parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli esordi, 1998

concordanze di «fuori»

nautoretestoannoconcordanza
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1998
dai colori diversi già fuori dalle pagine e mossi
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occhiali, che si aggirava fuori dal cancello. ¶ Si allontanava
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Gatto. ¶ «È ancora là fuori?» capii che gli stava
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si può più tenerli fuori!» ¶ «Ma se cercasse di
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sporgendosi per vedere meglio fuori, stupito che non ci
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la durata della messa. Fuori dai finestroni il cielo
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sbalzava un po’ in fuori per la tensione, mentre
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dall’alto, ne volavano fuori mille piccoli oggetti tintinnanti
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assieme agli altri, guardando fuori da uno dei finestroni
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a non far volare fuori le carbonelle ormai roventi
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carbonelle roventi era schizzata fuori dal vaso del turibolo
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le persone. Mi ricacciavano fuori, dopo un po’, mentre
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i tendini gli balzavano fuori dai polsi e dalla
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coperte, con la testa fuori. ¶ Mi pareva che anche
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lontano i tendini sbalzargli fuori dalla carne del collo
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il letto. La ritirava fuori la mattina dopo, faceva
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sentivo che stavo volando fuori. Cercavo perlomeno di serrare
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aprendo la finestra, spenzolandosi fuori per ripiegare su se
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leggermente largo, un po’ fuori dal colletto della veste
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più lunghi le radici fuori di terra, riprendevano a
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dal tetto della grotta. Fuori dalla cupola dei rampicanti
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dove le radici balzavano fuori da terra e tutto
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tutto il braccio, corse fuori dalla legnaia, verso la
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la Dirce era balzata fuori di casa, guardava il
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Bortolana si spenzolava talmente fuori dalla bifora che dovevo
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di bava gli colava fuori di bocca e si
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consumata che ne volò fuori soltanto un po’ di
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padiglione per farne uscire fuori tutto il contenuto, mentre
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lunghi proiettili appena tirati fuori da una pesante scatolina
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una delle prolunghe, guardavo fuori dalla finestra ancora aperta
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pezzi fumanti di coniglio. Fuori era già tutto buio
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via rapidamente, li gettavo fuori dalla finestra. Erano così
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le mani, lasciavo penzolare fuori dalla veste il pene
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acqua cominciò a schizzare fuori in mille modi diversi
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feci volare di colpo fuori dalla massa. ¶ La zampetta
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le unghiette trasparenti uscivano fuori arcuate nello spazio. Si
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carrettino, il pene bendato fuori dalla veste per evitare
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arrotondati della montagnola, balzava fuori e con un salto
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con metà del corpo fuori dal letto, e che
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il cortile. Lenìn corse fuori dalla voliera. Non riuscì
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piatti con gli avanzi. ¶ Fuori dalla serra gli invitati
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accantonato. ¶ Quando infine balzò fuori accaldata dalla porta della
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difficoltà a farli volare fuori dalle cassette, Bortolana ci
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Non ne era volato fuori finora neanche uno, se
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essi cominciò a volare fuori, ma si alzavano in
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tutti i colombi schizzavano fuori con gli occhi un
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all’improvviso, mentre balzavo fuori dalla serra con la
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inclinasse tutta al di fuori e rientrasse subito dopo
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per la fune, balzava fuori adirato dalla vasca. Forse
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frettolosamente prima di balzare fuori infuriato dalla vasca, perché
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unico testicolo gli schizzava fuori lucente dalla bottoniera dei
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fondo della vasca. Gettava fuori pezzi di assi fradicie
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con le unghie in fuori, mi pareva, appesa a
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aria, per farla volare fuori dalle pareti della vasca
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mentre Lenìn lo trascinava fuori dalla vasca risalendo la
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sul punto di schizzare fuori dalle sue linee perfette
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da un’unghia spuntata fuori da una di quelle
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dopo l’Albino volò fuori dal portone in bicicletta
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istante dopo ne spuntò fuori lo sposo di Turchina
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po’, riuscì a trascinare fuori l’intero corpo ingravidato
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fatica a contenerle, schizzavano fuori a piccole lingue da
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Mille nuove scintille schizzavano fuori di colpo dal suo
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della massa. Le tiravano fuori allungandole in ogni direzione
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riusciva infine a tirare fuori qualche filamento bruciacchiato, e
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filamenti sempre nuovi schizzavano fuori dal fondo della massa
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nascituro da farlo volare fuori attraverso i vetri della
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dalla sella e guardare fuori dall’interno del fuoco
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garza e la gettai fuori dalla finestra. Il suo
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piombo. Sentivo venire da fuori, a rotazione, suoni cadenzati
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scale, le saponette tirate fuori dai comodini di lamiera
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ribaltabile del banco. Guardai fuori dai finestroni, verso il
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impedire che venga soffiata fuori dalla propria parte, o
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istante prima di cadere fuori, scavalcando come se niente
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loro occhi parevano schizzare fuori di colpo dalla testa
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erano svegli o addormentati. Fuori doveva essere già notte
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sordomuto cercava di cacciarlo fuori aiutandosi con lo spegnitoio
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della Pasqua. Qualcuna volava fuori persino dalla pisside, quando
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girato di schiena, guarda fuori dall’altra finestra, la
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di Turchina aveva tirato fuori di nuovo l’ago
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pavimento. “L’avrà tirato fuori qualcuno dalla cisterna dell
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coda, se farla uscire fuori o lasciarla dentro tutta
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pericolo che potesse cadere fuori nelle cabrate o negli
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un istante di volare fuori a mia volta dal
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dormitorio. Lo vedevo guardare fuori tranquillamente da uno dei
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era già per metà fuori dal cancello, tutto inclinato
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camicia rimboccate, un gomito fuori dal finestrino abbassato. Seduto
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quanti lo salutavano da fuori con la mano, il
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le carbonelle non schizzassero fuori sui tappeti, afferrare la
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due parlava. Veniva da fuori solo qualche leggerissimo suono
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mia presenza anche da fuori, dalla strada, se solo
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si gettò all’improvviso fuori dalla strada. Venivano da
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Cosa vuoi fare?» ¶ «Vado fuori! Li affronto!» ¶ L’uomo
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I contrabbandieri le gettano fuori dai finestrini, quando si
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temesse di venire scaraventato fuori, nella corsa. Lo vedevo
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esasperato. ¶ Riprendeva a guardare fuori dalla cornice dell’auto
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capito che stiamo correndo fuori strada?» ¶ Lo vedevo fissare
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e pettinata e guarda fuori dalla finestra e non
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aria per non caderne fuori di colpo. Ridiventava un
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alla tenda, mentre sbirciava fuori credendo di non essere
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curva si raddrizzava balzando fuori di colpo dal tornante
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cartelli. “Da dove saltano fuori questi nomi?” mi chiedevo
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una garza vagante gettata fuori da qualcuna di quelle
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ragazze intente ad ascoltare. Fuori dalla finestra la luce
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di colpo, già spenzolati fuori da una piccola ringhiera
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ancora ne stavamo balzando fuori tutti piegati in due
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I due uomini spinsero fuori l’auto. La colpivano
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nella piazza, è venuto fuori dal porticato, è andato
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si può sempre scappare fuori tutti appiattiti come tra
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e di monete, tirava fuori di tasca un foglietto
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gelatinosa si sfasciava, volava fuori la polvere di cellulosa
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dei suoi calzoni sventolava fuori dalla cornice dell’auto
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colla poteva sempre riversarsi fuori dai bordi del secchio
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apparire enormemente visibili da fuori perché vedevo i passanti
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cieco continuava a guardare fuori come se niente fosse
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mie spalle. ¶ «Mi porti fuori di qui! Mi porti
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città. Il cieco mise fuori il braccio, nell’aria
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l’esofago stava schizzando fuori come un tubo di
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infatti leggermente allargato, spuntavano fuori due piccole mani nere
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stava scuotendo, sbadigliava. ¶ Scivolai fuori dall’auto, mi guardai
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appena espirato. Lo rigettava fuori a sua volta, imputridito
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aria che veniva da fuori doveva riuscire in qualche
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con una gamba di fuori, nello spazio. ¶ «Ma com
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un tavolino, e guardare fuori dalla vetrina come da
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Ma allora bisogna correre fuori a contattarlo!» ¶ Alzai gli
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l’altro, facendo scivolare fuori le teste da sotto
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la cornice. Si tuffava fuori dalla portiera spalancata o
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di scintille che schizzavano fuori dai motori. Poi la
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scintille continuavano a schizzare fuori dai motori, qualche lingua
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vuote, e anche da fuori non veniva alcun rumore
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disse quando fummo di fuori, contro il muro esterno
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È tutto buio, qui fuori, c’è la nebbia
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casa, quando lei era fuori, approfittando anche di pochi
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aspetta da tempo, là fuori!» ¶ Riprendemmo a camminare verso
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con le braccia già fuori dal palo, nello spazio
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sussultare, a guardarla da fuori, dalle strade. Finché la
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colpo sul davanti, penzolava fuori dalla cornice, di traverso
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del cane pendeva disidratata fuori dalla cornice, perché si
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tutto, si agitava. ¶ «Tiriamo fuori le trombe, gli addobbi
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tettuccio dell’auto, misi fuori la testa per uscire
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che era già scivolato fuori dalla cornice con la
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segno di saluto. ¶ «Tirate fuori gli altoparlanti, montate il
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si sentivano anche da fuori i suoi pavimenti di
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stesso in cui balzava fuori da una di quelle
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ma non gli venissero fuori le parole. Il volante
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auto deragliavano un po’ fuori dall’asfalto, nelle curve
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nel Centro di notte, fuori orario, stava alzando un
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molto lontano, a spenzolarsi fuori dal finestrino per guardare
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terra, riuscii a trascinare fuori la valigia. ¶ Le ruote
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Mi slanciai per correre fuori, e intanto sentivo che
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più neanche il Centro!” ¶ Fuori si era andata fermando
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guardavo dall’alto, curvandomi fuori dal piccolo cubo privo
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ragione a guardarmi da fuori, da lontano. Nel pentolino
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lasciare il furgone qui fuori, in questo modo...» ¶ «Oh
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se niente fosse da fuori, da lontano, dentro la
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possibile le piante. Mettevo fuori un braccio per spalancare
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spazio. Il tubicino schizzava fuori di colpo dalla valvola
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E allora posso correre fuori a comperare una catena
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fili scattavano tutti impuntati fuori dalle rosicchiature delle guaine
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già cominciando a buttare fuori ruggine, tutta la motocicletta
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saturo di gas. Spinsi fuori la moto, mi fermai
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arcuava tutto puntato, schizzava fuori quasi completamente dalla guaina
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stelle ghiacciate, addormentate...” Tiravo fuori di tasca il portafoglio
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con gli occhi sbarrati, fuori dalla testa. ¶ Raggiungevo un
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schizza sempre qualche goccia fuori dal pentolino, mentre la
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con la sua preda fuori dalla sede, nel sacchetto
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il Gagà?» ¶ «È ancora fuori a ballare!» mi rispondeva
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dello spago. ¶ La tirai fuori, mi affrettai ad aprirla
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gridava con la testa fuori dal finestrino, per non
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scale. Le mattonelle buttavano fuori spigoli e punte dappertutto
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occhi gonfi di sonno, fuori dalla testa, mi gettavo
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la gomma davanti ancora fuori dal cerchione. ¶ Venivo giù
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gomito puntato, i nervi fuori dalle linee e dal
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la gamba buttata in fuori, per far franare la
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piano, quando tu eri fuori... ci andavo anche a
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contro il parabrezza, guardava fuori tutta protesa in avanti
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mormorò il vice. ¶ Balzai fuori dall’auto, feci qualche
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come se stessero gettando fuori con forza lampadari, bicchieri
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rete della garza. ¶ «È fuori al lavoro!» diceva puntellandosi
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lo specchietto retrovisore, guardava fuori dal finestrino come assente
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nonostante avessi messo già fuori la testa dal portone
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sempre diverso, mentre mettevo fuori la testa per un
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modo, mentre ero più fuori che dentro la porta
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baciava. Appena lei era fuori si girava verso di
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È tutto bianco, qui fuori, non si vede niente
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giubbotto di cuoio, saltando fuori dai portoni, di colpo
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coi piedi per guardare fuori. Ritornavo in cucina. Posavo
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la camicia gli usciva fuori bombata. ¶ «Vuoi salire a
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Che cosa fai qui fuori?” le ho chiesto. “C
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il cappotto, lo scuotevo. Fuori dalla vetrata la neve
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colpo in avanti, viene fuori...” ¶ Staccai il piede dall
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volto, dalle ciglia. ¶ Balzai fuori dall’auto, alzai gli
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chinai sul Gagà. ¶ «Portami fuori di qui! Portami a
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padella!» ¶ Facevo per correre fuori. ¶ «Deve fermarsi a mangiare
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tutte crivellate. ¶ La luce fuori dalle finestre declinava. Mi
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e la donna era fuori di casa a farsi
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preparare le mani, controluce.» ¶ Fuori la neve continuava a
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tutto il viaggio. Guardava fuori dal finestrino, si coricava
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occhi sempre un po’ fuori dalla testa. Passavano ancora
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capitale. Una staffetta balzava fuori, imboccava lo scalone di
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ad andare incollata. Correvo fuori dallo stanzino segreto, balzavo
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quella cosa che schizzava fuori, di colpo, dal filo
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po’ gli occhi, balzando fuori dalla vetrata, anche il
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colpo, balbettava. “Dovremmo correre fuori dallo stanzino, attraversare tutta
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fa poi a portar fuori l’intero gruppo dalla
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il professore. “Posso irrompere fuori dallo stanzino, correre a
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a telefonare, se sono fuori casa, altrimenti non si
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occhi, mi accorgevo che fuori dalla finestra era già
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si affretti... è caduto fuori!» gridava un istante dopo
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Scorgevo la protesi scoppiargli fuori di bocca, sembrava stesse
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aiuti, mi aiuti! Cola fuori tutto!» ¶ Feci uno scarto
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Ecco, la sede!” ¶ Corsi fuori dall’auto. ¶ “Da quanto
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fare quella luce?” ¶ Balzai fuori dall’auto, lanciai un
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porta, e a gettarsi fuori di colpo, con il
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un punto un po’ fuori mano. Vedevo correrci a
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un po’ scoppiata. ¶ Balzò fuori dall’auto, vedevo già
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aveva il braccio tutto fuori dal letto, che stava
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loro passi anche stando fuori dal muro di cinta
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finestrella, restava a guardare fuori per un po’. La
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dentro non colasse. Tirava fuori di tasca un temperino
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di intercettarla, la tiravo fuori poco per volta, con
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altra le corriere, tirano fuori i secchi dell’acqua
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notte. ¶ Il campanello era fuori dalla sua nicchia, sbudellato
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mi allarmavo. ¶ Veniva da fuori, da lontano, il rumore
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mi chiedevo svegliandomi quasi fuori dal letto. Tentavo di
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e due le braccine fuori dalle coperte!” mi stupivo
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sul punto di uscirgli fuori di bocca, deve portarsi
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sottovoce. Si sente che fuori dalla finestra comincia a
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Aggrottava la fronte, guardando fuori da una finestrella appannata
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diceva mentre ero già fuori dall’auto. ¶ Me le
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silenzio le cerniere, tirò fuori una mela perfettamente rotonda
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acceso sobbalzava mentre veniva fuori da dietro tutto quel
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per trovarlo. Veniva da fuori solo quel vibrare del
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la mano allargata, tiravo fuori un filo lucente, sterminato
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volto, neanche a balzare fuori di colpo dalla porta
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successo?» ¶ Misi i piedi fuori dal letto. L’ustionato
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siamo?» ¶ L’uomo guardava fuori dal finestrino, non fiatava
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senza fare rumore, balzano fuori certi volti che la
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in questa zona così fuori mano, dove gli affitti
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già concimata, che raspava fuori da un sacchetto di
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ripiegate e allargate, tiene fuori come se niente fosse
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questo manoscritto?” è uscito fuori gridando, un’ora dopo
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secoli, millenni...”» ¶ 3 ¶ Bagliori ¶ Balzai fuori dall’ascensore, a pianterreno
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quando il telefono era fuori servizio, o la macchinetta
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quella melmina che schizza fuori dalla gola, nel parlare
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a balbettare. ¶ Veniva da fuori il rumore di qualche
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queste zone un po’ fuori mano, li fotografano in
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stessa ora. Ha tirato fuori di nuovo il suo
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mastichiamo...”» ¶ Facevo per correre fuori dalla cabina. ¶ «Non si
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anche quando ero già fuori dalla cabina e mi
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avanti, ed ero sbucato fuori da un passante ferroviario
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senza ritegno la lingua fuori in quel modo, nell
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via. “Devo essermi gettato fuori quasi di corsa...” mi
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sapevo...» ¶ Facevo per correre fuori. ¶ «Ma come si fa
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qualcuno terrà la cornetta fuori da un’altra cabina
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cantoniera dalla sagoma scura fuori dal cerchio di luce
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prima di poter correre fuori di nuovo, per le
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freddo. Scorgevo quel piedino fuori dal deflettore. Mi salutava
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quei versolini che escono fuori quando ci si getta
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tutte le luci, andiamo fuori a parlare da soli
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la possibilità che venga fuori di questa roba, se
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Scagliano la loro immagine fuori di sé, la fanno
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orda degli esclusi venga fuori un giorno o l
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che riesca a balzare fuori da un asterisco, per
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tutte le tasche, tirerò fuori sghignazzando i quattrini. Mi
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su una sedia, tirerò fuori da un sacchetto di
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batto con te, scappiamo fuori!» ¶ Lo sentivo confabulare là
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Poi due collaboratori correvano fuori con le striscioline di
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a parlare, ha tirato fuori mezzo metro di lingua
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Gatto!” mi dicevo saltando fuori dal letto, o infilandomi
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e ce ne andiamo fuori di qui, ce la
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grande tavolo basso. «Andiamo fuori a parlare, a progettare
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ho messo la testa fuori dalla finestra, in cucinino
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era inevitabile che saltasse fuori una simile cosa in
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di non trovarti lì fuori quando uscirò col codazzo
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da dentro. «Hanno tirato fuori le loro pennine, hanno
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giacca, l’avranno spinto fuori.» ¶ La guardavo mentre continuava
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una sigaretta, a tirare fuori i suoi ferri mentre
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a gettare la testa fuori dalla finestrella del cucinino
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Vedevo due tuorli sgusciare fuori distinti, quando spaccavo il
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che andava, addormentava. ¶ Misi fuori di colpo la testa
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controluce. ¶ Provavo a correre fuori di casa. Il mio
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colpo, si allarmava. ¶ «Vai fuori?» ¶ «Non starò via per
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testa di un uomo fuori dal finestrino di un
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lo riconobbi mentre balzava fuori dalla portella, e staccava
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salutava con la mano fuori dal finestrino mentre si
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solo il maglione, andiamo fuori a parlare, abbiamo un
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mi ricordavo di tirarla fuori, bisognava scolpirla con il
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e non possano tirare fuori tutto quanto il malloppo
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diverso... potrebbero sempre tirare fuori i sacchetti quando sono
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per riuscire a tirare fuori le gambe, per poter
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attorcigliate dei rampicanti gettarsi fuori dalle muraglie, nelle notti
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si possono vedere da fuori i banchi di vetro
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è anche quel piedino fuori dal deflettore di quell
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qualche portiera sbattuta, là fuori, qualcuno sta mettendo già