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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matilde Serao, Cristina, 1908

concordanze di «gli»

nautoretestoannoconcordanza
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sarà? — pensava ella, aguzzando gli occhi. ¶ Infine qualche cosa
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si vedeva nessuno. Levando gli occhi, vide che Peppino
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deve far diventare viziosi gli altri, le creaturine... ¶ — Oh
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Napoli al collegio e gli regalerà una bella scatola
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il diritto di vivere. ¶ — Gli hai risposto? ¶ — Figurati, subito
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bene a Cristina Demartino? — gli domandò Ciccillo La Corte
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amante disprezzato. Ella chinava gli occhi, non rientrava subito
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col viso infiammato. Ella gli aveva fatto dire, dal
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del sentimento. Don Ciccio gli aveva obiettato che lui
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studiare legge, avrebbe conosciuto gli uomini politici del partito
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Fiorillo; dovunque lo incontrava, gli voltava le spalle; il
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i tumulti universitari, fra gli studenti di primo anno
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amore che la chellerina gli offriva, insieme con la
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papà? ¶ — Sì. ¶ — E che gli avete risposto? ¶ — Gli ho
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che gli avete risposto? ¶ — Gli ho risposto di sì
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casa sua. Ella odiava gli imbrogli, i pettegolezzi, gli
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gli imbrogli, i pettegolezzi, gli esaltamenti per nulla, le
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nulla, le agitazioni inutili, gli strilli, le scene, le
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C, sopra — disse Giovannino. — Gli orecchini vi piacciono? ¶ — Non
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sè, senza che io gli risponda – pensava, con la
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e la tua famiglia. ¶ — Gli debbo dire quello che
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bianco nella faccia, con gli occhi aperti. Li rivolse
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dorme: ogni tanto apre gli occhi. ¶ — La febbre non
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spavento, ogni tanto, erano gli occhi del ferito che
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una preghiera ardente. Intese: gli dette la mano. A
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ferito cresceva; egli apriva gli occhi, ma non li
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vedeva che il delirio gli era salito al cervello
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fatta cosa di lui, gli apparteneva, non poteva nè
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gloria. Come in tutti gli uomini di lotta, l
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Dell'antica bellezza non gli rimaneva che il vigore
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fosse potenza, il trionfo gli parve facile e s
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ci vuole la Grazia. Gli è che l'anima
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splendidi, ma tutti sparenti; gli è che egli voleva
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voleva troppo, voleva quanto gli altri avevano e quanto
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altri avevano e quanto gli altri non avevan potuto
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non avevan potuto avere; gli è che le sue
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per non udire, chiudendo gli occhi per non vedere
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i tentativi abortiti, tutti gli ingegni traviati e tutte
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per imparare a vincere gli uomini: le vinceva facilmente
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anima femminile che già gli apparteneva. Ma aveva trovato
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speculazione, nell'arte, portandoci gli ultimi slanci, le ultime
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slanci, le ultime collere, gli ultimi ardori. Fu una
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senza che la volontà gli imponga la dissimulazione. Solo
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che l'ombra sotto gli occhi era di un
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chiedeva niente e lei gli volle dar tutto. Lui
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invadente, quasi folle. Invano gli amici le dicevano che
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tutti i rifiuti che gli uomini e le cose
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uomini e le cose gli avevano inflitti. Nè simpatia
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nella sua poltroncina, con gli occhi socchiusi, immobile, senza
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la parola: ¶ — E voi? — gli chiese. ¶ — Io? io ho
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e chinandosi verso Guido, gli fece vedere il ritrattino
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orribili. Ogni tanto apriva gli occhi, ma li richiudeva
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quel fascino e spalancava gli occhi di sonnambula in
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tutto era falso, dove gli attori avevano dimenticata la
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una sciagurata! — inferociva lui. ¶ Gli è che si ricordavano
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amore dove erano vissuti gli altri due amori, nei