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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cesare Pavese, La luna e i falò, 1950

concordanze di «giorno»

nautoretestoannoconcordanza
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affitta, si vive un giorno o degli anni, e
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come li avevo veduti giorno per giorno, anno per
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avevo veduti giorno per giorno, anno per anno, seduto
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intorno a noi, di giorno chiari e boscosi sotto
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del secondo, del terzo giorno scendevano dal palchetto stralunati
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era venduta. ¶ Dissi: – Un giorno ci andrò. Sono tornato
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e adesso tutto il giorno mi guardava attraverso il
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donna cattiva. Veniva il giorno che uno per toccare
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alzò la testa. – Un giorno o l’altro ti
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male, ma viene il giorno che anche loro… ¶ Sentivo
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beviamo un bicchiere. ¶ Il giorno che tornai al casotto
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e il dottore il giorno prima che morisse le
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mangiavano, suonavano tutto il giorno. Anche noi ragazzi in
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caffè lo presi un giorno col Cavaliere, sotto, davanti
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lui mi disse, quel giorno che ne parlavo, – è
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spaventarmi. In tutto il giorno non avevo incrociato che
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deputato non tornava. Dal giorno della liberazione – quel sospirato
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avevo mai visto. Un giorno, pensai, bisogna che saliamo
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sono morti dappertutto. Un giorno sentivi sparare sul ponte
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sparare sul ponte, il giorno dopo erano di là
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cosí piccola. ¶ – L’altro giorno sono passato sotto la
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lo sanno. Poi un giorno è sparita. ¶ – Possibile? – dissi
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nuovo estate e inverno, giorno e notte, per tutti
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nei beni prima di giorno e bisognava attaccare la
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il cane che piangeva giorno e notte nel cortile
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calci anche lui. ¶ Un giorno decisi Nuto a venire
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quel verso lo faceva giorno e notte e nemmeno
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e che un bel giorno avrei preso anch’io
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vergognai, e da quel giorno lasciai perdere le biglie
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cosa che sentii quel giorno fu che a Canelli
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le canne se era giorno, sulla proda della vigna
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Matteo mi chiamò un giorno sul terrazzo, c’era
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tanto, – mi disse quel giorno il sor Matteo, – e
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quei soldi un bel giorno avrei potuto partire. ¶ Invece
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brutta. ¶ XIX. ¶ Il primo giorno di mercato Cinto venne
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zucca e un bel giorno aveva detto alla moglie
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e che tutto il giorno lui sarebbe stato a
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osavo pensare. Ma un giorno che Irene era venuta
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poi loro, tutto il giorno ciondolavano sul terrazzo o
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sera al mattino. Quel giorno venne un grosso temporale
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a Costigliole l’altro giorno o quella volta in
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e diceva che un giorno o l’altro voleva
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per esempio, quelli del giorno ch’ero rimasto io
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figlie andarono, e quel giorno venne la sarta da
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guardava. ¶ Alla Mora un giorno era ricomparso quell’Arturo
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letto due volte al giorno, lei straparlava, le facevano
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medicine. Fin che un giorno entrò una monaca in
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non sanno che un giorno si guarderanno in giro
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di tornare un bel giorno dopo che tutti mi
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avrebbe visto come di giorno. Il cane diventava matto
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era chiaro come di giorno. Quando Cinto non aveva
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parve mezzo insonnolito. ¶ Il giorno dopo ci fu da
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meglio che morisse quel giorno che il prete era
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sparí. Rientrò soltanto il giorno dopo, con una bracciata
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tornarci. ¶ Ma venne il giorno che il sor Matteo
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la notte e il giorno dopo. ¶ Poi anche la
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andò giú. Da quel giorno restò mezzo secco, con
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Santina, e cosí un giorno la piccola sarebbe rimasta
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al Buon Consiglio dal giorno prima perché suonava sul
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un servitore. Ma quel giorno avevo fretta e stavo
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la repubblica. Un bel giorno Nuto sentí dire che
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la guerra. Lui quel giorno non era tranquillo, le
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i repubblichini. Un altro giorno gli mandò a dire
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la casa. ¶ Venne il giorno che Santa prese Nuto
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è caso che un giorno la trovino? hanno trovato