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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

concordanze di «gente»

nautoretestoannoconcordanza
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Il cipiglio altero della gente di Liguria era sbalzato
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cisterna, al tonfo corre gente, t’augnano, tu ti
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illuminate erano stivate di gente. ¶ — Chi è? — tutti chiedevano
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battesimo Amedeo, ma la gente gli diceva il Tarmito
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solo,... uno solo... O gente uditemi! uno solo. Gesù
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urlava: — Il mare?! ¶ — Oh gente! gente! Reggetemi, fatevi sotto
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Il mare?! ¶ — Oh gente! gente! Reggetemi, fatevi sotto, strozzo
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per i capelli. ¶ La gente reggeva la signora tutta
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portata al paese da gente che li dicevano i
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erano battute da questa gente accaldata, coi colli ricuciti
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maniche pareva che chiamasse gente a veder lo spettacolo
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legarono una pezzuola rossa. ¶ Gente stupita entrava e usciva
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tempio era stivato di gente: ¶ — O fratelli e sorelle
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famiglie! ¶ Il silenzio della gente che ascoltava, impietrita, le
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torno alla Vergine. Sulla gente prona il nero vessillo
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ha firmato... firmato, o gente! E chi si pente
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cuore: hai firmato? Oh gente, è di sasso, è
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ora. Verginella, c’è gente in Sala. ¶ La Sala
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innanzi sulla merda. ¶ — O gente, reggetemi. ¶ — Rebbia. ¶ — Forza. ¶ — Vilone
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o vi si legna. ¶ — Gente mia! gente mia! — anfanava
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si legna. ¶ — Gente mia! gente mia! — anfanava il gobbo
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come lievitare il capo: — Gente mia. — Il testone e
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dei marinari, dei carbonai. Gente di coverta e di
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volo le aquile, la gente che ritornava di là
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coltre il firmamento, quella gente che è presa a
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Io vi vedo, o gente timorata della legalità — urlava
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candelo nero e la gente scorgeva allora sulle occhiaie
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parlò al Casone, la gente era stipata nella taverna
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penzoloni dalle finestre. La gente persa nelle gambe s
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ha strappato i rastremi. ¶ — Gente! — disse qualcuno scuotendosi. ¶ Un
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doveva essere altissima. La gente che ivi mi aveva
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da rigattiere, vidi entrare gente che prestamente si camuffava
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prestamente si camuffava. Da gente ardita e arcigna che
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ricordi arcani. Quando la gente passava vicina a lui
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errava sulla duna. La gente fuggiva atterrita l’uragano
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tutti i vagoni sconquassati. Gente scese e salì prestamente
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e senza scopo, questa gente aveva levato sopra una
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come suol fare la gente dell’Oriente, mangiava una
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sempre pieno stivato di gente che ritornerebbe verso la
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sartiami, le fiancate plumbee. Gente incurvata dalla fatica, emunta
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altra erano pieni di gente carica. Amedeo e il
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le lingue diverse. Quella gente trattava come nelle fiere
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la serata vicino alla gente del suo paese. ¶ — Compagnero
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spenti erano quelli della gente usa a sceverare le
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paura. Gli uomini, tutta gente dei campi, erano in
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doveva inghiottire tutta questa gente, era attraccato alla panchina
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legno. ¶ — Per far chiasso, gente col fischio al culo
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di sasso. ¶ — Piangete o gente, è morto Caam ¶ In
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questo era Patria. La gente che soffre e non
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Da un caruglio scendeva gente arcigna e frettolosa. Amedeo
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le fiancate dei palazzi, gente di negozio camminando gesticolava
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che parea saltellare sulla gente, grappoli d’uva che
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come suol fare quella gente quando è con la
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fecero pensare tutta quella gente al viaggio ultimo, composti
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il dialogare di questa gente risoluta e pacata che
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piene vele contrastarvi. Questa gente, che aveva navigato dal
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invadevano il cielo. ¶ La gente era sulla coverta come
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Il Tarmito seguiva quella gente spratichita su per gli
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punto in croce, dalla gente che fissava in giù
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sono intatte. ¶ — E la gente? ¶ — Quella è come l
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di banani portati da gente negra. ¶ L’omino condusse
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uomo sagginato. Gli ascoltatori, gente d’ogni paese, tutti
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stampo su cui la gente basava i piedi fosse
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al carretto si aggirava gente ben portante, straniere che
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America. ¶ Per questo la gente lo guardava atterrita e
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in bocca, abbacinava la gente. ¶ — Non mi guardate qui
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cigli e sulle spiagge gente di molte contrade, le
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fiume erano stipite di gente accaldate dal lungo viaggio
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fiume eran popolate di gente che aspettava il loro
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di cani che richiamarono gente sull’aie le quali
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atoni e distratti della gente acquattata sui margini della
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Josè intuì che questa gente aveva già scorto dei
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della Misericordia e la gente l’osservava con ribrezzo
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pesante: la Guerra! La gente si conturbava, diminuendosi in
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imbarco eran pieni di gente che saliva risoluta. I
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passeggeri di terza, tutta gente di plebe che ritornava
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nella stiva inesplicabili alla gente non cognita della navigazione
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poche lucciole celesti. La gente si addormentò col pensiero
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sotto cui transitava la gente, era come la cruna
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apocalittiche egli aveva udito gente dell’antichità che combatteva
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scorgeva che quella era gente dei campi, davanti agli
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pitturata ad olio. ¶ XXVIII. ¶ Gente dalla carnagione impolpa come
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fuochi di richiamo; la gente correva trafelata verso le
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fratello — gli urlava la gente passando. Un giorno sparì
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orbite gli occhi intestinali. ¶ Gente simile a enormi gavorchi
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feretro come accecata. La gente, al loro passaggio, si
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di tenero e la gente timorata correva precipitosamente verso