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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ignazio Silone, Severina, 1981

concordanze di «gli»

nautoretestoannoconcordanza
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catafalco col feretro, mentre gli uomini erano rimasti in
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in gran riverenza). Tra gli uomini invece vi fu
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progrediti della zona, e gli animi si erano inacerbiti
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il giudice, il cancelliere, gli avvocati, oltre a due
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che non ammetteva dubbi. ¶ «Gli uomini accorsi nell’interno
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buona notizia per lei» gli disse sorridendo. «Suor Severina
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Istituto. Non lo sapeva?» gli rispose la suora. ¶ «Che
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alla vocazione materna durante gli studi di teologia.» ¶ «Poi
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mio animo. Non credo, gli dissi; la fede cattolica
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più grande di noi; gli alberi purtroppo ci nascondono
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gran parte sconosciuta perché gli uomini non l’amano
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Dopo di che non gli rimase che rassegnarsi a
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registri della polizia tra gli oggetti rubati in casa
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partenza. ¶ Suor Severina chiuse gli occhi. Maria Teresa l
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neve. Suor Severina aprì gli occhi. ¶ «La neve» esclamò
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d’incomprensibile. ¶ «Che dici?» gli chiese Maria Teresa. ¶ «Non
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Poi chiese: «Dunque, furono gli avvenimenti di Civitella a
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sì, perché mi risolsero gli ultimi dubbi. Per me
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cercherò di spiegarvi. Durante gli ultimi anni di liceo
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dedicare la propria esistenza. Gli anni di università a
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al sacrifizio. La ragazza gli fece la riverenza come
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fronte al Santissimo e gli porse la lettera. Il
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direttore. La ragazza aveva gli occhi rossi, recava ancora
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gettò nella corrente. ¶ Capitolo 10 ¶ Gli sforzi di donna Teodolinda
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penose, come accade per gli anni della pubertà. Aveva
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quando si avvide che gli era impossibile rimanere quel
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E raggiunse di corsa gli amici che si erano
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amici disoccupati che saranno gli eroi di domani» disse
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un sorriso impacciato. Severina gli chiese perché fosse disoccupato
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certo molto lavoro, ma gli strumenti agricoli moderni e
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al liceo, venendo dopo gli affronti subiti al losco
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annunciava bellissima. In tutti gli anni di ginnasio e
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C’era qualche anziano; gli altri erano tutti giovani
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durante il percorso. Scandivano gli slogan scritti sui cartelli
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lento. Ogni tanto variavano gli slogan con canti in
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la calma, ma nessuno gli dava ascolto. Vi furono
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accorse neanche di avere gli indumenti strappati. Dall’altezza
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avvicinarla e lei non gli rispose. ¶ Severina discese i
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facendosi strada a gomitate. Gli spari in aria dei
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morta. Respira». Severina aprì gli occhi, guardò gli amici
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aprì gli occhi, guardò gli amici, sorrise, disse: «Non
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di più.» ¶ Ritornando verso gli altri, Lamberto non ebbe
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salendo le scale, e gli andò incontro. ¶ «Signor De
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se crollate per esaurimento» gli disse il medico sorridendo
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le cornee, cioè praticamente gli occhi. Se fossi sicura
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Che tiranna sei» disse, gli occhi umidi. «Con me
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quelle dovranno essere brevi. Gli ordini dei tuoi medici
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dall’esterno, da tutti gli angoli, e perfino, chissà
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scrivergli appena possibile. Dopo gli scriverò io, quando starò
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Spero che vi conoscerete. Gli ho parlato molto di
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posso immaginare che cosa gli abbia raccontato» disse don
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don Gabriele. ¶ «Nulla che gli sia dispiaciuto, l’assicuro
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notte, sulla fratellanza con gli umiliati e gli oppressi
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con gli umiliati e gli oppressi. Davanti a sé
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Suor Gemma, indignata, non gli rispose neppure. Lasciò la
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piedi appoggiato al muro. Gli occhi di Severina erano
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Gabriele non rispose. Severina, gli occhi ancora chiusi, non
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Maria Teresa. ¶ Severina aprì gli occhi e riuscì a
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Sai, continuerò a vivere. Gli occhi, i reni…» ¶ «Sono