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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Sofonisba, 1789

concordanze di «già»

nautoretestoannoconcordanza
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1789
io l'ebbi ¶ ospite già: molto era umano, e
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il fragor di trombe ¶ già mi annunzia Scipione. Eccolo
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a dirmi, ¶ ch'io già nol sappia? ¶ Scipione ¶ Io
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numerosa nazion possente ¶ io già fui re. Frapposto mare
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reggia, in Cirta, omai già forse ¶ dalle armi vostre
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amore... ¶ Ahi lassa me!... già da gran tempo, al
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Oh sfortunato amico! ¶ Io già 'l so, pria di
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furie istesse ¶ trasfuse hai già. — Presagio in cor di
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bassa fiamma ardevi tu, già pria ¶ d'essermi sposa
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ei fia supplizio estremo. ¶ Già da gran tempo entro
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ammenda ¶ son presta io già. Forse, con possa ignota
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e assai men re. Già tolto ¶ mi avevi il
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anco Siface. — In sella ¶ già i miei Numìdi stanno
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spada, ¶ che me salvò già tante volte; questa, ¶ onde
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il nodo ¶ è sciolto già. Donna, mi ascolta. Io
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I ¶ SCIPIONE, Centurioni ¶ Scipione ¶ Già tutto io so. Nella
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me son io. ¶ Scipione ¶ Già tel dissi; svenarmi, o
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ti volle. ¶ Sofonisba ¶ Ei già riebbe ¶ sua libertà; quella
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il licor tutto: e già Scipion qui riede. ¶ Massinissa
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concede, ¶ come a Siface già, libera morte; ¶ mentre forse
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sua debolezza ascondi... Io... già... mi sento ¶ gelar le