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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Baricco, Castelli di rabbia, 1991

concordanze di «gli»

nautoretestoannoconcordanza
1
1991
di Jun Rail. Quando gli uomini di Quinnipak guardavano
2
1991
Jun Rail. I capelli, gli zigomi, la pelle bianchissima
3
1991
Rail. È lì che gli venne quell’idea stramba
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1991
era una prigione dicevano gli altri, stupidi è la
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1991
chiuse per un istante gli occhi, li riaprì, tornò
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1991
come se la notizia gli si fosse rotta nella
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1991
di nulla, poi chiudeva gli occhi e invece di
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1991
del mondo. Jun non gli chiese niente. Lui non
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1991
fabbrica di vetro che gli tocca andare fin là
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1991
e guardandolo proprio dentro gli occhi gli disse ¶ – Ascoltami
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1991
proprio dentro gli occhi gli disse ¶ – Ascoltami, Andersson... se
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1991
conti delle paghe sotto gli occhi. Non ne capiva
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1991
volte più grande? ¶ Così gli chiese, il vecchio: cosa
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1991
vecchio: cosa ci facciamo, gli chiese, con una lastra
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1991
per poi scodellarlo sotto gli occhi trasparenti di Andersson
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1991
era una prigione dicevano gli altri, stupidi è la
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1991
non sapeva bene cosa gli stava succedendo. Però aveva
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1991
il volto di Jun. Gli erano entrate negli occhi
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1991
al collo, e poi gli aprì la giacca e
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1991
pochi, piangono solo con gli occhi, come bicchieri pieni
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1991
ne stanno lì mentre gli cola addosso la loro
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1991
con movimenti ciechi ormai gli aveva strappato dalla mente
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1991
sotto di lei, chiudere gli occhi e non veder
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1991
sprofondata nel cuscino e gli occhi chiusi. ¶ – Ti prego
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1991
come lo fanno tutti gli uomini, vale a dire
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1991
Rail un uomo come gli altri né Jun una
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1991
Pekisch rimase immobile. Non gli era chiaro perché, ma
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1991
in modo che solo gli occhi ne restavano fuori
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1991
il tubo, l’erba gli spariva veloce sotto i
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1991
il tubo – il cuore gli incominciò a impazzire. Calma
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1991
la ritrova dietro, e gli tocca recuperarla in qualche
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1991
fine. Si ferma, Pekisch. Gli bolle il cuore, deragliato
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1991
terra, sulla schiena, con gli occhi che guardano il
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1991
PEHNT! ¶ Il ragazzino apre gli occhi. Vede il cielo
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1991
il cuore che ancora gli strapazza dentro, forse griderebbe
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1991
vedertele sparire così, sotto gli occhi... chi se la
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1991
mezzo alla campagna, con gli occhi fissi per terra
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1991
di Dio. ¶ Non staccano gli occhi dal tubo, non
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1991
sviluppi futuri del logoforo. Gli ultimi confortanti esperimenti dei
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1991
annullare qualsiasi distanza. Poiché gli ultimi calcoli stabiliscono in
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1991
mi creda, di rompere gli indugi e usare la
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1991
è il mondo, e gli unici veri nemici gli
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1991
gli unici veri nemici gli avversari della scienza. Per
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1991
alle spalle. La stanza gli girava attorno e dovette
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1991
scrivania. ¶ Si sedette. ¶ Chiuse gli occhi e lasciò per
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1991
pochi metri da lui gli investigatori trovarono il cadavere
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1991
fu difficile, infatti, per gli investigatori, identificare l’autore
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1991
ne accorse. Si tolse gli occhiali e lasciò perdere
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1991
messo una vita. Non gli sfuggiva che in ciò
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1991
una soluzione. ¶ L’idea gli venne, come spesso accade
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1991
che la signora Abegg gli mise in mano prima
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1991
sentì che il mondo gli faceva molto meno paura
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1991
suo ottavo compleanno Pekisch gli regalò un quaderno con
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1991
trovato, e gliela infilò. Gli arrivava sotto le ginocchia
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1991
a Dublino. Al ritorno gli impiegati del traghetto di
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1991
per sempre. La velocità. Gli dev’essere scoppiata dentro
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1991
chiamava Rocket e faceva gli 85 chilometri orari. Fu lei
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1991
dimostra il fatto che gli uomini ne hanno, per
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1991
ha dentro, e poi gli uomini, perché qualcuno doveva
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1991
due binari di ferro, gli uomini anche loro a
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1991
l’anima dentro, triturandosi gli attimi e gli anni
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1991
triturandosi gli attimi e gli anni – perversa rotazione onnipotente
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1991
si rivelava a tutti gli effetti nient’altro che
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1991
presenza di un vile – gli occhi inchiodati su quelle
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1991
più basso dell’umanofono. Gli altri due fa diesis
66
1991
al signor Rail e gli sussurrò un nome nell
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1991
vecchio Andersson e pensava. Gli saliva da dentro una
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1991
L’ingegner Bonetti tolse gli occhi dalla carta e
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1991
di suoni. Come spesso gli succedeva quando il mondo
70
1991
campanile di Quinnipak, chiuse gli occhi, affogati in un
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1991
che la campana regolarmente gli sparò attraverso un muro
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1991
di pioggia quelle che gli si squagliavano sul volto
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1991
con il respiro che gli ritmava un tempo tutto
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1991
di suono che regolarmente gli arrivò, giù dal campanile
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1991
tra le mani chiuse gli occhi e pensò “adesso
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1991
sua stanza e poi... gli tolsi la camicia da
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1991
semplicemente disse, come tutti gli altri giorni ‘Buongiorno, signora
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1991
cucina e senza levare gli occhi da terra mi
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1991
cosa così... e io gli dissi ‘non si preoccupi
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1991
comunque voglio dirle... non gli avrei detto sì... capisce
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1991
stanza, nel buio, non gli ho mai detto no
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1991
volte, così... ma non gli ho mai detto no
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1991
dire il vero non gli ho mai nemmeno detto
84
1991
di sì, cioè, non gli ho mai detto niente
85
1991
detto che la vita... gli ho detto, quel che
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1991
anche lui, diventando grande... gli passerà questa voglia di
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1991
aveva del coraggio e gli piaceva tutto ciò che
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1991
ciò che era nuovo... gli sarebbe piaciuto il treno
89
1991
be’ ovviamente non come gli piacevo io... no, scherzo
90
1991
veloci che potete tenendo gli occhi aperti... così... ¶ E
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1991
il signor Rail, e gli occhi aperti, lì nel
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1991
con la testa che gli girava, ma ridendo e
93
1991
che potete e tenendo gli occhi aperti... avanti, volete
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1991
su se stessi sgranando gli occhi davanti a sé
95
1991
nel gran prato, e gli operai della vetreria, le
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1991
le braccia spalancate e gli occhi sgranati davanti a
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1991
schioccavano le risate e gli strilli, e qualcuno alla
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1991
imprecazione divertita nell’aria, gli occhi pieni di lacrime
99
1991
devi girare... così, come gli altri... ¶ Mormy lo guardava
100
1991
La voce di Jun gli arrivò da lontano. Si
101
1991
lentamente, e subito chiuse gli occhi – lui solo, tra
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1991
ci possono andare solo gli uomini?”, “La signora Robinson
103
1991
salire i bambini, non gli si può fare rischiare
104
1991
sua nuova casa – riaprirà gli occhi e avrà due
105
1991
Quinnipak Elisabeth sfilò tra gli sguardi stupiti e in
106
1991
montarli, qualche giorno prima, gli uomini dell’ingegner Bonetti
107
1991
rumori più strani e gli odori di un salvifico
108
1991
del signor Rail, solo gli occhi rapiti sul grande
109
1991
grida del mondo, e gli applausi e i cappelli
110
1991
ne rimaneva come ipnotizzato. ¶ Gli altri vedevano come vedono
111
1991
film. Mormy no. Magari gli passavano negli occhi, le
112
1991
cavalli, un po’ tutti gli uomini di Quinnipak, ognuno
113
1991
le grida, le facce, gli animali, l’odore, l
114
1991
quell’istante di partenza gli si sfarinava negli occhi
115
1991
del mondo, con tutti gli altri. Pronto per la
116
1991
occhi. Una percezione sincopata. Gli altri percepivano il divenire
117
1991
È matto Mormy? – chiedevano gli altri ragazzini. ¶ – Solo lui
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1991
qualche dolore tutto suo gli aveva messo addosso quella
119
1991
poco sopraffatto. La meraviglia gli strozzava le parole in
120
1991
portano dentro e che gli racconta la vita. Chissà
121
1991
così, d’improvviso. Magia. ¶ Gli scese giù l’angoscia
122
1991
è ghiacciato, e tutti gli alberi del mondo ghiacciati
123
1991
i rami di tutti gli alberi del mondo ghiacciati
124
1991
vecchio Andersson, sdraiato, con gli occhi chiari fissi al
125
1991
vecchio Andersson, sdraiato con gli occhi chiari fissi al
126
1991
guardaroba della vedova Abegg, gli ha tolto le porte
127
1991
di Adlet. Mendel chiudeva gli occhi e iniziava a
128
1991
terrore quando la pallottola gli entrò nella schiena e
129
1991
entrò nella schiena e gli spappolò il cuore. ¶ 1221. Correzione
130
1991
bene. ¶ Mormy cresceva e gli occhi delle servette di
131
1991
guardavano col desiderio che gli frullava dentro. Anche Jun
132
1991
l’acqua bollente ma gli piaceva che Jun fosse
133
1991
cos’era per lei? Gli accarezzò le spalle, “una
134
1991
ne rimaneva immobile, con gli occhi spalancati. La mano
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1991
delle grandi occasioni e gli raccontò degli uomini, delle
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1991
era innamorato, Pehnt. ¶ Pekisch gli regalò un pettine. ¶ Vedi
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1991
Bastardo”. ¶ 1901. Sesso. PRIMA togliersi gli stivali, DOPO i pantaloni
138
1991
rispose nulla. Neppure aprì gli occhi. ¶ – Ehi, vecchio Andersson
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1991
sono io... ¶ Andersson aprì gli occhi. ¶ – Tieni, ti ho
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1991
turchese... ¶ Andersson non muoveva gli occhi dal soffitto. ¶ – ... sai
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1991
qui. ¶ “Se solo avessi gli occhi per poter guardare
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1991
dopo... ¶ –Dopo cosa? ¶ Richiuse gli occhi, il vecchio Andersson
143
1991
Tu non sei come gli altri, Dann, tu fai
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1991
parlare, il vecchio Andersson, gli riusciva giusto di mormorare
145
1991
vita... non sono quelli gli errori... quella è vita
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1991
metri di binari muti, gli anni uno dopo l
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1991
debolezze e le vendette, gli occhi del signor Rail
148
1991
occhi del signor Rail, gli occhi di Pehnt, gli
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1991
gli occhi di Pehnt, gli occhi di Mormy, gli
150
1991
gli occhi di Mormy, gli occhi della vedova Abegg
151
1991
occhi della vedova Abegg, gli occhi di Pekisch, gli
152
1991
gli occhi di Pekisch, gli occhi del vecchio Andersson
153
1991
essa ha però fra gli altri meriti quello – che
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1991
casuali limitrofie l’occhio gli cadde su un titoletto
155
1991
boulevards parigini. Se chiudeva gli occhi riusciva a sentirne
156
1991
i rumori, a intuirne gli odori. Sui mille fogli
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1991
quello stramaledetto dèmone che gli giocava nella testa, nei
158
1991
tutt’a un tratto gli lordava l’anima con
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1991
sulla testa, quando lei gli comunicò, per la terza
160
1991
il suo dèmone personale: gli bastava guardare fuori dalla
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1991
amico di nome Laglandière gli fece l’assurda proposta
162
1991
in Egitto, lui accettò. Gli parve un buon sistema
163
1991
di un paese sconosciuto gli riuscì di respirare la
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1991
sono le idee. ¶ Ciò gli permise di non rimanere
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1991
spesa relativamente esiguo, salvaguardare gli enormi e centenari olmi
166
1991
tutto il tempo che gli restava. Non aveva mai
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1991
di sconcertante. La fatica gli rosicchiava la mente, una
168
1991
cortesemente avanzate da tutti gli illustri partecipanti”. Testuale. ¶ Horeau
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1991
questa volta proprio lui gli fece dubitare per un
170
1991
la consapevolezza, maturata durante gli otto anni vissuti accanto
171
1991
non vagabondava come tutti gli altri suoi progetti nel
172
1991
la banda, ieri sera – gli rispose Ferry Barrimer, che
173
1991
strani. Una lunga cicatrice gli correva dalla tempia sinistra
174
1991
la lunga cicatrice e gli occhi strani. ¶ Horeau rimise
175
1991
cuoio per terra, alzò gli occhi verso quelli dell
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1991
l’aveva mai vista. Gli piaceva quando parlava: poteva
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1991
senza sembrare indiscreto. Lei gli chiese di Parigi. Voleva
178
1991
incrociandone per un istante gli occhi, cos’avevano di
179
1991
cos’avevano di strano gli occhi di suo padre
180
1991
roulants di legno, e gli oggetti portati da tutte
181
1991
arriverò proprio qui, sotto gli olmi, e mi fermerò
182
1991
Il signor Rail aveva gli occhi fissi su quel
183
1991
sudore. Un sordo lamento gli usciva dalla gola, piano
184
1991
che lo mordeva dentro. Gli altri non c’entravano
185
1991
sono svenuto, vero? ¶ – No – gli rispose il signor Rail
186
1991
pesante dopo quello che gli era successo. Gli diedero
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1991
che gli era successo. Gli diedero la stanza che
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1991
uno specchio. L’alba gli cresceva proprio di fronte
189
1991
rifugio ai suoi desideri. Gli passavano nella testa e
190
1991
quel punto là, sotto gli olmi, nel centro del
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1991
verso la cicatrice che gli correva lungo il viso
192
1991
alle feste, e sorrideva, gli uomini pensavano che era
193
1991
così’ ... e sì che gli voleva bene a quel
194
1991
partire e allora Pekisch gli disse ‘parti il giorno
195
1991
e poi parti’, così gli disse... il fatto è
196
1991
gambe, guarda la tastiera. Gli occhi vanno da un
197
1991
tocca un solo tasto, gli basta guardarli. Non viene
198
1991
so, mi sembra che gli telegrafarono qualcosa e lui
199
1991
a corrersi di fianco. Gli ricorda qualcosa, tutto questo
200
1991
grandi. Sono tutti immobili. Gli uomini, ovviamente, non gli
201
1991
Gli uomini, ovviamente, non gli strumenti. E guardano di
202
1991
grandi. Sono tutti immobili. Gli uomini, ovviamente, non gli
203
1991
Gli uomini, ovviamente, non gli strumenti. E guardano di
204
1991
quello che a tutti gli effetti si può ormai
205
1991
lontano, così – a chiudere gli occhi forse si riuscirebbe
206
1991
è qualcuno che chiude gli occhi, altri guardano fissi
207
1991
lascia che la magia gli coli addosso, al momento
208
1991
chiunque di finire con gli occhi su quella pelle
209
1991
quello – si posarono lì, gli occhi di Mormy, e
210
1991
di Ort, ma qualcosa gli si stava rompendo dentro
211
1991
il capo abbassato e gli occhi che guardavano per
212
1991
una cosa da niente – gli si spaccò qualcosa dentro
213
1991
sembra un gioco – chiude gli occhi, Jun, e mentre
214
1991
in mezzo a tutti gli altri, e molto di
215
1991
al vetro, a guardare gli operai che sudano sui
216
1991
cercavano e si troveranno – gli strumenti uno dentro l
217
1991
nero – Jun immobile, con gli occhi chiusi e nella
218
1991
sua la mano che gli scivola tra le cosce
219
1991
Pekisch, e tra tutti gli occhi che ha di
220
1991
bellissima – e chi riapre gli occhi sente la sferzata
221
1991
nessuno che osi fiatare – gli ultimi cinque passi – l
222
1991
fosse un baratro – tacciono gli strumenti – non c’è
223
1991
erano quelli della ferrovia, gli operai, erano inferociti, gridavano
224
1991
è rimasto indietro, io gli ho gridato di venir
225
1991
testa spappolata, sangue dappertutto, gli si era aperta la
226
1991
arrivavano i soldi che gli spettavano, ed effettivamente si
227
1991
binari... e allora io gli ho detto che quando
228
1991
lui voleva venire e gli altri dissero che uno
229
1991
riusciva nemmeno a trovare gli occhi, in tutto quel
230
1991
non c’erano più, gli occhi, non c’era
231
1991
parlare, e allora io gli ho preso le mani
232
1991
come lo fanno tutti gli altri, c’aveva un
233
1991
possibile che proprio quello gli sia costato la vita
234
1991
Jun chiamò Brath e gli disse: ¶ – Sta per tornare
235
1991
ne stava seduta, con gli occhi fissi per terra
236
1991
Aveva il cuore che gli scoppiava dentro. ¶ – Tu una
237
1991
sicuro che quell’uomo gli faceva schifo, lo interruppe
238
1991
schifo, lo interruppe e gli disse ¶ – Voglio che i
239
1991
Se lei lo conosce gli dica che qui tutti
240
1991
l’hanno perdonato. Ma gli dica anche questo: che
241
1991
questo: che la pagherà. Gli è andata male, e
242
1991
verrà giù tutto, scrivevano gli esperti. Arriva quel giorno
243
1991
di uomini. Lavorano sotto gli occhi di tutti. Tutti
244
1991
la fa, e abbassa gli occhi, non vuole vedere
245
1991
dunque non li vedrà, gli immani archi di ferro
246
1991
bambini stanno lì, con gli occhi spalancati, a sentire
247
1991
zaino pieno di pietre. Gli operai guardano, da giù
248
1991
Anche le parole, e gli orrori, e perfino morire
249
1991
E poi morire con gli occhi che possono guardare
250
1991
finire lì, per sempre. Gli era rimasto appiccicato addosso
251
1991
e sognare quel che gli pare. Ogni tanto pioverà
252
1991
violoncellista prese dal leggio gli spartiti. Disse Forse bisognerà
253
1991
me ne vado. Rinfilarono gli strumenti nelle loro custodie
254
1991
due, vinto per sempre, gli si ruppe in due
255
1991
signor Rail ha abbassato gli occhi. Si tortura il
256
1991
partì. Il signor Rail gli regalò un tagliacarte d
257
1991
un bravo ragazzo, ma gli manca la poesia. ¶ Va
258
1991
la prima volta che gli si racconta qualcosa? Proprio
259
1991
la prima storia che gli toccherà sentire. Ce ne
260
1991
c’è Jun che gli ride lì davanti è
261
1991
frase che un giorno gli aveva detto Andersson, e
262
1991
davanti a lui e gli poserà quel pacco tra
263
1991
di nulla, poi chiuse gli occhi e invece di
264
1991
lui, da lì. Non gli importa di farlo un
265
1991
priori l’eventualità che gli potesse effettivamente risultare utile
266
1991
fidanzato e a tutti gli astanti, di volere a
267
1991
Il signor Rail chiuse gli occhi. ¶ – ... in cui la
268
1991
e il suo entourage. Gli occhi del signor Rail
269
1991
coperto da una veletta. Gli porse una grande busta
270
1991
tanto, soprattutto d’inverno, gli piace starsene immobile, nella
271
1991
e una cantilena che gli usciva dalla bocca, a
272
1991
avvicinò all’uomo e gli si accovacciò davanti. Prese
273
1991
avete toccato, odio tutti gli istanti in cui avete
274
1991
che non esistono. ¶ Insomma, gli era scoppiata la musica
275
1991
Ma lui deve parlare. Gli si ammoscia se non
276
1991
a Quinnipak. Ogni tanto gli chiedevo “Dove sei stato
277
1991
da qualche parte, chiudi gli occhi, e inizi ad
278
1991
galera. Così quel nome gli rimase appiccicato in testa
279
1991
però l’avevo aspettato. Gli dissi che l’amavo
280
1991
Tool ci stava male. Gli veniva una faccia che
281
1991
le mani addosso sotto gli occhi di sua moglie