Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

Mecenati ¶ ch'ingrossar fenno già molti Maroni! ¶ Or non

millia e piú volumi ¶ (già non vi mento!) vidi

aragna, ¶ e sue non già, ma d'un saldo

a 'n popol che già crede. ¶ 31. ¶ Vorrei pur io

santi, ¶ non l'han già racquistato con denari, ¶ ma

ebber ne l'armi già molti trofei, ¶ dico col

e d'Alemagna ¶ vengon già tanti cavallier di guerra

dorme, ¶ qui l'attendea già lungamente al varco; ¶ vede

tra le Colonne il già straccato sole; ¶ surge la

ché senza te saria già 'l mond'in cenere

di camino. ¶ Narrazione ¶ 5. ¶ Levavasi già 'l sole for di

fa 'l costume. ¶ 8. ¶ Sentesi già 'l rumor al ciel

novella si coruccia, ¶ presaga già del torto che l

di speronar un asinel già stanco. ¶ 15. ¶ Un asinel poledro

ch'in mente avea già la rubrica ¶ del breviario

ch'armi non volse già di carte o paglie

ad altri la castiga; ¶ già Namo di menar non

fe', ¶ per mal non già, ché v'ama quanto

altro schermo gli era già mistieri; ¶ ecco 'l suo

e fece un, non già d'acqua benedetta, ¶ asperges

non ti curi trovar già? ¶ Quest'è: quando a

paladin di Franza. ¶ 15. ¶ Elli già non sapean tal tramma

luogo de' pennoni, ¶ e già si vien a la

ungie Amon gli attacchi; ¶ già vinti n'ha mandato

la sbarra; ¶ sei paladini già son a la prova

e piú di stizza. ¶ 34. ¶ Già sol de' paladini Amon

fiochi, ¶ e pur fu già per far de' piedi

son in porto, - disse - già mi cedi, ¶ Carlo, l

provedervi si dispone, ¶ Rampallo già di Berta a le

alteri ¶ che porvi speme già cred'esser vano; ¶ e

lo velen di zelosia ¶ già 'l conduranno al simile

stolta ¶ con boni avisi, già non si dia vanto

in una allegoria; ¶ e già qualche indovino aver delibra

macilenti, afflitte. ¶ 66. ¶ Ma pervenuto già dov'è 'l bagordo

storno di barbute capre. ¶ 76. ¶ Già piú di cento surgeno

piume il dedica. ¶ 81. ¶ Milon già piú non fa di

Padre santo". ¶ 6. ¶ Passato avea già Febo l'orizonte, ¶ portandone

di pietra, il rompa. ¶ 13. ¶ Già mille torzi da gli

e chi contempla quelle già non crede ¶ puoter di

ma non si partan già questo da quello, ¶ ché

flagello. ¶ 20. ¶ Era la fame già smarita e persa, ¶ le

di Virgilio e Cicerone, ¶ già non fia manco, mentre

vento, ¶ quivi a Rampallo già non vòl celarlo; ¶ narragli

riposare, ¶ ché l'alba già comincia roscigiare. ¶ 49. ¶ - Ove parli

prendon lor camino. ¶ 50. ¶ Rampallo già non pote piú induggiare

e se colui che già l'ha tolto il

morte sempre averti. ¶ 61. ¶ Perché già non potrebbe piú addolcirme

de la sua diva già movea la bocca, ¶ quando

in cul non dico già, ma in quella fossa

era a la stanza già Frosina, ¶ ove Milon avea

Fidel ancilla non fu già Diambra ¶ ch'empir la

Macometto, ¶ lo qual possede già Cicilia tutta; ¶ mezza Calabria

Calabria in foco è già destrutta. ¶ 16. ¶ Lo capitan di

per contraporsi al foco già vicino; ¶ qui lo senato

di cotant'onte ¶ esser già non volea, ma ch

ecco 'l travaglio ¶ levato già per colpa di libidine

Non l'averai tu già, se pria non giostri

tostamente in piede ¶ che già duo millia spade esser

de' soi scuderi crudelmente ¶ già son in mille pezzi

al petto, e tanti già n'aterra ¶ ch'un

Re Carlo, di gridar già fatto roco ¶ bandendo e

d'una notte, ¶ perché già Febo scampa con la

è molto spazio, e già non pave ¶ ficcar gli

la qual in ciambra già non può dormire, ¶ ma

porta con gran fretta, ¶ già sazio contra Carlo di

contra Carlo di vendetta. ¶ 45. ¶ Già sazio di vendetta contra

anti recata, ¶ gonna non già di quelle ch'oro

non tarda. ¶ 51. ¶ Giratto avea già mezza notte il cielo

sabbia; ¶ di bosco ucelli già, non piú di gabbia

s'appiatti; ¶ Milon, encontra, già non si riposa, ¶ ma

un grumo, ¶ lo qual già cotto rende saporito, ¶ e

doglia perse la memoria, ¶ già divenuto pazzo pel dinaro

venirne finalmente ad Orlandino, ¶ già molto al nascimento suo

mio cugino; ¶ e penso già di farne bon baratto

taglia, posto in bando. ¶ 9. ¶ Già Febo l'aurea testa

contempla sí che dàlle già di piglio; ¶ ma la

e agguccia, per rapirla, già gli artigli. ¶ Milon non

sempre si specchia. ¶ 12. ¶ Farrebbon già l'assalto; ma che

fiamma tant'ingorda! ¶ Odo già l'alte strida, il

ferro, foco e sangue. ¶ 23. ¶ Già si rinova quel furor

altrui dolore! ¶ Non sperar già (ché falsa è tal

dimmenarsi intorno, ¶ quantunque fusse già sparito il giorno. ¶ 33. ¶ A

cervelli rompe e fiede, ¶ già presso al fin de

fondo ¶ la picciol barca, già ingrossando il vento. ¶ Or

come 'l schive; ¶ egli già se l'avea recata

le mani, ¶ sperando esser già spenti e' miei peccati

la sugge, ¶ dico lo già di diece mesi infante

contemplarlo sempre lagrimando, ¶ e già 'l dolor del parto

di pastore fatto era già coco, ¶ infin che piú

fioco. ¶ Ma l'Orlandino già corre e saltella, ¶ già

già corre e saltella, ¶ già, qual poledro, nescit stare

tu, perché 'l demonio ¶ già non è brutto come

ch'in ogni modo ¶ già di volerlo qui piantat

Milon, che 'l deto già si morde ¶ per franger

alor Orlando, ¶ che, sciolto, già in quel loco non

grave et attempato; ¶ e già sí pel rubor sí

le paglie de' letti già in soperbe ¶ coltrine e

impaccio. ¶ 53. ¶ Mi tengo aver già persa la badia, ¶ perché

sin un pelo. ¶ 60. ¶ Era già il coco giunto al

scotista: ¶ lo diavolo cascando già giú d'alto, ¶ quando

su le ciglia, ¶ e già vagli fallito il suo

casi tratto fora ¶ non già col mio, ma sol

e in domo Dei già invitami a la giostra

via ¶ quindi promette, e già prendon la via. ¶ Narra

potrebbe dire; ma lo già detto agli animi generosi