Antonio Moresco, Gli esordi, 1998
concordanze di «gli»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1998 | totale dell’arnia, dove gli occhi servono a poco | ||
2 | 1998 | mio banco e con gli occhi girati verso la | ||
3 | 1998 | e, a guardarla con gli occhi stretti da una | ||
4 | 1998 | sull’inginocchiatoio, senza alzare gli occhi nella chiesa attraversata | ||
5 | 1998 | tempo passava. Distinguevo appena gli involucri viola delle immagini | ||
6 | 1998 | piedi dell’altare. Vedevo gli involucri dei loro corpi | ||
7 | 1998 | un po’ alla volta gli occhi, non si capiva | ||
8 | 1998 | sopra...” mi dicevo socchiudendo gli occhi a mia volta | ||
9 | 1998 | mie mani il liberarti?» gli spiegava Pilato. Si era | ||
10 | 1998 | un po’ nelle spalle, gli sorrise a sua volta | ||
11 | 1998 | seduta sulle pietre, ma gli pareva di non riuscire | ||
12 | 1998 | a muovere le dita. Gli pareva che l’uomo | ||
13 | 1998 | sete...» provò a mormorare. ¶ Gli avevano già tolto i | ||
14 | 1998 | tolto i vestiti, ma gli pareva che nessuno potesse | ||
15 | 1998 | una spalla. L’uomo gli stava inaspettatamente legando un | ||
16 | 1998 | della croce. Vide che gli stava immergendo l’ago | ||
17 | 1998 | sentì che la testa gli piombava sul petto, non | ||
18 | 1998 | di un centurione che gli stava tirando con due | ||
19 | 1998 | angoli, e passare tra gli inginocchiatoi scomposti e rovesciati | ||
20 | 1998 | sul corpo di Gesù. ¶ Gli stava togliendo i punti | ||
21 | 1998 | bordo del sepolcro, teneva gli occhi un po’ stretti | ||
22 | 1998 | un po’ più lungo gli usciva dalla carne. ¶ L | ||
23 | 1998 | metallo luccicante. ¶ Dovevo tenere gli occhi molto stretti perché | ||
24 | 1998 | Continuavo a guardarla con gli occhi molto stretti. Non | ||
25 | 1998 | nella sua imbottitura. ¶ Alzai gli occhi verso la vecchia | ||
26 | 1998 | una delle finestre, schermandosi gli occhi con la mano | ||
27 | 1998 | ma mi pareva che gli altri seminaristi stessero con | ||
28 | 1998 | altri seminaristi stessero con gli occhi abbassati e un | ||
29 | 1998 | costruzione, si fermavano con gli occhi spalancati dietro i | ||
30 | 1998 | di confondersi rapidamente con gli altri nel cortile. ¶ Qualcuno | ||
31 | 1998 | avvicinava sempre più, rasentando gli spigoli della vecchia costruzione | ||
32 | 1998 | abiti borghesi che non gli avevo mai visto addosso | ||
33 | 1998 | assottigliata ancora di più, gli vedevo sbalzare l’osso | ||
34 | 1998 | cui bordi indugiavano ancora gli ultimi gruppi di parenti | ||
35 | 1998 | confondersi di nuovo con gli altri che stavano in | ||
36 | 1998 | qua e là per gli improvvisi cambi di direzione | ||
37 | 1998 | un po’. ¶ Dovevo avere gli occhi spalancati, forse tutto | ||
38 | 1998 | rasata sotto il rubinetto. Gli spari si stampavano a | ||
39 | 1998 | intensamente gialli. Bisognava stringere gli occhi per guardarli. ¶ Non | ||
40 | 1998 | verso l’officina, con gli schettini ai piedi per | ||
41 | 1998 | ondate sul suo volto, gli cancellavano di tanto in | ||
42 | 1998 | tremava per lo sforzo, gli ballavano sul volto gli | ||
43 | 1998 | gli ballavano sul volto gli occhiali da sole troppo | ||
44 | 1998 | col padre priore che gli aveva preso il braccio | ||
45 | 1998 | Non si era tolto gli occhiali da sole nemmeno | ||
46 | 1998 | scardinata. Il padre priore gli si accostava a tratti | ||
47 | 1998 | occhi non potessero vedermi. Gli tremavano le labbra a | ||
48 | 1998 | aumentato poco per volta, gli occhi di tutti attraversavano | ||
49 | 1998 | villa continuavano a venire gli urli selvaggi di Turchina | ||
50 | 1998 | cominciai a pedalare con gli schettini ai piedi, lungo | ||
51 | 1998 | poco per volta lungo gli esofagi dei gatti. I | ||
52 | 1998 | Mi pareva che tutti gli animali ubriacati gridassero in | ||
53 | 1998 | direzione, ma anche tutti gli altri minuscoli animali che | ||
54 | 1998 | trasparente contro il bagliore, gli si vedevano le ossa | ||
55 | 1998 | fronte. La cercavo con gli occhi, nei pochi istanti | ||
56 | 1998 | bisogno di tenere aperti gli occhi. Il pene mi | ||
57 | 1998 | incenerita. ¶ Dalla massa venivano gli urli dell’Albino, che | ||
58 | 1998 | lunghissima forcella per rivoltare gli oggetti più voluminosi e | ||
59 | 1998 | far volare di lato gli schettini scalciando con forza | ||
60 | 1998 | intorno nel cortile, dove gli strati di ghiaia erano | ||
61 | 1998 | alla massa. Seguivo con gli occhi l’instancabile forcella | ||
62 | 1998 | sopra la sua testa. Gli ultimi ospiti si salutavano | ||
63 | 1998 | girando in pigiama per gli ultimissimi saluti, con un | ||
64 | 1998 | conteneva entrambi, misi anche gli schettini nella valigia. ¶ Un | ||
65 | 1998 | accostai piano alla porta. Gli stipiti parevano essersi gonfiati | ||
66 | 1998 | portone. Avrei voluto tenere gli occhi aperti ancora un | ||
67 | 1998 | vedere molto bene. Tutti gli altri letti erano vuoti | ||
68 | 1998 | chiesa. ¶ Richiusi di nuovo gli occhi, forse. Quando li | ||
69 | 1998 | silenzio nella camerata. ¶ Avevo gli occhi quasi chiusi, temevo | ||
70 | 1998 | suoi lineamenti non sembravano gli stessi. Continuavo a guardarlo | ||
71 | 1998 | Continuavo a guardarlo con gli occhi quasi chiusi, mentre | ||
72 | 1998 | occhi quasi chiusi, mentre gli altri seminaristi tornavano dagli | ||
73 | 1998 | fianco, continuavo a tenere gli occhi abbassati e quasi | ||
74 | 1998 | più l’uomo con gli occhiali, il suo letto | ||
75 | 1998 | vuoto dell’uomo con gli occhiali, prima di riaddormentarmi | ||
76 | 1998 | giornale. Certe notti chiudevo gli occhi di colpo per | ||
77 | 1998 | in quel momento avevo gli occhi chiusi e mi | ||
78 | 1998 | allontanarsi, potevo aprire nuovamente gli occhi. Venivano per lo | ||
79 | 1998 | di schiena, per tenere gli occhi semichiusi verso il | ||
80 | 1998 | Provai ad aprire maggiormente gli occhi, perché credevo che | ||
81 | 1998 | si erano alzati tutti gli altri, passando in ciabatte | ||
82 | 1998 | in escursione. Cercavo con gli occhi la fila di | ||
83 | 1998 | si aspetti, prima che gli altri abbiano il tempo | ||
84 | 1998 | riuscivo a capire come gli stessero attaccate. Riconoscevo qua | ||
85 | 1998 | tempo dall’uomo con gli occhiali. ¶ «Cominciamo da qui | ||
86 | 1998 | era l’uomo con gli occhiali, ma erano arrivati | ||
87 | 1998 | parlare, eppure capitava che gli altri si comportassero come | ||
88 | 1998 | avevo l’impressione che gli altri rispondessero a frasi | ||
89 | 1998 | all’improvviso e con gli occhi arrossati dalla chiesa | ||
90 | 1998 | Si guardava attorno con gli occhi sbarrati, in chiesa | ||
91 | 1998 | Soffiava forte, l’aria gli usciva divisa da ciascuna | ||
92 | 1998 | al Gatto, dopo che gli altri erano stati poco | ||
93 | 1998 | le domeniche, segno che gli occupanti erano stati infine | ||
94 | 1998 | parlando dell’uomo con gli occhiali, ma che il | ||
95 | 1998 | anche al mio volto. Gli occhi e le orecchie | ||
96 | 1998 | Andavo a sedermi con gli schettini ai piedi sui | ||
97 | 1998 | nastri al paraurti, mentre gli sposi fingevano di non | ||
98 | 1998 | forza con le mani. Gli invitati stavano fermi in | ||
99 | 1998 | punti del cortile, anche gli sposi erano immobili e | ||
100 | 1998 | colombi schizzavano fuori con gli occhi un po’ sbarrati | ||
101 | 1998 | faticasse a sostenerle, girò gli occhi verso la villa | ||
102 | 1998 | fronte allo Ziò. Alzavo gli occhi, lo sorprendevo di | ||
103 | 1998 | d’acquavite!» sentivo che gli stava proponendo il Nervo | ||
104 | 1998 | rientrato con la moto. Gli vedevo scintillare braccia e | ||
105 | 1998 | la mano, il Nervo gli riempiva il bicchierino, fino | ||
106 | 1998 | sottobraccio. Li seguivo con gli occhi, mentre si spostavano | ||
107 | 1998 | gridare da lontano. ¶ Girai gli occhi verso la piccionaia | ||
108 | 1998 | spazio. Non staccavo più gli occhi dalla bifora, dietro | ||
109 | 1998 | Dea. Anche alcuni ospiti gli si erano fatti attorno | ||
110 | 1998 | appena un po’, ma gli fu sufficiente per potermi | ||
111 | 1998 | averla da tempo sotto gli occhi, trasformata in un | ||
112 | 1998 | cadere. Si spaccavano sotto gli pneumatici delle auto, al | ||
113 | 1998 | una pompa. Camminava con gli stivaloni di gomma nell | ||
114 | 1998 | qua e là sotto gli strattoni dello Ziò, ancora | ||
115 | 1998 | sul suo fondo, quando gli era arrivato all’orecchio | ||
116 | 1998 | perché un unico testicolo gli schizzava fuori lucente dalla | ||
117 | 1998 | minacciosamente sul fondo con gli stivaloni, e a volte | ||
118 | 1998 | stivaloni, e a volte gli sfuggivano di mano, schizzavano | ||
119 | 1998 | la Dea stava sbattendo gli ultimi pesci con forza | ||
120 | 1998 | Dea. ¶ «Allora?» chiese con gli occhi fissi sul pavimento | ||
121 | 1998 | era silenziosa, perché anche gli ospiti si erano alzati | ||
122 | 1998 | Tenevo a mia volta gli occhi fissi sul pavimento | ||
123 | 1998 | della serra. ¶ Seguivo con gli occhi i suoi continui | ||
124 | 1998 | la notizia che tutti gli altri colombi di Ducale | ||
125 | 1998 | improvviso fece girare tutti gli occhi verso la volta | ||
126 | 1998 | C’erano quasi tutti gli ospiti, i colombicoltori e | ||
127 | 1998 | sua massima espansione. Tutti gli occhi stavano fissi su | ||
128 | 1998 | cominciare finalmente a sciogliersi. ¶ Gli ospiti si avviarono verso | ||
129 | 1998 | poter seguire di persona gli ultimi preparativi dell’incendio | ||
130 | 1998 | chiarore della serra oltre gli ultimi gradini. Lo Ziò | ||
131 | 1998 | orecchio. Adesso avanzavo con gli occhi un po’ sbarrati | ||
132 | 1998 | braccia nell’oscurità. Avevo gli occhi spalancati e non | ||
133 | 1998 | capovolte nello spazio. Anche gli occhi dovevano essere girati | ||
134 | 1998 | uno dopo l’altro gli abitanti della villa. L | ||
135 | 1998 | l’ascoltava senza distogliere gli occhi dalle fiamme, il | ||
136 | 1998 | per molto nello spazio. Gli occhi che le guardavano | ||
137 | 1998 | andavano a spegnersi contro gli abiti degli ospiti, che | ||
138 | 1998 | da quel punto tutti gli altri che stavano attorno | ||
139 | 1998 | dall’incendio. Stavano con gli occhietti sbarrati, piombavano a | ||
140 | 1998 | nella massa, si contendevano gli ultimi filamenti ancora spenti | ||
141 | 1998 | con la tanica, quando gli passavano a poca distanza | ||
142 | 1998 | da dentro la villa gli urli selvaggi delle doglie | ||
143 | 1998 | seguire il proiettile con gli occhi, per vedere se | ||
144 | 1998 | benzina sugli animali che gli capitavano tra i piedi | ||
145 | 1998 | e si ispessiva. Avevo gli schettini ai piedi e | ||
146 | 1998 | a tramontare. ¶ Mi tolsi gli schettini, mi ricoprii il | ||
147 | 1998 | dove si dovevano raccogliere gli invitati per il pranzo | ||
148 | 1998 | garza piano piano, chiudendo gli occhi quando dovevo strapparla | ||
149 | 1998 | La Dirce stava dando gli ultimi ritocchi ai tre | ||
150 | 1998 | cinta della massa. ¶ Tra gli strati di foglie accatastate | ||
151 | 1998 | le palpebre per guardargli gli occhi. Poi aveva tentato | ||
152 | 1998 | oscurità, temevo che tutti gli insetti vaganti ci si | ||
153 | 1998 | capire che stesse tenendo gli occhi quasi chiusi, dopo | ||
154 | 1998 | nelle intelaiature senza stucco, gli spigoli dei muri non | ||
155 | 1998 | della moto, mentre Lenìn gli stava gridando qualcosa dalle | ||
156 | 1998 | di alzare di nuovo gli occhi sulla villa. A | ||
157 | 1998 | un po’ di lato, gli occhi stretti e quasi | ||
158 | 1998 | la Pesca!» gridò con gli occhi socchiusi. «Gliela metterò | ||
159 | 1998 | contro il Nervo, che gli si era infine accostato | ||
160 | 1998 | di più, dovevo avere gli occhi spalancati. ¶ Un istante | ||
161 | 1998 | per riformare la fasciatura. Gli strati di garza si | ||
162 | 1998 | si sovrapponevano sempre più gli uni agli altri, badavo | ||
163 | 1998 | dopo l’altro. Sovrapponevo gli strati in modo sempre | ||
164 | 1998 | Pesca continuava a evidenziare gli ostacoli disseminati sui gradini | ||
165 | 1998 | mobile. Mi girai verso gli angoli più bui, per | ||
166 | 1998 | vicinissimo. Stringevano un po’ gli occhi per la luce | ||
167 | 1998 | bottone, mi indicava anche gli altri, uno dopo l | ||
168 | 1998 | corpi nel lettone, anche gli oggetti sconosciuti che mi | ||
169 | 1998 | ci guardava, non apriva gli occhi, ma le sue | ||
170 | 1998 | silenzio e senza aprire gli occhi. ¶ Avevo di nuovo | ||
171 | 1998 | ricordarmi di tenere chiusi gli occhi. Il bagliore della | ||
172 | 1998 | anche la Pesca teneva gli occhi chiusi, sembrava addormentata | ||
173 | 1998 | contro la vestaglia. Chiudevo gli occhi, solo perché mi | ||
174 | 1998 | suono mi sorprendeva con gli occhi ancora aperti. ¶ “Dov | ||
175 | 1998 | mi ricordavo di riaprire gli occhi. Mi girai sulla | ||
176 | 1998 | due o tre volte gli occhi. Li riaprii. Ora | ||
177 | 1998 | Quando aprii di nuovo gli occhi era già giorno | ||
178 | 1998 | la mano di chi gli si accostava per un | ||
179 | 1998 | la macchina scoperta e gli occhialoni impolverati, e Turchina | ||
180 | 1998 | con aria sbalordita, mentre gli uccelli piombavano a terra | ||
181 | 1998 | quando un nuovo vociare gli fece cambiare ancora una | ||
182 | 1998 | niente fosse a passeggiare. Gli anatroccoli erano saliti uno | ||
183 | 1998 | d’occhio un istante. Gli camminava vicinissimo, lo tallonava | ||
184 | 1998 | spostata da una parte, gli svolazzava un po’ sfilacciata | ||
185 | 1998 | con l’acquavite tutti gli animali. ¶ Qualche istante dopo | ||
186 | 1998 | altra. Mi passavano sotto gli occhi piccoli antipasti perfettamente | ||
187 | 1998 | piatti da lavare, con gli occhi quasi chiusi forse | ||
188 | 1998 | Avvicinavo ancora di più gli occhi, quando si chinava | ||
189 | 1998 | tintinnando sui vassoi. Poi gli invitati cominciarono uno dopo | ||
190 | 1998 | portati i piatti con gli avanzi. ¶ Fuori dalla serra | ||
191 | 1998 | avanzi. ¶ Fuori dalla serra gli invitati si stiracchiavano al | ||
192 | 1998 | sposo aveva già messo gli occhialoni, l’aspettava vicino | ||
193 | 1998 | dalla quale spuntavano solamente gli occhi. ¶ “Il Nervo!” lo | ||
194 | 1998 | viaggio. Una cerniera luccicante gli attraversava tutto il corpo | ||
195 | 1998 | arrivare fino a me. Gli interpellati si limitavano a | ||
196 | 1998 | ero scordato di metterci gli schettini. La camerata era | ||
197 | 1998 | luce. L’uomo con gli occhiali era girato di | ||
198 | 1998 | la calotta lucente che gli avvolgeva per intero la | ||
199 | 1998 | per intero la testa gli si dovesse lacerare. Si | ||
200 | 1998 | Lo guardavo, mentre sollevava gli alettoni verso il pedale | ||
201 | 1998 | scatto a ogni colpo. Gli altri si erano messi | ||
202 | 1998 | Soltanto l’uomo con gli occhiali mi girava la | ||
203 | 1998 | su se stesso incrociando gli occhi degli astanti, come | ||
204 | 1998 | nuca dell’uomo con gli occhiali, che rimaneva ostinatamente | ||
205 | 1998 | lucente della tuta. Chiudevo gli occhi, sentivo che mi | ||
206 | 1998 | millimetro. Aprivo un po’ gli occhi, mentre stavo come | ||
207 | 1998 | ultimo forsennato inseguimento. ¶ Spalancai gli occhi per riuscire a | ||
208 | 1998 | Mi guardavo intorno con gli occhi spalancati, fermo sulla | ||
209 | 1998 | stupore, stringendo un po’ gli occhi come per cercare | ||
210 | 1998 | la mia lettura. Alzai gli occhi. Molti degli invitati | ||
211 | 1998 | nell’aria, come raggi. Gli ospiti si spostavano alzando | ||
212 | 1998 | quel grande parco. Mentre gli passavo accanto, vidi che | ||
213 | 1998 | e aveva già messo gli occhialoni. Poi anche la | ||
214 | 1998 | la coda di entrambi gli occhi lo spazio che | ||
215 | 1998 | maglie della rete, e gli uccelli venivano giù in | ||
216 | 1998 | un filo di bava gli colava fuori di bocca | ||
217 | 1998 | potuto prenderlo. Se Bortolana gli si avvicinava un po | ||
218 | 1998 | spazio continuavano a venire gli stridori e i battiti | ||
219 | 1998 | che alcuni arrivavano con gli occhi così chiusi che | ||
220 | 1998 | capire ciò che Bortolana gli diceva. Lo Ziò aveva | ||
221 | 1998 | a fisarmonica già chiuse, gli animaletti notturni si svegliavano | ||
222 | 1998 | un l’altro, con gli occhietti socchiusi negli anfratti | ||
223 | 1998 | anche mentre i visitatori gli stavano parlando, prendeva la | ||
224 | 1998 | spegnevano poco per volta gli echi degli spari, si | ||
225 | 1998 | molto piano e con gli occhi quasi chiusi, come | ||
226 | 1998 | su per l’occasione. Gli ospiti, intanto, si lavavano | ||
227 | 1998 | si affrettava a togliere gli ultimi spilli dal vestito | ||
228 | 1998 | il muro di cinta, gli ultimi voli dei colombi | ||
229 | 1998 | ghiaia del cortile, alzando gli occhi di tanto in | ||
230 | 1998 | nella notte. Allora anche gli altri puntini luminosi che | ||
231 | 1998 | uno per uno tutti gli ossicini, ripuliva le resche | ||
232 | 1998 | unghia, faceva saltar via gli occhietti dalle teste con | ||
233 | 1998 | sarta cominciava a conficcare gli spilli, togliendoseli dalle labbra | ||
234 | 1998 | la fronte, pareva conficcarle gli spilli direttamente nel corpo | ||
235 | 1998 | verso il parco, mentre gli ospiti ne stavano tornando | ||
236 | 1998 | qualche istante, frugando con gli occhi nell’oscurità. Nelle | ||
237 | 1998 | po’ nella penombra, con gli spuntoni dei peli tagliati | ||
238 | 1998 | un solo istante tutti gli strati sovrapposti e pesanti | ||
239 | 1998 | pesanti del fogliame. ¶ Levando gli occhi dal libro di | ||
240 | 1998 | i pugni serrati contro gli occhi chiusi, dalle sue | ||
241 | 1998 | e fumava intensamente, con gli occhi chiusi e la | ||
242 | 1998 | nuovo. L’uomo con gli occhiali, che doveva avere | ||
243 | 1998 | la testa, i capelli gli ricadevano pesantemente ai lati | ||
244 | 1998 | altro qualche istante dopo gli aveva risposto conficcandogli la | ||
245 | 1998 | di fronte a tutti gli altri, in quel momento | ||
246 | 1998 | quaderno che avevo sotto gli occhi, non riuscivo neanche | ||
247 | 1998 | fondo alla piscina con gli schettini ai piedi ma | ||
248 | 1998 | del rosario, la corona gli pendeva inerte tra le | ||
249 | 1998 | la corona di chi gli stava vicino e faceva | ||
250 | 1998 | la testa, si copriva gli occhi. ¶ Molti giorni dopo | ||
251 | 1998 | sforzo, ma i tendini gli balzavano fuori dai polsi | ||
252 | 1998 | far apparire che questo gli fosse stato, al contrario | ||
253 | 1998 | L’aria vibrava per gli spari ai piattelli. Mi | ||
254 | 1998 | dovessi chiedere, forse perché gli pareva che mi aggirassi | ||
255 | 1998 | senza le mani, con gli occhi molto abbassati, quasi | ||
256 | 1998 | Anche lui non staccava gli occhi dal mio volto | ||
257 | 1998 | sua incontenibile risata. Chi gli sedeva accanto doveva avere | ||
258 | 1998 | doveva avere pensato che gli fosse andato di traverso | ||
259 | 1998 | a mangiare piano, con gli occhi sbarrati dentro il | ||
260 | 1998 | se l’uomo con gli occhiali aveva cominciato a | ||
261 | 1998 | quando l’uomo con gli occhiali aveva superato già | ||
262 | 1998 | della mia presenza, quando gli capitava di passarmi vicino | ||
263 | 1998 | sghignazzante. Si accalcava con gli altri alla base del | ||
264 | 1998 | severamente l’uomo con gli occhiali, perché non si | ||
265 | 1998 | tigli. L’uomo con gli occhiali si allontanava gesticolando | ||
266 | 1998 | voglia di frantumarle con gli occhi socchiusi, sotto i | ||
267 | 1998 | strette l’uomo con gli occhiali, perché lo vedevo | ||
268 | 1998 | bianco come un lenzuolo, gli vedevo tremare mani e | ||
269 | 1998 | scorgevo l’uomo con gli occhiali trafficare attorno alla | ||
270 | 1998 | il suo rapporto con gli oggetti era cambiato. Se | ||
271 | 1998 | caso fino a lui gli appariva intenzionalmente scarsa o | ||
272 | 1998 | il fumo, lasciava che gli si spegnesse tra le | ||
273 | 1998 | e l’uomo con gli occhiali attirava la fiamma | ||
274 | 1998 | invece il padre priore gli si avvicinava, si metteva | ||
275 | 1998 | fianco contro la ringhiera, gli parlava. L’uomo con | ||
276 | 1998 | parlava. L’uomo con gli occhiali s’inclinava nell | ||
277 | 1998 | tratto l’uomo con gli occhiali. «Dov’è finito | ||
278 | 1998 | termine delle orazioni. Tutti gli altri erano già usciti | ||
279 | 1998 | quello dell’uomo con gli occhiali, che doveva essersi | ||
280 | 1998 | visto dall’uomo con gli occhiali, che stava rientrando | ||
281 | 1998 | coperte. L’uomo con gli occhiali era già girato | ||
282 | 1998 | prendere sonno. Dovevo avere gli occhi spalancati, perché la | ||
283 | 1998 | scrollarsi di dosso anche gli altri muratori che stavano | ||
284 | 1998 | dal soffitto. ¶ Nessuno alzava gli occhi dal libro di | ||
285 | 1998 | labbra in modo che gli astanti credessero di udire | ||
286 | 1998 | degli inginocchiatoi, perché, levando gli occhi, lo vidi immobile | ||
287 | 1998 | già in perfetto equilibrio gli uni sopra gli altri | ||
288 | 1998 | equilibrio gli uni sopra gli altri. Cominciai a trasportarli | ||
289 | 1998 | uno all’uomo con gli occhiali, che ci si | ||
290 | 1998 | molto grandi. Guardava intanto gli altri letti, per accertarsi | ||
291 | 1998 | silenziosa. Si avviò con gli altri verso lo stanzone | ||
292 | 1998 | vedere come stavano facendo gli altri. Poi la luce | ||
293 | 1998 | di fronte a tutti gli altri chinati sugli inginocchiatoi | ||
294 | 1998 | mentre stavo seduto con gli schettini ai piedi, vidi | ||
295 | 1998 | sforzo l’uomo con gli occhiali «e arrivare di | ||
296 | 1998 | passaggio. ¶ Il padre priore gli stringeva il polso più | ||
297 | 1998 | dicendo l’uomo con gli occhiali «e guardavo proprio | ||
298 | 1998 | mentre stavo seduto con gli schettini ai piedi sul | ||
299 | 1998 | passate le suore perché gli inginocchiatoi luccicavano di cera | ||
300 | 1998 | Mi alzai, mi sganciai gli schettini. Gettai lontano il | ||
301 | 1998 | freddo. ¶ L’uomo con gli occhiali si aggirava per | ||
302 | 1998 | esplose. ¶ L’uomo con gli occhiali continuava a non | ||
303 | 1998 | all’inginocchiatoio. Seguiva con gli occhi quelli che tornavano | ||
304 | 1998 | fiatava. L’altro prefetto gli teneva ferma la testa | ||
305 | 1998 | le vene del collo gli erano balzate in rilievo | ||
306 | 1998 | la testa inclinata, mentre gli accorciava ancora di più | ||
307 | 1998 | sé, ma come se gli fosse scoppiata una vena | ||
308 | 1998 | a farla sanguinare. ¶ Avevo gli occhi sbarrati, ma la | ||
309 | 1998 | la testa arrovesciata e gli occhi fissi al soffitto | ||
310 | 1998 | denti serrati, la mascella gli sbalzava un po’ in | ||
311 | 1998 | delle costole, senza aprire gli occhi, mentre l’altro | ||
312 | 1998 | erano ormai allentate. Raggiunsi gli abbeveratoi. Molti avevano già | ||
313 | 1998 | forma dell’uomo con gli occhiali, che stava girato | ||
314 | 1998 | sonno leggero quando, aprendo gli occhi, vidi la sagoma | ||
315 | 1998 | prima. L’uomo con gli occhiali aveva annodato una | ||
316 | 1998 | una camicia che non gli avevo ancora visto. Non | ||
317 | 1998 | doveva essere sua perché gli stava larga e tutta | ||
318 | 1998 | un po’ di schiuma gli era rimasta sopra una | ||
319 | 1998 | chiesa erano stati rinnovati gli addobbi dell’altare, c | ||
320 | 1998 | Gatto si aggirava tra gli altri, assente. L’altro | ||
321 | 1998 | quello che adoperavo tutti gli altri giorni. Era formato | ||
322 | 1998 | altare. L’uomo con gli occhiali si era inclinato | ||
323 | 1998 | volta l’uomo con gli occhiali, mi parve di | ||
324 | 1998 | alcun suono, mentre tutti gli altri stavano intonando con | ||
325 | 1998 | Il padre priore muoveva gli avambracci con difficoltà, quasi | ||
326 | 1998 | soltanto la faccia paleolitica. Gli consegnavo il turibolo perché | ||
327 | 1998 | vaso del turibolo. ¶ Abbassai gli occhi. ¶ Era finita sul | ||
328 | 1998 | priore aveva intanto staccato gli occhi dalla grande ostia | ||
329 | 1998 | così rapidamente che temevo gli saltasse la borchia del | ||
330 | 1998 | torrone. L’uomo con gli occhiali, che neppure quella | ||
331 | 1998 | più l’uomo con gli occhiali. Feci un giro | ||
332 | 1998 | per la notte. ¶ Abbassai gli occhi verso il declivio | ||
333 | 1998 | quasi a picco. Strinsi gli occhi per vedere meglio | ||
334 | 1998 | Mi sfregai di nuovo gli occhi e nella nuova | ||
335 | 1998 | inconfondibile dell’uomo con gli occhiali. ¶ Avrei voluto alzarmi | ||
336 | 1998 | posto. L’uomo con gli occhiali stava seduto sul | ||
337 | 1998 | e molti restavano con gli occhi sbarrati, la testa | ||
338 | 1998 | uno di silenzio. Richiudevo gli occhi un istante, come | ||
339 | 1998 | seminarista sordomuto, non staccavo gli occhi dalla strana crosta | ||
340 | 1998 | adibita a sagrestia. Mentre gli altri prendevano posto sugli | ||
341 | 1998 | a fior di labbra. Gli annodavo il cingolo e | ||
342 | 1998 | sul corpo spostandomi con gli occhi abbassati attorno a | ||
343 | 1998 | con la patena, mentre gli altri si alzavano dal | ||
344 | 1998 | bruciatura. Lo seguivo con gli occhi mentre asciugava energicamente | ||
345 | 1998 | dalle attrattive insuperabili, sotto gli occhi di tutti eppure | ||
346 | 1998 | veste, raggiungevo di nuovo gli abbeveratoi. Dal finestrone senza | ||
347 | 1998 | e il sonno, chiudevo gli occhi, li riaprivo, e | ||
348 | 1998 | sfuocava. ¶ Chiudevo di nuovo gli occhi, li riaprivo nella | ||
349 | 1998 | sonno. ¶ 2 ¶ L’uomo con gli occhiali ¶ Il mattino dell | ||
350 | 1998 | un uomo alto, con gli occhiali, che si aggirava | ||
351 | 1998 | là fuori?» capii che gli stava chiedendo. ¶ Il Gatto | ||
352 | 1998 | a parlare come tutti gli altri. ¶ «Vuole entrare!» gli | ||
353 | 1998 | gli altri. ¶ «Vuole entrare!» gli rispose il Gatto. ¶ Il | ||
354 | 1998 | sul fondo della piscina gli schettini nuovi appena ricevuti | ||
355 | 1998 | Gatto. Passeggiava conversando con gli occhi socchiusi, sollevato. ¶ Non | ||
356 | 1998 | i piatti, in bilico gli uni sugli altri. Sulla | ||
357 | 1998 | piedi tutti e due gli schettini, senza però alzarmi | ||
358 | 1998 | alzarmi in piedi, guardavo gli altri schettinare in fondo | ||
359 | 1998 | nuovo allontanato. Mi tolsi gli schettini, mi diressi verso | ||
360 | 1998 | costruzione. ¶ L’uomo con gli occhiali era ancora là | ||
361 | 1998 | di tanto in tanto gli spigoli della nuova costruzione | ||
362 | 1998 | e l’uomo con gli occhiali stavano parlando tra | ||
363 | 1998 | chiuso. L’uomo con gli occhiali scuoteva leggermente la | ||
364 | 1998 | testa, mentre il Gatto gli era andato ancora più | ||
365 | 1998 | che l’uomo con gli occhiali era sempre dall | ||
366 | 1998 | era l’uomo con gli occhiali che parlava, ed | ||
367 | 1998 | Poi l’uomo con gli occhiali scomparve per un | ||
368 | 1998 | che l’uomo con gli occhiali era tranquillamente inginocchiato | ||
369 | 1998 | guardare l’uomo con gli occhiali. Lo sorprendevo con | ||
370 | 1998 | testa per aria e gli occhi spalancati, mentre fissava | ||
371 | 1998 | tigli. ¶ L’uomo con gli occhiali li seguì entrambi | ||
372 | 1998 | fosse quell’uomo con gli occhiali. Ponendomi a una | ||
373 | 1998 | che l’uomo con gli occhiali era un ex | ||
374 | 1998 | raggiunse, l’uomo con gli occhiali osservava ogni cosa | ||
375 | 1998 | alla sua sinistra per gli abiti borghesi, l’età | ||
376 | 1998 | sua bocca. Non staccava gli occhi dalla cerata a | ||
377 | 1998 | La fetta di salame gli cadeva inavvertitamente nel piatto | ||
378 | 1998 | parlare. L’uomo con gli occhiali era arrossito di | ||
379 | 1998 | con l’uomo con gli occhiali, anche il seminarista | ||
380 | 1998 | anche il seminarista che gli sedeva a fianco aveva | ||
381 | 1998 | che l’uomo con gli occhiali stava camminando da | ||
382 | 1998 | di marmo, senza staccare gli occhi dalla città che | ||
383 | 1998 | animazione, l’uomo con gli occhiali aveva ripreso a | ||
384 | 1998 | che l’uomo con gli occhiali stava salendo in | ||
385 | 1998 | questo tuo professore?» ¶ «Imbalsamava.» ¶ «Gli è salita la febbre | ||
386 | 1998 | senza parlare, mi stropicciavo gli occhi. ¶ «Avevamo molto lavoro | ||
387 | 1998 | a dire senza che gli avessi chiesto niente, qualche | ||
388 | 1998 | con le slitte...» ¶ Tenevo gli occhi sbarrati, non fiatavo | ||
389 | 1998 | scaricare i suoi arnesi, gli acidi, le soluzioni. Si | ||
390 | 1998 | dalla neve. Salivamo per gli scaloni. Una donna ci | ||
391 | 1998 | sulla poltrona, mi stropicciavo gli occhi di nuovo, per | ||
392 | 1998 | nella stanza da letto, gli porgevo piatto e cucchiaio | ||
393 | 1998 | porgevo piatto e cucchiaio, gli stendevo un tovagliolo sulle | ||
394 | 1998 | fare così!» gridava con gli occhi sbarrati. «Gli deve | ||
395 | 1998 | con gli occhi sbarrati. «Gli deve infilare il cucchiaio | ||
396 | 1998 | quasi scompariva. ¶ «Stai trascurando gli altri contatti. Non ti | ||
397 | 1998 | Salivano a cavallo per gli scaloni, tiravano giù una | ||
398 | 1998 | girai sulla poltroncina, chiusi gli occhi. ¶ «Potevamo calcificare, potevamo | ||
399 | 1998 | il casco!” ¶ «Imbalsamavamo durante gli scontri» stava dicendo il | ||
400 | 1998 | stava per essere colpito, gli passavo il coltello per | ||
401 | 1998 | avanti. Il Gagà girò gli occhi da un’altra | ||
402 | 1998 | denti più forte, chiuse gli occhi, si vedeva che | ||
403 | 1998 | panca di legno, chiudeva gli occhi di colpo, come | ||
404 | 1998 | finestrino. Mi giravo con gli occhi sbarrati verso l | ||
405 | 1998 | girò per guardarlo, teneva gli occhi socchiusi, pareva non | ||
406 | 1998 | ante, smisurata. Entrammo con gli occhi sbarrati nella grande | ||
407 | 1998 | Faceva dei giochetti con gli occhi, con la testa | ||
408 | 1998 | altro socchiuse un po’ gli occhi, provò a deglutire | ||
409 | 1998 | diceva perché la donna gli aveva tolto la protesi | ||
410 | 1998 | Quei soliti giochetti con gli occhi, con la testa | ||
411 | 1998 | ancora spostare, culminare...” Chiudevo gli occhi nello stanzino segreto | ||
412 | 1998 | un po’ di zuppa gli scolava sulla barbetta, sui | ||
413 | 1998 | mi pare...» mormorai stropicciandomi gli occhi. ¶ La sua testa | ||
414 | 1998 | un nuovo giochetto con gli occhi, con le guance | ||
415 | 1998 | fronte, lo vedevo socchiudere gli occhi nello stanzino rovente | ||
416 | 1998 | professore continuava a stringere gli occhi nel varco dello | ||
417 | 1998 | ho preparato per te...” gli sussurrava Anastasia, “vieni qui | ||
418 | 1998 | Si sollevava la veste, gli prendeva quella zucchina pelata | ||
419 | 1998 | chinata. Prima di uscire gli puliva con un tovagliolino | ||
420 | 1998 | balconi, verso sera. Vedevo gli ospiti conversare andando avanti | ||
421 | 1998 | laghetto, giù nel parco. Gli passavo vicino, tirava sassolini | ||
422 | 1998 | con me, si asciughi gli occhi...” ¶ “Ecco, lo senti | ||
423 | 1998 | scalone. Sbattevo un po’ gli occhi, balzando fuori dalla | ||
424 | 1998 | più che distendersi piano gli indumenti. Si metteva infine | ||
425 | 1998 | caso diverso da tutti gli altri...” cominciava a scusarsi | ||
426 | 1998 | fronte aggrottata, si stropicciava gli occhi. “E come si | ||
427 | 1998 | dei piedi, sbadigliava con gli occhi sbarrati mentre mi | ||
428 | 1998 | Se ne stava con gli occhi sbarrati. Si sentiva | ||
429 | 1998 | e penzolava. Dovevo avere gli occhi sbarrati, bianchi. ¶ Poi | ||
430 | 1998 | spostate, ripensate. La sigaretta gli bruciava quasi di colpo | ||
431 | 1998 | respirare. ¶ Il professore chiuse gli occhi un istante, non | ||
432 | 1998 | bocca, con il fuoco. Gli ho staccato la lingua | ||
433 | 1998 | mettevi tutte quelle trappole!» gli dicevo trascinandolo attraverso la | ||
434 | 1998 | prima della mia venuta?» gli chiedevo. ¶ Sollevava un po | ||
435 | 1998 | perché ti comporti così?» gli domandavo. ¶ La stagione intanto | ||
436 | 1998 | di notte sul tetto!» gli dicevo sporgendo a mia | ||
437 | 1998 | mia testa. ¶ «Dovresti riguardarti!» gli dicevo vedendolo scaturire tutto | ||
438 | 1998 | del salone, a pianterreno?» gli chiedevo. ¶ Scuoteva la testa | ||
439 | 1998 | girai a guardarlo con gli occhi sbarrati. ¶ «Vado a | ||
440 | 1998 | un istante dopo, alzando gli occhi. ¶ Continuavo a guardarlo | ||
441 | 1998 | Dovevo avere spalancato enormemente gli occhi, perché il mediatore | ||
442 | 1998 | istante a sussultare. ¶ «Sali!» gli gridai un’altra volta | ||
443 | 1998 | Ma allora lo conosci!» gli dissi girando la testa | ||
444 | 1998 | ruote davanti. Seguivo con gli occhi un uomo tarchiato | ||
445 | 1998 | ancora qualcuna appallottolata sotto gli armadi e nei cestini | ||
446 | 1998 | vice tornava a posare gli occhi sulla domanda, sentivo | ||
447 | 1998 | questa camicia di seta?» gli chiedevo improvvisamente. ¶ Faceva di | ||
448 | 1998 | casa, adesso!» ¶ Il piatto gli scappava di mano, si | ||
449 | 1998 | salone d’ingresso, poi gli uffici...» ¶ La Signora singhiozzò | ||
450 | 1998 | conosce?» mi chiese con gli occhi sgranati. ¶ «Ma no | ||
451 | 1998 | bocca! Va’ a bere!» gli gridai dall’alto della | ||
452 | 1998 | di tavole franate sopra gli scaffali. ¶ Anche il vice | ||
453 | 1998 | candidatura!» ¶ Mi chinai sopra gli scaffali. ¶ «Togliamo lo spago | ||
454 | 1998 | Il vice si stropicciò gli occhi, rimase per un | ||
455 | 1998 | mediatore cominciava a parlare, gli abitanti della villetta si | ||
456 | 1998 | finestrino per poter abbassare gli abbaglianti. Si cominciavano già | ||
457 | 1998 | appena sopra Bindra. Chiudevo gli occhi per un istante | ||
458 | 1998 | spazzola! Vai dal barbiere?» gli chiedevo improvvisamente. ¶ «No, no | ||
459 | 1998 | La Signora entrava con gli occhi sbarrati, si portava | ||
460 | 1998 | Sembrava cercare qualcosa con gli occhi, alle mie spalle | ||
461 | 1998 | passaggio fino a casa?» gli chiedevo quando l’incontravo | ||
462 | 1998 | tagliare qualche pelo che gli spuntava dalle narici, dalle | ||
463 | 1998 | Ritornavo in cucina. Posavo gli occhiali sopra il tavolo | ||
464 | 1998 | un po’ di più!» gli dicevo vedendo che portava | ||
465 | 1998 | freddo, e la camicia gli usciva fuori bombata. ¶ «Vuoi | ||
466 | 1998 | socchiudeva per un istante gli occhi, mi pareva di | ||
467 | 1998 | risuonare per qualche istante gli elementi del calorifero prima | ||
468 | 1998 | veniva dietro, non staccava gli occhi da me, mentre | ||
469 | 1998 | allungando il braccio dentro gli armadi. Ne ho ficcati | ||
470 | 1998 | dopo lo vedevo chiudere gli occhi, addormentarsi. Guardavo da | ||
471 | 1998 | dall’acceleratore, balzai con gli occhi sbarrati nella strada | ||
472 | 1998 | le scale, suonai con gli occhi sbarrati il campanello | ||
473 | 1998 | fuori dall’auto, alzai gli occhi verso la fila | ||
474 | 1998 | spalancata. Sbarrai un po’ gli occhi, prima di gettarmi | ||
475 | 1998 | la sua bocca tirata, gli occhi aperti. ¶ «È stato | ||
476 | 1998 | Mi chinavo sul Gagà, gli fissavo gli occhi sbarrati | ||
477 | 1998 | sul Gagà, gli fissavo gli occhi sbarrati, il taglio | ||
478 | 1998 | cuscino sollevato, sorrideva con gli occhi socchiusi, biascicava. ¶ «Ma | ||
479 | 1998 | su per certe scale. Gli occhiali mi si appannavano | ||
480 | 1998 | la luce. Mi stropicciavo gli occhi. ¶ «Mi ero solo | ||
481 | 1998 | sopra il tetto. Spalancavo gli occhi. “Dovrei alzarmi a | ||
482 | 1998 | topi...” mi dicevo, mentre gli occhi mi si stavano | ||
483 | 1998 | fermava a guardarmi con gli occhi spalancati, dal secchiaio | ||
484 | 1998 | cigolare, a spalancarsi. ¶ Strinsi gli occhi di colpo, me | ||
485 | 1998 | di avere ancora su gli abbaglianti!» ¶ Un istante dopo | ||
486 | 1998 | i giornali!» borbottò. ¶ Spalancai gli occhi. ¶ «Ma qui non | ||
487 | 1998 | a fianco del marciapiede...» gli proposi. ¶ «E se mentre | ||
488 | 1998 | scala. ¶ «Siamo quasi arrivati!» gli gridavo, e intanto scappavo | ||
489 | 1998 | guardò attorno, cercò con gli occhi un pezzo di | ||
490 | 1998 | spalancata dello scolapiatti. ¶ Sbarrò gli occhi, si cominciò a | ||
491 | 1998 | pane coi denti, canticchiava. ¶ Gli feci cadere il pezzo | ||
492 | 1998 | dire. ¶ L’uomo alzò gli occhi verso di me | ||
493 | 1998 | nelle strade e tiene gli occhi sempre un po | ||
494 | 1998 | sopra il tetto. Posavo gli occhiali sullo scrittoio, mi | ||
495 | 1998 | sullo scrittoio, mi stropicciavo gli occhi. “Si è fatto | ||
496 | 1998 | parte, chiudevo di nuovo gli occhi. Veniva dalla stanza | ||
497 | 1998 | e le candele, con gli attrezzi ormai arrugginiti, farinosi | ||
498 | 1998 | domande di candidatura e gli scontrini delle tessere, che | ||
499 | 1998 | due dita sulle palpebre, gli occhiali si staccavano un | ||
500 | 1998 | la mia figura contro gli spigoli tutti piombati dei |