Luigi Pulci, Morgante, 1483

dove abitava alcun fero gigante, ¶ de' quali uno avea

comportarti, can meschino. - ¶ Questo gigante armar si corse a

il torto. ¶ Mentre il gigante l'arme va a

mente. ¶ E gridò forte: - Gigante, ove vai? ¶ Ben ti

m'hai! - ¶ Donde il gigante allor maravigliato ¶ si volse

salvata, ¶ però che dal gigante ero abbattuto; ¶ ogni cosa

disagio, ¶ per che il gigante dal sonno si sferra

era Orlando. ¶ Disse il gigante: - Gesù benedetto ¶ per mille

l'abate vedeva il gigante, ¶ si turbò tutto nel

gli disse: - O famoso gigante, ¶ sappi ch'io non

fontana appunto, ¶ donde il gigante è da lor sopraggiunto

vendetta, ¶ addosso al gran gigante irato andava; ¶ e perché

così verrò - disse il gigante. ¶ Quando sarà mestier, tu

ci conosco. - ¶ Disse il gigante: - Io il porterò ben

al deserto. - ¶ Disse il gigante: - Io il porterò per

leggi la Scrittura. ¶ Questo gigante al Ciel drizzò le

e cuopri a questo gigante la scoglia. - ¶ Rispose Orlando

Questo fu d'un gigante smisurato ¶ ch'a la

capitando, ¶ che ha questo gigante qua distrutto?». ¶ E lesse

a Morgante. - ¶ Disse il gigante: - Con questo battaglio, ¶ che

lo sentirai. ¶ Convienti quel gigante battezare, ¶ poi a tua

acqua e battezò il gigante, ¶ ed uscì fuor con

sol con meco un gigante ¶ ch'è battezato, appellato

mio compagno che è gigante, ¶ veder potrete quanto è

Barberia facea dimoro: ¶ era gigante e chiamato Brunoro, ¶ ovver

una grotta abitava un gigante, ¶ ed un gran fuoco

mazza grossa ¶ e del gigante la mente superba; ¶ volle

in sul viso al gigante col guanto, ¶ e fu

are' sofferenza. - ¶ Pure il gigante, rïavuto alquanto, ¶ arrandellò la

che morto cadde il gigante boccone. ¶ E poco men

quando e' cadde il gigante gagliardo ¶ ischiacciò quasi Rinaldo

di botto ¶ così il gigante in terra rovinassi, ¶ ond

la manna ¶ e quel gigante ha perduta la vita

aveva con seco un gigante: ¶ cercando andian drieto alle

stormenti sonare. ¶ Ma del gigante ammirazion pigliava ¶ e cominciollo

capitato con un gran gigante: ¶ con un battaglio in

così combatte, ¶ e col gigante d'acquistare onore, ¶ le

sarai forse errato. - ¶ Il gigante gli fece la risposta

ne lo porta il gigante; ¶ a Manfredonio Dodon presentava

ch'ha fatto il gigante ghiottone. - ¶ Rispose Orlando: - Fa

con seco menato un gigante ¶ che, se s'accosta

per ventura giugneva il gigante ¶ che Dodone era a

campo dimora, ¶ maravigliato del gigante ardito, ¶ e come uscito

mio stato rimedio. ¶ Questo gigante ha condotta la trama

sollevossi: ¶ ognuno addosso al gigante cacciossi. ¶ E gli feciono

e sì grosso il gigante ¶ ch'ognun che getta

grida e mugghia il gigante feroce, ¶ tanto che assai

intorno ¶ per ammazzare il gigante quel giorno. ¶ E già

spesso par che 'l gigante percuota; ¶ balzano i pezzi

in mezzo dove il gigante è ferito: ¶ sopra gli

e' giunse gridava il gigante: ¶ - Tu se' qui, re

più forte combatté il gigante. ¶ Re Manfredonio e la

io sia come un gigante. ¶ Il molto rider segno

Meredïana avea chiesto il gigante ¶ a Ulivier per un

noi lasciamo il possente gigante ¶ a Caradoro, ond'io

questo tempo comparì il gigante, ¶ e corse presto Dodone

E tu con meco, gigante, verrai. - ¶ Dicea Morgante: - Da

lungi si vede il gigante ¶ che col battaglio veniva

non vidi un tal gigante! - ¶ Ebbe di sua grandezza

tutti; e lasciorno il gigante; ¶ e molti a' padiglion

si mandassi Vegurto il gigante ¶ a condolersi delle ingiurie

bisbiglia; ¶ e che il gigante per sua parte viene

tempo aspetta. ¶ Il fer gigante non fece dimora: ¶ subitamente

correva per vedere ¶ questo gigante, ch'era smisurato: ¶ Morgante

hai buon consiglio: ¶ questo gigante è di natura acerbo

Campaneo? ¶ Da ora innanzi, gigante orgoglioso, ¶ io ti disfido

corse armarsi, ¶ ché col gigante voleva provarsi. ¶ Morgante non

molto è feroce il gigante. ¶ Ulivieri era ritornato in

e da un fer gigante. ¶ Aveva una figliuola molto

cosa; ¶ e 'l gran gigante non trovava posa, ¶ ch

Mellone ¶ dov'era del gigante il padiglione, ¶ ch'era

poneva mente ¶ dove il gigante faceva dimoro, ¶ e stava

Maravigliossi tanto il fer gigante ¶ di quel che vide

in Francia. ¶ Ecco il gigante che ti viene a

bel presente ¶ la tua, gigante, ch'è maggiore assai

spalla, ¶ che 'l fer gigante in qua e 'n

getta ¶ e battélla al gigante nel mostaccio; ¶ poi Durlindana

al conte chiese quel gigante ancora: ¶ che se per

ventura ci venne un gigante ¶ che dà terrore a

ricolte. - ¶ Orlando disse: - Il gigante c'hai detto ¶ non

tuo conforto, ¶ che quel gigante giace in terra morto

Di' ch'uccidesti il gigante molesto? - ¶ Poi l'abbracciò

quanto era fiero il gigante. ¶ E per ventura seco

chi avea morto il gigante. ¶ Quando il Soldano il

c'ha morto il gigante pagano ¶ è quel ch

saracino; ¶ e perché del gigante tiensi offeso, ¶ ha fatto

tu uccidesti adunque quel gigante: ¶ la vita al nostro

uno e l'altro gigante o torrïone; ¶ de' quali

detto, ¶ e morto resterai, gigante fero, ¶ ché tu non

in Macometto. - ¶ Era il gigante superbo e leggiero, ¶ e

sentir ch'io son gigante, ¶ e forse vendicato fia

di Rinaldo e 'l gigante appunto bene: ¶ Rinaldo la

venuto a vedere il gigante ¶ con Lucïana, chiamato Corante

pagani ¶ della città col gigante alla mischia, ¶ ma tutti

egli è comparito un gigante ¶ ch'ammazza ognun che

gente: ¶ che lasci col gigante a lui i pensieri

nome Copardo. ¶ Era il gigante alla porta aspettare; ¶ vide

poi nel petto al gigante la spezza; ¶ ma non

suo corridore. - ¶ Disse il gigante: - Per Macon, ch'io

al padiglione. ¶ Disse il gigante: - Ed anco la donzella

con parole. - ¶ Disse il gigante: - Disfidato sia, ¶ da poi

per Macometto, ¶ se dal gigante non è liberato, ¶ rappresentarsi

macello. ¶ Era venuto un gigante pagano ¶ che si chiamava

E mentre che 'l gigante pur combatte, ¶ vi sopraggiunse

mi distese ¶ un gran gigante, e poi non l

mi par' poco pratico, gigante, ¶ ch'io non sono

lancia abbassa, e 'l gigante trovava: ¶ in mezzo il

passò il cuore al gigante gagliardo, ¶ ed anco d

cascasse. ¶ Ma 'l fer gigante di sella lo trasse

spada, ¶ e ficcolla al gigante in mezzo il ciglio

che pel colpo il gigante è cascato. ¶ Terigi sempre

vuole accostare; ¶ donde un gigante cominciò a parlare: ¶ Chi

arà acquistato un gran gigante. - ¶ Poi fu sùbito un

Orlando disse al superbo gigante: ¶ - Non so quel che

incresca, ¶ che 'l fer gigante non la vïolasse ¶ nella

fidava stare. ¶ Disse il gigante: - Se' tu quel pagano

sue discipline. - ¶ Disse il gigante: - E' non son sempre

veduto!». ¶ E 'l gran gigante feroce e rubesto ¶ disse

ch'uccise il fer gigante? ¶ Questo è colui ch

gli avea dato il gigante, ¶ vede Rinaldo ch'è

in questo tempo quel gigante forte ¶ uccise il re

è nella battaglia ¶ questo gigante che Giove minaccia: ¶ e

e disse seco: ¶ - Questo gigante vuol provarsi teco. - ¶ Quando

provarsi teco. - ¶ Quando il gigante vedeva Rinaldo, ¶ parvegli un

ogni ribaldo? - ¶ Disse il gigante: - Orlando, io mi ti

Rinaldo s'accosta al gigante, ¶ perché e' tremava e

la spada. ¶ Quando il gigante Orlando irato vide, ¶ diceva

i sarti. ¶ Cadde il gigante dell'alfana in terra

anco io d'esser gigante, ¶ poi mi penti' quando

che non manchi al gigante del vino, ¶ che non

oste mio, come il gigante, ¶ far degli orecchi zufoli

non ci è il gigante che c'ingoi. ¶ Vedes

luogo strano, ¶ né del gigante che mi facci torto

pene: ¶ ogni dì questo gigante ladrone ¶ mi batte con

arrostisce e mangiagli il gigante ¶ col suo fratel che

io, ¶ che mi voleva, gigante, far torto. - ¶ Disse Beltramo

nel palato ¶ al fer gigante: ond'egli ebbe spavento

le mie mani il gigante spacciai; ¶ rimaso è morto

come fratel, come gentil gigante ¶ ti se portato, e

grande statura ¶ di quel gigante, che dava spavento; ¶ ma

che venìa, sente, il gigante ¶ colla fanciulla e con

avea liberata ¶ da quel gigante crudel malandrino; ¶ e come

modo volea che 'l gigante ¶ con lui vivessi e

mano, ¶ che non fussi gigante saracino, ¶ perché la vista

morte. ¶ Ma 'l fer gigante tanto s'accostava ¶ che

morto è il possente gigante; ¶ e tanto al conte

dimestica a vedere. - ¶ Questo gigante a Rinaldo rispose: ¶ - Io

ed anche poi il gigante per la pena. ¶ Aldighier

mena: ¶ al collo del gigante s'è abbattuto ¶ e

maschino. - ¶ Di che il gigante per ira si morse

resta. - ¶ E 'l fer gigante, pien di bizzarria, ¶ d

fa sé, ch'era gigante ¶ molto superbo, e detto

l'uccise, un gran gigante; ¶ dunque tu di' il

ed anco uccisi il gigante ghiottone ¶ ch'uccise lui

uccise il Veglio, quel gigante, ¶ mi par poco maggior

il tuo Veglio il gigante, ¶ e Ganellon discacciato l

avea membra quasi di gigante; ¶ e molto amava il

uno e l'altro gigante villano ¶ gli fece prima

e scrignuto, ¶ e di gigante avea le membra tutte

non avevon forma di gigante: ¶ così matto con matto

fu', prima ch'e' gigante, reo; ¶ non morda ignun

che chi usa con gigante ¶ convien che se n