Luigi Pulci, Morgante, 1483

questa fatica: ¶ io fui già serafin più di te

salto. ¶ Poi cavalcando, e già per Libia entrato, ¶ trovato

servito, ¶ e tanti camerier già intorno loro, ¶ con reverenzie

Prato; ¶ e però disse già il piovano Arlotto ¶ ch

tu non avesti ancor già mai vergogna: ¶ or ti

più alto, ¶ perché quel già sotto l'acque giù

ancor forse buono amico. - ¶ Già era al monte Rinaldo

debbe morire. ¶ Quanti son già felici morti in fasce

Petrarca sia, ¶ ed è già tanto e' lo disse

volta rimase la rosa. ¶ Già erano i cavalli apparecchiati

ne' giuochi pompeani ¶ prima già Roma, e poi non

Marsilio e de' pagan già a fronte, ¶ ed apparivan

cognosceva il suo mal già presso alfine, ¶ ma non

comparito ¶ del re Marsilio già la prima schiera, ¶ e

de' pagani, ¶ che cominciavon già a calare a' piani

sanguinosa! - ¶ Quivi eran molti già intorno alle spalle, ¶ e

I nimici son presso! - ¶ Già eran tutti i paladini

tu m'avessi creduto! ¶ Già è più tempo ch

pur te l'ha già detto; ¶ e che e

anticamente ¶ lieto a' suoi già; ma disse: «nello inferno

sacrificio, ¶ bench'io vegga già fuor tutto il coltello

coltello: ¶ ch'io sento già quello etterno giudicio ¶ dove

ignun se ne vanti già mai ¶ ch'io lo

che salvò da' leoni già Daniello. ¶ Un filosofo antico

mi par tutto veder già il Cielo aperto, ¶ e

voi di paradiso, ¶ e già di Miccael si scuopre

riso, ¶ come que' padri già nel sen d'Abramo

Abramo, ¶ e che tutti già in Ciel felici siamo

cavon gli stecchi. ¶ Quivi già i campi l'uno

ristretta ¶ e ritornato è già nella battaglia. ¶ Gualtieri da

porto!». ¶ E perché molti già prevaricorno, ¶ l'un più

con esso addormentarlo; ¶ e già sentir gli pareva lo

quel sendo aperto ¶ e già per l'artarìa di

tu che mi fusse già caro, ¶ ma il mio

Marsilio che t'è già alle spalle ¶ con tutto

come in altro cantar già dissi e scrissi, ¶ io

che e' mi par già veder di sangue sozza

Buiaforte ¶ v'era, figliuol già del famoso Veglio, ¶ che

in molti anni ferno ¶ già molti cavalier mastri di

alle ginocchia, ¶ che correa già per la valle meschina

manda ¶ ch'egli è già tutto trafelato e stanco

par lacrime versi, ¶ e già son le sue luce

si getta, ¶ ch'era già al resto, all'ultimo

grazia, come e' fe' già più d'un tratto

fromba, ¶ come disse Trason già col suo Gnato ¶ per

la torre ¶ di Babel già, sì ch'ognun quivi

il poveretto, ¶ ch'era già presso all'ultime sue

traboccar fanno. ¶ Ma Ulivier già presso era alla morte

e Ferraù morto era già in sul ponte; ¶ ma

le mura ¶ ed ognun già se gli arriccia la

per lo Egitto era già vecchio; ¶ era passato quel

in Parigi contento; ¶ era già vecchio e pur canuto

molte nave in mar già son vedute ¶ che s

i baci, ¶ ed io già veggo le lanterne e

digiuna: ¶ e come Antea già ben trecentomilia ¶ a Bambillona

Ispagna il Danese, ¶ perché già Macometto là adoròe ¶ e

parea che il paternostro. ¶ Già eron presso a quattro

Ciel questa battaglia, ¶ e già fra lor terminata la

prato, ¶ come altra volta già, di San Dionigi: ¶ ch

ché sopra il prato già di san Dionigi ¶ vengono

bisognava turarsi gli orecchi. ¶ Già era tutto il popol

bel pianeta ¶ come Cassandra già, non è dovuto ¶ che

braccio. ¶ E se Paulo già vide arcana Dei, ¶ fu

furon fedel né rei già quando ¶ fu stabilito il

tanto incantate acque, ¶ dove già l'ascolan Cecco mi

quanto parve onesto, ¶ che già di Vegliantino smontato era

nello scudo la lancia già spezza; ¶ ma l'uno

lasciassi la zuffa, ¶ ché già tutta la gente si

gli facea lappe lappe. ¶ Già era Antea nella battaglia

avea molte gran cose già vedute, ¶ di nobil sangue

un guazzo ¶ fatto, che già verso il fiume correa

strani e brutti. ¶ Avea già Sicumoro il capitano ¶ il

Aveva Orlando a caval già rimesso ¶ Namo e molti

qual tu non se' già degenerato, ¶ è perché e

Buiaforte, ¶ figliuol del Veglio già della Montagna, ¶ a Siragozza

che con seco pensato già avea ¶ che sare' ben

di Francia. ¶ Falserone avea già chiesto licenzia, ¶ e Ganellon

quando ¶ io mi parti', già me l'aveva detto

Alda la bella ¶ se già non fussi coronata quella

avea ¶ come tu avevi già le gente armate ¶ in

mandate ¶ fu ch'ognun già del Danese sapea, ¶ Carlo

quel ch'io udi' già dire in Tolletta ¶ dove

l'afferro, ¶ sì che già molti vi mandai in

è più grave; e già s'appressa l'ora

Ma l'anima avea già beuto il tòsco: ¶ e

vicitar la fonte. - ¶ Era già vespro e più che

che d'acqua eran già pregni, ¶ cominciono a tonar

e discreto. ¶ Ma Namo già non se ne rallegròe

altra volta ne parlai già teco. ¶ Guicciardo suo, Alardo

i segni che Ercule già pose ¶ acciò che i

mondo a suo comando. - ¶ Già era Malagigi stato attento

son, com'io solea già, amico, ¶ non posso in

parte è sproveduto, ¶ e già per tutto era sparta

Aveva il re Marsilio già mandato ¶ molti cammelli innanzi

seggio ¶ ch'era pur già sopra ogn'altro onorato

seco l'ale, ¶ e già Rinaldo ha trovato in

inverso i giganti ne gìa: ¶ maravigliârsi, e l'un

trovassi la bara. ¶ Eron già morti tre, restavane uno

ma l'oche, e già lo 'ncastro aveva tolto

e far certe carattere già in terra; ¶ ed Ulivieri

l'aria rischiarata era già tutta; ¶ e ciascun grazia

bestiale, ¶ ed altra volta già rubati ci hanno; ¶ ma

e dove e' cerchin già non sanno. ¶ A Monaca

tanto che in Barberia già si ritruova; ¶ dove era

vin si vende. ¶ Avea già fatte tante crudeltade ¶ che

Orlando, che sentito ha già il romore ¶ come in

Orlando avea ben lui già conosciuto, ¶ ma perché e

con un sol legno ¶ già tanto tempo povero e

poi pur loco. ¶ Questo già non credette il tuo

mio futuro canto. ¶ Era già il carro di Febo

noi s'asconde, ¶ e già la notte fuor nell

non si sono apposti già di questo, ¶ che colpa

villania. ¶ Rinaldo aveva alzata già la mano ¶ per far

ed ebbe il tradimento già pensato. ¶ Diceva Dilïante: - A

cavalcherebbe. ¶ Era il lïon già della terra uscito, ¶ e

insino in fascia, ¶ e già per ammazzarlo andò in

n'ha forse un già fatto ¶ de' tradimenti e

terra e 'l mare. ¶ Già era Orlando sopra una

campo aveva scompigliato. ¶ Orlando già alle mura s'accostava

questo tempo Orlando ha già scoperto ¶ il segno del

che si pensava aver già Carlo preso; ¶ sùbito fece

ognun d'Orlando paura già aveva: ¶ sempre chi piglia

tradimento ¶ aveva in punto già Gan da Pontieri: ¶ a

come a gentil cor già non bisogna, ¶ quando e

lo strazio ¶ de' morti già ch'egli aveva dintorno

Aldighier nostro si venìa già manco, ¶ ed avea dato

inferno! ¶ O padre che già tanto l'hai bramato

uccidessi; ¶ amava questo assai già per antico: ¶ ma che

chiamata. ¶ Rinaldo alla città già tornato era, ¶ e sfuma

con essa n'ho già desti più d'un

alle man con Fuligatto. ¶ Già era capitato nel deserto

dir, villane, ¶ ed ha già morto forse un pellegrino

città per lui fu già felice; ¶ e fu di

la lancia che fu già del suo marito ¶ gli

al lor camino. ¶ Avevon già passata una montagna ¶ di

non pare ancor sazio. ¶ Già per fuggire era piano

la fame non veggon già lume: ¶ parranno loro i

tutta Pagania. ¶ Io sento già della rovina il crollo

e 'l malificio». ¶ Omè, già negli orecchi mi rimbomba

Bambillona ¶ e gli stendardi già levati al vento: ¶ non

suo lo sdegno spento: ¶ già mosso è il campo

O Iddio, la terra già triema e l'abisso

Gano ¶ d'un tradimento già ch'io veggo scorto

Veglio, il gran sir già della Montagna, ¶ rimase un

santi. ¶ Io ho scopato già forse un pollaio; ¶ s

tocca! ¶ ed ho commesso già scompiglio e scandolo, ¶ che

compagno suo lieto ne gìa, ¶ e dirizzossi andar verso

ti prometto: ¶ campati ho già con questi molti casi

era per tutto appiccato già il foco; ¶ e non

sciocco, ¶ un lusignuol sen gìa di fronde in fronde

pensando come e' fu già Filomena; ¶ ma del Nil

solo un bruscolin facea già brutti, ¶ poi gli vidi

rucelli. ¶ E fur pur già nella mia giovinezza ¶ e

negli anni futuri: ¶ ricorderiensi già che furon begli. ¶ Ma

ricchezze? ¶ Ove sono or già le notturne feste? ¶ Ove

dico. Omè, non son già quie. ¶ Ove sono or

sollazze; ¶ e pur se già di me si pianse

ricche pietre ho portate già in testa! ¶ E stavo

al fine. ¶ Io fu' già lieta a mia consolazione

in queste selve scure. ¶ Già si provò di camparmi

liberarmi da tanto martìre ¶ già cavalieri erranti per mio

piangendo e sospirando. ¶ Morgante già voleva confortarla, ¶ ma non

altri ci hanno lasciato già l'ossa. - ¶ Gridò Morgante

sangue che di fuor già zampillava, ¶ e 'l capo

trovando, ¶ ognun di lor già fame avea sofferto. ¶ Margutte

tu, che ti vien già da fronte? ¶ Per Dio

il dileggia. ¶ Dicea Margutte: - Già di buone pere ¶ mangiato

sua consolazione, ¶ ch'era già sera, ed appoggiato stava

luogo il suo padre già signoreggiassi. ¶ Eravi un oste

la togliessi; ed è già tanto, ¶ che ritrovarla saria

e così son passati già sette anni. - ¶ Questa fanciulla

non fussi morto. - ¶ Era già vespro, e son presso

bosco ¶ dove fu presa già questa fanciulla; ¶ e disse

Ecco ch'egli eron già presso alle mura ¶ di

quel che solea por già in sul camello; ¶ e

a poco, ¶ tanto che già si scorgevan le mura

Orlando, ¶ che non credea già mai trovare il quando

trovare il quando. ¶ Era già presso al campo a

tempesta: ¶ le mura triemon già di Bambillona, ¶ anzi tremare

però ch'egli era già la fiamma accesa, ¶ e

perch'un cristian fu già da lui tradito, ¶ e

de' traditori; ¶ tu hai già fatte tante laide cose

ed è gran tempo già ch'io non l

colui che ti rubò già il tuo cavallo; ¶ e

c'ha fatto tremar già Levante? ¶ Aresti tu però

Levante? ¶ Aresti tu però già mai creduto ¶ che così

e forse qualche cosa già ne sento. ¶ Tu potevi

nella terra vostra; ¶ e già molto disagio abbiàn sofferto

ché vedi il popol già che ci è venuto

penne. ¶ Orlando Leopante ha già ferito, ¶ tanto che spesso

che tanti n'ha già morti de' pagani: ¶ e

padrone, ¶ che gli condusse già per la marina, ¶ vi

tanta fama, ¶ la qual già non asconde il suo

di rado ¶ a imbasciador già mai far villania, ¶ comunche

pensarsi ¶ che così bel già mai fussi Narciso: ¶ dovunque

andava, ¶ e non pareva già vivo né morto, ¶ ma

iddea ¶ insegnassi a Ipomene già come ¶ gittassi, mentre Atalanta

sai, fra l'onde già, Cupido, ¶ appiè della sua

sogna. ¶ Tu non aresti già, Teseo, menata ¶ Ipolita del

menata ¶ Ipolita del regno già amazzóne; ¶ tu non aresti

e Palamone; ¶ né Pirramo già morto, e mille amanti

sanarmi ¶ come Pelleo, non già tu, traditore?». ¶ Queste parole

corno. ¶ Tu m'hai già preso per modo e

le fosse, ¶ che trentatré già fumo, e tu lo

e sospirava; ¶ ed è già l'uno all'altro

che ti feci io già mai? ¶ Dove m'hai

colei che m'ha già vinto? ¶ Io ho la

Il nostro Rinaldo è già armato, ¶ ch'aspetta alla

rompe o taglia. ¶ Era già il sol caduto in

Antea. ¶ Non si ricorda già di Ricciardetto, ¶ non si

solea la città tener già in festa. ¶ Ora io

ciò che in Persia già ti promissi io. ¶ Non

non troverròe, ¶ altro destrier già mai cavalcheròe. - ¶ Non voleva

cosa viene. ¶ Questo Soldan già, sendo addormentato, ¶ una mattina

sia quel desso; e già ci mandò Antea ¶ a

pel sacrificio che Abram già ti fe', ¶ per ogni

e Zaccheria, ¶ pe' miracoli già che tu facesti, ¶ concedi

sua scimitarra, ¶ la qual già disse alcun ch'era

sperto. ¶ Una fanciulla usoron già rapire ¶ al re Costanzo

sarò, com'io fu' già, cortese, ¶ ch'a tutti

cominciorno; ¶ qui innanzi mattutin già terza suona; ¶ qui non

sanno ¶ dove perduta sia già stata tanto, ¶ sì che

Bambillona, ¶ che non pareva già che si rammenti ¶ di

ch'a lui, ché già s'è mosso, venga

a Rinaldo, ch'avea ¶ già vinto il Veglio: un

una figliuola del Soldan già prese. - ¶ In questo che

paura avevon della morte. ¶ Già eron gli stendardi apparecchiati

è innanzi alla giustizia; ¶ già fuor della città son

e tutto il campo già s'è sbaragliato. ¶ Quando

com'io dubitai». ¶ Vede già il popol tutto sbigottito

di Rinaldo, ch'è già presso ¶ al campo, e

Sì, messere, ¶ e paladin già fumo alti e sovrani

arrivava. ¶ E Salicorno avea già domandato: ¶ - Dove è Rinaldo

ogni traditore. ¶ Tu uccidesti già de' miei consorti ¶ quel

uccidesti, ¶ e meritato hai già mille capresti. ¶ Noi siàn

in Francia non volea già stare, ¶ da poi ch

Achille, ¶ non una volta già, ma mille e mille

ho giucato, e' pel già della barba: ¶ guarda se

mille gueffe ¶ ho meritato già per questo o piùe

mitere da papi ho già portate, ¶ col segno in

accende ¶ che gli occhi già son lacrimosi e rossi

assai. ¶ Ma non credetti già che tanto male ¶ di

e come il Ciel già mandassi il vessillo, ¶ ch

e Carlo ritornato è già suo amico, ¶ e ciò

notte inverso Parigi ne gìa ¶ e dètte Ricciardetto preso

dimora. ¶ Vedi che Gan già fatto ha tradimento, ¶ e

e dì né notte già mai non soggiorna ¶ di

sua brigata assetta. ¶ Era già presso il giorno diputato

presunzione. ¶ Erminïon, che fu già saracino, ¶ era con Carlo

conta. ¶ Carlo era corso già insino alla porta: ¶ vide

più e più giorni già contra divieto, ¶ e 'nverso

troppo gli dolea. ¶ Avea già cavalcato più d'un

giocondo, ¶ ch'io sento già nel cuor tanto conforto

che se per caso già mai avvenisse ¶ che parlassi

lo chiamòe, ¶ ch'era già presso all'ultimo martoro

a sciolta briglia; ¶ e già delle mie gente ha

volte Macon ringraziòe. ¶ Avea già Chiarïella posto amore ¶ al

gli è piaciuto, ¶ e già Cupido la saetta al

sì grande non sentì già mai, ¶ e disse: - O

perch'io t'ho già eletto per mio amante

Namo, ¶ ch'io ho già per dolor la mente

o più t'ha già tradito ¶ sanza trovar l

perché mio signor fusti già tanto, ¶ io ti perdono

Disse Rinaldo: - E' fu già temporale ¶ che si fossi

era sfrenato, e fu già di Gisberto, ¶ e pareva

ché di Rinaldo suo già s'innamora; ¶ e dèttegli

si fu scoperto, ¶ che già pel bosco sentiti gli

piacente ¶ di questo palafren già si conforta, ¶ e domandò

seco piangea, ¶ ch'era già tutta di Rinaldo accesa

t'ha sentito ricordare ¶ già mille volte per le

Costui, che molto amò già il suo signore, ¶ poi

e 'l corbo, come già dell'arca usciva; ¶ èvvi

e Noto ed Aquilon già fuori usciéno, ¶ ed Orïon

la testa ¶ che fe' già Polifemo innamorare; ¶ notavan per

ché del futuro accorto già non s'era; ¶ èvvi

in paradiso, ¶ non fu già Filomena in un deserto

eccellenzia ¶ non si convien già a tua magnificenzia. ¶ Questo

mai dirò piùe. - ¶ Era già sera, e 'l sol

Perché e' si fa già bruna ogni campagna, ¶ ponete

di misericordia. - ¶ Erano usciti già certi pagani ¶ della città

spavento. ¶ E' n'ha già bastonati centinaia, ¶ e trita

la triegua spirata. ¶ Copardo già pel campo aveva inteso

porta.- ¶ Rinaldo, ch'avea già legato il core ¶ per

e disse: - Io sento già tanto fervore ¶ del mio

lui combattuto ¶ e mortogli già sotto il suo roncione

attento, ¶ aveva in punto già le genti armate; ¶ la

furore: ¶ vide i nimici già drento alle porte, ¶ e

popol saracino, ¶ ch'era già avvezzo a mille antichi

baron similemente; ¶ ognuno avea già in Parigi paura. ¶ Berlinghier

tanti n'ho morti già con questa spada: ¶ non

chi ascolta. ¶ Febo avea già nell'occeàno il volto

lauro ¶ dal qual fu già miseramente sciolto; ¶ era nel

a Montalbano ha posto già l'assedio, ¶ tanto che

uccello; ¶ un mezzo miglio già ci son discosto; ¶ e

gran furore e tuono: ¶ già son di gente calcate

Questo in un bosco già facea dimoro, ¶ e nacque

il qual di Danismarche già s'è mosso, ¶ e

fatti alla tua vita ¶ già mille volte, a questa

non farai di qui già mai partita ¶ per nessun

squartar, perché e' fu già pagano ¶ e rinnegato avea

Erminïone. ¶ Carlo, come uom già disperato e insano, ¶ nulla

dello Spirito santo. ¶ Era già presso a Parigi a

segno del quartiere; ¶ e già Faburro incontro gli è

qua è Orlando, che già presso il sento. - ¶ Carlo

pigliare errore; ¶ non minuisce già la sua presenzia ¶ la

Questa usanza non è già d'uom gagliardo, ¶ ch

otta. ¶ Rinaldo n'avea già morti una frotta. ¶ Ed

ché 'l corpo feminile già era lasso; ¶ né fuggir

avea fatti morire ¶ che già del cerchio non poteva

cinque ore o più già combattuto: ¶ or pensi ognun

morti quel dì migliaia già di pagani, ¶ e tuttavia

e tratto la corona già di testa. ¶ E' si

poi che vide Orlando già in sul piano, ¶ sùbito

re, che tutto parea già cambiato ¶ nel volto e

a Montalbano, ¶ com'io già dissi, detto Lïonfante; ¶ e

hai, ¶ e gravida è già fatta: onde e' mi

Dove è tua fama già tanto vulgata? ¶ Dove è

qui, ne dubitai, ¶ perché già tese mi parvon le

era più forte. ¶ E già tutte le carne avevon

molto adatto. ¶ Ulivieri era già venuto al campo ¶ e

Carlo: - Ogni cosa è già in punto. - ¶ E taglia

venire a corte, e già circa a tre mesi

quel ch'io feci già teco in Ispagna, ¶ s

agnello ne venìa paziente, ¶ già tanto tempo in corte

tutti i suoi seguaci già Lucifero? ¶ Tanto è questo

che tanta acquistata avea già a Canni. ¶ Furno i

ha fatto per te già il paladino ¶ credo tu

del tuo Gesù ricòrdati già in croce, ¶ che perdonava

vita, ¶ e tanti ha già de' tuoi cristiani spenti

dicea: - Traditor non fu' già mai; ¶ ma tu se

che l'uccide, ¶ e già il capresto gli acconcia

Il manigoldo si facea già assolvere ¶ al duca Astolfo

parola! ¶ Avea mille vittorie già acquistate, ¶ e domandava ora

real vesta. ¶ Era Rinaldo già in piazza venuto ¶ col

può il fellone ¶ e già Rinaldo si vedeva appetto

tenuta ha la corona ¶ già tanto tempo, e pur

scritta peggio. ¶ Diceva Leonardo già Aretino ¶ che s'egli

Carlo. ¶ Se ti ricorda, già sendo in Guascogna, ¶ quando

Colui che di Maria già nacque ¶ adora, ed era

sentenzia. ¶ Sappi che freddo già più ch'un pilastro

sole o stella, ¶ aresti già Macon tuo rinnegato ¶ e

Un nostro apostol, Saül già chiamato, ¶ perseguì molto la

la vendetta ¶ come fece già Nesso, così morto: ¶ non

la vita: ¶ tanta perturbazion già que' giganti ¶ ci dètton

che fece alla badia già lunga guerra; ¶ e Millon

un giorno avevon mangiato già in sogno, ¶ tal che

cavallo Orlando risalito, ¶ e già di Lïonetto ricercava; ¶ ma

bella; ¶ e spada che già mai non fece fallo

verso la dama ne gìa ¶ che vendicar voleva il

mia sentenzia è data già in iscritto: ¶ se vero

Rinaldo e 'l lïon già vicino: ¶ maravigliossi, e cominciò

di noi altri ha già mangiati assai: ¶ ogni dì

mia figliuola s'appressa già l'otta ¶ che morir

qua sa d'altro già che melarance. - ¶ E come

voleva sapere. ¶ Era Dodon già di terra levato, ¶ ma

chiama, ¶ che venne Macometto già adorando. ¶ Or, per seguir

Montalbano, ¶ al qual simil già mai nel mondo visse

ch'udito abbiàno ¶ nomar già tanto! Il vostro Iddio

cristiani; ¶ e battezato è già tutto il paese ¶ del

ed amistanza; ¶ però che già per tutto l'Orïente

per sentier diritto. ¶ E già sei giorni cavalcato avia

pare un levrieri. ¶ Era già l'ora passata di

nocchieruto e grave. ¶ Avean già combattuto insino a nona

qui volle alcun dire ¶ già che Rinaldo gliel tagliò

era caduto ¶ Rinaldo, che già s'era rïavuto. ¶ Disse

che il re Corbante già non erra, ¶ ch'io

che s'apparecchiava, ¶ e già faceva stormenti sonare. ¶ Ma

cima ¶ e se' legato già d'altra catena. - ¶ Ulivier

cor tempre. - ¶ Eran saliti già tutta la scala, ¶ e

fa polvere, ¶ e molti già di mia gente pagana

un'altra volta, e già tutto impaniato, ¶ e dicea

fischio»; ¶ cognobbe il viso già tutto mutato, ¶ vedeva gli

legno ¶ che gli vietasti già, per gli error suoi

duole; ¶ io n'ho già gastigati più d'un

lo iddio Macone ¶ è già due dì ch'io

in un pagliaio; ¶ e già tutto forato come un

zampilli ¶ che gettan sangue già per le punture ¶ ch

gigante quel giorno. ¶ E già pel campo il romore

le fosse! ¶ E Manfredonio già s'è messo in

tanto i nostri baron già ciascun rugge: ¶ e' ne

mondo ¶ e come Lazar già resuscitassi, ¶ come E' fu

perché Rinaldo gli fe' già dispetto ¶ quando dètte la

al re Mambrin pur già la morte. ¶ Pel mondo

torto. ¶ Io conobbi Rinaldo già in Ispagna, ¶ e per

anima mia da me già vuol partire, ¶ ché ritornare

Ma la battaglia è già presso all'amenne. ¶ E

io dissi disopra, è già sparita, ¶ sì che per

il qual tu vedi già canuto e bianco, ¶ mentre

se tu non vuoi già teco, ¶ perché tutti nascemo

persona, ¶ ché così era già pronosticato, ¶ come a Troia

nimico, ¶ e ciò che già nel corno egizïano ¶ facesti

come que' santi màrtiri già ferno, ¶ non so se

giù in fretta, ¶ e già venti ore il tuo

cieco, ¶ non per merito già, per grazia intendo; ¶ nelle

fervore ¶ eran, che ignun già non parea più desso

e 'l ciglio pareva già raso; ¶ e chi gli

quel segno composto. ¶ Avea già il sol mezzo passato

O Crucifisso, il qual già, sendo in croce, ¶ oscurasti

ero il tuo signor già antico: ¶ io benedico il

fede ¶ al tempo lieto già data ed accetta? ¶ O

tempo, or misera angosciosa! ¶ Già non invidio sua felice

come Pericle fe' vestir già Atene, ¶ e parve annunzio

alcun che Ottone era già morto, ¶ e molto fu

a Balugante: - Ah, traditore! ¶ Già non è spenta la

miseria di Iocasta. ¶ Rinaldo già nel palazzo era entrato

questa città che fu già sì felice. ¶ Parea talvolta

detto ¶ de' due teban già in una pira messi

vendicassin le ingiurie cristiane. ¶ Già si vedevan per terra

seggio ¶ dove e' fu già da sua gente onorato

Ciel sopra trabocca! ¶ Avea già Anselmo e poi Chiron

ricordato ¶ di quel che già previde un nigromante, ¶ ma

tradito ¶ in molte cose già pel tempo antico. ¶ Ma

corte, ¶ per molte vie già ti campò da morte

porto, come io promissi già a quella ¶ che sarà

impressïon pur resta. ¶ Avea già lungo tempo Carlo Magno

io sia come costor già afflitto; ¶ e come peregrin

benché e' fusse Rinaldo già vecchio, ¶ avea l'animo

quel furor che sentì già respira ¶ Ismaro e Cirra

che Turpino ed Ormanno già scrisse. ¶ E cominciossi a

a Carlo giovinetto: ¶ come già, sendo del regno cacciato

a campo era stato già molti anni, ¶ intese che

punto, e 'l piè già in sul palchetto. ¶ Era

mani, ¶ come scritto fu già con altra penna; ¶ Carlo

venir quello ¶ come Pipin già fece e 'l suo

Lo imperator, che apparato già era, ¶ non aspettò del

in molte parte predato già loro, ¶ in Francia bella

felice imperatore ¶ era suta già prima edificata: ¶ quivi meritamente

come e' fece ancor già Fiorenza bella; ¶ fece in

citarista ¶ a cui tolse già Apollo il vivo ammanto

so che spesso, come già Morgante, ¶ lasciato ho forse

rampolli, ¶ che mi par già sentir dall'Indo al

d'auro, ¶ ch'era già presso agli ultimi suoi

Saturno. ¶ Benigni secul, che già lieti fêrsi, ¶ tornate a

Chi negherebbe a Gallo già mai versi? ¶ Pro re