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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Parini, Il giorno, 1801

concordanze di «gli»

nautoretestoannoconcordanza
1
1801
orizzonte a render lieti ¶ Gli animali e le piante
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1801
però che a te gli stanchi sensi ¶ Da i
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1801
grande il giorno ¶ Fra gli spiragli penetrar contenda ¶ De
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1801
corser pronti a spalancar gli opposti ¶ Schermi a la
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1801
destro lieve lieve ¶ Sovra gli occhi trascorri, e ne
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1801
delizie ¶ O gemma de gli eroi al tuo palato
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1801
talamo beato ¶ Ch'ambo gli amici numi a piene
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1801
a tergo la faretra ¶ Gli empie, e gridò: solo
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1801
più possente in fra gli dei, il primo ¶ Di
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1801
lasci ¶ Quasi rifiuto de gli dei Cupido? ¶ Oh il
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1801
all'uopo ¶ Arcano a gli altri eroi vago cinabro
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1801
crin disciolto e su gli omeri sparso, ¶ Quale a
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1801
capo ¶ Evaporar lasciò de gli olj sparsi ¶ Il nocivo
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1801
le polvi ¶ Che roder gli porien la molle cute
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1801
diva; e stassi a gli occhi suoi ¶ Severo esplorator
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1801
all'eroe qual più gli aggrade ¶ Spargere al crin
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1801
l'ambra preziosa a gli avi nostri. ¶ Ma se
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1801
Ah fuggi allor tutti gli odori ah fuggi; ¶ Chè
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1801
prendesse al suo sembiante ¶ Gli edifici del capo, e
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1801
in piedi, ¶ E per gli occhi versando ira e
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1801
cui degni ¶ Tu de gli arcani tuoi. Sai che
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1801
a te dinanzi ¶ Tra gli arnesi vedrai che l
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1801
renderti sì caro a gli occhi altrui. ¶ Ei ti
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1801
riverente il vulgo, ¶ E gli oracoli attenda. Or chi
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1801
che annosa ¶ Siede su gli occhi a le misere
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1801
Stipendiato ministro atto a gli affari ¶ Sollecitar dell'amorosa
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1801
aere pugna, ¶ E de gli atomi suoi tutto riempie
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1801
a poco a bear gli occhi ¶ De la cara
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1801
Vieni o fior de gli eroi vieni; e qual
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1801
squadre diverse e de gli eroi ¶ Annoveraste a i
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1801
sarà che innanzi a gli altri ¶ Signor venga a
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1801
Sdegnar la turba, e gli occhi tuoi primiero ¶ Occupar
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1801
in grembo ¶ Atta a gli orecchi a i denti
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1801
Prezioso confetto ove a gli aromi ¶ Stimolanti s'unì
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1801
membri acquete ¶ A te gli spirti, e ne la
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1801
tenèbre; o miri altronde ¶ Gli ognor nascenti e moribondi
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1801
giorno assista; e de gli sguardi tuoi ¶ Economa presieda
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1801
Palladio i muri e gli archi ¶ O di Tizian
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1801
lo sguardo ¶ Invitan de gli eroi. Copia squisita ¶ Di
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1801
caro. ¶ Vengane alfin de gli orioi gemmati ¶ Venga il
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1801
è talor che da gli egregi affanni ¶ T'allevj
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1801
O cilestro ermesino orni gli estremi ¶ Del bel color
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1801
però vada negletto ¶ Su gli omeri a cader; ma
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1801
più belle ¶ Far beati gli amanti e a un
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1801
la bella ¶ E de gli eguali tuoi scelto drappello
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1801
Che a te de gli avi tuoi serbano ancora
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1801
avi tuoi serbano ancora ¶ Gli atti e le forme
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1801
pellegrinando ei trasse ¶ A gli oracoli suoi; indi sedette
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1801
la cittade; e da gli ombrosi ¶ Lor lontani recessi
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1801
E in mezzo a gli ampli fori alto le
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1801
scale impaziente. Addio ¶ De gli uomini delizia e di
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1801
Signore al mio cantar gli orecchi, ¶ Or che tra
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1801
Lo stimol fier de gli oziosi sughi ¶ Avidi d
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1801
Musulmano. ¶ Nel maestoso passeggiar gli ondeggiano ¶ Le late spalle
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1801
alzisi il petto; ¶ Sorgan gli omeri entrambi; a lei
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1801
sì crudele ¶ Soccorso ancor gli fu negato; e giacque
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1801
e volgeransi al fine ¶ Gli altri a bear le
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1801
e di sangue. ¶ Allor gli antri domestici le selve
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1801
le risa ¶ Presso a gli emuli tuoi, che di
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1801
crudel Megera ¶ Più temuti gli sdegni. Oltre Pirene ¶ Contenda
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1801
arse e cadèo ¶ A gli ospiti famosi il grande
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1801
è fama ¶ Che fur gli uomini eguali: e ignoti
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1801
un'egual forza ¶ Sospingeva gli umani: e niun consiglio
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1801
la plebe spregiata: e gli stess'antri ¶ E il
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1801
Era il desire a gli uman petti ancora. ¶ L
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1801
ancora. ¶ L'uniforme de gli uomini sembianza ¶ Spiacque a
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1801
rimbombo. ¶ Oh beati fra gli altri e cari al
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1801
miglior man Titàno ¶ Formò gli organi egregi, e meglio
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1801
te raccolse, ¶ Godi de gli ozj tuoi a te
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1801
La variata eredità de gli avi ¶ Scherza in nobil
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1801
licenza. Un nume ebber gli antiqui ¶ Immobil sempre, che
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1801
al medesmo padre ¶ De gli dei non cedette allor
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1801
e Gradivo ¶ E tutti gli altri dei da le
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1801
Ambizioso di brillar fra gli altri, ¶ Brilli altramente. Oh
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1801
belle lontane, or de gli amanti ¶ Or de' mariti
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1801
un guardo ¶ Sfugge da gli occhi tuoi, che i
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1801
fredda oblivion l'alma gli asperse; ¶ E d'invincibil
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1801
e di torpente ¶ Indifferenza gli ricinse il core. ¶ Ma
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1801
bell'opra intraprendi. A gli occhi altrui ¶ Più così
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1801
gemma, ¶ Dolc'esca a gli usurai che quella osàro
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1801
Amor che tutte ¶ De gli animanti annoverar le membra
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1801
E pinte strascinar su gli aurei cocchi ¶ Giunte a
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1801
tua bella intorno ¶ Sudin gli studj tuoi. Anco tal
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1801
Al vario ragionar de gli altri eroi ¶ Porgere orecchio
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1801
fa loro balenar su gli occhi ¶ L'ultima gloria
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1801
Oh depravato ingegno ¶ De gli artefici nostri! In van
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1801
auguste cornici e per gli eccelsi ¶ Timpani de le
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1801
numi sacre ¶ O a gli uomini scettrati; ed or
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1801
al fin d'agitar gli austeri fregi ¶ Entro a
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1801
moda le colonne e gli archi ¶ Ove sedeano i
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1801
le smilze ¶ Ombre de gli avi, che per l
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1801
le antique ¶ Digiune rozze, gli scommessi cocchi ¶ Forte assordanti
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1801
splenda. ¶ Falcato dio de gli orti, a cui la
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1801
nè il truculento ¶ Cor gli piegàro i teneri belati
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1801
quel pietoso favellar da gli occhi ¶ De la tua
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1801
Villan del servo con gli eburnei denti ¶ Segnò di
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1801
empio servo tremò; con gli occhi al suolo ¶ Udì
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1801
il popol folto de gli dei minori. ¶ Ma negletto
99
1801
negletto non già da gli occhi andrai ¶ De la
100
1801
sempre: ¶ E solo a gli occhi vostri Amor discopra
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1801
Sopra il senso de gli uomini regnàro ¶ Gran tempo
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1801
arco imporre. ¶ Non più gli urti festevoli, o sul
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1801
innante. ¶ Poi che brevi gli avrai scorsi momenti ¶ Ornandoti
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1801
e con ignobil senso ¶ Gli stomachi agitar: soli torreggino
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1801
le offenda. Ivi con gli altri ¶ Gratissimo vapor la
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1801
Fuor che quella de gli occhi era concesso: ¶ Poi
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1801
Ad ogni verbo con gli orecchi acuti ¶ Era presente
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1801
prega. ¶ “O propizio a gli amanti, o buon figliuolo
109
1801
lui concedi ¶ Se non gli occhi ingannar, gli orecchi
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1801
non gli occhi ingannar, gli orecchi almeno ¶ D'importuno
111
1801
verga pacifica la fronte ¶ Gli percote tre volte: e
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1801
dadi gittati attendon, pronte ¶ Gli spazj ad occupar, e
113
1801
e l'altro ¶ De gli spazj a sè dati
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1801
un de' lati; ambo gli orecchi tende; ¶ E sotto
115
1801
in quando ¶ Guata con gli occhi. Or l'agitar
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1801
ambe le man tura gli orecchi. ¶ Tu vincesti o
117
1801
la ferrea età, quando gli sposi ¶ Folle superstizion chiamava
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1801
Il Vespro ¶ Ma de gli augelli e de le
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1801
Rocche il sol manda gli ultimi saluti ¶ All'Italia
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1801
curvo ti celi ¶ A gli occhi suoi. Altro finor
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1801
le aeree capre ¶ De gli edificj tuoi man scabre
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1801
celeste melodia ¶ Scende a gli orecchi de la dama
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1801
sopra di lei da gli occhi versi ¶ Quanto in
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1801
primiera sarà che da gli amati ¶ Voi sul vespro
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1801
l'altro a morir gli agresti eroi; ¶ Ma placata
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1801
pieno. ¶ Sai che fra gli ozj del mattino illustri
127
1801
del bello oggi creasti ¶ Gli eccellenti nell'arte. Onor
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1801
onde ti vanti ¶ Compendiar gli ufici in breve carta
129
1801
sparsi ¶ Effuso rivelossi a gli occhi altrui. ¶ Gli Amori
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1801
a gli occhi altrui. ¶ Gli Amori si schermiron con
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1801
da la maestà de gli otto lustri ¶ Fuggon volando
132
1801
è fra lor che gli altrui nodi or cela
133
1801
volto ¶ E infiammata ne gli occhi alto declama ¶ Interpreta
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1801
i sagri arcani ¶ De gli amorosi gabinetti; e a
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1801
proprj misterj or con gli altrui. ¶ La vide la
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1801
In un momento ¶ Tutti gli occhi e gli orecchi
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1801
Tutti gli occhi e gli orecchi e tutti i
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1801
con le destre a gli elsi enormi. ¶ Ma di
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1801
cerchi e guidi ¶ Con gli estremi precetti entro al
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1801
silenzio camminando vanno, ¶ Rompea gli orrori tuoi sol quanto
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1801
ove le fere e gli uomini ¶ Da la fatica
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1801
eguali tuoi, degna de gli avi ¶ E de i
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1801
involasti pur dianzi a gli occhi miei? ¶ Qual palagio
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1801
qual star forte, ¶ Dispùtano gli aurighi alto gridando. ¶ Sdegna
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1801
Ne le bocche de gli uomini gran tempo. ¶ Forse
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1801
Bacco ed Alcide e gli altri egregi, ¶ Che per
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1801
ardenti prove ¶ Colà fra gli astri a sfolgorar salìro
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1801
l'onta ¶ Volgon de gli anni a rintuzzar fra
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1801
l'agil pensier scorre gli aurighi ¶ De le dive
150
1801
i corni irati, ¶ Spinge gli uomini in alto; o
151
1801
come al tuo venir gli archi e le volte
152
1801
del tuo grande ingombra ¶ Gli spazj fortunati. Ecco di
153
1801
che l'ombre ¶ Abitar gli fu grato ed i
154
1801
Volga la turba, sederan gli amanti ¶ L'uno a
155
1801
Ivi la coppia de gli amanti a lato ¶ Dell
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1801
di Noia, erran cercando ¶ Gli alti palagi e le
157
1801
L'altro piove da gli occhi atro vapore; ¶ E
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1801
il vulgo temerario a gli uni ¶ Di fanciulli dà
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1801
prischi trofei pendono e gli avi. ¶ L'altro è
160
1801
pascon Mongibello; e fin gli stessi ¶ Gran nipoti Romani
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1801
Di frementi corsieri; e gli avi loro ¶ E i
162
1801
al par d'ambo gli Atridi. ¶ Ma chi l
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1801
oscure mortali: o che gli assorba ¶ De le dive
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1801
entro alla luce. ¶ Qui gli antiqui d'Amor noti
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1801
cercarono un tempo. Indi gli adulti, ¶ A la cui
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1801
e il cui marito ¶ Gli atti e gli accenti
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1801
marito ¶ Gli atti e gli accenti ancor serba del
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1801
le illustri; e là gli estremi ¶ Ben seppe unir
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1801
grato aspettando ¶ E per gli altri e per sè
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1801
seggon le dive ¶ Seggon gli eroi, che dell'Esperia
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1801
sta sopra a contemplar gli eventi ¶ De la instabil