Carlo Emilio Gadda, L'Adalgisa, 1944

largito al passaggio pioveva giù dal fastigio di una

milioni e mezzo o giù di lì, di lire

che le aveva scrivuto giù apposta da Lasnigo». ¶ «Bè

tonfo, che ne seminò giù per tutte le rampe

lomb., è cadere, cader giù, rovinare, franare. Dicesi del

indietro da Pasqua in giù, risale al Concilio di

Delada, atterrando alcuna volta giù dal sublime de’ suoi

difficilissimi.... gliene è andato giù uno solo, allo zio

tante storie e lascino giù le arie in fin

se anche mi stassero giù per terra dalla mattina

a la sira, meglio giù per terra o giù

giù per terra o giù in giardino a giocare

un tanto acquazzone di giù e di su, i

ne tomborlavano20 fuora, e giù dal banco e dalle

doveva di certo fluitarle giù per il gargarozzo fin

per il gargarozzo fin giù nelle trombe e nei

unti, gli si sdilinquiva giù per il collo, dietro

ecco, impazzava e sgrondava giù dalle torri, e dalle

grosse lacrime le scendevano giù per le gote, scarnite

di sudore alle tempie, giù per il collo; e

ferro: e smoccolàtili anche, giù per la stanga, quasi

gli avevano scortato fin giù nel còlon uno spezzatino

liquidato.... ¶ «Liquidato!» ripetè, movendo giù e su la testa

di liquidare certe sleppe19 giù per lo stomaco, di

ricade in argentate stille, giù per la gota di

latrati.... e spari anche, giù dalla maladetta pancera dello

foro di Pastrufazio! venuti giù, giù, dai formaggini fetenti

di Pastrufazio! venuti giù, giù, dai formaggini fetenti del

poveri tesori! ¶ Eppure venivano giù come un olio al

andava sottoculo lo scivolo, giù, giù, dal croconsuelo9 verde

sottoculo lo scivolo, giù, giù, dal croconsuelo9 verde del

asparagi di cui sbrodolava giù burro sciolto sul lucido

gli ho fatto prender giù subito nome e cognome

mezzo su e mezzo giù: scornato, avvilito: col fare

distinzione del ritegno altalenava giù e su quella testa

istinto glie lo risucchiava giù dai labbri ogni volta

strega dovrebbe proprio calcarla giù nel suo Inferno.... nel

più profondo dell’Inferno.... giù, giù in fondo! strega

profondo dell’Inferno.... giù, giù in fondo! strega!... a

puerile, ed imberbe: e giù giù poi tutto l

ed imberbe: e giù giù poi tutto l’armamentario

in corso Vercelli, ma giù in fondo, però: e

fuori da corso Vercelli, giù, giù, per i sentieri

da corso Vercelli, giù, giù, per i sentieri e

loro urticante idropisìa. O, giù dai dirupi, silice. O

di dietro inchiodate, perchè giù in istrada tutta l

settembre:35 o nell’ombre, giù, tra le viventi, cicalanti

sono? Son forse gocciolate giù dal candelotto di Pasqua

polpaccio e anche più giù, talora campaniformi cioè a

a colpi di ciabatta giù per le scale....»: (dial