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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Egisto Roggero, I racconti della quiete, 1896

concordanze di «giorno»

nautoretestoannoconcordanza
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io, dovean lavorare, un giorno, i pazienti fraticelli del
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ricordasse. ¶ Perchè? ¶ Feci un giorno, ancora, una ben strana
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quasi paura. ¶ Ma un giorno, a pranzo.... oh! il
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La sera di quel giorno io era solo nella
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nelle braccia. ¶ * ¶ * * ¶ Dopo quel giorno nulla più venne a
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testa, ancor nera il giorno innanzi, in quella notte
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in quel momento. ¶ — Buon giorno – susurrò la sua vocina
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specialità di cucina, un giorno tanto apprezzate dal professore
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pomeriggio di aprile, il giorno venticinque, mi sembra. Fu
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detto, cinque anni.... Un giorno.... ¶ Il Professore si arrestò
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decidersi e proseguì: ¶ — Un giorno la vidi a un
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perchè anch’essa, un giorno.... ¶ Io taceva, non sentiva
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qua dentro, da quel giorno. Tutti ne hanno ancora
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quelle stanze, da quel giorno. Dopo venticinque anni, egli
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rotto una stecca, un giorno. Oh! la sua paura
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sior Tonino! Da quel giorno che il Conte lo
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che rende caro questo giorno alla sua indocile scolarina
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pazzarella del mattino. ¶ * ¶ * * ¶ Il giorno dopo, all’alba, tre
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che anche lui un giorno – quanti anni avanti! – era
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suo indugio.... ¶ Finchè un giorno, mentre l’ancella si
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per il resto del giorno lo scudiero non apparve
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dormente, verde lungo il giorno, ora color della perla
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solitan fare lungo il giorno, narrandosi i sogni del
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ch’esse proteggon, il giorno, sotto le vecchie amiche
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Le ha incise un giorno il Poeta padrone della
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padrone della villa, un giorno in cui non era
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piccioletto iddio di un giorno, lor Signore, quando libera
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da Milano, e il giorno de’ morti – diceva il
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mia vita d’ogni giorno, volsi ancora uno sguardo