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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Pantaleo Carabellese, Il problema della filosofia in Kant, 1938

concordanze di «giudizio»

nautoretestoannoconcordanza
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è avvantaggiato con questo giudizio); ¶ sintetici, cioè estensivi, che
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anche il riferimento del giudizio, come atto mentale, alla
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è oggetto di quel giudizio; cioè la conoscenza è
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introduce il concetto di giudizio e distingue i giudizi
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l'esperienza; e il giudizio d'esperienza è dunque
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non in senso di giudizio intellettivo, ma di consapevolezza
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elevata anch'essa a giudizio intellettivo; egli mostrerà che
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è possibile percezione senza giudizio. La percezione, per Rosmini
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Kant, intellettivo è il giudizio che oggettiva la percezione
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soggettiva, come è il giudizio percettivo, ma richiede l
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giudico rimanendo col mio giudizio entro me stesso e
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che faccio è un giudizio di percezione; è un
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di percezione; è un giudizio che non vale per
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che intuirlo: «Quando un giudizio concorda con un oggetto
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identifica col valere del giudizio sempre (necessità) per me
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perchè si abbia un giudizio di esperienza). ¶ Da che
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necessaria ed universale del giudizio che afferma questo esserci
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esistente conviene tal universale giudizio, anzi in quanto tal
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in quanto tal universale giudizio è l'esistente stesso
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mediatrice del passaggio dal giudizio percettivo al giudizio d
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dal giudizio percettivo al giudizio d'esperienza. L'oggettività
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pure, quando consideriamo un giudizio come universalmente valido e
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validità oggettiva. Mediante questo giudizio noi riconosciamo l'oggetto
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oggetto (Gegenstand) e il giudizio è oggettivo» (pag. 84). ¶ Ricordiamo
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la percezione precede il giudizio. Nel concetto poi c
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c'è già il giudizio, cioè questo scindersi della
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aspetti. Per es., nel giudizio: il bene è il
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cioè i predicati del giudizio; quelle ci sono in
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in quanto formuliamo il giudizio. Non è dunque possibile
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stesso tempo dice: il giudizio spetta solo all'intelletto
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alla detta duplicità di giudizio. Il giudizio empirico o
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duplicità di giudizio. Il giudizio empirico o di percezione
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e una necessità del giudizio, in forza delle quali
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essere esperienza» (pag. 87). Il giudizio dunque (e questa è
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stato; anche questa è giudizio, sebbene non sia esperienza
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soggettiva ma oggettiva. ¶ Il giudizio percettivo è dunque coscienza
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formula, che esprime il giudizio oggettivo. «Tal concetto è
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oggettività occorre: ¶ a) un giudizio percettivo; ¶ b) la subordinazione
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in cui consiste questo giudizio percettivo, ai concetti intellettivi
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si ha così il giudizio di esperienza con cui
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La coscienza conoscitiva come giudizio. Le forme del giudizio
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giudizio. Le forme del giudizio e i concetti intellettivi
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mediatrice del passaggio dal giudizio percettivo, per il quale
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limitata al soggetto, al giudizio di esperienza, per il
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nella quale consiste il giudizio percettivo, ad un concetto
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sono certo in un giudizio percettivo, e, per avere
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e, per avere un giudizio d'esperienza, devo sussumere
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non ne facessi un giudizio di esperienza. ¶ «Si trova
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così collegati in un giudizio oggettivamente valido» (pag. 89). Si
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che quando fa un giudizio di esperienza. Or se
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in generale, cioè il giudizio implicito nella intuizione, e
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il quale da un giudizio soggettivo passiamo ad uno
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di essi e del giudizio; ma loro pura e
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di mediazione tra il giudizio percettivo e il giudizio
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giudizio percettivo e il giudizio di esperienza, e servono
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l'essenza funzionale del giudizio di esperienza e così
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come cosa è il giudizio possibile di sostanza; io
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diversità delle categorie di giudizio. Non crediamo che Kant