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invenzioni verbali


Giacomo Leopardi, Canti, 1837

concordanze di «giorno»

nautoretestoannoconcordanza
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1837
Sol caduto, e il giorno ¶ Che nasce allor ch
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pensa; e quanto il giorno ¶ Col divo carro accerchia
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di pietà pallido il giorno. ¶ Ma non cognato al
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terra. ¶ Tu primo il giorno, e le purpuree faci
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irrigua valle, inopinato il giorno ¶ Dell'atra morte incombe
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la rupe, ¶ Nunzio del giorno; oh dilettose e care
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fanciullezza. Ogni più lieto ¶ Giorno di nostra età primo
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finché non more il giorno; ¶ Ed erra l'armonia
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mio la primavera. ¶ Questo giorno ch'omai cede alla
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lontani monti, ¶ Dopo il giorno sereno, ¶ Cadendo si dilegua
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ed al festivo il giorno ¶ Volgar succede, e se
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al guardo traballava il giorno. ¶ Quando colei teneramente affissi
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in questi lochi, un giorno oh quanto ¶ Verso me
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fu sì caldo un giorno, ¶ Anzi rovente. Con sua
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giacea nel funeral suo giorno ¶ Dai più diletti amici
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felicità. Ciò seppi il giorno ¶ Che fiso io ti
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E non però quel giorno ¶ Con certo cor giammai
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tante ambasce, ¶ Quel fiero giorno biasimar sostenni. ¶ Or tu
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splenda ¶ Più vago il giorno e di natura il
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non può, corresse il giorno ¶ All'umana famiglia; onde
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la notte e il giorno; a lui dal labbro
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intorno ¶ Cantando al novo giorno, ¶ Il cor non mi
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solevi ¶ Così menare il giorno. ¶ Io gli studi leggiadri
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e che varcare un giorno ¶ Io mi pensava, arcani
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la pura ¶ Luce del giorno, e lo spirar: ti
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voce sonar, siccome un giorno, ¶ Quando soleva ogni lontano
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non torna amore. ¶ Ogni giorno sereno, ogni fiorita ¶ Piaggia
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dove si perde il giorno; ¶ E novellando vien del
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è il più gradito giorno, ¶ Pien di speme e
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fiorita ¶ È come un giorno d'allegrezza pieno, ¶ Giorno
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giorno d'allegrezza pieno, ¶ Giorno chiaro, sereno, ¶ Che precorre
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fosti tu? quanto del giorno è scorso, ¶ Ch'io
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numi, e quale un giorno ¶ Mia delizia ed erinni
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ancor qual eri il giorno ¶ Che ne' vezzosi appartamenti
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portai finch'a quel giorno ¶ Si fu due volte
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farai tu lieti un giorno ¶ Questi ch'oggi ti
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chiama; al cominciar del giorno ¶ L'ultimo istante. Al
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de' suoi cari il giorno estremo, ¶ Per dover egli
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felicità. Più molli ¶ Di giorno in giorno diverran le
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molli ¶ Di giorno in giorno diverran le vesti ¶ O
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Alle late campagne il giorno involi, ¶ Copriran le gazzette
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E poi tutto quel giorno ¶ La mi condusse intorno
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ciel nostra ventura, ¶ Di giorno in giorno dura. ¶ La
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ventura, ¶ Di giorno in giorno dura. ¶ La bella speme