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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Tre croci, 1920

concordanze di «gli»

nautoretestoannoconcordanza
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1920
del cappello; e richiuse gli occhi. Stava accoccolato su
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1920
le labbra e aprì gli occhi guardando il fratello
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1920
le labbra grandi e gli occhi bigi. ¶ Allora, perché
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1920
Ma quando il fratello gli diceva a quel modo
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1920
il viso roseo; e gli occhi celesti facevano pensare
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1920
libro, e Niccolò richiuse gli occhi come se non
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1920
c'era. ¶ Il Valentini gli disse: ¶ — Bella vita, sempre
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1920
rimandare al giorno dopo gli affari, con una tenuta
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1920
signor Valentini rise e gli batté una mano su
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1920
con il cappello su gli occhi, come senza avvedersene
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1920
L'odore della frutta gli fece allargare e stringere
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1920
stringere le narici; e gli si piegarono le ginocchia
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1920
la sua vita. Quasi gli venivano le lagrime, perché
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1920
ha fatto di male?, gli chiese Giulio, ridendo. ¶ — Toh
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1920
nostra razza! ¶ Allora, Niccolò gli strinse un braccio e
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1920
strinse un braccio e gli disse, dopo aver fatto
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1920
divertendosi della sua ghiottoneria, gli chiese: ¶ — Erano belle da
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1920
a qualche villania. Giulio gli chiese: ¶ — Dove sei stato
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1920
ragione! ¶ — Tu stai zitto!, gli rispose Enrico, con la
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1920
siete capaci? ¶ Niccolò non gli parlava più e non
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1920
lo avesse irritato. Giulio gli disse: ¶ — È lui che
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1920
tenerezza; ma il fratello gli disse: ¶ — Non mi guardare
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1920
di questi propositi, che gli duravano poco, si drizzava
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1920
cerchiato d'oro. Aveva gli occhi turchini, e i
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1920
tutto ciò che facevano gli altri; e aveva piacere
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1920
di quelli da confidenze. Gli pareva che gli altri
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1920
confidenze. Gli pareva che gli altri, non compromessi come
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1920
a un altro che gli si mostrasse pronto a
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1920
faceva in modo che gli altri non gli dessero
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1920
che gli altri non gli dessero mai nulla dei
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1920
stato affabile con qualcuno. Gli diceva: ¶ — Tu sai che
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1920
che tra noi e gli altri c'è una
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1920
Anche noi, perciò, con gli altri non dobbiamo avere
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1920
della giubba, senza alzare gli occhi, come un povero
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1920
meno che il Nisard gli desse la mano! ¶ Quel
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1920
per comprare i libri, gli chiese per dirne male
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1920
Nisard, lo fece soffrire. Gli pareva una grande ingiustizia
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1920
imbarazzi, a qualche cosa. Gli venivano in mente parecchi
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1920
amor proprio. Il Nisard gli disse: ¶ — Per fortuna ella
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1920
a ridere. Giulio socchiuse gli occhi, e seguitò: ¶ — Lei
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1920
capito lo scherzo; e gli domandò: ¶ — Crede che io
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1920
da comprare? ¶ Il fratello gli accennò la porta, e
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1920
bottega; quantunque un signore gli avesse detto che sarebbe
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1920
piace a noi!". E gli pareva di vedere il
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1920
e cominciavano a passare gli impiegati. Allora, egli disse
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1920
volubilmente che ingiuriava chiunque gli diceva una parola più
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1920
benché fosse d'ottobre. Gli era venuta la gotta
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1920
passeggiata alla Lizza, che gli bastava per fumare tutto
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1920
a Giulio: ¶ — Aspetterò che gli passi! ¶ Niccolò, allora, fu
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1920
a male, quantunque Giulio gli facesse cenno che non
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1920
porta, per andarsene. ¶ Niccolò gli fece, a pena voltato
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1920
il modo di trattare gli amici. ¶ Ma Niccolò non
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1920
baffi bianchi. Quando parlava, gli si vedevano i denti
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1920
ora l'amico, con gli occhi luccicanti di godimento
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1920
così piacevole, che anche gli altri la sentirono subito
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1920
bisogno avesse di sbatacchiare! ¶ — Gli sarà arrivato il marmo
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1920
Vorrei mi schizzassero via gli occhi, se io ne
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1920
le cose giuste! ¶ Niccolò gli chiese: ¶ — Perché non vai
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1920
che alludesse; ma Niccolò gli tagliò lo stesso le
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1920
io vi lascio. ¶ Niccolò gli gridò: ¶ — No: voglio che
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1920
eravate così allegri! ¶ Niccolò gli gridò più forte: ¶ — Io
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1920
dietro la scrivania, sentì gli occhi empirsi di lacrime
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1920
cose? ¶ Giulio arrossì, e gli rispose: ¶ — Non cambiano. ¶ — Ma
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1920
no! ¶ Niccolò aspettava che gli rivolgesse per primo la
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1920
lui era quasi umile. Gli chiese: ¶ — A me non
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1920
meglio che in tutti gli altri posti. ¶ Quasi involontariamente
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1920
altri posti. ¶ Quasi involontariamente, gli venne da scherzare anche
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1920
c'è altro. ¶ Niccolò gli faceva cenno di sì
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1920
più colpevole degli altri, gli pareva che il Nicchioli
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1920
già perso e chiudeva gli occhi. Anche Niccolò aveva
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1920
sordo e non capisse. Gli saliva il sangue alla
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1920
banda attaccò, con tutti gli strumenti, una marcia. I
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1920
con una dolcezza che gli repugnava, disse: ¶ — Il cavaliere
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1920
riescì a ridere e gli disse: ¶ — Lo sa come
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1920
Niccolò propose: ¶ — E se gli dicessimo della cambiale falsa
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1920
se ne accorge, non gli dico niente. ¶ Enrico, zoppicando
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1920
nipoti dovevano tentare tutti gli espedienti. Alta quanto Niccolò
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1920
e le mani, ella gli chiese: ¶ — Perché ti lamenti
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1920
salotto, per esser soli, gli disse ancora: ¶ — Io andrò
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1920
di potersene andare, non gli importava che la cioccolata
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1920
importava che la cioccolata gli bruciasse la lingua. ¶ — Tu
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1920
che ti voglio e gli anni del nostro matrimonio
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1920
bevere il caffè, mentre gli preparava le fette imburrate
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1920
rispondesse troppo male. Ma gli chiese: ¶ — Come vanno gli
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1920
gli chiese: ¶ — Come vanno gli interessi della libreria? ¶ — Non
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1920
Basto io! ¶ Giulio, quando gli raccontarono tutto, disse: ¶ — Siamo
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1920
Durante il pranzo, incitava gli altri a ridere e
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1920
mi piace! ¶ Quantunque Niccolò gli rispondesse pronto con una
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1920
una risatina; e, con gli occhi, si raccomandavano di
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1920
Mandorlo. E allora, tra gli olivi, dietro un muricciolo
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1920
chi è lui. ¶ Modesta gli chiese: ¶ — Devo dirlo anche
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1920
Lola le suggerì: ¶ — Chiudi gli occhi. ¶ — Non mi riesce
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1920
ad appiattarsi laggiù; dove gli archi della fonte di
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1920
importanza a quel che gli aveva detto la cognata
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1920
convinto che tutto ormai gli dovesse essere contrario, si
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1920
suo sentimento d'uomo gli dava un piacere d
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1920
lungo con Niccolò, e gli disse: ¶ — Tu che sei
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1920
con una voce, che gli sbatteva insieme con le
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1920
e le lenti. Niccolò gli chiese, con un risolino
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1920
di Siena. ¶ Giulio, inchinandosi, gli rispose: ¶ — Mi dica pure
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1920
la signorina Chiarina. ¶ Aveva gli occhi luccicanti, e gli
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1920
gli occhi luccicanti, e gli tremavano anche le lenti
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1920
tutto imbarazzato e timido, gli tese la mano; e
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1920
meridionale; come quasi tutti gli impiegati che mandano qua
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1920
ci domanda di Chiarina, gli disse Giulio. ¶ — Lo sapevo
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1920
battuta. ¶ Allora il Nisard gli chiese scherzando, con la
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1920
toccarono la tesa, e gli rispose: ¶ — Le pare che
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1920
ricominciarlo quando il libraio gli avesse risposto. Allora rise
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1920
Allora rise come se gli facessero il solletico; rannicchiandosi
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1920
mutava subito nella voce, gli disse: ¶ — Non c'è
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1920
Allora, Niccolò richiuse lesto gli occhi. ¶ Il cavaliere disse
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1920
potrei stare senza conoscere gli altri come me stesso
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1920
timidità floscia. ¶ Il libraio gli rispose: ¶ — Credo. Non fa
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1920
sempre a spasso con gli ufficiali, se li è
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1920
più del solito. Niccolò gli chiese: ¶ — Che vuoi? ¶ — Quel
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1920
hai visto? ¶ Niccolò non gli rispose, e si mise
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1920
con la voce, che gli cambiava tono, quando voleva
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1920
tono, quando voleva preparare gli altri a udire qualche
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1920
di lui anche con gli altri; e, perciò, si
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1920
incontrato Niccolò nella strada, gli disse: ¶ — Lo sapevo che
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1920
che non capisce niente. ¶ Gli amici non badavano se
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1920
qualcuno, senza che nessuno gli rispondesse mai: ¶ — Che gli
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1920
gli rispondesse mai: ¶ — Che gli faresti se tu avessi
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1920
tirato in disparte? ¶ Ma gli amici non volevano ascoltarlo
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1920
non volevano ascoltarlo, e gli gridavano che desse le
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1920
che, per fargli piacere, gli dette ragione. Egli, allora
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1920
a quel che fanno gli altri! E, pure, trovano
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1920
dei suoi fratelli; ma gli era venuto voglia di
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1920
sosteneva che il Pinturicchio gli piaceva meno del Perugino
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1920
Ma Niccolò, per deriderlo, gli gridò: ¶ — Tu di che
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1920
un flauto stonato. Giulio gli disse: ¶ — Che ti salta
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1920
guardò con risentimento e gli rispose: ¶ — Lo vedremo chi
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1920
niente. Il suo dolore gli faceva girare la testa
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1920
chiazze rosse delle guance gli eran doventate livide, si
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1920
il sigaro acceso che gli era caduto di bocca
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1920
ne pensi? ¶ — Stasera non gli parrà vero di parlarti
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1920
quelle confidenze, e non gli rispondeva. Allora Enrico, sentendosi
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1920
troppo sotto a lui, gli disse, con uno sgarbo
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1920
la sua amarezza; che gli pareva inverosimile. Il Nisard
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1920
giocare. ¶ Soltanto il Corsali gli rispose: ¶ — Quello è il
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1920
Pensava ai fratelli, e gli pareva di avete agito
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1920
s'era fatto intendere! Gli pareva di essere stato
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1920
Niccolò, che sonnecchiava, aprì gli occhi e li richiuse
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1920
libro dallo scaffale che gli era dietro, lo aprì
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1920
pagina che conosceva e gli fece leggere, tenendo l
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1920
colpito che il libraio gli avesse fatto leggere l
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1920
fu stirato, tanto che gli parve di essere molto
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1920
tasche dei calzoni e gli occhi fissi su gli
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1920
gli occhi fissi su gli sgorbi della cartasuga. I
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1920
trovarci qualche cosa che gli fosse utile. Toccò tutti
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1920
Ci vado io. E gli chiedo che ci lasci
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1920
tuo fidanzato? ¶ La ragazza gli rispose ridendo: ¶ — Viene questa
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1920
il mento e girò gli occhi su attorno al
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fermato; e la moglie gli domandò: ¶ — E, ora, dove
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Ella e le nipoti gli andavano dietro, di stanza
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1920
credette che burlasse; e gli disse, facetamente, sebbene non
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1920
Egli si chiedeva perché gli fosse venuto quell'estro
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1920
aveva lasciato Giulio solo. ¶ Gli chiese, rientrando: ¶ — Che hai
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1920
non c'ero? ¶ Giulio gli sorrise: ¶ — T'ho accomodato
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era un poco dimenticato, gli disse: ¶ — Lasciami respirare! ¶ — Ho
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anche lui. Ma Giulio gli disse, accorato: ¶ — Questa volta
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se ne accorse e gli disse: ¶ — Vai a fare
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arrosto, io pulirei anche gli ossi. La soddisfazione di
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avermi stima; e io gli rispondo che ora faccio
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1920
io, proprio io, che gli toglierei qualunque illusione. Nessuno
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me ne importa più! ¶ Gli mancava anche il respiro
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1920
e dovette riposarsi. Niccolò gli disse: ¶ — Io solo, che
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1920
e senza nessuna animosità, gli chiese: ¶ — Che vuoi? ¶ Egli
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e le campagne parevano gli avanzi della primavera. Quasi
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o, per lo meno, gli avrebbe suggerito un sospetto
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molle. L'averlo ingannato gli metteva nell'animo il
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1920
insieme, fu tentato; e gli parve possibile che il
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1920
Ma quando sentì che gli parlava con quella sua
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tenerezza vanitosa e saccente, gli disse: ¶ — Domani avrei bisogno
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tracollo a tutto. Ma gli pareva già da un
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quasi di un lusso. Gli premeva che il Nicchioli
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1920
a quel sorriso. Che gli era avvenuto? Non alzava
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avvenuto? Non alzava più gli occhi e non aveva
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benché il cavaliere, lasciandolo, gli desse la mano in
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del tutto involontaria. Non gli importava più di niente
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parlavano nella stanza accanto gli sembrava che si fermassero
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1920
chiarezza fatale ed inalterata gli faceva conoscere, con un
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prendere una decisione. Anzi, gli pareva proibito per sempre
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parlato di cose allegre, gli avrebbe fatto piacere; e
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1920
avrebbe fatto piacere; e gli sarebbe parso naturale. Pensava
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agevolmente dalla realtà; e gli pareva che avrebbe potuto
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dopo un bel pezzo, gli chiese: ¶ — Sei stato con
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1920
ne pensi, e se gli hai detto niente. Non
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potuto sospettare di niente. Gli seccò che le nipoti
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ai miei sentimenti. Perché gli altri mi credono eguale
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1920
me ma anche per gli altri. Io vivo così
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insieme con me." ¶ Allora gli pareva possibile cedere e
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1920
il desiderio della morte gli parve preferibile e necessario
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1920
a forza di pensarci, gli vennero in mente altre
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quand'era giovine, non gli era mai capitato di
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1920
un viso che Enrico gli domandò se si sentisse
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1920
sue ricchezze. La giornata gli parve troppo breve; e
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Lasciò passarsi avanti tutti gli altri scesi alla stazione
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1920
non aveva sospettato; ma gli era parso che il
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1920
stessa albagia buonacciona non gli permetteva né meno di
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1920
abbacchiato ed immusonito; con gli occhi gonfi e pesti
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1920
sbattendo i denti insieme, gli fece una sghignazzata rabbiosa
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1920
imbastire un litigio, perché gli avrebbero fatto perdere di
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1920
e non alzava mai gli occhi. Le mani gli
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1920
gli occhi. Le mani gli s'erano affilate e
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1920
più sagace; me siccome gli altri restavano ancora indecisi
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1920
nel naso. ¶ Giulio teneva gli occhi bassi, benché fosse
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1920
chiudersi da sé, su gli occhi. Enrico disse: ¶ — O
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1920
altre due volte. ¶ Enrico gli disse: ¶ — Smetti. Non senti
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1920
forte i piedi. Giulio gli fece capire, con un
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1920
volta! ¶ Il Corsali, adirato, gli chiese: ¶ — E tu che
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1920
del pollice; ma, siccome gli tremavano un poco le
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1920
ch'io mi calmi! ¶ Gli altri due fratelli, appoggiati
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1920
fratelli, appoggiati agli scaffali, gli stavano attorno. Giulio accese
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1920
tanto Niccolò che Enrico gli intimarono: ¶ — Non bisogna perdere
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1920
allo sportello dove accettavano gli sconti, dovette attendere perché
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1920
di persone. Ma non gli venne mai in mente
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1920
costretto a lasciarla per gli altri. ¶ Giulio, con un
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1920
contro luce. Il Nisard gli piaceva, anche perché gli
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1920
gli piaceva, anche perché gli parlava di pittura antica
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1920
labbro di sotto che gli pendeva. ¶ Il Nisard capì
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1920
offendere sul serio! ¶ Giulio gli chiese: ¶ — E dove hai
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1920
lui ogni stima per gli altri; e se si
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1920
di più. La moglie gli diceva che, dopo tutto
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1920
e un suo conoscente gli aveva riso su la
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1920
non pianse; ma aveva gli occhi di chi ha
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1920
bestemmiando e insultando chiunque gli veniva alla mente. La
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1920
a una certa distanza, gli aprì la porta; e
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1920
so assistere! ¶ Giulio, aprendo gli occhi, disse: ¶ — Che m
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1920
glie le dette, e gli disse: ¶ — Bisogna che tu
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1920
braccio; ma la mano gli tremava così forte che
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1920
una grande contentezza, che gli faceva desiderare sofferenze più
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1920
desiderare sofferenze più acute. Gli pareva d'essere doventato
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1920
i suoi occhi vedevano gli stessi scaffali e suo
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1920
si sentiva esasperare; e gli mancava sempre di più
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1920
vecchia cancellata. ¶ Niccolò, alzando gli occhi, che ridoventarono furbi
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1920
scherzare; e il viso gli doventò scuro. Giulio, prima
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1920
viso che la donna gli bagnava con le lacrime
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1920
già tutto; e non gli veniva in mente che
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1920
essere stato Enrico. ¶ Niccolò gli disse: ¶ — Hai visto che
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1920
la bocca e chiudeva gli occhi. ¶ — Forse avrei potuto
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1920
che nella libreria; e gli sarebbe stato impossibile rimanerci
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1920
parlare con Enrico, ma gli fu impossibile. Uno diceva
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1920
con Giulio; ma questi gli aveva detto di no
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1920
una greppina, si teneva gli orecchi turati con le
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1920
con il Nisard; che gli andò incontro mentre il
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1920
i sentimenti che ora gli si vedevano. Poi aggiunse
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1920
a un cinismo che gli pareva spaventevole, e che
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1920
dal muricciolo della Fortezza. Gli disse: ¶ — Venga a vedere
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1920
Cattedrale; a strapiombo su gli orti e su la
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1920
fu orgoglioso. Il Nisard gli spiava nel viso l
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1920
riportò via subito perché gli sembrava che fosse troppo
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1920
morire era invariabile. Non gli parve necessario rivedere quelli
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1920
sentimento. ¶ Nella libreria, con gli sportelli chiusi, c'era
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1920
tremare di spavento. Girò gli occhi intorno, e gli
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1920
gli occhi intorno, e gli venne voglia di avventarsi
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1920
più di lui, perché gli permettesse di chiamarlo ancora
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1920
quegli oggetti falsamente antichi gli dissero: "Tu sei eguale
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1920
con la testa sotto gli scaffali: la firma c
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1920
voluto gridare; ma non gli riescì. ¶ XIV ¶ Il pretore
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1920
due fratelli piangevano tappandosi gli occhi. Sentivano che lì
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1920
che doveva fare come gli aveva detto. ¶ — Non ci
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1920
nessuna idea in capo, gli disse: ¶ — Prestami, almeno, un
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1920
una camera! ¶ Niccolò non gli voleva dare niente; ma
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1920
e, allungando un braccio, gli porse cento lire. ¶ Enrico
266
1920
la retta della camera, gli bastarono poco più d
267
1920
in più d'uno, gli facevano capire che non
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1920
cominciava a trovarsi discretamente. Gli amici, che gli restavano
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1920
discretamente. Gli amici, che gli restavano ancora quasi in
270
1920
lesto a posta; con gli occhi più sgargi di
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1920
lampade d'argento, con gli occhi intenti all'altare
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1920
irascibile e beffarda, che gli traluceva anche dagli occhi
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1920
poteva fare niente, e gli andava via la voglia
274
1920
voglia di celiare. Poi, gli venne anche l'insonnia
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1920
a rimettere in pari gli affari della Compagnia di
276
1920
di Assicurazione. L'insonnia gli lasciava il senso di
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1920
la finestra, e diceva: ¶ — Gli occhi mi s'annebbiano
278
1920
perché. ¶ Ma se Modesta gli si metteva attorno, magari
279
1920
Oltre all'insonnia, che gli faceva spavento soltanto a
280
1920
spavento soltanto a ricordarsene, gli vennero i delirii. Dapprima
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1920
cose lubriche o insensate. Gli pareva sempre che lo
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dondolare Giulio penzoloni. Anche gli pareva che lo facessero
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una risata bavosa, che gli bagnava il pizzo. I
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settimane. Quando andavano via, gli restava il dolore alla
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che tornavano di scuola, gli facevano la chiucchiurlaia. Egli
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mentre anche la pelle gli si faceva floscia e
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qualsiasi intelligenza. ¶ Una notte, gli venne un delirio così
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più a mancargli. Allora, gli cominciò il rantolo, che
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tutti rispetto. ¶ Allora, uno gli andò a versare una
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della porta e teneva gli occhi ai vetri. Sbalzò
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mano mezza lira sola! Gli ho tenuto dietro per
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per tutta Siena, e gli ho detto che non
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anch'io. ¶ L'oste gli rispose: ¶ — Sarebbe il mestiere
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te! ¶ Prima l'oste gli dava del lei, poi
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aveva fatto come tutti gli altri; ed Enrico aveva
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mi piace. ¶ Enrico, allora, gli fece una lunga spiegazione
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niente da me. ¶ Uno gli disse: ¶ — Tieni: piglia questa
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di un lupo, che gli si vedevano quand'era
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quand'era arrabbiato e gli s'arricciava la bocca
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s'arricciava la bocca, gli disse: ¶ — Non mi riconosci
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non rassicurato del tutto, gli disse: ¶ — Aspettami un momento
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i loro succhi. E gli uccelli saltellavano sul muro
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tornò via. ¶ Il guardiano gli tenne gli occhi dietro
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Il guardiano gli tenne gli occhi dietro finché non
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stringersi i pugni: non gli pareva che già fosse
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voleva fare, entrò. ¶ Alzando gli occhi a sinistra, vide
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potuto farsi prendere con gli altri lì dentro. ¶ Strascicava
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dritta; poi lo raggiungeva. Gli metteva nella mano, ch
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voltava né meno allora, gli diceva: ¶ — Perché, almeno, non
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a poco a poco gli venisse l'idea di
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Modesta, prima di lasciarlo, gli chiedeva: ¶ — Hai bisogno che
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fili di ferro, non gli sgocciolassero addosso. E, poi
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cane che mangiava, e gli veniva la saliva alla
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lo fecero lavare e gli dettero un vestito come
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vestito come avevano tutti gli altri, rossiccio e grosso
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guardare fisso quel che gli altri mangiavano; e a
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le potature restate sotto gli olivi. Poi, con due
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ero messo a lavorare. ¶ Gli altri alzarono gli occhi
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lavorare. ¶ Gli altri alzarono gli occhi da terra; e
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crisi di gotta, che gli aveva ormai infettato tutto
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refettorio. ¶ Lola e Chiarina gli misero due mazzetti di