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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Sgorlon, La conchiglia di Anataj, 1983

concordanze di «gente»

nautoretestoannoconcordanza
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avuto grandi poteri sulla gente. Quando sentivo di aver
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mise a dire alla gente del paese e ai
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culto di Dio. La gente riponeva grandi speranze nella
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faccenda remota, estranea alla gente, come a esempio una
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comunque andavano avanti. La gente, quando ci pensava, era
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lavoro sicuro. Conosciamo della gente. Siamo abituati alla città
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sua famiglia e la gente del suo paese, e
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operai russi e la gente del villaggio mormoravano in
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Russia avevo lavorato con gente di molte nazioni. Sentivo
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nomi erano conosciuti dalla gente del villaggio come si
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insinuarmi nella simpatia della gente. Come i russi del
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andava bene per la gente ricca e sfaccendata. Salire
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vivono della carità della gente, e girano per tutta
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di guaritori e di gente che era andata ai
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al lavoro e alla gente. Dopo pochi giorni soltanto
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si era spento nella gente del villaggio e dei
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alla tradizione di una gente. E lì, a Kirkovsk
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di parlare con la gente, di cui avevo goduto
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fatto amico di molta gente. Ma più di tutti
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mano a tutta la gente che lui era ancora
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cose si occupasse la gente di Kirkovsk, quasi fosse
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paese, vicino alla mia gente. Mi capitava talvolta di
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Kirkovsk e la sua gente. Certo una persona contava
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peso nella vita della gente. Sopra le mensole e
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di noi che della gente del villaggio. ¶ Una delle
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funzionari soperchiatori, e la gente dei villaggi lo aveva
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aveva bisogno di avere gente per casa, di vedere
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di poter recare alla gente qualche buona notizia, qualche
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che avrebbe salvato la gente dall’antico terrore della
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aveva sentito parlare dalla gente del suo villaggio lituano
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rendi conto? C’è gente che passa la vita
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noi ci sentissimo come gente cui era stata affidata
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Čita, Nerčinsk, dove la gente si stupisce ogni mattina
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dileguata dai ricordi della gente del villaggio. Si diceva
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di mutamenti nella tranquilla gente dei villaggi. ¶ «Tutta la
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un paese dove la gente non vuole che sognare
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le cose perché sono gente che vive nel sogno
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occhio malevolo, perché la gente, per quanto primitiva e
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e per avere tanta gente per casa. Spesso in
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sognato il cerbiatto. La gente del villaggio stava ad
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così perfetti che la gente, ridendo, si guardava attorno
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sonoro e inconfondibile. La gente rideva e comprava, e
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sulla nuca, e la gente diceva che fosse ebreo
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veniva guardata dalla sua gente come una donna perduta
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a spegnersi lentamente. La gente intristiva. La tribù pareva
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al giorno e la gente s’inchinava fino a
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più antichi della sua gente, quelli che aveva prima
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porto di mare, con gente che andava e veniva
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le feste della sua gente e della sua religione
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più antichi della sua gente e pressoché dimenticati, o
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Anataj avevano raccontato alla gente del villaggio che a
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cose per cui la gente elegante andava matta. Era
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complesse, che solo la gente studiata poteva capire. Là
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decennio prima. ¶ Neppure la gente gli pareva rassicurante. Si
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nel sangue come la gente del villaggio. Ci stava
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fosse, e la sua gente era stata dispersa dalla
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vagabondi, cercatori d’oro, gente venuta da chissà dove
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di parlare con la gente. Parlava anche a Kadbar
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di taràntas, aveva conosciuto gente di ogni genere. Conosceva
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mangiare dalle mani della gente. Ma non sarebbe stato
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stesso. Ho parlato con gente che ne ha sentito
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confortevoli, avrebbe viaggiato della gente felice. Noi eravamo certi
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case e ristoro a gente venuta da lontano… ¶ Un
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una festa. Venne la gente del villaggio, con i
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anche per la povera gente. ¶ Certo, la festa non
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legarmi troppo alla sua gente, e mi recavo spesso
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più vicini erano considerati gente di sottordine, che poteva
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più antichi della sua gente erano ancora vivi nella
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luparo e tutta la gente del villaggio, chi per
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che degli sbandati, della gente dispersa e sballottata dall
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dieci vagoni carichi di gente che veniva da est
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fissare in faccia la gente, come avesse commesso chissà
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e da tutta la gente che avevano conosciuto. Non
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famiglia laggiù. La mia gente è tutta dispersa o