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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Manzoni, Il conte di Carmagnola, 1820

concordanze di «gli»

nautoretestoannoconcordanza
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a chi voglia esaminarlo gli elementi necessari a regolarne
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i vari espedienti che gli uomini hanno trovati per
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poiché queste unità, malgrado gli argomenti a mio credere
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sono in analogia con gli altri princìpi dell'arte
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occhi d'una moltitudine; gli farebbe precisamente la stessa
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parlare in persona propria, gli diminuiranno la tentazione d
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nome di guerra che gli è rimasto nella storia
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verosimili, o sulle quali gli scrittori vanno più d
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condottiero dal Duca. ¶ Tutti gli storici riguardano il Carmagnola
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Fu il Carmagnola che gli riacquistò in poco tempo
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forse de suoi servizi, gli alienarono l'animo del
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trecento cavalli; il Duca gli chiese per lettere che
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al Duca stesso; e gli fu replicata la prima
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guardava da una balestriera, gli rimproverò la sua ingratitudine
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fu accolto con distinzione, gli fu dato alloggio dal
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ammazzare il Carmagnola, purché gli fosse concesso di ritornare
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della repubblica; e il 15 gli fu dato dal doge
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sinistra dall'imboscate, e gli furono fatti, secondo alcuni
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fu preso anche lui; gli altri quattro, chi in
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fuggì in una barchetta. ¶ Gli storici veneti accusano qui
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il Carmagnola di tradimento. Gli storici che non hanno
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i suoi uccisori, non gli danno altra taccia che
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battaglia.(17) Fu bandito, e gli furono confiscati i beni
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cosa strana che ciò gli sia stato imputato a
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che l'accompagnava. Tutti gli storici, anche veneziani, sono
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politica. Arrivato a Venezia, "gli furono mandati incontro otto
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Era da aspettarsi che gli storici veneziani, che volevano
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e d'ingiustizia che gli si dava in Italia
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con un uomo che gli era stato orribilmente ingrato
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poco posteriore, dice così: "Gli tolsero il valsente di
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aveva un tempo ottenuto gli onori, e sotto del
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proposizioni di accomodamento, e gli sacrificasse i meschini nemici
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de' prigionieri, ognuno vede gli errori della relazione che
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di cui qui abbiam gli ambasciatori ancora ¶ a chieder
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periglio: a ciò non gli diei tempo. ¶ Ché la
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stanco ¶ il vincitor; voti gli erari: oppressi ¶ dal terror
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ognun che schiavo non gli sia, la pace ¶ con
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Venezia io vedo ¶ che gli somigli. Se destrier, correndo
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suo sola una via gli è schiusa; ¶ lo star
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E sai ¶ chi te gli ha fatti? In pria
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salvar te... fa che gli amici tuoi ¶ odan sol
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Ogni gran cosa. ¶ Quando gli ordini udir, quando lor
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di vincere con me? Gli elmi levati ¶ sull'aste
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son usi a sostener gli scherni ¶ dell'inimico. ¶ PERGOLA
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via fiancheggia: ¶ là son gli agguati, il giurerei. Rividi
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Perché, non giova chiuder gli occhi al vero, ¶ non
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che una ritratta non gli annunzi. Intanto ¶ superbisce il
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è lieve ¶ riprender con gli eserciti. ¶ FORTEBRACCIO ¶ Con quali
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vecchi: ¶ ella cresce con gli anni, e tanto cresce
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i principali; e stanno ¶ gli ordin vostri aspettando. ¶ IL
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ed ora è vero. ¶ Gli sono a fronte: ecco
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un altro che incontro gli vien. ¶ Già di mezzo
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hanno, ¶ non han madri gli stolti guerrieri? ¶ Perché tutte
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alpi frattanto ¶ lo straniero gli sguardi rivolve; ¶ vede i
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non sai, ¶ fatal terra, gli estrani ricevi: ¶ tal giudizio
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creder così: quei che gli han visti a fronte
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Non più parole; con gli amici è questo ¶ il
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tosto e lietamente, e gli altri ¶ apertamente rifiutar. Soldati
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IL PRIGIONIERE ¶ Noi fummo ¶ gli ultimi a render l
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CONTE ¶ (ai Commissari) ¶ Voi gli udite, o signori... Ebben
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e ti confondi ¶ con gli altri, e taci? ¶ PERGOLA
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C'è di più. Gli dissi ¶ che a noi
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La parola a stento ¶ gli uscia di bocca: ella
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per lui, quel che gli è contro? ¶ Tal nemico
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condottier lo chiede, e gli comanda ¶ ciò ch'ei
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non è stranier: troppo gli è caro il nodo
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rivolta? Guai! ¶ Che più? gli udimmo pur; come de
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Senato: alfine ¶ più non gli resta difensor che un
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di quella forza che gli abbiam fidata; ¶ egli ha
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è il mio. ¶ Che gli si appone? I prigionier
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ogni onor poscia non gli fu? L'aiuto ¶ al
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servigio, ritornar colui ¶ che gli compose e che gli
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gli compose e che gli scosse il trono? ¶ Chi
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richiamato a Venezia, e gli si faccia ¶ onor più
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Il giuramento è questo: ¶ (gli presenta un foglio) ¶ sottoscrivete
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da voi: scrivete; ovvero... ¶ (gli porge il foglio) ¶ MARCO
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medesmo accusa, e che gli preme ¶ di trovar reo
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vil son io che gli credetti, o volli ¶ credergli
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e me lo diede. ¶ Gli astuti! i traditor! Come
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di loro! ¶ Ei non gli sono amici!... Io non
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passi suoi? La man gli stesi; ¶ il cortese la
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dorme, ¶ e il nemico gli è sopra, io la
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che infausta ¶ la giornata gli fu perché la imprese
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tuoi disegni per servir gli altrui; ¶ che l'armi
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Un foglio ¶ di Venezia. ¶ (gli porge il foglio, e
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diss'io? ¶ mai non gli ebbi più amici: a
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poco ¶ io rivedrovvi, abbraccerò gli amici: ¶ questo è contento
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voi non piace, ¶ accettate gli accordi. ¶ IL DOGE ¶ Il
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di lui: largo poter gli date; ¶ stretto conto ei
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sventura ¶ di chi regge gli Stati udir con pace
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quei che invitato tra gli amici arriva? ¶ Io veniva
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tradimenti miei? ¶ IL DOGE ¶ Gli udrete or ora ¶ dal
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cui rivolti ¶ eran tutti gli sguardi: inebbriato ¶ il cor
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Egli preso! perché? ¶ GONZAGA ¶ Gli danno accusa ¶ di tradimento
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tutto ¶ siam noi: che gli faran? ¶ GONZAGA ¶ Dal labbro
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il senta. ¶ MATILDE ¶ Oh gli omicidi! ¶ IL CONTE ¶ No
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puote ¶ che accelerarla. Oh! gli uomini non hanno ¶ inventata
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né dar né torre ¶ gli uomini ponno. O sposa
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offrendo ¶ il sacrifizio per gli estinti al cielo, ¶ ricordivi
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il titolo di galantuomo, gli acquistano spesso quello di
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ed essendosi egli assentato, gli Avogadori di Comune andarono
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immo perché andò pregando gli altri che fuggissero via