parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vincenzo Monti, Iliade [traduzione da Omero], 1810

concordanze di «gli»

nautoretestoannoconcordanza
1
1810
il favellar superbo, ¶ e gli fêr plauso i Teucri
2
1810
colle briglie al carro ¶ gli annodò ciascheduno. Indi menaro
3
1810
l'etra si spande, gli astri tutti il volto
4
1810
seguîr, son pronte: ¶ ma gli altri Achivi rimarran qui
5
1810
onorato, e il premio gli rapisti ¶ de' suoi sudori
6
1810
cui solo onor doma gli Achei. ¶ Ma se ascoltando
7
1810
indugio fia pronto. Ove gli Dei ¶ ne concedano poscia
8
1810
scettro. Ecco di quanto ¶ gli farò dono se depor
9
1810
e d'anni ¶ io gli vo sopra; lo rammenti
10
1810
veloci ¶ dalla tenda regal gli ambasciadori; ¶ e molti avvisi
11
1810
tentar tutte ¶ le vie gli esorta d'ammansar quel
12
1810
cure: ¶ solo a rincontro gli sedea Patròclo ¶ aspettando la
13
1810
v'amo ¶ sovra tutti gli Achei. — Così dicendo, ¶ dentro
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1810
a Patròclo ¶ che accanto gli venìa, Recami, disse, ¶ o
15
1810
ardente un letto, e gli schidion vi stese; ¶ del
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1810
stese; ¶ del sacro sal gli asperse, e tolte alfine
17
1810
non ne rechi aita. ¶ Gli orgogliosi Troiani e gli
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1810
Gli orgogliosi Troiani e gli alleati ¶ imminente all'armata
19
1810
lampi ¶ del suo favor gli affida; Ettore i truci
20
1810
propria mano ¶ delle navi gli aplustri, ed a scagliarvi
21
1810
le vampe istupiditi ¶ ancidere gli Achivi. Or io di
22
1810
i desolati Achei. Se gli abbandoni, ¶ alto cordoglio un
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1810
e canuti ¶ t'onorino gli Achei), tienti remoto ¶ dalla
24
1810
bei ricordi fûro: ¶ tu gli obbliasti. Ten sovvenga adesso
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1810
dio, che guiderdone ¶ su gli altri ottenni? In vero
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1810
mentre io parvi fra gli Achei, scostarsi ¶ non ardìa
27
1810
dunque all'ingrato, e gli riporta ¶ tutto che dico
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1810
mi fece oltraggio; ¶ che gli basti l'aver tanto
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1810
dieci e venti ¶ volte gli addoppii, né se tutto
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1810
Questa m'eleggo, e gli altri tutti esorto ¶ a
31
1810
guisa allontanar non vuoi ¶ gli ostili incendii dalla classe
32
1810
unico in largo ¶ aver gli nasca nell'età canuta
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1810
presentano al trono, e gli fan prego ¶ ch'Ate
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1810
duci ¶ miglior trascelti tra gli Achei t'invìa, ¶ e
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1810
narrerò. Combattean ferocemente ¶ con gli Etòli i Cureti anzi
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1810
a difenderla quelli; e gli uni e gli altri
37
1810
e gli uni e gli altri, ¶ gente d'alto
38
1810
tra i Cureti e gli Etòli una gran lite
39
1810
ognora ¶ la ricusava. Accorsero gli amici ¶ i più cari
40
1810
d'una presa città gli orrendi mali ¶ gli dipinse
41
1810
città gli orrendi mali ¶ gli dipinse: trafitti i cittadini
42
1810
armi, volò, vinse, e gli Etòli ¶ salvò; ma solo
43
1810
onta sarìa. ¶ Vieni, imita gli Dei, gli offerti doni
44
1810
Vieni, imita gli Dei, gli offerti doni ¶ non disdegnar
45
1810
un colmo letto, ¶ onde gli altri a lasciar tosto
46
1810
ricorda l'onor che gli rendemmo ¶ su gli altri
47
1810
che gli rendemmo ¶ su gli altri tutti. Dispietato! Il
48
1810
Illustre figlio ¶ di Telamone, gli rispose Achille, ¶ ottimo io
49
1810
Prìamo e di Troia gli ottimati insieme ¶ di sporvi
50
1810
tutti al suo parlar gli Achivi ¶ con alte grida
51
1810
una medesma cura ¶ occupava gli Achivi. E già dal
52
1810
un medesmo dolor rotti gli Achei ¶ i lor morti
53
1810
la pira, ¶ e come gli ebbe la funerea fiamma
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1810
quale ¶ e quanto muro gli orgogliosi Achei ¶ innanti alle
55
1810
fatica. ¶ Che dicesti? sdegnoso gli rispose ¶ l'adunator de
56
1810
ben: sì tosto che gli Achei faranno ¶ veleggiando ritorno
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1810
ne manda ad ambedue gli Atridi; ¶ compra il resto
58
1810
adunque imbandîr pronto convito ¶ gli Achivi, e tutta banchettâr
59
1810
par nella cittade ¶ con gli alleati la dardania gente
60
1810
parla e riverenti ¶ stansi gli Eterni ad ascoltar: M
61
1810
minaccioso ragionar percossi ¶ ammutolîr gli Dei. Ruppe Minerva ¶ finalmente
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1810
consiglio almeno ¶ sien giovati gli Achivi, onde non tutti
63
1810
mite. — E così detto, ¶ gli orocriniti eripedi cavalli ¶ come
64
1810
cavalli, ¶ e di nebbia gli avvolse. Indi s'assise
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1810
la città correan; né gli sgomenta ¶ il numero minor
66
1810
il grande Agamennóne, ¶ né gli Aiaci, ambedue lampi di
67
1810
voltolando, in iscompiglio ¶ mettea gli altri cavalli. Or mentre
68
1810
Or mentre il vecchio ¶ gli si fa sopra colla
69
1810
e lui chiamando ¶ veloci gli drizzò queste parole: ¶ Troppo
70
1810
i suoi destrieri, ché gli occorse all'uopo ¶ l
71
1810
fa senza indugio, ¶ e gli abbandona nella man le
72
1810
della battaglia. ¶ Darallo, se gli piace, un'altra volta
73
1810
ben parli, o vecchio, gli rispose ¶ l'imperturbato eroe
74
1810
te finora onorâr su gli altri a mensa; ¶ ma
75
1810
egli stesso a incoraggiar gli Achivi. ¶ Per le tende
76
1810
maravigliosi! dove dunque andaro ¶ gli alteri vanti che menammo
77
1810
l'ostie svenar solean gli Achivi ¶ al fatidico Giove
78
1810
lasciò la palpitante preda. ¶ Gli Achei veduto il sacro
79
1810
Coll'asta il tergo ¶ gli raggiunse il Tidìde, gliela
80
1810
Tidìde, gliela fisse ¶ tra gli omeri, e passar la
81
1810
indi il fratello, ¶ indi gli Aiaci impetuosi, e poi
82
1810
e dello scudo Aiace ¶ gli antepose la mole. Ivi
83
1810
tuo divida. ¶ E Teucro gli rispose: Illustre Atride, ¶ a
84
1810
Dalle dita ¶ l'arco gli fugge, e sul ginocchio
85
1810
profondo fosso ¶ dirittamente ricacciâr gli Achei. ¶ Iva Ettorre alla
86
1810
attento ¶ or le cluni gli addenta, ora la coscia
87
1810
ora la coscia; ¶ così gli Achivi insegue Ettorre, e
88
1810
rimembra ¶ quante volte servar gli seppi il figlio ¶ dai
89
1810
le brame, ¶ che lusinghiera gli baciò il ginocchio, ¶ e
90
1810
con ella ¶ meno irato: gli è questo il suo
91
1810
fra i Troiani e gli Achei tempri il destino
92
1810
in aureo seggio ¶ con gli altri Dei confuse; e
93
1810
sue parole attenti ¶ porgean gli orecchi. Una grand'asta
94
1810
le navi ¶ e distrutti gli Argivi a Troia avremmo
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1810
le mura in su gli spaldi ¶ dagli Dei fabbricati
96
1810
io, se Giove e gli altri Eterni ¶ avrem propizi
97
1810
dunque ¶ non verrò con gli Dei. Ma se terreno
98
1810
buon Bellerofonte, ¶ cui largiro gli Dei somma beltade, ¶ e
99
1810
Argo che Giove ¶ sottomessa gli avea, d'Argo l
100
1810
suo ritorno ¶ il re gli tese un altro inganno
101
1810
redinne un solo: ¶ tutti gli uccise l'innocente. Allora
102
1810
pugnando; ¶ Laodamìa perì sotto gli strali ¶ dell'irata Dïana
103
1810
per seguire a Tebe ¶ gli Achei che rotti vi
104
1810
Tu pure ¶ troverai fra gli Achivi in chi far
105
1810
porte Scee ¶ Ettore giunge. Gli si fanno intorno ¶ le
106
1810
Ite, risponde, a supplicar gli Dei ¶ in devota ordinanza
107
1810
se darammi orecchio. ¶ Oh gli s'aprisse il suolo
108
1810
Com'ebbe in lui gli sguardi ¶ fisso il grande
109
1810
disse ¶ Paride: e nulla gli rispose Ettorre; ¶ a cui
110
1810
e tanto danno statuîr gli Dei, ¶ stata almeno foss
111
1810
il dì che decretâr gli Eterni ¶ sotto le destre
112
1810
la terribile Dea? — No, gli rispose ¶ la guardiana, e
113
1810
perché tutti ¶ di conserto gli Achei contro te solo
114
1810
compose, ¶ e un tumulo gli alzò cui di frondosi
115
1810
o che spinti ve gli abbia il proprio ardire
116
1810
di valor periglio, ¶ ambo gli Aiaci, ambo gli Atridi
117
1810
ambo gli Aiaci, ambo gli Atridi, e il chiaro
118
1810
dell'alma libertà, vinti gli Achei. ¶ Libro settimo ¶ Così
119
1810
invoglia. ¶ Sia così, Palla gli rispose: io scesi ¶ fra
120
1810
fra i Troiani e gli Achei con questa mente
121
1810
singolar tenzone: ¶ e indignati gli Achivi un valoroso ¶ spingano
122
1810
All'audace disfida ammutoliro ¶ gli Achei, tementi d'accettarla
123
1810
quell'audace Troian chi gli risponda. ¶ Oh possiate voi
124
1810
e statti in posa. ¶ Gli desteranno incontra altro più
125
1810
altro più fermo ¶ duellator gli Achivi, e tal ch
126
1810
obbedïente ¶ quetossi, e lieti gli levâr di dosso ¶ le
127
1810
magion solea di tutti ¶ gli Achei le schiatte dimandarmi
128
1810
del divo Arëitòo ¶ che gli uomin tutti e le
129
1810
e l'armi ¶ così gli tolse che da Marte
130
1810
troverìa qui tosto ¶ chi gli risponda. E voi del
131
1810
le palme; e con gli sguardi ¶ fissi nel cielo
132
1810
io sono. ¶ Disse; e gli Achivi alzâr gli sguardi
133
1810
e gli Achivi alzâr gli sguardi al cielo, ¶ e
134
1810
spandea. ¶ Di letizia esultavano gli Achivi ¶ a riguardarlo; ma
135
1810
suoi ritrarsi ¶ più non gli lice, ché fu sua
136
1810
la sfida. ¶ E già gli è sopra Aiace coll
137
1810
a parte ¶ lo trapassò, gli punse il collo, e
138
1810
de' mortali, ¶ non accorrean gli araldi, il teucro Idèo
139
1810
alle navi a rallegrar gli Achivi, ¶ i congiunti, gli
140
1810
gli Achivi, ¶ i congiunti, gli amici. Io nella sacra
141
1810
la nostra stima: e gli Achei poscia e i
142
1810
la sua propria spada ¶ gli presentò d'argentei chiovi
143
1810
il lor campione ¶ guidâr gli Achivi al padiglion d
144
1810
vada, e ad ambedue gli Atridi ¶ di Paride, cagion
145
1810
l'armi lucenti, sbigottîr gli stessi ¶ cavalli, e a
146
1810
qual sia nemico ¶ che gli si accosti, il difendea
147
1810
persona. Un negro velo ¶ gli coperse le luci, e
148
1810
e del lucente peplo ¶ gli antepose le falde, onde
149
1810
impedir che ferro acheo ¶ gli passi il petto e
150
1810
e della man gentile ¶ gli estremi le sfiorò verso
151
1810
corsier cingea la nebbia. ¶ Gli abbracciò le ginocchia supplicando
152
1810
Marte il dì che gli Aloìdi ¶ Oto e il
153
1810
fea beffe, osando ¶ fin gli abitanti saettar del cielo
154
1810
di chi combatte con gli Dei: né babbo ¶ lo
155
1810
assalì, tre volte Apollo ¶ gli scosse in faccia il
156
1810
rabbuffando Ettorre, ¶ Dove andò, gli dicea, l'alto valore
157
1810
Achei, che stretti insieme ¶ gli aspettâr di piè fermo
158
1810
sospinge il soffiar: così gli Achivi ¶ inalbava la polve
159
1810
precinto, che comando ¶ dato gli avea d'accendere ne
160
1810
pazza. ¶ D'altra parte gli Aiaci e Dïomede ¶ e
161
1810
essi alla battaglia ¶ raccendono gli Achei già per sé
162
1810
pensier di fuga attendono gli Achivi ¶ de' Troiani l
163
1810
salvi sono ¶ più che gli uccisi; chi rossor di
164
1810
fa stima, il cor gli attizza. ¶ Del magnanimo Nèstore
165
1810
retrocesse. ¶ Trassero questi tra gli Achei gli estinti ¶ Orsìloco
166
1810
questi tra gli Achei gli estinti ¶ Orsìloco e Cretone
167
1810
le belle ¶ eburnee briglie. Gli fu tosto sopra ¶ il
168
1810
Ettorre? ¶ Sempre al fianco gli viene un qualche iddio
169
1810
che d'irta selva gli coprîr lo scudo. ¶ Ben
170
1810
cagione ¶ di sua venuta, gli negò. Ma i vanti
171
1810
ambo a un tempo gli scagliâr. Percosse ¶ Sarpedonte il
172
1810
crudele, ¶ e a lui gli occhi coperse eterna notte
173
1810
vietollo il padre. ¶ Accorsero gli amici, e dal tumulto
174
1810
il figlio, o più gli torni il darsi ¶ alla
175
1810
di vendicarlo e ricacciar gli Achivi ¶ colla strage di
176
1810
il telo ¶ dalla piaga gli svelse il valoroso ¶ diletto
177
1810
primi uffici ¶ della vita gli spirti; e nell'anelo
178
1810
dall'ardente Ettorre ¶ assaliti gli Achei né paurosi ¶ verso
179
1810
del rumor di guerra, ¶ gli alipedi veloci al giogo
180
1810
numi interrogando: ¶ Giove padre, gli disse, e non ti
181
1810
rattenne ¶ Giuno i cavalli, gli staccò dal cocchio, ¶ e
182
1810
guerriero; e quando ¶ io gli vietava di pugnar, fremea
183
1810
l'udiro, ¶ l'udîr gli Achivi, e ne tremâr
184
1810
chiome, e nell'osso gli piantò la punta ¶ sì
185
1810
sì che i lumi gli chiuse il buio eterno
186
1810
Colla lunga lancia ¶ Menelao gli fu sopra; e Adrasto
187
1810
che ad uccidere, e gli uccisi ¶ poi nel campo
188
1810
animosi a questo dir gli Achei ¶ piombâr su i
189
1810
al nemico. S'arretrâr gli Achivi, ¶ e la strage
190
1810
il negro cuoio, ¶ che gli orli attorna dell'immenso
191
1810
immenso scudo, ¶ la cervice gli batte ed il tallone
192
1810
luce il caro ¶ raggio gli tolse di Saturno il
193
1810
ma precorrendo ¶ d'assai gli amici, co' nemici ei
194
1810
vero ¶ né compagno io gli fui né testimone, ¶ ma
195
1810
ne distolse. Or come ¶ gli eroi si fûro dipartiti
196
1810
a Tebe ¶ spedîr Tidèo gli Achivi. Andovvi, e molti
197
1810
guerrieri, al suo ritorno, ¶ gli posero un agguato. Eran
198
1810
Licofonte, ¶ intrepido campion. Tidèo gli uccise ¶ tutti, ed un
199
1810
nondimen più scarsi ¶ eran gli armati che guidammo al
200
1810
onor pari i padri. ¶ Gli volse un guardo di
201
1810
Agamennóne istiga ¶ alla pugna gli Achei, non io lo
202
1810
e de' mortali ¶ addoppiando gli affanni, in ambedue ¶ le
203
1810
scontrâr l'aste e gli scudi, ¶ e il furor
204
1810
osso ¶ trapanò: s'abbuiâr gli occhi al meschino, ¶ che
205
1810
un colpo assestò, che gli disciolse ¶ le forze, e
206
1810
fra i Troiani e gli Achei surse una fiera
207
1810
punta pel tergo rïuscir gli fece. ¶ Cadde il garzone
208
1810
Antifo, e il colpo gli fallì; ma colse ¶ nell
209
1810
esangue, ¶ che di man gli cadea, cadde egli pure
210
1810
cadde fragoroso, ¶ e cupo gli tonâr l'armi sul
211
1810
lo stesso Ettorre; ¶ dier gli Argivi alte grida, ed
212
1810
discorrendo le file inanimava ¶ gli Achivi, ovunque li vedea
213
1810
ai compagni stendea. Sopra gli corse ¶ il percussore, e
214
1810
in mezzo all'epa ¶ gli cacciò. Si versâr tutte
215
1810
immerse ¶ nella ventraia, e gli rapìo la vita; ¶ l
216
1810
ardire, onde fra tutti ¶ gli Achei splendesse glorïoso e
217
1810
glorïoso e chiaro. ¶ Lampi gli uscìan dall'elmo e
218
1810
mano indarno ¶ il telo gli fuggì, ché tra le
219
1810
e primo ¶ al fuggir. Gli piantò l'asta nel
220
1810
selva. E nulla allor gli valse ¶ la Diva amica
221
1810
lo giunse ¶ mentre innanzi gli fugge, e tra le
222
1810
le spalle ¶ l'asta gli spinse, e trapassògli il
223
1810
vescica uscì la punta. ¶ Gli mancâr le ginocchia, e
224
1810
denti il ferro, e gli tagliò la lingua. ¶ Così
225
1810
e via correndo ¶ tal gli cala su l'omero
226
1810
fendente ¶ che il braccio gli recide. Sanguinoso ¶ casca il
227
1810
violento ¶ fato le luci gli abbuiâr. Di questi ¶ tal
228
1810
e l'aspro stral gli svelse ¶ dall'omero trafitto
229
1810
a tentar, tu con gli Eterni ¶ non cimentarti, no
230
1810
della grande spada, ¶ che gli spiccò dal collo e
231
1810
lasciar, lieto non era. ¶ Gli spense ambo il Tidìde
232
1810
Licaon, Pandaro. Il trova, ¶ gli si appresenta e fa
233
1810
fianco, e dal petto gli disvìa ¶ le veloci saette
234
1810
le veloci saette. Io gli scagliai ¶ dianzi un dardo
235
1810
giorno ch'io partii, gli eccelsi ¶ nostri palagi abbandonando
236
1810
spiccai dunque dal muro ¶ gli archi ricurvi il dì
237
1810
te li mena fra gli Achei. Son essi ¶ della
238
1810
imeneo sei generosi ¶ corsier gli partoriro. Egli n'impingua
239
1810
folle, il colpo (imperturbato ¶ gli rispose l'eroe); ben
240
1810
punta. ¶ Piombò dal cocchio, gli tonâr sul petto ¶ l
241
1810
seggonsi e curvi su gli scudi in mezzo ¶ alle
242
1810
biasmare i Teucri né gli Achei si denno ¶ se
243
1810
colpa tu meco, ma gli Dei, ¶ che contra mi
244
1810
bella ¶ delle donne così gli rispondea: ¶ Suocero amato, la
245
1810
né verbo in fallo gli cadea dal labbro, ¶ benché
246
1810
somiglia, ¶ e de' Cretensi gli fan cerchio i duci
247
1810
Teucri e degli Achei ¶ gli ottimati a giurar l
248
1810
in Argo ¶ daran volta gli Achei. Sì disse; e
249
1810
filo ¶ sol Giove e gli altri Sempiterni il sanno
250
1810
figliuol, vista sì cruda ¶ gli occhi d'un padre
251
1810
tema ¶ i Dàrdani e gli Achei. L'un contra
252
1810
erto un gran fendente ¶ gli calò ruïnoso in su
253
1810
in più pezzi infranto ¶ gli lasciò la man nuda
254
1810
ond'ei gemendo ¶ e gli occhi alzando dispettoso al
255
1810
a tutta forza ¶ verso gli Achivi quel meschino, a
256
1810
nepoti. ¶ Disse; e tutto gli plause il campo acheo
257
1810
a Giove si sedean gli Dei ¶ a consulta. Fra
258
1810
la pace ¶ tutti appaghi gli Dei, stia Troia, e
259
1810
dir la veneranda ¶ Giuno gli sguardi maestosi, e disse
260
1810
volere, e il seguiranno ¶ gli altri Eterni. Or tu
261
1810
i Teucri ¶ primi offendan gli Achei, turbando il patto
262
1810
Atride, ¶ in quel punto gli Dei. L'armipotente ¶ figlia
263
1810
scaccia l'insetto che gli ronza intorno. ¶ Ella stessa
264
1810
dalle frecce il corpo gli schermìa. ¶ Questa gli valse
265
1810
corpo gli schermìa. ¶ Questa gli valse allor d'assai
266
1810
l'amo dello strale, ¶ gli tornò tosto il core
267
1810
te mettendo solo ¶ per gli Achivi a pugnar contra
268
1810
i figli ¶ ne pagheranno gli spergiuri il fio. ¶ Tempo
269
1810
né co' lamenti spaventar gli Achivi. ¶ In mortal parte
270
1810
con rapide parole, ¶ Vien, gli disse, t'affretta, o
271
1810
cui curvârsi nell'uscir gli acuti ¶ ami: disciolse ei
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1810
marciar di nuovo con gli scudi al petto, ¶ e
273
1810
petto, ¶ e di nuovo gli Achei l'armi vestire
274
1810
accorrergli pronto ove stanchezza ¶ gli occupasse le membra. Egli
275
1810
sarò. Ma tu rinfiamma ¶ gli altri Achivi a pugnar
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1810
negre ed orride ¶ per gli scudi e per l
277
1810
aste si moveano ¶ sotto gli Aiaci accolte le falangi
278
1810
ché meglio ¶ sì pugnando gli torna. Con quest'arte
279
1810
petto ¶ le città rovesciâr gli antichi eroi. ¶ Il canuto
280
1810
animava. In lui fissando ¶ gli occhi l'Atride, giubilonne
281
1810
e tosto ¶ queste parole gli drizzò: Buon veglio, ¶ oh
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1810
cavalieri nella pugna, e gli altri ¶ gioverò di parole
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1810
a che tremanti state ¶ gli altri aspettando, e separati
284
1810
ch'ai primati imbandiscono gli Achei. ¶ Ivi il saìme
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1810
Or vi giova esser gli ultimi, e vi fôra
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1810
guatò bieco Ulisse, e gli rispose: ¶ Qual detto, Atride
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1810
principio al rio marte gli Achei, ¶ vedrai, se il
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1810
ogni ricordo. ¶ Ciò detto, gli abbandona, e ad altri
289
1810
dosso ¶ batteagli, e, Taci, gli garrìa severo, ¶ taci tu
290
1810
a destar riso ¶ infra gli Achivi gli venìa sul
291
1810
riso ¶ infra gli Achivi gli venìa sul labbro, ¶ tanto
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1810
conosca se l'aita ¶ gli è buona o no
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1810
supremo Agamennóne ¶ impazzava Tersite. Gli fu sopra ¶ repente il
294
1810
quanti a Troia ¶ con gli Atridi passâr, tu audace
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1810
Sì dicendo, le terga gli percuote ¶ con lo scettro
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1810
al tempestar, che tutta ¶ gli fa la schiena rubiconda
297
1810
ma questa volta fra gli Achei, per dio! ¶ fe
298
1810
a tutti impose, onde gli estremi ¶ del par che
299
1810
dell'orrendo ¶ portento fra gli altari intervenuto ¶ incerti ci
300
1810
coraggio, e fermo ¶ su gli Achei nelle pugne alza
301
1810
Troia alla ruïna ¶ sciolser gli Achivi le veloci antenne
302
1810
A questa guisa, ¶ obbedendo gli Achei, ti fia palese
303
1810
la conquista. ¶ Saggio vegliardo, gli rispose Atride, ¶ in tutti
304
1810
io m'avessi infra gli Achei ¶ a te pari
305
1810
di sue parole ¶ mandar gli Achivi un altissimo grido
306
1810
e Idomenèo, ¶ quindi entrambi gli Aiaci, e di Tidèo
307
1810
di Prìamo io getti ¶ gli alti palagi, e d
308
1810
alimentando, a quella ¶ cocean gli entragni nello spiedo infissi
309
1810
la Diva folgorando ¶ concitava gli Achivi, ed accendea ¶ l
310
1810
squadre i capitani ¶ schieravano gli Achivi alla battaglia. ¶ Agamennón
311
1810
e di Cope, e gli abitanti ¶ d'Eutresi e
312
1810
Midèa; altri di Nisa ¶ gli almi boschetti, e gli
313
1810
gli almi boschetti, e gli ultimi confini ¶ d'Antèdone
314
1810
portava. ¶ Dell'Orcomèno Minïèo gli eletti, ¶ misti a quei
315
1810
di Jampoli van seco ¶ gli abitatori, e quei che
316
1810
gl'incoli d'Eubèa gli arditi Abanti, ¶ Eretrïensi, Calcidensi
317
1810
nemico ¶ petto smagliati fracassar gli usberghi. ¶ E quaranta di
318
1810
Della splendida Atene ecco gli eroi, ¶ popolo del magnanimo
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1810
che d'Egina ¶ lasciò gli scogli e di Masete
320
1810
e dell'aprica Arene ¶ gli abitanti e di Trio
321
1810
molti Epèi valorosi, e gli abitanti ¶ di Buprasio e
322
1810
da Rodi ne varâr gli alteri ¶ Rodiani per l
323
1810
di bellissime donne educatrice, ¶ gli eroi tacete, Mirmidón chiamati
324
1810
le navi in ordinanza. ¶ Gli abitator di Fere, appo
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1810
pestifer angue ¶ piaga offeso gli Achei l'abbandonaro. ¶ Ma
326
1810
di quelli che solcano gli ameni ¶ campi cui l
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1810
però le mesce ¶ con gli argenti penèi, ma vi
328
1810
de' cavalli insieme ¶ che gli Atridi seguîr. Prestanti assai
329
1810
il campo traversano veloci ¶ gli Achei, col piè che
330
1810
cui sul tergo ¶ suonan gli archi ricurvi, e gli
331
1810
gli archi ricurvi, e gli spedisce ¶ la rimota Amidone
332
1810
indovino Eunòmo. ¶ Ma con gli augurii il misero non
333
1810
lor duci ambo schierati ¶ gli eserciti si fur, mosse
334
1810
e spiranti valor marcian gli Achivi, ¶ pronti a recarsi
335
1810
dell'altro a fronte ¶ gli eserciti nemici, ecco Alessandro
336
1810
e con ripiglio acerbo ¶ gli fu sopra gridando: Ahi
337
1810
le frecce orrendo ¶ su gli omeri all'irato un
338
1810
le turbe Achille; ¶ ché gli pose nel cor questo
339
1810
il crudel morbo allontanar gli piaccia. ¶ Così detto, s
340
1810
qui grande ha su gli Argivi ¶ tutti possanza, e
341
1810
come bragia rossi ¶ fiammeggiavano gli occhi. E tale ei
342
1810
le parole. ¶ E fra gli Argivi profetando or cianci
343
1810
di grandezza ¶ famoso Atride, gli rispose Achille, ¶ qual premio
344
1810
sia. Ma giusti ¶ concedanmi gli Achivi altra captiva ¶ che
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1810
guatò bieco Achille, e gli rispose: ¶ Anima invereconda, anima
346
1810
queste parole. Due pensier gli fêro ¶ terribile tenzon nell
347
1810
amor nudrìa nel petto. ¶ Gli venne a tergo, e
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1810
sul cielo risalì fra gli altri Eterni. ¶ Achille allora
349
1810
perigliarti co' primi infra gli Achei, ¶ che ogni rischio
350
1810
achea contro ti dica, ¶ gli avuti doni in securtà
351
1810
mai virgulto ¶ germoglierà, poiché gli tolse il ferro ¶ con
352
1810
in pugno ¶ sel portano gli Achei che posti sono
353
1810
vincete ¶ e di senno gli Achei! Deh m'ascoltate
354
1810
anco ¶ di tanto insolentir gli diero il dritto? ¶ Tagliò
355
1810
quel dire Achille, e gli rispose: ¶ Un pauroso, un
356
1810
gliela tôrre: e ciò gli fia più duro. ¶ Disse
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1810
splenda ¶ che a scampar gli altri di rovina il
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1810
salvi alle navi pugneran gli Achei. ¶ Disse; e Patròclo
359
1810
giuste parti ¶ la diviser gli Achivi, e la leggiadra
360
1810
pel campo tutto ¶ volavano gli strali. Alfine un saggio
361
1810
che pieno ¶ compimento sortì. Gli Achivi a Crisa ¶ sovr
362
1810
me pur dianzi tolsero gli araldi, ¶ e menâr seco
363
1810
dire ¶ che sola fra gli Dei da ria sciagura
364
1810
suo lato ¶ siedi, e gli abbraccia le ginocchia, e
365
1810
ecatombe a Febo, onde gli sdegni ¶ placar del nume
366
1810
placar del nume che gli Achei percosse ¶ d'acerbissima
367
1810
amata figlia in man gli cesse; e il vecchio
368
1810
al suo fianco tenean gli spiedi in pugno ¶ di
369
1810
di conserva al ciel gli Eterni ¶ fean ritorno, ed
370
1810
Agamennón, che a forza ¶ gli rapì la sua donna
371
1810
movete, ¶ e suscitate fra gli Dei tumulto. ¶ De' banchetti
372
1810
notte ¶ i guerrieri e gli Dei; ma il dolce
373
1810
con presto parlar, Scendi, gli dice, ¶ scendi, Sogno fallace
374
1810
così la diva vision gli disse: ¶ Tu dormi, o
375
1810
quanti in arme ¶ prontamente gli Achei. Tempo è venuto
376
1810
divina ¶ voce d'intorno gli susurra ancora. ¶ Sorge, e
377
1810
Atride a parlamento ¶ convocaro gli Achei, che frettolosi ¶ accorsero
378
1810
or noi di porre ¶ gli Achivi in arme esaminiam
379
1810
in piè lo seguìan gli altri scettrati ¶ del re
380
1810
Achivi, del gran Dio gli alunni. ¶ Sostârsi alfine; ne
381
1810
al patrio lido rediran gli Achivi? ¶ ed a Prìamo
382
1810
e immoto in piedi. ¶ Gli si fece davanti la
383
1810
ti resta, ¶ pregoti, e gli altri fa restar. La
384
1810
d'Agamennóne; ¶ egli tenta gli Achei, pronto a punirli
385
1810
poteo. Divelti al piede ¶ gli schizzâr gli occhi nella
386
1810
al piede ¶ gli schizzâr gli occhi nella sabbia, ed
387
1810
capo in giuso. ¶ Oh gli eccellenti notator che ha
388
1810
una tempesta crepita ¶ su gli ammaccati scudi; ed ei
389
1810
salma, e l'armi gli rapîr di dosso. ¶ Qui
390
1810
fiero ¶ con gridi orrendi gli assalì, tre volte ¶ spense
391
1810
tra le late spalle ¶ gli dechinò sì forte una
392
1810
dal capo ¶ via saltar gli fe' l'elmo il
393
1810
sul terreno ¶ dalla manca gli cadde il gran pavese
394
1810
tutto uscìo ¶ di sentimento; gli tremaro i polsi, ¶ ristette
395
1810
tra le file vicino gli si strinse, ¶ nell'imo
396
1810
qui tutti ¶ questo braccio gli avrìa prostrati e spenti
397
1810
calcò d'un piede, ¶ gli svelse il telo dalla
398
1810
dono a Pelèo diero gli Dei. ¶ Libro decimosettimo ¶ Visto
399
1810
fatica. Il forte ¶ davanti gli sporgea l'asta e
400
1810
dal petto. ¶ Eterno Giove, gli rispose irato ¶ il biondo
401
1810
immerge di forza, e gli trafora ¶ il delicato collo
402
1810
Ei cadde, e sopra ¶ gli tonâr l'armi; e
403
1810
steso, alla mia fuga ¶ gli Achei per certo insulteran
404
1810
amico. ¶ Mentre tai cose gli ragiona il core, ¶ da
405
1810
e il morto abbandonò, gli occhi volgendo ¶ tratto tratto
406
1810
Troia orrido pasto. ¶ Ma gli fu sopra col turrito
407
1810
abbassa ¶ il sopracciglio che gli copre il lampo ¶ delle
408
1810
che ne' conflitti ¶ scalda gli amici della patria veri
409
1810
dentro le mura, renderìan gli Achei ¶ di Sarpedonte le
410
1810
di possa ¶ tutti avanza gli Argivi, e schiera il
411
1810
sazi i cani e gli augei, quanto pel mio
412
1810
cor con assiepati scudi ¶ gli Achei fêr cerchio di
413
1810
cozzo ¶ i Troiani respinsero gli Achivi ¶ che sbigottiti abbandonâr
414
1810
ma presto ¶ si raccostâr gli Achei, ché il grande
415
1810
più prestante ¶ sovra tutti gli Achei dopo il Pelìde
416
1810
del Pelasgo Leto, ¶ Ippòtoo gli avea d'un saldo
417
1810
nessun, quantunque ¶ desideroso, allontanar gli seppe. ¶ Fra la turba
418
1810
i polsi; dalle man gli cadde ¶ del morto il
419
1810
spalla ¶ la ferrea punta gli passò la strozza. ¶ Cadde
420
1810
Ippòtoo e Forci strascinâr gli Argivi ¶ le morte salme
421
1810
Ilio fuggiti, e avrìan gli Argivi ¶ contro il decreto
422
1810
desïoso ¶ si scagliò tra gli Achei. Ma degli scudi
423
1810
cadon trafitti: ché neppur gli Argivi ¶ senza sangue combattono
424
1810
suo diletto amico ora gli tacque. ¶ In questo d
425
1810
con minacce al corso ¶ gli stimola. Ostinati essi né
426
1810
il cocchio e fra gli Achei. Sublime ¶ combatteva su
427
1810
arte, chi meglio tra gli Achei l'intende ¶ di
428
1810
difesa, ¶ e il rintuzzar gli ostili assalti; e voi
429
1810
cinto, ¶ l'imo ventre gli aperse. A quella guisa
430
1810
l'acuta ¶ asta tremando gli rapì la vita. ¶ Fe
431
1810
curvossi, e la schivò. Gli rase ¶ le terga il
432
1810
spirti repente non spartìan gli Aiaci ¶ d'Automedonte accorsi
433
1810
figlio. Or poiché tutti ¶ gli ebbe schierati co' lor
434
1810
uditi ¶ del lor sire gli accenti. E in quella
435
1810
non altramente ¶ addensati venìan gli elmi e gli scudi
436
1810
venìan gli elmi e gli scudi. ¶ Scudo a scudo
437
1810
vago lavorìo, cui Teti ¶ gli avea riposto nella nave
438
1810
suo recinto ¶ libando, e gli occhi sollevando al cielo
439
1810
alta ¶ agghiacciata Dodona, ove gli austeri ¶ Selli che han
440
1810
tonante Iddio, ¶ l'ardir gli afforza in petto, onde
441
1810
i peonii cavalier condutti. ¶ Gli mise il colpo alla
442
1810
sgominarsi i Teucri, ¶ e gli Achivi inseguirli, e via
443
1810
subitamente le vedette e gli alti ¶ gioghi e le
444
1810
spalle agl'incalzanti Achei ¶ gli ostinati Troiani: e tuttavolta
445
1810
cedean forzati e lenti ¶ gli occupati navigli. Allor diffusa
446
1810
violento ¶ fato le luci gli occupò per sempre. ¶ S
447
1810
dalla biga, ¶ e morte gli tirò su gli occhi
448
1810
morte gli tirò su gli occhi il velo. ¶ Idomenèo
449
1810
di sangue s'empîr gli occhi, e sangue ¶ soffiò
450
1810
che a Pelèo diero gli Dei ¶ preclaro dono. E
451
1810
lasciato ¶ dalle mani fuggir. Gli si fe' sopra ¶ l
452
1810
coll'asta, e tal gli spinse un colpo ¶ su
453
1810
Quindi Erìalo, che contro gli venìa, ¶ giunge d'un
454
1810
lo si recinse e gli rapìo la vita. ¶ Indi
455
1810
Licii, fuggite? Ah per gli Dei ¶ rivolate alla pugna
456
1810
I fratelli ivi e gli amici ¶ l'onoreranno di
457
1810
il compagno corridor disteso ¶ gli altri due costernârsi, e
458
1810
e non l'offese. ¶ Gli fe' risposta il Tessalo
459
1810
suoi ripari il cor gli aperse il petto. ¶ Qual
460
1810
sé chiamato, ¶ Caro Glauco, gli disse, or t'è
461
1810
ferro a un tempo gli fu svelto e l
462
1810
Mirmidóni ¶ parârsi innanzi, e gli arrestâr. Ma Glauco, ¶ dell
463
1810
Licii compagni inanimando, ¶ io gli sproni al conflitto, e
464
1810
il sangue, e gagliardìa gli crebbe. ¶ Sentì del Dio
465
1810
sprona l'acheo valor. Gli Aiaci in prima, ¶ già
466
1810
Primi i Troiani ¶ respinsero gli Achei, spento Epigèo. ¶ Del
467
1810
illustre figlio, e fra gli audaci Tessali ¶ audacissimo. A
468
1810
improvvista, e il giavellotto ¶ gli ficcò nelle coste appunto
469
1810
egregio guerriero alto dolore ¶ gli Achei comprese ed alta
470
1810
baldi. ¶ Né si smarrîr gli Achivi, ma di punta
471
1810
lunge il suono ¶ va gli orecchi a ferir, tale
472
1810
nell'aspra pugna ¶ Giove gli sguardi lampeggianti, e seco
473
1810
a Giove piacque esasperar gli sdegni. ¶ Così le corruscanti
474
1810
Così le corruscanti arme gli Achivi ¶ trasser di dosso
475
1810
Stolto! ché in danno gli tornò dassezzo. ¶ Se d
476
1810
alla morte ti chiamâr gli Dei, ¶ magnanimo guerrier? Fur
477
1810
stese questi al terren, gli altri non fûro ¶ lenti
478
1810
avrìan di Troia ¶ consumato gli Achei l'alto conquisto
479
1810
dell'arduo muro ¶ su gli sproni montò; tre volte
480
1810
occulto seminava intanto ¶ tra gli Achei lo scompiglio e
481
1810
hai ¶ tu più dunque gli orecchi, e in te
482
1810
che tutti fo tremar gli Dei. ¶ Obbedì la veloce
483
1810
la percoti, ¶ e spaventa gli Achei. Cura ti prenda
484
1810
tal ne' polsi valentìa gli metti, ¶ ch'egli fino
485
1810
Ellesponto ¶ cacci in fuga gli Achivi. Allor la via
486
1810
equestri, ed a spronar gli esorta ¶ verso le navi
487
1810
la strada, e fugherò gli achivi eroi. ¶ Disse, ed
488
1810
inanimando ¶ i cavalieri. Ma gli Achei, siccome ¶ veltri e
489
1810
tutti obbedîr volonterosi. ¶ Ambo gli Aiaci e Teucro e
490
1810
Teucri il Dio contro gli Achei ¶ che stretti insieme
491
1810
notturne si scompiglia; ¶ così gli Achivi costernârsi; e Apollo
492
1810
in che tanto ¶ sudâr gli Achivi, dispergesti, e loro
493
1810
sì da' Troi domi gli Achivi. ¶ Così pregava. L
494
1810
scagliâr più fieri ¶ contro gli Achivi, ed incalzâr la
495
1810
core. ¶ Così detto, volò. Gli Achivi intanto ¶ fermi de
496
1810
un sol legno ambo gli eroi ¶ travagliansi, né questi
497
1810
ché il dardo ¶ lagrimoso gli entrò dentro la nuca
498
1810
nell'atto del tirar, gli ruppe ¶ del bell'arco
499
1810
e ch'io medesmo ¶ gli adattai questa mane, onde
500
1810
potesse. ¶ O mio diletto, gli rispose Aiace, ¶ poiché l