Ada Negri, Il dono, 1936

il tuo ¶ dominio. Sei già in noi, quando si

da offrire. Tutto fu già offerto, donna; ¶ anche da

a' tuoi begli anni già son fatti esperti ¶ del

tepor nulla matura ¶ perché già tutto maturò: chiarezza ¶ che

disperati: il resto ¶ era già terra. Ed io non

e quanto sole! ¶ Io già respiro il marzo, in

quando ¶ spuntan, verdi non già, nell'aspro marzo, ¶ ma

vivente, che oggi morta ¶ già la mirano i bocci

dell'ombra io rimarrò. ¶ Già scorrer sento entro di

pei fianchi l'ombra ¶ già avvolge il monte: non

maggior figliuolo ¶ alto è già come il padre, e

verde sagrato. Degli olmi già lunghe ¶ son l'ombre

l'inquïeta ¶ adolescente che già avea negli occhi ¶ luci

dell'esistenze; e tu già cerchi il segno ¶ del

ne allaccia a vite ¶ già conchiuse, ed a quelle

avea sulla croce, era già pronta ¶ l'offerta, detta

che, mentre passa, è già passata; e il cuore

cuore, ¶ mentre l'accoglie, già le disse addio. ¶ L

sole ¶ guardando voi, come già noi facemmo, ¶ rizzar pietra

andrò. Gran tempo è già che quest'antico ¶ lembo

tosto data, ecco, è già tolta. ¶ Pur, dove andrò

intorno ¶ aliteranno, d'anime già accolte ¶ nell'infinito; e

vita ¶ vivente, e quella già vissuta e quella ¶ ch