
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ei tardo mai non fu né mai fu lento
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non fu né mai fu lento ¶ a dar il
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egli v'era, ¶ dentro fu posta gente a la
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ed il nemico allor fu sí battuto, ¶ che tutto
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sotto ad Avignone, ¶ u' fu da quel ben visto
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e poi che solo ¶ fu general del re, con
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com'il Paesan quivi fu vitto. ¶ Bricarasco rubello al
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infermò e tempo vi fu poco. ¶ Né troppo stette
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genti da coloro ¶ cortesemente fu l'albergo dato? ¶ Non
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pochi a lato, ¶ e fu dal re ben visto
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chiaro e senza mèta. ¶ 97. ¶ Fu madre a questi quella
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di tempi suoi, sí fu prudente e saggia: ¶ fu
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fu prudente e saggia: ¶ fu liberale e d'onestate
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pose. ¶ 104. ¶ E sí subita fu la sua partenza, ¶ qual
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altro mai pensar mi fu concesso, ¶ sí m'era
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questo ¶ del cieleste arco fu 'l piú manifesto. ¶ 54. ¶ Però
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mondo appella. ¶ 99. ¶ Né mi fu uopo dir qual ella
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erba del suo nome fu mutata. ¶ 103. ¶ Qual edra e
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odor il nome li fu dato ¶ del garofil ch
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dire, ¶ ché troppo vero fu e troppo certo: ¶ perché
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ben che mai non fu né fia ¶ volto ch
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in lei: ¶ né vi fu uopo di restar in
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toglia! ¶ Ché non vi fu ch'allor non conoscesse
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il cor ne pave, ¶ fu forza che mandasse fòr
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mostrava quanto ¶ da me fu scritto, ancor che 'n
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innanzi a gli anni fu sí chiaro e saggio
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di porr'elesse. ¶ 67. ¶ E fu la nova cosí dura
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ti piacque. ¶ 69. ¶ Beatrice questa fu che d'Aragona ¶ nacque
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d'Aragona ¶ nacque e fu moglie del gran re
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ogni or ragiona, ¶ che fu d'ingegno angelico e
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ma la Mencia gientil fu sempre tale, ¶ ch'a
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stato avolto. ¶ 85. ¶ Libertate non fu ma servitute ¶ abito aver
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avanzi. ¶ La tua grandezza fu ch'al mondo desti
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bell'al mondo mai fu nato? ¶ Egli non sol
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tale. ¶ ma come fatto fu, far ei non vale
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piú l'accende. ¶ 65. ¶ Non fu Saturno, dicono altri, il
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Celio adoperasse; ¶ ma Giove fu che fece tanto male
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non è né mai fu bello o buono, ¶ ché
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quando dal sacro fonte fu levata. ¶ 96. ¶ Dapoi, con la
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fin biasmar a che fu fatto, s'ode, ¶ anzi
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cor le chiavi. ¶ 56. ¶ Come fu fòr del laccio e
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nel tempio, ¶ perché miracol fu camparne allora, ¶ né fòr
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ben non è, non fu, né fia, ¶ qui giú
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ce ne restasse, ¶ come fu saettato a Flegra il
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avesse ¶ il segno, come fu per mezzo fesso, ¶ acciò
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che 'n due parti fu il soperbo setto, ¶ e
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dever cercò di sullimarsi. ¶ Fu da ministri subito rapita
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lá su tornar, che fu crïata in cielo; ¶ ma
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fare? ¶ 85. ¶ Amor il mastro fu, Amor il duce, ¶ che
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or si vede e fu nel tempo antico, ¶ e
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cielo ci ritorna, dove ¶ fu l'alma nostra pria
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potea salvarne; ¶ ma tanto fu l'Amor, che 'l
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generosa e antica schiatta, ¶ fu, prima, d'ogni pompa
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d'uomo mente mai fu sí sicura? ¶ A questa
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previder quanto mai ¶ è, fu, sará: che fia se
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segno di camin non fu mai fitto: ¶ selvaggia è
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credi. ¶ 98. ¶ A Roma non fu mai la calca tale
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caso giova. ¶ 3. ¶ E se fu travagliato alcuno mai, ¶ fatto
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che tante fïate ti fu detto? ¶ 38. ¶ Alza al ciel
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crïatura. ¶ 58. ¶ Tanta la gioia fu d'esser lá giunto
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serbando stile: ¶ e certo fu di penitenzia specchio ¶ in
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portò scettro e corona. ¶ 128. ¶ Fu moglie al glorïoso e
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di quel da lei fu mai disubedito; ¶ ma seco
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duca di Urbino moglie fu costei, ¶ piú bella de
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ch'a' tempi suoi fu tale ¶ che maggior nulla
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vertú purgato e caldo. ¶ 132. ¶ Fu di bellezza e d
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non arse ed alse, ¶ fu di porfido duro o
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e inaspro". ¶ Ma chi fu tal ch'a lui
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divenne uman, se pria fu duro ed aspro, ¶ e
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mente in Dio rivolta, ¶ fu questo Tempio molto frequentato
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la primiera il nome fu Gostanza, ¶ sorella al gran
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car marito ¶ quando Genova fu con duol amaro ¶ messa
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figli a lato ¶ astretta fu cangiar fortuna e stato