Giacomo Leopardi, Canti, 1837

nemici altrui ¶ Per altra gente, e non può dir

Conforto a nostra sventurata gente, ¶ Fra l'itale ruine

ignoti, ¶ Moriam per quella gente che t'uccide. ¶ Di

e nudi ¶ Mutò la gente i gloriosi studi. ¶ Tempo

lampa ¶ Fur dell'umana gente, allor che ignuda ¶ Te

seguaci ambasce ¶ La riparata gente. Agl'inaccessi ¶ Regni del

Or leve intra la gente ¶ Anima voli? o te

e chi la propria gente ¶ Conculcando e l'estrane

borgo selvaggio, intra una gente ¶ Zotica, vil; cui nomi

cui talvolta, ¶ Non alla gente stolta, al cor non

si dipinge la codarda gente, ¶ Gode il fanciullo Amore

canto che conduce ¶ La gente morta al sempiterno obblio

antica viltà l'umana gente; ¶ Ogni vana speranza onde

il seno, onde la gente ¶ Visibilmente di pallor si

rive ¶ Son dell'umana gente ¶ Le magnifiche sorti e

valente ¶ Persona infra la gente ¶ Non fa risibil mostra

lungo affaticar l'assidua gente ¶ Avea provvidamente al tempo

la voce e della gente; ¶ Quand'ella, volta all