Matilde Serao, Cristina, 1908
concordanze di «gli»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1908 | sarà? — pensava ella, aguzzando gli occhi. ¶ Infine qualche cosa | ||
2 | 1908 | si vedeva nessuno. Levando gli occhi, vide che Peppino | ||
3 | 1908 | deve far diventare viziosi gli altri, le creaturine... ¶ — Oh | ||
4 | 1908 | Napoli al collegio e gli regalerà una bella scatola | ||
5 | 1908 | il diritto di vivere. ¶ — Gli hai risposto? ¶ — Figurati, subito | ||
6 | 1908 | bene a Cristina Demartino? — gli domandò Ciccillo La Corte | ||
7 | 1908 | amante disprezzato. Ella chinava gli occhi, non rientrava subito | ||
8 | 1908 | col viso infiammato. Ella gli aveva fatto dire, dal | ||
9 | 1908 | del sentimento. Don Ciccio gli aveva obiettato che lui | ||
10 | 1908 | studiare legge, avrebbe conosciuto gli uomini politici del partito | ||
11 | 1908 | Fiorillo; dovunque lo incontrava, gli voltava le spalle; il | ||
12 | 1908 | i tumulti universitari, fra gli studenti di primo anno | ||
13 | 1908 | amore che la chellerina gli offriva, insieme con la | ||
14 | 1908 | papà? ¶ — Sì. ¶ — E che gli avete risposto? ¶ — Gli ho | ||
15 | 1908 | che gli avete risposto? ¶ — Gli ho risposto di sì | ||
16 | 1908 | casa sua. Ella odiava gli imbrogli, i pettegolezzi, gli | ||
17 | 1908 | gli imbrogli, i pettegolezzi, gli esaltamenti per nulla, le | ||
18 | 1908 | nulla, le agitazioni inutili, gli strilli, le scene, le | ||
19 | 1908 | C, sopra — disse Giovannino. — Gli orecchini vi piacciono? ¶ — Non | ||
20 | 1908 | sè, senza che io gli risponda – pensava, con la | ||
21 | 1908 | e la tua famiglia. ¶ — Gli debbo dire quello che | ||
22 | 1908 | bianco nella faccia, con gli occhi aperti. Li rivolse | ||
23 | 1908 | dorme: ogni tanto apre gli occhi. ¶ — La febbre non | ||
24 | 1908 | spavento, ogni tanto, erano gli occhi del ferito che | ||
25 | 1908 | una preghiera ardente. Intese: gli dette la mano. A | ||
26 | 1908 | ferito cresceva; egli apriva gli occhi, ma non li | ||
27 | 1908 | vedeva che il delirio gli era salito al cervello | ||
28 | 1908 | fatta cosa di lui, gli apparteneva, non poteva nè | ||
29 | 1908 | gloria. Come in tutti gli uomini di lotta, l | ||
30 | 1908 | Dell'antica bellezza non gli rimaneva che il vigore | ||
31 | 1908 | fosse potenza, il trionfo gli parve facile e s | ||
32 | 1908 | ci vuole la Grazia. Gli è che l'anima | ||
33 | 1908 | splendidi, ma tutti sparenti; gli è che egli voleva | ||
34 | 1908 | voleva troppo, voleva quanto gli altri avevano e quanto | ||
35 | 1908 | altri avevano e quanto gli altri non avevan potuto | ||
36 | 1908 | non avevan potuto avere; gli è che le sue | ||
37 | 1908 | per non udire, chiudendo gli occhi per non vedere | ||
38 | 1908 | i tentativi abortiti, tutti gli ingegni traviati e tutte | ||
39 | 1908 | per imparare a vincere gli uomini: le vinceva facilmente | ||
40 | 1908 | anima femminile che già gli apparteneva. Ma aveva trovato | ||
41 | 1908 | speculazione, nell'arte, portandoci gli ultimi slanci, le ultime | ||
42 | 1908 | slanci, le ultime collere, gli ultimi ardori. Fu una | ||
43 | 1908 | senza che la volontà gli imponga la dissimulazione. Solo | ||
44 | 1908 | che l'ombra sotto gli occhi era di un | ||
45 | 1908 | chiedeva niente e lei gli volle dar tutto. Lui | ||
46 | 1908 | invadente, quasi folle. Invano gli amici le dicevano che | ||
47 | 1908 | tutti i rifiuti che gli uomini e le cose | ||
48 | 1908 | uomini e le cose gli avevano inflitti. Nè simpatia | ||
49 | 1908 | nella sua poltroncina, con gli occhi socchiusi, immobile, senza | ||
50 | 1908 | la parola: ¶ — E voi? — gli chiese. ¶ — Io? io ho | ||
51 | 1908 | e chinandosi verso Guido, gli fece vedere il ritrattino | ||
52 | 1908 | orribili. Ogni tanto apriva gli occhi, ma li richiudeva | ||
53 | 1908 | quel fascino e spalancava gli occhi di sonnambula in | ||
54 | 1908 | tutto era falso, dove gli attori avevano dimenticata la | ||
55 | 1908 | una sciagurata! — inferociva lui. ¶ Gli è che si ricordavano | ||
56 | 1908 | amore dove erano vissuti gli altri due amori, nei |