Vittorio Alfieri, Merope, 1782

dove sovr´esso io già regnai? d´un mostro

è, d´Elide muove ¶ già da sei lune, e

e non vivi? Or, già tre lustri ¶ in pianto

il trono ¶ di Messene, già tuo. Questa è la

furto ¶ sottratto, incauto; e già più mesi attorno ¶ men

Ritratti tu» gli replico. Già presso ¶ siam giunti: ei

ti resto! — In cor, già fin dai primi ¶ giovenili

donna, or deserta. — Ma, già già si annotta: ¶ poiché

or deserta. — Ma, già già si annotta: ¶ poiché l

anno io ti perdei; già indarno ¶ di te vo

lena... ¶ Merope ¶ Inorridisco... Ardire ¶ già più non ho di

suon; di pianto, qual già udivi ¶ in questa reggia

cinto è questo. ¶ Spoglia già di Cresfonte; ancor grondante

or l´abbi, ¶ se già ne avesti del figliuol

mi t´atterro: ah! già pria d´ora, ¶ pentito

sì mortale angoscia. ¶ Tutto già so: che non mert

di quello? — Io, che già tanto ¶ era infelice! e

or tu sommesso? Eri già fido ¶ tu di Cresfonte

hai corrotti? anche costui, già tanto ¶ fedele a noi

A fren non tengo ¶ già più mia rabbia omai

più mia rabbia omai: già già mi adira ¶ contro

mia rabbia omai: già già mi adira ¶ contro me

altro parlommi. E che? già ti cangiasti? — ¶ Ma, se

tuo assenso ¶ pur dianzi già; ritormel forse or vuoi

a forza?... ¶ O voi, già un dì, sudditi fidi

soffrirò?... ¶ Polidoro ¶ Deh! taci. ¶ Già già il tiranno l

Polidoro ¶ Deh! taci. ¶ Già già il tiranno l´efferato

difendetelo... ¶ Polidoro ¶ Respiro... ¶ Ecco già in rotta del fellon