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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Fabio Bussotti, L'invidia di Velasquez, 2008

concordanze di «gli»

nautoretestoannoconcordanza
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quei pochi secondi che gli restavano. ¶ Aspettò che le
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il gancio sinistro, ma gli rimase a mezz’aria
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parti. Decine di mani gli tenevano le braccia e
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Gridò. Ma l’urlo gli uscì muto. Qualcuno gli
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gli uscì muto. Qualcuno gli aveva schiacciato sulla bocca
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basta. ¶ 30 ¶ Il commissario riaprì gli occhi. La testa stritolata
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colpi di tosse e gli sembrò che qualcuno si
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conati di vomito che gli avrebbero di certo sconquassato
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solo robotico movimento che gli causò una fitta lancinante
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genere non avessero funzionato gli air-bag. Cercò di
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possibile. Le mani cercavano gli spuntoni di roccia. Alzò
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sua nonna. Le mani gli sanguinavano e si accorse
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molto tempo a scalare gli ultimi metri, ma ci
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ospedaliero e di tutti gli altri pazienti ricoverati nelle
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e una nel sinistro. Gli faceva male tutto. Non
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lato della bocca – che gli fece una puntura. Restò
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stavano richiudendosi inesorabilmente quando gli giunse la voce di
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una penna e puntò gli occhioni a palla sul
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e quali omettere? Chiuse gli occhi per mezzo minuto
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dopo un ko. Non gli veniva in mente niente
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e, per di più, gli occhioni liquidi di Felix
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il quadro del Mazo, gli incappucciati dell’Ordine della
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Giussani…». ¶ «Amico?». ¶ La parola gli era uscita di bocca
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Ma anche questa espressione gli era uscita di bocca
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señor? ¶ Il commissario chiuse gli occhi convinto di vivere
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da dire. Quando riaprì gli occhi, l’ispettore era
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tutto. Per esempio, cosa gli stava nascondendo il questore
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io devo obbedire…». ¶ Non gli fece finire la frase
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Bertone, non c’erano gli occhiali. Invece, quella sera
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Bertone pensò, malignamente, che gli anni non passavano solo
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se possibile, era aumentato. Gli occhiali le conferivano un
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di tutto. E invece, gli occhi le si inumidirono
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Non era vero che gli dispiaceva. Non era vero
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e cioè che non gli dispiacesse. Capì, improvvisamente, di
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cappotto e si asciugò gli occhi. Si sforzò di
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di un copione che gli era apparso improvvisamente vecchio
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due settimane fa, e gli ho chiesto se era
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possibile rintracciare una persona. Gli ho spiegato che non
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di marocchini, tra cui gli spagnoli parevano perdersi. ¶ Bertone
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vedute del Mediterraneo. ¶ Dopo gli studenti, uscirono i professori
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a regolare il volume. Gli uscì una specie di
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l’equilibrio. Ma come gli era venuto in mente
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un’ improvvisa stanchezza. Chiuse gli occhi e appoggiò il
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non le staccava mai gli occhi di dosso. ¶ «Come
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più nulla!». ¶ «Possono ammazzarci!». ¶ Gli occhi di Mafalda s
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sì con la testa, gli occhi lucidi fissi nei
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e rispettato, ma non gli bastava. Voleva sempre di
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questa ragione il titolo gli era precluso, a meno
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calmo. Ma sotto sotto gli stava montando un’ansia
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suocero…». ¶ Senza mai staccare gli occhi dal commissario, D
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doveva usare solitamente per gli innesti. Bertone ebbe la
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sentì che le forze gli stavano tornando, ma gli
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gli stavano tornando, ma gli sembrò più saggio non
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mossa di judo che gli riuscì parzialmente. Il gorilla
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Sapeva benissimo che non gli avrebbe fatto paura: voleva
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D’Amico. Quasi quasi, gli veniva da ridere. ¶ Quello
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improvviso. D’istinto chiuse gli occhi e quando li
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rapidamente quel corpo massiccio, gli occhi sbarrati in un
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di minuti. Di colpo, gli venne da ridere. Buttò
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Le guance rosso cremisi. Gli occhietti che sprizzavano terrore
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Cavalleria di Santiago non gli faceva paura. Ma era
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subito sospeso dal servizio. ¶ Gli era anche giunta da
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collega Pasqualino Corrente e gli aveva consigliato di spedire
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come era possibile che gli studi di Natoli avessero
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e con le cattive, gli fa confessare tutto quello
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dal finestrino dell’autobus, gli era sembrata orribile. Ma
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il segreto di Natoli gli sarebbe servito per ritrovare
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museo. Grappoli di visitatori gli passavano davanti. Attraversavano il
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davanti a Las Meninas. ¶ Gli era venuto il dubbio
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artista. Ma Bertone, come gli era già successo al
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si lasciò incantare. Tutti gli elementi del quadro di
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oli preparatori dei quali gli aveva parlato Mafalda. Erano
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contemporaneamente, tutti e due gli artisti. Quel quadro, infatti
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azzardare un collegamento. ¶ Staccò gli occhi dal quadro e
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Ma lì per lì gli parve divertente. ¶ I tacchi
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prima che la sangria gli impedisse di distinguere le
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materializzò dall’altra portiera. Gli ficcarono un sacco nero
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Uno dei due sicari gli legò le mani dietro
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si sentì soffocare. Non gli importava di non vedere
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Finalmente, uno dei due gli sollevò il cappuccio fino
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l’abitacolo fosse insonorizzato, gli giungevano ovattati i rumori
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trappola. ¶ Eppure, quello che gli era successo a Siviglia
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si fermarono. Si sentirono gli scatti di una serratura
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slegare il laccio che gli serrava i polsi. Poi
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pensò che, visto che gli scappava, non sarebbe stato
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parete di fronte, verso gli altri ventisette capolavori e
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Ku Klux Klan, oppure gli esponenti di una qualche
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neanche paura. La mascherata gli sembrava poco seria. ¶ Uno
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si zittì, ma dentro, gli stava montando una rabbia
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La voce profonda non gli badò. ¶ «Natoli voleva addirittura
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capolavoro del Mazo (che gli occhi del mondo non
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Mazo la gloria che gli era stata sottratta. Gli
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gli era stata sottratta. Gli artisti sono così contorti
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incappucciato tabagista rise. Ma gli venne male perché gli
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gli venne male perché gli uscì un rantolo che
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stato dubbioso, e non gli sembrò dignitoso cercare di
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lungo e forte che gli sciacquasse lo stomaco. ¶ Al
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e il più alto, gli chiese se avesse niente
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corridoio dell’aereo, con gli altri passeggeri, nella sempre
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dell’aria condizionata che gli soffiava un getto siberiano
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sua giacca? ¶ Bertone chiuse gli occhi nel tentativo di
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paio di maniche. Probabilmente, gli stessi che l’avevano
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sentì che lo stomaco gli si stava allungando fin
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Da sotto, l’antiquario gli faceva luce con una
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Non mancava così poco. Gli ultimi trenta metri furono
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uno svenimento. Il sudore gli colava da tutte le
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la merda di topo gli si era appiccicata ai
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movimenti, ma le ginocchia gli dolevano e, in più
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sulla volta del cunicolo. Gli ultimi due metri li
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si trovò di fronte gli occhioni neri e liquidi
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una cifra enorme. Fissò gli occhi piccoli e luminescenti
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Poi Aronne sospirò, ma gli uscì un rantolo. ¶ «Che
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quale scrupolo e professionalità gli organi inquirenti lavorassero «in
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Bertone annuì senza staccare gli occhi da una pratica
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né i colleghi né gli studenti ne sapevano qualcosa
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morte di Yeoshua Schilton, gli rispondeva che Giussani non
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confidato con l’ispettore. Gli aveva raccontato tutto di
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e Valentini. ¶ Bertone alzò gli occhi dalla pratica: «Anche
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Pizzo sempre muto con gli occhi che vagavano da
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riporlo e l’occhio gli cadde su una vaschetta
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ancora pensare su. Però gli era ben chiaro di
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e nessun indizio fondamentale gli sarebbe caduto addosso per
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di un indizio che gli stimolasse una qualche riflessione
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intorno al cadavere. Ricordò gli occhi di Natoli, che
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in aria. L’istinto gli suggerì la parte sinistra
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un uomo che adorava gli enigmi. Un uomo dotato
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Infanta di Spagna, e gli altri, uno per lato
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stanza e poi recuperò gli sgabelli sistemandoli come le
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era solo, purtroppo. Non gli restava che calmarsi e
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di sé. Aveva sistemato gli oggetti riproducendo con esattezza
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persona. ¶ Per poco non gli venne un coccolone. La
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Chi può dirlo? ¶ Riaprì gli occhi e seppe di
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la testa, o forse gli avevano spappolato il midollo
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Le dita dei piedi gli dolevano in modo strano
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strano. Avrebbe giurato che gli alluci gli si erano
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giurato che gli alluci gli si erano congelati come
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colpito. ¶ «Professor…». ¶ La voce gli era uscita di bocca
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ossigeno quando la vista gli migliorò di colpo. I
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stanza. Nel cervello intontito gli frullava l’idea che
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D’Amico, invece, aveva gli occhi allucinati di chi
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prendere tempo. Il fiato gli era tornato. Avrebbe dovuto
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non riesce a comprendere gli scherzi. Velázquez ha preso
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avrebbe voluto chiedergli perché gli desse del tu. Ma
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cui soluzione, non solo gli farebbe ritrovare il quadro
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Bellas Artes di Madrid. Gli aveva risposto il deficiente
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penare come una bestia, gli aveva finalmente passato l
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encuentra en su oficina. ¶ Gli scapparono di bocca un
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pensiero di Mafalda irraggiungibile gli aveva chiuso lo stomaco
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ultime ventiquattr’ore non gli era apparso il fantasma
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annoiando. E poi non gli garbava affatto di essere
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trovò un quadro che gli parve bellissimo, per la
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quadro con maggiore interesse. Gli era piaciuto subito, d
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segno che le meningi gli frullavano. ¶ Se quel pittore
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andato oltre. E poi, gli elementi non corrispondevano. I
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un manicomio spagnolo. ¶ Staccò gli occhi dal dipinto con
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sollievo. I musei non gli erano mai piaciuti, neanche
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e un po’ goffa. Gli incuteva soggezione. Meglio rituffarsi
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di nuovo al muro. Gli venne in mente di
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turista, semmai, era Bertone. Gli altri erano tutti giovani
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Seduto lassù, le gambe gli ciondolavano nel vuoto. Se
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aspettava solo che qualcuno gli infilasse un ciuccio in
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le chiappe della ragazza. Gli venne da ridere e
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era così forte che gli occhi gli diventarono piccoli
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forte che gli occhi gli diventarono piccoli e lucidi
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era anche perspicace perché gli allungò una ciotola colma
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era strana. Il vino gli appallottolava le parole in
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solo stanca. Ecco tutto». ¶ Gli stava nascondendo qualcosa, non
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pratica, sfida il nemico. Gli dice: tu pensi che
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coltellata tra le costole gli avrebbe fatto meno male
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del vino. La sbornia gli era passata. ¶ «Buonanotte, Flavio
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e basta. Nella testa gli frullavano immagini di un
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lungo, le labbra carnose, gli occhi castani e profondi
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e poi scivolò con gli occhi nella scollatura. Trasecolò
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presumendo che la ragazza gli avesse chiesto se era
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labbra senza mai staccare gli occhi dal commissario. ¶ Bertone
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poi ancora quattro. E gli occhi: due, quattro, due
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giramento di testa che gli fece chiudere gli occhi
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che gli fece chiudere gli occhi. ¶ Dove l’aveva
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Nell’istante di buio, gli apparve l’immagine della
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Cavalleria di Santiago. ¶ Riaprì gli occhi. La Venere crociata
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Aaaah!». ¶ Il commissario riaprì gli occhi e gli ci
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riaprì gli occhi e gli ci volle un bel
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dalla poltroncina e tutti gli effetti personali del commissario
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un minuto terribile, con gli occhi gonfi di lacrime
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dell’acqua fredda. Chiuse gli occhi sforzandosi di tornare
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voce. Il suo «pronto» gli era uscito dall’oltretomba
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Bertone sentiva che Cardoso gli nascondeva qualcosa. ¶ «Allora passerò
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di stare meglio. Raccolse gli indumenti sparsi nella stanza
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una città “maledetta” per gli ebrei?». ¶ Bertone annuì, mentendo
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tutte le cose che gli stava nascondendo. ¶ «Anche il
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Spagna. La testa poi, gli doleva a tal punto
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il poliziotto in divisa gli restituiva la valigia. ¶ «Ancora
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sensazione che il sedere gli fumasse e si avviò
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la sigaretta. La mano gli tremava un po’, almeno
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colonne di fumo denso gli uscivano dalle narici: la
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che non le interessano gli oggetti antichi, forse voleva
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del mio interesse per gli studi di Natoli. Cosa
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distintamente le venuzze sotto gli occhi. ¶ «Professor Giussani, la
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racconto una storia, professore?». ¶ Gli dispiaceva, eccome. Ma che
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riferite Vitaliano. Io non gli avevo dato importanza, ma
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Meninas…». ¶ «Ma lei non gli ha creduto!». ¶ «Perché dice
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niente… solo…». ¶ «Solo?». ¶ «Quando gli ho detto che Vitaliano
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un quadro come tutti gli altri, sarebbe una specie
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piedi in modo penoso. Gli occhi spalancati comunicavano un
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uno schianto micidiale. Qualcuno gli aveva piantato una banderilla
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raffiche di vento sferzavano gli alberi. Gli alti platani
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vento sferzavano gli alberi. Gli alti platani oscillavano in
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Marte. Il cane Lomo gli correva dietro con un
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aspettava e il vino gli andò di traverso. ¶ Velázquez
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reale, e ci tuffò gli occhi. Avrebbe fatto di
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dal quadro alla parete. Gli era sempre piaciuto. Ma
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sensazione del tutto nuova: gli pareva che san Giacomo
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che fine abbiano fatto gli oltre 3200 ducati che il
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duca non aveva staccato gli occhi dai giardini reali
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marea di collera che gli stava salendo. I suoi
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tosse… ¶ 18 ¶ Siviglia, 5 agosto 2006 ¶ Non gli rimaneva che mettersi a
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già esaminato le targhe, gli stemmi e le onorificenze
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Si stropicciò a lungo gli occhi. Era stanco – la
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bava alla bocca e gli occhi rossi. Due personaggi
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qualche parola d’inglese. Gli altri appartenevano a quell
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sorridere. ¶ «Abbiamo controllato tutti gli alberghi della città, ma
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pensioni. Abbiamo controllato anche gli ospedali e l’elenco
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male, perché il sorriso gli si spense di botto
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capito benissimo che Bertone gli nascondeva delle cose, e
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e acciaio. Il tassista gli aveva spiegato che anche
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quasi mai. ¶ Il portiere gli allungò la chiave. Lui
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sul letto e chiuse gli occhi. Deglutì avvertendo il
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sensi erano intorpiditi e gli ci volle più di
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serva. ¶ Un brivido freddo gli percorse la schiena. Aveva
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avrebbe desistito. Il cuore gli batteva in petto come
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credibile. ¶ «Bene, chi erano gli altri pittori di corte
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di superare il maestro». ¶ «Gli allievi storici di Velázquez
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Una febbre terribile che gli causò un’agonia breve
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Sì?». ¶ Poco mancava che gli uscisse di bocca un
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di handicap. Troppe volte, gli uomini che incontrava la
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incontrava la spogliavano con gli occhi. Aveva imparato presto
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telefonato a Flavio e gli avrebbe detto che impegni
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era in vacanza e gli uffici del dipartimento si
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una voce femminile strappamutande gli comunicava che il cellulare
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fatto sempre più nero. Gli era salita su dalle
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gita al mare con gli amici… Passò in rassegna
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la pistola a Pizzo, gli diede una pacca sulla
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al vento»… Si stropicciò gli occhi. Quando li riaprì
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pepato che in procura gli era valso il soprannome
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mento, lucido di sudore, gli tremolava come un creme
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altro. Alvarino, invece teneva gli occhi bassi e sembrava
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Natoli, la fissazione che gli studi su Velázquez possano
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dopo il delitto Natoli, gli elementi in possesso degli
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lei, dottor Valentini Remo, gli auguri per un buon
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di sudore. Pregò che gli fosse risparmiato un attacco
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un turista come tutti gli altri. Sveltì il passo
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Sveltì il passo, ignorando gli immensi e ariosi saloni
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mal si conciliava con gli slanci emotivi, ma in
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fissato il rapporto tra gli sguardi. […] Per il fatto
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di un’affiliazione che gli era stata riconosciuta solo
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ma di certo non gli era sfuggita la foga
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e il suo Virgilio gli parlava dalle pagine del
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impazzire Foucault e tutti gli altri, non c’è
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sentito energico come non gli capitava da mesi. Era
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turbamento che la Moraes gli procurava. Si sarebbe limitato
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meno allorché la donna gli sedette di fronte e
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era uno schianto. ¶ Mafalda gli puntò addosso i suoi
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piccolo sorriso della donna gli fece capire che almeno
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uomo buono come Vitaliano?». ¶ «Gli inquirenti pensano che sia
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suoi occhi. Il dipartimento gli negò il permesso per
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questo volume?». ¶ «Certo! Tutti gli specialisti lo conoscono!». ¶ Richiudendo
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agrumi: di quella donna gli piaceva tutto! Si chiese
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dentro cui si indovinavano gli alluci, tondi e ingombranti
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cimitero… ¶ Ma come cavolo gli era venuto in mente
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proprio a immaginare come gli studi di Vitaliano possano
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Il commissario Bertone chiuse gli occhi, cercando di concentrarsi
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almeno di benessere – che gli era rimasta dopo il
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che spirava nello scompartimento gli aveva ibernato nello stomaco
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Siviglia? Una domanda che gli aveva fatto anche Mafalda
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buttare tutti e due gli occhi nel profondo abismo
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l’aveva colpito. Nonostante gli alluci come due palline
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attrazione per la Moraes gli scombinava il cliché. E
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il dovere di raccogliere gli indizi, di verificarli, di
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sera, almeno. ¶ 15 ¶ Siviglia, 5 agosto 2006 ¶ Gli avrebbe dato volentieri un
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ritrovare l’indirizzo che gli aveva dato la Moraes
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Sostò un attimo tra gli stipiti dando modo alla
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primo era Antonio Palomino, 1719, gli ultimi, Yeoshua Schilton e
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Lesse con attenzione tutti gli altri nomi e le
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le date, ma non gli dicevano nulla, a parte
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nel 1722. ¶ Finché l’occhio gli cadde su un nome
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E allora? A che gli serviva il Fondo Pacheco
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della calura sahariana. Bertone gli stava dietro a non
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da tutte le parti, gli colava il naso e
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le manifestazioni, le canne, gli occhi di Giuliana… ¶ Provò
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studenti li seguirò io, gli altri passeranno al professor
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di Giussani anche se gli occhi continuavano a vagare
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Las Meninas di Velázquez?». ¶ Gli occhi di Giussani per
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frase per cercare, stranamente, gli occhi del commissario. «Aveva
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Una cosa mai vista. Gli ho messo dietro l
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poi, via via, tutti gli altri. Un diluvio di
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fissato il rapporto tra gli sguardi che si incrociano
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Bertone cominciava a spazientirsi. Gli davano fastidio quelle manone
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un paio di mosche gli turbinavano intorno al cappellino
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La stessa domanda che gli aveva rivolto Giussani… Bertone
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inutile. D’Amico non gli piaceva. L’abbinamento contadino
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L’abbinamento contadino-filosofo gli risultava incongruo e fastidioso
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corsa al take-away gli era restato sullo stomaco
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ora prima, D’Amico gli aveva offerto e lui
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A quel punto, Bertone gli avrebbe dato volentieri un
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cambiare argomento, soprattutto perché gli era venuta la fregola
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tra il bar e gli uffici con vassoi di
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aver sbagliato mestiere. Non gli stava simpatico nessuno, là
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triste e cornuto, non gli andava proprio a genio
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andava proprio a genio. Gli altri erano meno tristi
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passaporti. ¶ Invece, il destino gli stava preparando una sorpresa
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ormai i troppi sbadigli gli avevano slogato le mascelle
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segreto tutti, e cioè, gli ispettori Pizzo e Cacace
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aveva fretta di impartire gli ordini. ¶ «Allora, ascoltami bene
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rilasciamo Ribonskij e tu gli vai dietro senza farti
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di gocce di sudore gli irrorava il viso. ¶ «Hai
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integrale?». ¶ «No». ¶ «Allora, mettiti gli occhiali da sole. Meno
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se tanta improvvisa responsabilità gli avesse irrigidito il corpo
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i blue jeans come gli aveva detto Pizzo, calzò
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di sandali comodi, inforcò gli occhiali da sole e
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con la testa che gli ribolliva dentro al casco
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mettersi e a togliersi gli occhiali continuamente. Se si
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una lama di luce gli perforava le pupille, girandosi
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All’ultima telefonata, Pizzo gli aveva assicurato che sarebbe
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Quel che è peggio, gli scappava una pisciata colossale
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colossale e la vescica gli stava per scoppiare. Insomma
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in pieno inverno. Non gli dispiacevano gli appostamenti notturni
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inverno. Non gli dispiacevano gli appostamenti notturni anche perché
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pausa e poi chiuse gli occhi nello sforzo di
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palazzo accanto e, mentre gli agenti della volante piantonavano
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messo a riflettere e gli ci era voluta tutta
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e basta. Ma erano gli ordini del suo superiore
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mai e poi mai gli era sembrata così intensa
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verdognolo del morto, poi gli occhi gli caddero sull
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morto, poi gli occhi gli caddero sull’oggetto che
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sentì un cretino, come gli capitava sempre più spesso
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penzolante dal soffitto e gli sembrò, se possibile, più
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antiquario. E poi non gli piaceva girare di notte
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gendarmi, lo avrebbero identificato, gli avrebbero fatto un sacco
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un po’ di frescura. Gli era andata bene a
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rendeva problematica la respirazione. Gli ci era voluto più
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alla torre della Giralda!». ¶ Gli occhi dell’antiquario erano
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la mappa, ma non gli sembrava possibile… ¶ «Ammesso che
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mercoledì?». ¶ «Prima devo procurarmi gli attrezzi. Ci servono torce
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Lo show di Aronne gli era sembrato una pagliacciata
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non si era stancato. Gli piaceva tutto di quel
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cameriere con la frangetta, gli shorts e la canottierina
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famiglia. Lo chiamavano «dottole». Gli sorridevano con la tipica
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la solitudine e poi gli davano l’illusione di
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con la testa che gli scoppiava. Andava in ufficio
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Andava in ufficio sfidando gli sguardi commiserevoli dei colleghi
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dell’Esquilino. E non gli dispiaceva affatto. Si metteva
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sigarette senza che nessuno gli rompesse le balle. ¶ «Scendo
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un vortice caotico che gli metteva ansia. ¶ Guardava le
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piaceva il suo lavoro. Gli piaceva quel casino. Pensava
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dal nigeriano Omar. Con gli occhi ridotti a due
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porzione di anatra laccata. Gli era piaciuta assai: croccante
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comportamento. Soprattutto, non erano gli eventi a determinare il
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la pelle bianchissima. Abbassò gli occhi e se la
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bene perché le cosce gli dolevano, ansimava e l
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per la salita e gli andò incontro. ¶ «Commissario, al
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Crocitti era uno preciso. Gli piaceva da matti fare
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porta del vicino. Nessuno gli ha aperto. Le grida
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acrobati romeni che svaligiavano gli appartamenti? Per uno così
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l’anatra laccata che gli si era piazzata sullo
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stomaco e che adesso gli faceva mancare il respiro
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faceva mancare il respiro. Gli occhi vuoti di Bertone
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Bertone si irrigidì. Chiuse gli occhi con una smorfia
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a quel paese Ghinassi gli sarebbe servito per darsi
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simbologia pittorica in Magritte. ¶ Gli bastarono tre righe per
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una forza rabbiosa. Fissò gli scaffali rimasti vuoti e
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agente Crocitti. Bertone non gli rispose. Guardò in basso
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sa quale diocesi campana. ¶ Gli influenti e numerosi parenti
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di apparire docile, ma gli ribolliva il sangue a
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stare. – E perché? Che gli è successo? – Come, non
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e assestata a tradimento gli aveva fatto piegare il
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era fatto così. Non gli piacevano gli omosessuali e
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così. Non gli piacevano gli omosessuali e lo irritavano
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omosessuali e lo irritavano gli stranieri. La sorte lo
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detto… ho chiamato Vitaliano. Gli ho chiesto se voleva
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insieme, andate da Ribonskij, gli fate bere il caffè
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Ribonskij esce dal commissariato, gli mettete qualcuno dietro. Chi
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aveva già finito con gli impegni didattici e, come
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impegni didattici e, come gli disse una segretaria, era
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che ora, nel ricordo, gli appariva angusta; rivide in
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la faccia larga e gli occhi piccoli e infossati
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i libri come per gli oggetti, seguiva un unico
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distese sul ripiano fermandone gli angoli con delle piccole
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il sangue. Il cuore gli batteva come la batteria
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una smorfia e poi gli mise sotto il naso
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Dire che il cuore gli batteva era riduttivo. Dentro
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vuole aiutarlo. Forse, non gli credono…». ¶ «Comunque, parla troppo
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figlio. Convoca Natoli e gli rivela che Las Meninas
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anni tace perché Aronne gli ha detto che se
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cambiargli la vita. Ma gli mancano le informazioni che
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si ricorda di tutti gli studi fatti sul riflesso
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suo assassino nel caso gli fosse successo qualcosa…». ¶ «Ma
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sapere nulla di interessante. Gli mette un po' di
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me. Così D’Amico gli subentra, inosservato. Trova il
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a Mafalda. Voleva contemplare gli alluci più belli del
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contro san Giacomo che gli rispose con una serie
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Al suo sorriso mancavano gli incisivi e non era
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e poi il cardinale. Gli occhi avevano un luccichio