Vittoria Colonna, [Rime], 1538

bello rimeni Apollo il giorno; ¶ E perch'io veggia

in questo mortal fallace giorno, ¶ Per aprirgli nell'altro

splendor, quando il suo giorno ¶ Ultimo chiuse; ma lei

gran sole unita, ¶ Felice giorno! allor contenta fia; ¶ Chè

vista e 'l chiaro giorno. ¶ S'erge il pensier

lume ¶ Fean vago il giorno e l'aer chiaro

fe qui chiaro il giorno, ¶ Ch'or tenebroso scorgo

più rari. ¶ Più chiaro giorno non aperse il sole

e d'un perpetuo giorno, ¶ Dal vero sol s

scorta, il lume 'l giorno l'è interdetto; ¶ Onde

Molza, ¶ che morirono nel giorno istesso. ¶ Quanta invidia al

coi sogni bianco il giorno nero, ¶ Questo d'oscurità

Nè men sdegnoso un giorno nè più altero ¶ L

Accompagnarlo a rimenare il giorno! ¶ SONETTO LI. ¶ Nel fido

allumi. ¶ SONETTO LIII. ¶ Quel giorno che l'amata immagin

fea già chiaro il giorno! ¶ Di palme e lauro

al fin sperando ¶ Un giorno chiaro dopo tanti neri

men sincero ¶ Del primo giorno sarà l'ultim'anno

di fuor, dentro bel giorno ¶ Scorgo: onde l'alma

mio, fu solo un giorno, ¶ Ma gli anni tuoi

ancora ¶ Il suo bel giorno, e per ogni contrada

bubone ¶ Cantò in quel giorno tenebroso e cieco: ¶ Il

acerba ¶ Morte in un giorno col mio sol mi

gli promette un sempiterno giorno. ¶ SONETTO XII. ¶ Mossi dai

amaro o dolce ultimo giorno, ¶ Che morte o vita

ch'a noi fa giorno, ¶ M'alzassi tanto che

che lo spegne il giorno. ¶ Or quando fia che

splendente ¶ Lume nel mezzo giorno puro, altero ¶ Rappresentasse ogni

cammina in sì bel giorno, ¶ Che gli discopre ogni

diamante, ¶ Per onorare il giorno avventuroso ¶ Al desiato divin

santo! ¶ SONETTO LXIII. ¶ Felice giorno, a noi festo e

per fare al mondo giorno ¶ Quel sol che sempre

sole in cielo eterno giorno ¶ Ti godi, e 'n

mondo, a far lor giorno ¶ Andrebbe e a sciorli

Chè infin dal primo giorno solo al vero ¶ Aperse

sempre in quello eterno giorno! ¶ SONETTO CVIII. ¶ Se 'l

sempre lor fa chiaro giorno. ¶ E così spesso il

CXV. ¶ ARGOMENTO. ¶ Ricorda il giorno del nascimento dell'estinta

mio cor, questo almo giorno, ¶ Che nacque a noi

dentro in me lucido giorno. ¶ SONETTO CXXXII. ¶ Sentiva l

in chiara nube il giorno, ¶ Veggio quella celeste alta

eletti in ciel perpetuo giorno. ¶ SONETTO CL. ¶ Stelle del

di sè fa eterno giorno; ¶ Se ben acceso un

sempre in quell'eterno giorno. ¶ SONETTO CLII. ¶ Il sol

aperse il suo bel giorno. ¶ SONETTO CLXV. ¶ AL CARDINAL

anni in un sol giorno, ¶ Per sì maraviglioso estremo

scoverse! ¶ Mentre natura il giorno a lui coverse, ¶ Il

agli occhi un puro giorno. ¶ SONETTO CLXXXIV. ¶ Beata speme

Di così chiaro avventuroso giorno! ¶ SONETTO CXI. ¶ Vorrei che

ricever più dolce il giorno amaro. ¶ SONETTO CXCIX. ¶ ARGOMENTO

elementi e quanto il giorno ¶ Discopre è basso al

ch'è venuto il giorno ¶ Ch'avete sol a

in ogni parte il giorno; ¶ E lasciando 'l nemico

fu il core il giorno ch'io ¶ Posi nelle

Recar quel tanto sospirato giorno ¶ Che, pareggiando il merto

del mio pianto ¶ Quel giorno vago, che il terrestre