Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

ch'egli in cotal giorno ¶ aver fra tanti regi

mai se non quel giorno. ¶ 19. ¶ Un baston di pollaio

l'altra parte il giorno; ¶ lo siniscalco entrato era

e fan di notte giorno. ¶ Carlo fra cento capi

l bianco lume ¶ del giorno trovaralli anco saltare, ¶ come

augelli che 'l vien giorno. ¶ La provida Frosina c

tolta ¶ (proverbio: "Ch'ogni giorno non è festa"!); ¶ torno

brando in lor mal giorno proma, ¶ troncando spalle, busti

tal nemico ¶ qual studia giorno e notte altrui punire

bon fante, ¶ che 'l giorno in sala sempre al

pel sentiero. ¶ 64. ¶ Tutto quel giorno e la notte seguente

assalto; ma che 'l giorno ¶ sparito venga in tutto

Carlo a Chiaramonte il giorno avante ¶ diede, poscia ch

fusse già sparito il giorno. ¶ 33. ¶ A cui la testa

veramente in quell'orribil giorno ¶ ch'in Iosafatto sonarà

di ristoro; ¶ cosí, di giorno in giorno, e l

cosí, di giorno in giorno, e l'aspro e

grande; ¶ lo qual un giorno, co' capelli irsuti ¶ e

Or dunque Orlando un giorno per ventura ¶ comprar lo

si stracca ¶ far ogni giorno a qualche ricco danno

e freddi marmi, ¶ cantando giorno e notte i santi

la nott' e il giorno a su pensarvi; ¶ assotigliate

e qui l'ammaestrava giorno e notte. ¶ E come

si sia, legatosi un giorno il braccio destro in