Giuseppe Parini, Il giorno, 1801

chiede? E non potrò giammai ¶ Da poi ch'io

ardisca di te rider giammai; ¶ E mai sempre imperterrito

mal visti accusarte osin giammai. ¶ La lente ancor su

calzi ¶ Purpureo stivaletto, onde giammai ¶ Non profanin tuo piè

nobil opra ¶ Che tessesser giammai angliche Aracni. ¶ Invidieran tua

lui sol, ch'altri giammai ¶ Audace non tentò divider

l'eleganza: e chi giammai ¶ Fuor che il genio

tanto ¶ Rumina lentamente. Altro giammai ¶ A la squallida inedia

il vinse ¶ Nè deliquio giammai nè febbre ardente: ¶ Tanto

o grande, ¶ Ti spaventi giammai. Se cosa udisti ¶ O

O con notate tavole giammai ¶ O con servi sedotti

tenzonar congiunga; ¶ Sì che giammai, per miserabil caso, ¶ La