Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

spirito gentil Poliziano. ¶ 20. ¶ Polizian fu quello ch'altamente ¶ cantò

e Salomone; ¶ Rampallo che fu padre di Rugiero; ¶ quel

l cont'Orlando. ¶ 32. ¶ Orlando fu di quelli capo e

gigante; ¶ segue Gualtier che fu di piú intelletto ¶ che

in terra scavalcati; ¶ e fu tra loro tanta cortesia

confaloniero e senatore, ¶ e fu sopra di sé la

sopra un convito ¶ sempre fu siniscalco ne la corte

toccò per sorte. ¶ Turpin fu 'l capellano, et anco

Dunque una giostra nova fu contento ¶ per lei, ch

onde non gran tirar fu uopo d'arco; ¶ ché

che sua madre non fu mai puttana; ¶ chi 'l

barone, ¶ e con Rugier fu inanzi a quella diva

ben instrutti? dite: quale ¶ fu sí bon mastro vostro

exale. ¶ Non mai veduto fu cosa piú vaga, ¶ ché

guerra si faccia. ¶ 11. ¶ Questa fu la cagion: che due

Ginamo. ¶ 12. ¶ L'editto dunque fu a ciascuno grato, ¶ sol

del suo cavallo tratta fu la briglia; ¶ Ivvone fatto

le rene. ¶ 31. ¶ Giamai non fu veduto un tal combattere

ebbe gran dispetto ¶ e fu per porvi fin senza

e fiochi, ¶ e pur fu già per far de

fanciulli sempre tra noi fu, ¶ chi ti move a

subitamente il conte tratto ¶ fu di sí acerba doglia

che pàrti d'ello? ¶ fu mai né 'l piú

duo tori. ¶ Di Balugante fu la botta incerta, ¶ perché

ma verso un traditor fu vano e futile. ¶ Or

con dirotto verso. ¶ 82. ¶ Non fu giamai bastone agevol tanto

da quello, ¶ ché non fu mai del suo magior

grave et utile fatica ¶ fu quella di Virgilio e

padoano, Zan Maria: ¶ non fu, non è, non mai

sin al cuoco ¶ imposto fu che debbian dimmandarlo. ¶ Di

mise raggionando a compagnarla. ¶ Fu sempre in Franza l

feroci tori, ¶ assai vi fu che dire; al fin

dunque, e non fatato, ¶ fu Orlando ne le viscere

tale però qual non fu mai, ¶ e, se tu

un bascio tale ¶ che fu principio poi d'un

ei, corcato, ¶ subitamente si fu adormentato. ¶ 7. ¶ Turpin quindi si

volte che tropp'avida ¶ fu di mischiar col dolce

tranquilla. ¶ 11. ¶ Fidel ancilla non fu già Diambra ¶ ch'empir

che a grande onore fu da Carlo accetto. ¶ Papa

s'è spiccato. ¶ Costui fu dopo a Orlando sempre

punto istesso, quanti pani ¶ fu di letame o d

su la cavalla non fu lenta, ¶ maledicendo quel villan

tal urtica; ¶ cotanto dolce fu l'acerbo pomo ¶ ch

e poco tempo starvi, ¶ fu la prolissa guerra, i

Amore, ¶ Amor che sempre fu la peste lorda ¶ de

tal voce, ¶ ma risospinto fu da trenta in drieto

Turpin, diffusamente qual evento ¶ fu di Milone o di

prodezze sue comprendo, ¶ quale fu mai, né mai sarà

onde per nome poi fu detto Orlando. ¶ 11. ¶ Sentí la

erbe e fronde, ¶ non fu di alzar la gamba

gli augelletti; e ben fu raro ¶ quel ch'addocchiato

col ponderoso pugno; e fu 'l primero ¶ che mi

di vino; ¶ officio non fu mai piú santo e

cherubin col pelo. ¶ Narrazione ¶ 4. ¶ Fu in Sutri un gran

nel cacatoio, perché grata ¶ fu sempre a lui di

scampa, ¶ ch'altro non fu giamai di meglior stampa

Marcolfo mi', - dicea - non fu mai santo ¶ piú martire

ragione; ¶ e sempre usanza fu di tirannia ¶ cercar or

un cambio tal mandato fu ad effetto. ¶ 70. ¶ - Vegg'i

parlando, il volto, che fu rosso ¶ prima di vino

la intenzione mia non fu però d'alcuna particolaritade