parolescritte
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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Emilio Gadda, L'Adalgisa, 1944

concordanze di «gli»

nautoretestoannoconcordanza
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1944
acciaio chiuso, brunito; poi gli infaticati Ateuci e le
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1944
diventà smòrt.... sì, insomma, gli porta via il suo
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litigato». ¶ Le si velàrono gli occhi. ¶ «Quelle poche settimane
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forte e nero animale gli era apparso a un
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grossa e rotonda pallottola gli stava davanti, ossia dietro
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sentì molle e anzi gli si spiaccicò fra i
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sassi. «I Geotrùpidi e gli Ateuci», seguitava, mutando l
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mai la natura!», dicevano gli ascoltatori ammirati. ¶ «Ogni generazione
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la via ai venturi! gli prepara il nido....». ¶ Così
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figli moltiplicato per due, gli era stato fedele in
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1944
un tratto, quei brulicanti gli parvero maestri d’ascia
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non rammentavano affatto. Con gli occhi limpidi dilatati da
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parve davvero chetarsi, rasserenarsi. Gli uomini e i giovani
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aveva oramai a memoria. ¶ Gli occhi della narratrice non
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voce, e la passione, gli zii avevano finito per
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ne avevano, col negozio. Gli anni passarono, la maestra
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1944
ne furono altri due: gli zii l’aiutarono sempre
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dell’inseguitore.... degli astanti.... ¶ Gli spasimi isteròidi dell’ «Amami
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tutte le cose e gli oggetti e i mezzi
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come svenendo: e tutti gli facevano largo dassenno, qualcuno
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o dopo esserci cavati gli occhi per interi pomeriggi
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clinica doveva essere, o gli parve, lo zio droghiere
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cosa: e lei allora gli singhiozzava addosso piangendo: «no
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ammirava al Fossati, con gli altri frenetici, e nemmeno
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oca.... oh! che risate!... ¶ Gli zii glie lo presentarono
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franca e brava. «E gli assegnò sette e cinque
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nè i cenini, nè gli inviti, proposte (voglio dire
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Scala,33 a sentir cantare gli altri, no a cantar
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a «realizzare delle economie»: gli zii l’aiutavano, con
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a lungo. Perchè avevo gli occhî di fuori, alla
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1944
del giorno, l’amore gli aveva regalato una testa
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1944
diventati una nebbia: e gli mettevano una rabbia, da
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Nell’ombra dell’anticamera gli occhi erano di fuoco
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1944
La lingua, in bocca, gli pareva quella d’un
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d’un altro, che gli fosse capitata in bocca
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va a cà toa!» gli aveva messo un brivido
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1944
anche d’un bottone, gli pericolavano: se appena avesse
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1944
fame! Anche le mutande gli dàvano fastidio. Gli riprincipiava
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1944
mutande gli dàvano fastidio. Gli riprincipiava a bollir la
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sette per otto cinquantasei gli ronzava in testa come
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I quaderni.... le carte.... ¶ Gli risovvenne a un tratto
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1944
lei, se voleva, purchè gli perdonasse. E si avvide
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1944
che il povero Carlo gli si scompaginava al tutto
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1944
alzatina di spalle, sorridendo, gli occhi puntati all’infinito
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1944
sibilava annoiata la papessa. (Gli occhî delle belle si
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1944
tanto in tanto aveva gli occhi rossi. Qualche volta
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1944
capelloni.... perchè tutti.... tutti!... gli volevano puranche bene, povero
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1944
da modesti singhiozzi, asciugandosi gli occhî. Ricordò poi la
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verso le incombenze e gli incassi del lunedì – pregiata
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1944
oltrechè i mesi e gli anni, a tirarle per
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1944
alla Madonna di agosto) gli alpinisti o i camminatori
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1944
Valle Teglina: (di Teglio). Gli uccellatori, quando e’ stanno
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silenziosa. I dolenti e gli erbaggi seguono in auto
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penna dello scrivente (in Gli Anni, Firenze, Parenti, 1943): «Ed
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che i nepoti e gli eredi, fiorivano crisantemi alle
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ginocchioni rotondi, reumatizzati, per gli stinchi e i garetti
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i garetti risecchi, e gli snocchiati e infrollati pasturali
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1944
motociclette lo sopravvenivano e gli precorrevano male odoranti pedendo
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ancora che la avvistassero gli occhî. E vide infatti
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1944
calcinati, violacei, di cui gli s’intricava quella pappa
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1944
del più triviale novecento gli finiva d’ingarbugliare quella
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1944
di veduta libera davanti gli occhî, tra i due
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1944
puntuta coccarda, a ritta, gli sopravanzava sul tetto del
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1944
operare d’una causa) gli accenni dello zio Gnecchi
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1944
al Parco.... Non fate gli sciocchi!... Un’altra volta
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1944
che le loro manine, gli anni avanti, raccoglievano come
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1944
ragionevole e ben trattata, gli occhietti risfavillarono giocondamente. ¶ Non
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1944
a capo alto, con gli occhî al di là
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1944
una luce di perfidia gli balenò dalle pupille, dalle
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1944
dei ricchi». Poichè abbassò gli occhi anche alle scarpe
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1944
stola invisibile di malinconia. Gli ippocastani verdi accoglievano taluni
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1944
due brevi penne sopra gli orecchî, tale d’un
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1944
E di nuovo poi gli scarpini e le calze
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1944
fuori del suo sogno. Gli occhî della sonnambula parevano
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1944
l’amore.... Si sa, gli uomini.... sono uno più
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1944
di schiaffi, in cui gli uomini erano più precisamente
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1944
acùmina più che corni gli orecchî, il cavallo: raspando
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1944
grottesco araldico, il blasone. Gli esempi di grottesco, per
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1944
come nel San Giorgio, gli dà, come farebbe un
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1944
intravede metà il naso, gli porge quell’indescrivibile copricapo
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1944
Carlo mio dilettissimo, e gli Induno e il Cima
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1944
la gran porpora e gli ori de’ tramonti lombardi
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1944
streghe! tutte quante insieme!... Gli manca soltanto la pentola
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1944
pianto le velò improvvisamente gli occhi. ¶ «Non voglio rasserenarmi
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1944
tutte le minchionerie che gli vengono fuori della bocca
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1944
soddisfazioni che meriti.... ascoltami! Gli anni fanno presto a
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1944
esse conseguono – quando lei gli rivolgeva due parole d
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1944
specializzazione», enunciava autorevolmente: ipnotizzando gli interlocutori coi grossi occhi
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1944
occhi e coi baffi, gli uni e gli altri
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1944
baffi, gli uni e gli altri nerissimi. ¶ Trascurò così
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1944
serie di problemi infinitesimali. Gli imponderabili atti e moti
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1944
assorta. ¶ A Bruno chi gli aveva disegnato la faccia
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1944
sangue, nuovo o remoto, gli aveva messo il ciuffo
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1944
su infiniti spilli, davanti gli occhi sgranati de’ due
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1944
Carlo aveva meticolosamente infilzato gli Scarabei e i Ditischi
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1944
i Cerambricìdi, i Buprèssidi, gli Elatèridi: le fuggitive Cicindèle
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1944
grande, in poche parole. Gli umani funzionano per loro
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1944
perchè i lombi non gli ricordassero, con fitte lancinanti
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1944
sapere chi è che gli ha dato la licenza
100
1944
un autista.... che però gli ho fatto prender giù
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1944
troja.... vedeva che cosa gli facevo diventare la sua
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1944
d’una campana imbirbita. Gli è che lui, rilevatosi
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1944
gianduia catastrofizzati. E’ son gli alti e bassi dell
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1944
Un giocondo «tiremm innanz» gli si era insediato nell
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1944
le altre, chè tali gli parvero sempre i piatti
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1944
aggomitolata nella sua gobba, gli sorrideva senza intendere un
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1944
cucchiarata e l’altra. Gli occhî gli scintillavano per
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1944
l’altra. Gli occhî gli scintillavano per vividità naturale
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1944
della benefattrice, quello sguardo, gli ritornò nel cuore. Al
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1944
suo fazzoletto color albicocca, gli sporgeva un piccolo e
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1944
capelli. È noto che gli ingegneri, di tanto in
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1944
meccanica, e il volto gli si illuminò. «Che bella
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1944
po’ pelose forse, ma gli idolatri non badano a
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1944
che boato di tuono: gli strepitanti Kimbri marmellati da
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1944
fratelli; a sinistra squillavano gli acuti oricalchi delle ragazze
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1944
delle penne di cedrone gli vellicò un orecchio, poi
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1944
bandiera non c’era. Gli altoparlanti nemmeno. C’erano
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1944
zinzino di scandolo che gli ci vuole, giusto, per
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1944
ovile: quando tuttavia non gli rimanga sullo stomaco, caso
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1944
sconta.... si scontano.... Con gli enarmonici, poi si purga
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1944
monumentale cimitero aveva spalancato gli avelli, i granitici avelli
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1944
Guardò rapido: le lenti gli brillarono d’un lampo
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1944
dagli astucci, dalle custodie; gli archi miaulavano ognuno per
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1944
facevano venir in mente gli uccelli scappati sulle sesquipedali
125
1944
Un barattolo di brillantina gli si era consunto dentro
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1944
questo erano subitamente impalliditi gli eroi. D’ogni eletto
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1944
che soleva terremotare inopinatamente gli appesi ritratti, il defunto
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1944
lunga saccoccia piriforme che gli discendeva dentro le pieghe
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1944
no! il destino non gli poteva togliere «questo conforto
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1944
nei loro cervelli. Sono gli affari del giorno: grane
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1944
brigata a riposo, nè gli zii Lattuada e gli
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1944
gli zii Lattuada e gli affezionati cugini Perego, Recalcati
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1944
e Dumenìl, i nepoti, gli abbiàtici e i parenti
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1944
indefesso; e nemmeno, poverini, gli operai, gli impiegati e
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1944
nemmeno, poverini, gli operai, gli impiegati e il personale
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1944
avida di epos, «che gli fu amico dilettissimo», al
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1944
commendator Berlicche, stavolta, che gli appunta, ecco, sul risvolto
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1944
gonne.54 ¶ Con le cuoche, gli autisti, i portinai,55 moglie
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1944
languoroso, tetro, inutile. E gli veniva a ruota il
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1944
di tutte le cacofonie, gli stridori perversi, i rulli
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1944
castigati senza misericordia, tanto gli uni che gli altri
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1944
tanto gli uni che gli altri, a istigazione di
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1944
parte del Bartholdi stesso – gli succedè l’ineffabile e
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1944
e dondolante Foroposo, (che gli intimi chiamano Fofò), un
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1944
nessun nato di donna gli verrà fatto di abitarci
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1944
le generalità: (e’ son gli scherzi del tempo spappolatore
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1944
i tosànn.... allargò poi gli orizzonti, poco a poco
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1944
fuori le finestre, tra gli squilli de’ tram che
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1944
squilli de’ tram che gli arrivavano attenuati e come
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1944
il loro forte. ¶ Sicchè gli endecasillabi meneghini, e tant
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1944
a portata di mano. Gli aggettivi «fosca», «misteriosa», «arciducale
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1944
ha un bel rintuzzare gli assalti e l’impeto
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1944
avidi d’ogni sapere, gli sottopongono le schèdule delle
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1944
volumi in restituzione, che gli si sono impilati sui
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1944
i mugolii di tutti gli amanti del sapere: e
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1944
diabolica idea di servire gli uni da testimoni agli
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1944
compianto funzionario, ottimo fra gli ottimi, alla sua ferale
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1944
diritto alla su’ strada, gli occhi e il pensiero
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1944
cauti i sodali, e gli adepti, che, riflessivi e
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1944
del santo pellegrino, faciliterebbe gli esercizî spirituali de’ cellulati
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1944
apparvero al giovane ingegnere gli incidenti che si verificano
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1944
del dannato Nabuccodonosor.... che gli ha preso a fermentare
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la forma del pentagono. ¶ 11 Gli schedari dell’Ufficio Anagrafe
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1944
Italiana: (A.E.I.). Gli esposti di argomento elettrologico
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1944
filosafi, non tuttavia se gli si imbibisca il cervello
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1944
detto equinozio trastullarsi tra gli ittidi e il barbabucco
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1944
ci fosse denaro per gli alcaloidi costosi di cui
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1944
po’ di buona volontà....», gli diceva la mamma, sorridendogli
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1944
in Bilancia. Cioè circa gli errori, le inadempienze: d
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1944
meccanica della ghiera trinata) – gli apparve essere tutto quello
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1944
occhî, sovraintendendo, percorre. Tale gli appariva fortuna, nel Sudamerica
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1944
nel sciocchezzaio con tutti gli onori e i carismi
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1944
più felice e liscio gli andava sottoculo lo scivolo
174
1944
a Saenz Peña, al 3225, gli si vedeva venir fuori
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1944
e ingegneri grossi non gli pareva vero di poter
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1944
due borse gonfie, sotto gli occhi: alcuni invece preferivano
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1944
i secondi, i minuti, gli anni, le ore, le
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1944
potestà marchionale. Dimenticati tutti gli scioperi, di colpo; le
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1944
di nuovi sortilegi destrogiri gli ormoni marchionici11 del committente
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1944
avevano in grande considerazione gli uni gli altri. Gli
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1944
grande considerazione gli uni gli altri. Gli attavolati si
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1944
gli uni gli altri. Gli attavolati si sentivano sodali
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1944
nella dignità del comando. Gli uni si compiacevano della
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1944
mela. O la mela gli schizzava via dal piatto
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1944
la Urmutter di tutti gli spiritelli con capocchia. Ne
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1944
figlio, all’impiedi, con gli occhi sbarrati sopra il
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1944
avanti, in Saenz Peña, gli aveva mormorato in un
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1944
Permitame, señor ingeniero – (e gli tagliò secco, zìc, un
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1944
Quiere mag-nesia?... – .... encendido....». ¶ Gli erre, come corde di
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1944
le nevi della Sierra. Gli occhi malinconici – (era, sui
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1944
L’A. immagina che gli ormoni del committente, deliziato
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1944
puro egoismo. Ma «vogliono» gli altri, li vogliono vicini
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1944
setole d’un istrice: gli occhi orbitavano verso l
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1944
di strozzare un qualcheduno, gli uni e gli altri
195
1944
qualcheduno, gli uni e gli altri non seppero più
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1944
del resto, vada per gli involtini: e per le
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1944
di rustici delle ville gli architetti pastrufaziani avevano ingioiellato
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1944
il fulmine, non appena gli venisse a tiro, sul
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1944
alla quale metallica non gli era parso vero di
200
1944
un tanto fulmine. Ma gli elettròlogi non ne vollero
201
1944
in particolare misura. Sicchè gli ingegneri, nella villa deserta
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1944
rugginoso e fulgurato recinto, gli allevava di scondone un
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1944
dove Nepomuceno Pastrufazio battè gli «antichi» conquistadores e subito
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1944
le tasse, i periti, gli avvocati, gli interessi delle
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1944
i periti, gli avvocati, gli interessi delle ipoteche...: e
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1944
erano le grane che gli avevano piantato intorno, e
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1944
la società archeologica per gli studi pre-colombiani non
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1944
studi pre-colombiani non gli dava pace, arrivando a
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1944
colpo di grazia per gli sventurati coniugi), che nottetempo
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1944
un incorporale orrore: tutto gli era cagione a illividire
211
1944
il vecchio Bertoloni quando gli riferirono di quelle apparizioni
212
1944
della villa. E poichè gli vacava essa pure, pensò
213
1944
o battaglia del grano gli era indifferente. ¶ In ciò
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1944
colla c, – a cui gli riuscì di affittarla – a
215
1944
schioppo dei piselli, che gli avevano scortato fin giù
216
1944
Giuseppe della Villa Pirobutirro), gli venne a dire che
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1944
visita. «Che cos’ha?», gli chiese. Il peone alzò
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1944
anche quello, come non gli bastasse i giornali, ma
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1944
fare tutto quello che gli frullasse in capo. Della
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1944
la povera bestiola, atterrando, gli diè difatti la desiderata
221
1944
Nevado o dello Zanamuño. Gli altri feudatari e salumai
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1944
Pirobutirro figlio: si sa, gli osti, per loro uno
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1944
malinconia del tramonto non gli vietava di liquidare certe
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1944
agrodolce. ¶ Il medico ridacchiò: gli parve, pensandoci, che il
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1944
tempo: e i pensieri gli attossicavano l’anima, come
226
1944
Che la coda poi gli scodinzolò a lungo fuor
227
1944
in contenzione continova sopra gli ossi di pollo e
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1944
col dire che quello gli conteggiava simili portate troppo
229
1944
gotto; indichè non appena gli venne meglio sgattaiolò per
230
1944
Ultrici del Cielo che gli seguisse, per il loro
231
1944
i più onesti tra gli speziali di Pastrufazio glie
232
1944
dignità d’uno stipendio, gli aveva espedito alcuni brevetti
233
1944
sua giusta giustizia; che gli aveva messo i manichini
234
1944
immagine del suo cliente gli ritornò, dopo quella dell
235
1944
e il germanesimo non gli erano andati a finire
236
1944
dallo stampatore. «Bisogna arrabattarsi!», gli dicevano. «Tirare a campare
237
1944
la Néa Keltiké per gli stipendi di Don Felipe
238
1944
Timeo, nel silenzio, per gli stipendi di nessuno. ¶ E
239
1944
Sommaruga si usarono anche gli aggettivi: pesante, funerario. ¶ 6 Occorse
240
1944
corso delle guerre napoleoniche gli conferiva un’angosciosa «attualità
241
1944
paradiso.1 ¶ «Vedi, sciocco mio....», gli diceva Doralice con le
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1944
i grandi.... voglio dire gli adulti.... gli ingegneri ....». ¶ «Sì
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1944
voglio dire gli adulti.... gli ingegneri ....». ¶ «Sì, ma i
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1944
i muratori.... per condurre gli studenti a vedere dal
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1944
sentì nipote d’ingegneri. «Gli ingegneri, quando fanno un
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1944
da sè solo.... allora gli devono misurare la freccia
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1944
ponti.... più di tutti gli Antenori Delada!...». ¶ «Sei un
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1944
I grandi bisogna rispettarli....». ¶ «Gli zii?». ¶ «Sì, proprio, gli
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1944
Gli zii?». ¶ «Sì, proprio, gli zii.... Ti pare una
250
1944
ingegnere e professore, guidò gli alunni alla visita d
251
1944
di quintali: e sfasciò. Gli studenti «precipitarono nel vuoto
252
1944
ossia losanga, che più gli riesce fuora bistorto, e
253
1944
le svolte nel buio, gli scivoli, le buche, i
254
1944
affitto, insieme a tutti gli altri gradini dell’appartamento
255
1944
Paparino, paparino!». E issofatto gli combinavano tutt’all’ingiro
256
1944
quelli i momenti che gli inquilini di sotto, al
257
1944
per infarinarsi la testa. Gli «inquilini di sotto» (guai
258
1944
sospirare il marito, levando gli occhi al disopra degli
259
1944
sul procinto di inviperire. Gli occhiali, poveraccio, e una
260
1944
ricordo del su’ nonno) gli permettevano di assaporare in
261
1944
color lucertola, e tutti gli uncinetti d’osso che
262
1944
Dispariva a testa alta, gli occhi sfavillanti di collera
263
1944
tutta Milano, dicono, quando gli capitava in negozio dieci
264
1944
multicolori, come piccoli aspi, gli aspi infiniti della servizievole
265
1944
ne accorgevano! la cera gli si allungava a vista
266
1944
Grosse gocciole di sudore gli imperlavano la fronte, belli
267
1944
liquefatta, dai capelli unti, gli si sdilinquiva giù per
268
1944
per il collo, dietro gli orecchi, in una scolatura
269
1944
parentela coi Bondanza, con gli azionisti e padroni, accesi
270
1944
recidevano i deferenti e gli impulsi ribelli, lo inchiodavano
271
1944
d’automa, che poi gli si ghiacciava sulla faccia
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cosa?... Ma non ha gli occhi, lei, scusi tanto
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la feroce màntide che gli lasciasse almeno un po
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romanzo: e anche loro gli aspàragi, i bei spargioni
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bel piatto di spaghetti, gli sciagurati del Bondanza, di
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suicida, da tanto che gli misurava il pastocco: «Bisogna
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donna Giulia che, ipnotizzando gli stolti, già trangugiava in
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assoluta, da far trasecolare gli incompetenti, come la zampata
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commissioni» del «centro» non gli abbiano ancora indolenzito i
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quelle piastrelle esagonali che gli parevano l’aja d
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sembrò che don Rodolfo gli levasse un gran peso
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a primavera inoltrata, che gli nacque il «piccolo» Gilberto
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di brente28 di latte gli avevano attraversato le budella
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tiro a due che gli corsero dietro fino in
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che ci aveva perduto gli occhi la zia Peppa
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Ave Maria, con tutti gli svolazzi, i cirri, e
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conto proprio, senza aspettar gli effetti della immersione lustrale
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ora, a don Rodolfo, gli incespugliavano la fronte da
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Poi protestava, piangeva, aveva gli occhî rossi, si soffiava
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insieme della faccenda, e gli occhi rossi, e le
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tutto»; e virò finalmente gli occhî, quegli occhioni vitrei
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fatto che suo zio gli rivolgeva la parola. Una
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secondo (o terzo), e gli avvocati e ragionati e
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viàcc», slàffete! che non gli va a scivolar di
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ostriche ancora e tutti gli spaghi e la cartaccia
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sulle sue quattro zampacce: gli orecchi ritti, puntuti, discoprendo
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signore è fuori Milano» gli dicevano. O divagava laggiù
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Strascinava le scarpe verso gli enti di collocamento, i
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anche el Gainàtt:41 che gli offriva ogniqualvolta, e ogniqualvolta
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era poi quello che gli aveva prestato el caretìn
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michele. O sfiorava cupo gli «amici»: la mezza lingera
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sbrèndoli, di minorenni, lungo gli scheletri immani delle Terme
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e dove non erano gli amici. ¶ Non gli venne
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erano gli amici. ¶ Non gli venne in mente di
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de plenitudine majestatis, e gli altri a dir di
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su la corona che gli veniva presentata sull’immancabile
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insospettì la Convenzione, e gli valse la indesiderata lama
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lo portò lei stessa. Gli sorrise pensosa. Fu il
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detto manto reale, con gli stromenti della sovrana dignità
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retroguardia di Beaulieu, e gli stiantò sulla retroguardia, al
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Francia dal 26 settembre 1499), ruppe gli sforzeschi e svizzeri stipendiati
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compatte, all’antica maniera. Gli stormi della cavalleria veneta
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è il sabato che gli succede. Talchè l’inizio
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dappertutto avrebbe inteso favorir gli spacci e le negoziature
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di tale importanza per gli sviluppi storici ulteriori e
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si denomina, ma che gli preesiste: con addentellati e
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de’ titani frondisti contro gli dèi di nuova nomina
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vedi WALTER F. OTTO, Gli dei della Grecia, trad
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coi Ciclopi e con gli altri due ecatònchiri Cotto
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le belve e per gli umani. Gergale da «sgagnà
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Caretìn»: in toscano baroccio: gli è un carro a
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anche l’andito che gli consegue: («fà a l
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CLAUDIO DISIMPARA A VIVERE ¶ Gli zii di Doralice avevano
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nella limpidità della sera. ¶ Gli zii Delada non erano
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avventatezza cordiale di tutti gli altri. ¶ Tra i compagni
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soffiare del vento. ¶ Doralice gli apparve in una veste
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della sera. Altre volte gli era sembrato di vivere
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sguardo raggiunse note fredde; gli occhi, straordinariamente limpidi, si
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Il cagnolino, un pechinese, gli mosse incontro: e fu
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Quando fu seduto, Mumi gli odorò a lungo e
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rivolse ad ognuno. Anche gli altri, a modo loro
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quei cristalli e sete, gli era impedita da una
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un po’ ippopotamiche, spesso gli rivolgeva lo sguardo, come
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conto, di quel che gli era per uscir di
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ragazze: gesto che non gli vidi usar mai. Pareva
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ponte, che.... che....». ¶ «Che?» gli intimò donna Carla. ¶ «Che
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a Chi ha disegnato gli eventi, il nero dei
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infinità buia della notte. Gli alti alberi, immersi più
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pensavano per primi. E gli arbusti, poi, e gli
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gli arbusti, poi, e gli alberi giovani, che ancora
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turgidi fiori e tutti gli steli frammisti dell’arborea
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con un lento respiro, gli abeti: o i faggi
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Cancellava le antiche norme, gli insegnamenti raccolti lungo un
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non consentono di riconoscere gli èslegi. ¶ Altre persone vegliavano
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effetto del cloro, e gli allievi salumieri, per quello
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scarpe!, i muratori e gli operai di campagna, con
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per alcuna si volgono gli uomini o ragazzotti e
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che pensano o che gli sembra di dover desiderare
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non ci fa caso. Gli animi pazienti e forti
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efficacemente i moti e gli sforzi, cioè gli impegni
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e gli sforzi, cioè gli impegni e i sùbiti
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il muso disteso e gli unghioni rotondi (che solevano
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letti, e tutti insomma gli ingredienti e gli aggeggi
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insomma gli ingredienti e gli aggeggi della prudenza e
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carriolavano stridendo a barricar gli anditi e i quarantottati
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un vecchio dispiacere che gli vagabondava nella schiena o
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i gran baffi rotondi gli si era annidato un
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di cuoio stralucida, che gli reggeva sulla culatta e
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con ginocchî rinforzati che gli pantofolavano e strusciavano per
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tutto, se appena appena gli date spago. ¶ L’adorabile
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capillis,10 quei quattro che gli rimanevano, e indaffarato ovunque
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del re Agilulfo che gli veniva oblata, e con
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nel ricordo-sogno, carezzandosi gli stagionati padiglioni, quasi a
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granita-di-lampone tra gli spiri delle nebbie: insciallate
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in sudore, crepitando tra gli impennati orecchî del baio
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al cappellone eventuale, non gli salti il ticchio di
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banca. In poche parole gli avevano buggerati a loro
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insaputa. Poichè sembra che gli instituti di diritto pubblico
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Pietro e al Luigi, gli chiarì e precisò tutte
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il nove per cento, gli rendevano, in quel punto
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tempesta, i Centurione e gli Spìnola. ¶ Poi, l’anno
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ovverosia sudati risparmi che gli son costati una vita
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cocchi de mamma, senza gli abbino a strillar troppo
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vuotarsi il naso, tutti gli immaginosi numeri e tutta
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barbéra. Ambrogio, che pur gli aveva dato quattro giorni
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così devotamente prestato, per gli stipendî e agli ordini
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agli ordini della «Confidenza». Gli anni e gli autunni
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Confidenza». Gli anni e gli autunni lo avevano oggimai
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gran tosse, a tratti, gli squassava il torace, amplissimo
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intensa, del secolo. Quando gli pareva d’essere un
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lo amavano: i nipotini gli innaffiavano i ginocchî: i
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un bel giorno, con gli occhî rossi, dovette far
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assai lontana da Musocco, gli aveva voluto mescere di
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forse, ci si immusoniva gli interi pomeriggi, come ve
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le gocciavano sul marmo. Gli steli spinosi e i
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sicura d’averlo identificato, gli si mise subito d
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però perfettamente in regola: gli erano cresciute due serpentesche
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si sa dove diavolo gli vada a finire la
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cipressi degli aspettanti viali gli dipanava la fronda, ne
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battè ciglio; nessun appunto gli si poteva muovere, almeno
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Ma siccome l’Adalgisa gli girò subito intorno una
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foeura = scegliere; prendere. «Apri gli occhî a cercarlo». ¶ 3 Secondo
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assicurazione de’ soci contro gli). «L’idea cooperativa» e
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e ai neonati: sono gli anni dei pargoli cooperatori
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bibite: pergola eventuale. Rarissimi gli occhiali da sole (alpinisti
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polverone indescrivibile; non ancora gli ski, nè i traumi
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cocò, gonne, ginocchia). ¶ Tralascio gli articoli gastronomici e beverativi
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baffuti come Vercingetorige, specie gli «ingegneri civili». Predilezione per
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su tutti un po’ gli argomenti dello «scibile umano
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cucina. Pinze speciali per gli asparagi, spremilimoni di vetro
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e le artificierie, cioè gli scartocci della polvere pirica
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de la Plata, per gli immigrati lombardi: in quanto
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parola ottenessero superficie minima. (Gli angoli de’ rombi dipendono
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del coraggio senza parola, gli impulsi non confessati ad
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di sughero (per infilarvi gli spilli): e sòpravi una
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Carlo. I fatti e gli aspetti di natura sono
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reca le compere o gli indumenti stirati alle clienti
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dell’epoca, per es. gli Induno. ¶ 25 «Pasticche di altea
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però il crayon, nè gli annessi tintorii, non il
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del luglio,... del settembre». Gli studenti del Politecnico erano
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i soldati che rendono gli onori funebri al Carlo
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specifico impasto per lucidare gli ottoni, il bronzo, e