Cesare Cantù, Milano, 1871

Imbonati riscosse più volte gli applausi dei Trasformati colle

Donato (1690-1779) promoveva e ajutava gli studiosi colle cognizioni, con

cinquanta motivi per indurre gli eretici a venire in

Gl'Inglesi, i Francesi, gli Austriaci, i Prussiani, i

Trivulzio nel 1724 radunò tutti gli Arcadi delle colonie italiane

e insegnarono a distruggere gli insetti nocivi: quel di

naviglio di Pavia; mentre gli altri lavorarono a perfezionare

insegnarono Piermarini, Leopoldo Polack, gli Albertolli. ¶ Giuseppe Piermarini di

che oggi distingue persin gli artieri, continuato come fu

ai governi il rimuovere gli ostacoli e dirigere, farà

anzi il Firmian difendeva gli studiosi, come specialmente il

con logica impazienza. Equati gli aggravj col censimento; affidati

archivio notarile si raccolsero gli istrumenti, ordinando che tutti

bastassero a migliorare; quasi gli uomini non s'irritino

contro i preti; sottratti gli alti seminarj all'ispezione

Cesare sopra Pietro; cacciati gli Elvetici dal collegio che

insieme tolti dalle vie gli altarini e le croci

Abbiategrasso un ricovero per gli incurabili, e case d

la nazionalità nel conferire gli impieghi. ¶ Lieta de' ricuperati

medaglia ai deputati che gli aveano ottenuti. E di

plus ultra del liberalismo, gli altri lasciavano i pensieri

ben loro. Ma quando gli squassi della Francia minacciavano

cittadino; abbattemmo non solo gli stemmi austriaci, ma tutti

municipj, le legioni nazionali, gli improvisati reggimenti vennero a

Napoleone, poi delegato sotto gli Austriaci, poi intendente sotto

edifizio si elevi sopra gli altri della città". Così

colle dita tese; e gli ascoltanti ad applaudirlo e

sì! bravo bravo" urlarono gli ascoltatori, e la guglia

alzare la testa, esso gli abbandonò senza misericordia al

ognuno rispettasse sè e gli altri; non si molestassero

soldati, e rimasero famosi gli amorazzi e i rubamenti

il vicepresidente; tutti italiani gli altri; Milano capitale di

Eugenio Beauharnais, di 25 anni: gli pose segretario il francese

fece l'Arena per gli spettacoli diurni il Canonica

architettò la porta Nuova, gli altari maggiori di San

Istituto Nazionale, notevole per gli illustri che accoglieva e

dottrine mediche di Haller: gli astronomi Oriani, Cagnoli, Cesaris

per legge; Rasori diffondea gli aforismi d'una nuova

i premj quei che gli ottenevano pranzavano col ministro

Bovara di Lecco inventava gli addoppiatoj a acqua; furono

di genio, case per gli orfani e pei veterani

isposarne una imperiale, esso gli si avversò tanto che

gran luce", eppure già gli alleati giungevano all'Adige

letto per partorire. ¶ Allora gli inni al Giove terreno

chi di questa imputa gli Austriaci, chi un Milanese

lo preparò col diffondere gli odj, le calunnie, le

temendo il saccheggio, pregarono gli alleati di mandar truppe

il 28 aprile. ¶ Il paese gli aveva invocati solo come

e i cardinali e gli ambasciadori gli restituirono la

cardinali e gli ambasciadori gli restituirono la visita. ¶ Fra

coll'amplissima mura: e gli appaltatori in compenso gli

gli appaltatori in compenso gli fabbricarono la villa della

ai vicini; e quando gli venne l'ordine regio

reclami del nostro senato, gli ordinò di ripristinarlo. ¶ Anche

sgomentare i ribaldi, indurava gli animi a quella pietà

di tante altre virtù. Gli ecclesiastici, esenti dal fôro

vicini turbando la sicurezza, gli averi, l'onore. ¶ Questa

toccavano solo al primogenito; gli altri figli erano predestinati

e sepolcri; come fecero gli Omodei alla Vittoria, i

pulpito, l'altare e gli stessi confessionali. ¶ Altri profondeano

parte di mezzo, dove gli fu posta sulla porta

le balie e per gli esposti. La causa pia

e la nazione e gli individui patissero senza colpa

della quale tutti conoscete gli orrori, e le superstizioni

Poichè nei grandi mali gli uomini sentono un turpe

commissario di sanità, e gli esecrabili dei loro giudici

la coltura de' campi; gli abitanti, senza speme di

far buoni preti, favorire gli studj, soccorrere l'indigenza

e sopra o sotto gli stemmi del cardinale e

proibito d'incettare frumenti, gli amministratori del pubblico patrimonio

quel grand'effetto che gli storici ricordano contribuiva più

Giovan Breughel, il quale gli dipinse i quattro elementi

per sua disgrazia, poichè gli arditi progetti da lui

istudiare i Veneziani e gli Spagnuoli, ritraeva con verità

Borromei, e vi posero gli altari, che la severità

e con ardimenti che gli meritarono la ricompensa frequente

medici i ciarlatani e gli avveniticci, adducendo il proverbio

fuggì a Roma, donde gli avvisi mandava "stampati come

agli Austriaci spagnuoli succedere gli Austriaci tedeschi coll'indifferenza

ma appena egli chiuse gli occhi, cento pretendenti sorsero

giacchè, tre mesi dopo, gli Spagnuoli dovettero fuggirne più

con fierezza: abolì tutti gli atti del governo, fin

totale; pure, uniformi essendone gli elementi, uniforme riesce il

in Austria fin al 1850. ¶ Gli stessi editti del 55 e

Maria Teresa vi pose gli occhi, e al duca

a fare splendida vita. Gli affari, secondo l'accordo

sovrana per modo che gli lasciava persino firme in

in bianco. ¶ Morto Francesco, gli succedette governatore generale (1771) l

usa l'Inghilterra. Sotto gli Spagnuoli, quando vendeasi ogni

nascevano confusione, agiotaggio e gli altri disordini, di cui

età dei monaci; tolti gli asili de' luoghi sacri

triangolo sferoidico, poi calcolò gli elementi del nuovo pianeta

Governo, di cui rivelava gli errori, ne facea senno

abolire le immunità e gli asili talchè i novatori

Nella nunziatura di Vienna gli sottentrò Annibale Visconti, posto

pia quanto dotta, mentre gli stranieri traducevano le opere

che l'opera sua gli inviava "per ornamento alla

mentre a Roma stampavansi gli appena scoperti Annali di

rovinasse Milano, acciocchè passando gli artefici d'essa altrove

Leonardo da Vinci diresse gli apparati e formò una

e l'indipendenza. ¶ XIX. ¶ Gli ultimi Sforza - Guerre di

spediente conoscono il deprimere gli altri. ¶ A Carlo VIII

il vide prigioniero, anzi gli rinfacciò le antiche ingiurie

pace e della sicurezza. Gli Svizzeri, non trovandosi pagati

attori in quelle erano gli Svizzeri, fanteria esercitata che

Anzi fu volta che gli Svizzeri pensarono farsi padroni

pigliasse il ducato, esso gli mostrò la spada, unica

quali trucidavano non solo gli uomini (dicono i contemporanei

il migliore spediente contro gli invasori, la leva a

desideravano i Tedeschi. Domenedio gli esaudiva? allora bestemmiar i

e del granturco; e gli Ambrosiani, certi che v

posa: taci. 1518. ¶ Nel 1519 minacciando gli Imperiali Milano, si pose

sempre rincacciati. Al 19 dicembre 1521 gli Imperiali entravano in Milano

scorati dalla ritirata, certo gli restava il campo. Al

da chi deve obbedirgli: gli stranieri lo teneano in

di carri ammorbati; non gli era officio nè campana

corpo: in Duomo non gli erano ordinarj nè offizj

abbastanza, estorcevano dai cittadini, gli assalivano per le vie

squadra in castello (donde gli Sforzeschi fecero varie sortite

il feudo di Monza. Gli succedette il marchese del

venne a Milano, e gli andarono incontro 2500 cavalli di

e mandarle via. Frattanto gli eserciti delle due potenze

e colla solita spontaneità gli fu decretata dalla città

sufficienti al proprio merito. Gli dobbiamo una raccolta di

in buon latino narrò gli avvenimenti di quel tempo

parole; e starebbe fra gli illustri scienziati, se non

su di esse voltino gli archi e variino i

aquila imperiale, con tutti gli stemmi in petto, e

Celso e San Sebastiano, gli artisti milanesi ai animarono

Ortensio Landi, (pag. 188) tra gli Svizzeri cercò libertà di

riforma la penitenzieria, che gli fruttava altrettanto per le

Notti Vaticane. ¶ Nulla però gli stava maggiormente a cuore

quelli, vescovi questi, e gli insigni letterati Giambattista Amalteo

creduto, e per riformare gli abusi introdotti nella disciplina

concilj provinciali si formarono gli Atti della Chiesa milanese

ma un d'essi gli tirò una fucilata; di

Fedele. ¶ San Carlo moltiplicò gli istituti religiosi: San Martino

cura dei malati. ¶ Istituì gli Oblati, preti con voto

prelati e religiosi. Fra gli altri Annibale Vestarino ricco

pubbliche, Carlo non dimenticò gli studj, lontanissimo da quella

duca Borromeo vi donarono gli otto insigni bassorilievi d

avvalorare col loro voto gli editti regj, con diritto

qualunque dispensa anche contro gli statuti e le costituzioni

il conte Uberto Stampa, gli uscirono incontro le mule

i Milanesi; in conseguenza gli imperatori non godevano veruna

disporre. Quando dunque Giangaleazzo gli offrì centomila zecchini, cioè

Germania e in Francia. Gli architetti non pensarono copiare

sensibile immagine della patria. Gli architetti allora teneansi legati

si finisce d'ammirare gli intagli del coro, il

balaustro, i paliotti e gli altari commessi a marmi

testatori; i papi e gli arcivescovi gli animavano colle

papi e gli arcivescovi gli animavano colle indulgenze; e

lanciate verso il cielo, gli sembrano inni accordati di

toccasse. E quella corona gli fu strappata: e in

quarantasei città soggette, con gli stemmi e le bandiere

i Suardi a Bergamo, gli Scaligeri a Verona; Vicenza

di Sant'Ambrogio sotto gli occhi del giovane duca

anni, ella di 40, ma gli portava 400 mila zecchini di

Pavia e Milano, punisce gli uccisori del fratello sospendendone

manda al supplizio; tanto gli pesava la riconoscenza verso

i sentimenti proprj, malignava gli altrui; fatta pace, la

le ricchezze, e talmente gli attraversò le imprese che

Fiorentini. Ma quei condottieri gli domandavano in compenso dominj

di contrariarlo e insidiarlo; gli ritolse Cremona e Pontremoli

anni in continua guerra; gli Svizzeri occuparongli le valli

In quel tempo rinascevano gli studj: dirò più giusto

studj: dirò più giusto, gli studj, che aveano cominciato

consiglio, ma in realtà gli affari venivano condotti da

duca: dal duca pubblicavansi gli statuti, diretti spesso a

tocca solo a chi gli va vicino: mentre una

i Bescapè, i Lampugnani, gli Archinti, i Vimercati, i

e altrettanti pedoni, se gli lasciasse le gabelle e

libertà negli amori son gli ornamenti e gli studj

son gli ornamenti e gli studj della gioventù, sprecandosi

di Genova, Venezia, Toscana; gli Svizzeri s'erano allor

a visitarlo; e molti gli recitavano versi ed elegantissime

Giovanmaria trucidato, Filippo maledetto. Gli Sforza, in appena sei

il beneficarli. Non perseguitò gli avversarj; nella capitolazione stipulò

de' Medici, il quale gli pagò sempre una grossa

Francesco, il papa e gli altri principi italiani, onde

di metter all'incanto gli impieghi e le magistrature

Adda a Milano; onorava gli uomini valenti e i

d'Ungheria e Boemia gli chiedeva un prestito; il

il soldano d'Egitto gli mandava ambasciadori; il re

di lui; i Fiorentini gli davano un tributo; un

di papa Sisto IV gli promettea coronarlo re d

di Timoleone, congiurarono avanti gli altari come ad opera

egli conosceva si opporrebbero gli altri signorotti italiani e

vantava diritti, ed esso gli aprirebbe l'Italia. ¶ Sciaguratissimo

da quel punto cominciarono gli stranieri ad agognare il

del giovane duca e gli succedette (1494); l'imperatore confermò

di cellette per ricoverarvi gli appestati; architettato (1488-1506) non dal

Ne faceano lor pro gli imperatori, i quali cacciavansi

cui facevano capo tutti gli scontenti, seppe indurre Enrico

della disciplina. Evitammo dunque gli scontri in campagna aperta

di terminare la guerra, gli offersero oro e argento

struggono di combattere? Son gli uomini di Cantù, di

ad Abbiategrasso (1245), i nostri gli si opposero; come a

i nemici, così anche gli amici, e diveniva padrone

erano così detti perchè gli avi loro aveano tenuta

uccise un gigante e gli tolse il cimiero che

quando fu regno distinto. ¶ Gli altri erano signori della

le leggi anteriori che gli opprimevano; intera amnistia e

schiamazzava perchè fossero trucidati. Gli onest'uomini si opposero

a nessuno vo' torla". Gli infelici, dopo gli spasimi

torla". Gli infelici, dopo gli spasimi dell'aspettazione, furono

che novità sia; e gli viene risposto che, avendo

suffragavano, ma i nobili gli opposero questo Ottone Visconti

e Filippo suo fratello gli successe nel governo di

l'esempio; ma essi gli risposero che, come amico

come amico e protettore, gli faceano di cappello, ma

e a chi celiando gli domandava, - Quando pensate rientrare

come è facile quando gli animi sono irritati, cominciò

che avesse mandato via gli stranieri, lo gridarono signor

Lodrisio con buoni stipendj gli arrolò, intitolandoli Compagnia di

cavallo collo staffile percotendo gli stranieri. ¶ Azzone comprese che

generale pregò a sottentrargli gli zii Giovanni e Luchino

talora imparentati coi Visconti, gli incontriamo in tutti i

perchè ne avea respinto gli indegni omaggi. Ma delle

proprio disonore dopo tutti gli altri, come è solito

lodi che il Petrarca gli prodigò non fanno testo

accettando i fatti compiuti, gli lasciò il dominio di

di Melegnano: e quivi gli giunsero due legati pontifizj

a santa Chiesa. Barnabò gli accolse sul ponte del

ai loro padroni, tra gli sghignazzi de' paesi che

titolo (cà di can); gli allogava presso i cittadini

sognava che un tale gli facesse male? imbatteva alcuno

mano, o almeno sequestrarne gli averi. Due suoi segretarj

il pievano. Due frati gli si presentano per rimproverarlo

fece inginocchiare davanti e gli disse: - Non sai, o

nel distretto di cui gli destinava la sovranità; cioè

rinomati; del Petrarca comprò gli encomj, i quali, ripetuti

Isabella di Francia, che gli avea portato in dote

zio e suocero Barnabò, gli uscisse incontro, e gli

gli uscisse incontro, e gli desse la consolazione d

a Giangaleazzo: senza difficoltà gli si rese quello di

dei devotissimi sudditi che gli aveano giurato fedeltà, nè

rientrata. Morto che fu, gli lasciarono rendere onori solenni

e impinguate colle confische gli davano mezzi di comprarsi

i signori italiani che gli attraversò quel divisamento. ¶ I

coll'esercito in città; gli pagassimo 9000 marchi d'argento

cedessimo la zecca e gli altri diritti regali. ¶ Con

cesari di Roma, e gli altri diritti regali di

grave repentaglio la libertà. ¶ Gli uomini di fiducia, che

uno solo perchè guidasse gli altri. ¶ Tentammo opporglisi all

mettendo ai piedi suoi gli stendardi, le armi, le

le vite, ordinò che gli abitanti uscissero tutti di

romano; Pavesi, Comaschi, Novaresi, gli abitanti del Seprio e

Seprio e della Martesana gli altri. Presto di cinquanta

ricinse la corona, fra gli applausi di quei troppi

lamenti nostri, l'imperatore gli diè lo scambio, ma

a me, ed io gli darò il ben ti

e poichè la discordia gli avea dati in balía

fratellanza e, posti giù gli odj e gli sdegni

giù gli odj e gli sdegni, sul santo vangelo

Lega Lombarda. ¶ Ci difenderemo gli uni gli altri da

Ci difenderemo gli uni gli altri da ogni danno

di libertà, di nazionalità gli univa dunque; la civiltà

per rialzare la metropolitana; gli uomini sprofondarono tutt'attorno

che doveva bastare contro gli eserciti perchè munito da

accovacciati, e ne sciolsero gli ostaggi. ¶ Ma l'instancabile

cadaveri, sinchè la notte gli offrì modo di sottrarsi

sette eserciti nell'osteggiarle gli mostrava impossibile il tornarle

di 25 lire (L. 1500) secondo gli statuti della città; venendo

al popolo sistemando meglio gli ospedali e le case

gravissimi, eppure sogliono risvegliare gli spiriti, da quel torpore

un'altra antichissima sono gli avanzi nel Monastero Maggiore

assemblee cittadine e per gli uffizj del Comune con

deporre i falchi e gli astori da caccia. Quei

fabbriche di armi; e gli stocchi, gli elmi, le

armi; e gli stocchi, gli elmi, le corazze coll

che non rifiuta chi gli si volge di cuore

pratiche austeramente devote. Molti gli imitarono; comprata in Milano

Ben tosto si moltiplicarono gli Umiliati; il che mostra

carità. È opinione che gli Umiliati abbian inventato i

cavo Vetabbia si raccolsero gli scoli del Lambro per

di 12 membri che trattassero gli affari più gelosi e

capo degli eserciti come gli antichi conti, univa alla

prestiti, dando in pegno gli argenti delle chiese o

romano; ma obbligavano solo gli uomini del Comune, non

città soggiogate doveano accettare gli statuti della dominante, quando

i preti, i frati, gli avvocati, i medici, sempre

scoprirne le regole, esaminare gli accidenti, che devono ben

in casi di carestia gli statuti permetteano di visitare

e per oltraggiarla uccidevano gli ecclesiastici, sospendeano i crocifissi

minacciò pene rigorosissime contro gli eretici e i loro

infliggevano penitenze ai ricreduti, gli ostinati consegnavano al braccio

desiderio de' popoli. Così gli onesti: ma, come a

commercio ravvivato; più desti gli spiriti; singolarmente nelle città

era a pochi passi. Gli arcivescovi poi, scelti fra

basso popolo, e rimbrottando gli eccessi dei feudatarj, ravvicinava

re, gl'imposero, fra gli altri patti, che "gli

gli altri patti, che "gli uomini plebei e tutti

facea volgere al cielo gli occhi gonfi di pianto

nominava i magistrati, e gli investiva colla spada; ma

litanie, dappoi il metropolita gli unse d'olio le

cinta che i vescovi gli ebbero la spada, esso

ebbero la spada, esso gli porse l'anello, la

doveri di re: infine gli diede la pace. Nella

appoggio di lui, soperchiare gli altri; ma i vassalli

e l'arcivescovo benediva gli armati, che dietro e

nobili del contado, rinnovarono gli attacchi, Eriberto (con uno

la sua corte, poi gli diede truppe per sottomettere

suoi Tedeschi: ma Eriberto gli ubbriacò e fuggì; e

dispose le barricate e gli assalti in modo, che

lui in autorità perchè gli erano pari in ricchezza

consolazioni domestiche? e, come gli altri feudatarj, rendessero ereditaria

disposto a sacrificarsi per gli interessi spirituali, e alle

Quelli che credono abbatter gli avversarj con un qualche

lo zelantissimo frate Ildebrando gli si oppose e fece

re di Germania e gli propone di sterminare i

i nobili, per iscreditare gli zelanti, blandiscono la plebe

irrompono in città, abbattono gli zelanti e nella mischia

ne li ringraziò; proscrisse gli zelanti e fece eleggere

Grossolano, e prete Liprando gli diceva: - In Milano ogni

disonore". L'arcivescovo non gli diede ascolto: e Liprando

imposto a loro rinnegassero gli errori, se no sarebbero

alcuni cedettero: altri, copertisi gli occhi, corsero piuttosto alle

più nè meno che gli altri anni, e così

al mille due: onde gli animi ripresero la fiducia

uccise un gigante e gli tolse il cimiero dove

dominio della spada sovra gli spiriti, la sistemazione guerresca

altre del pensar medesimo: gli arcivescovi intrusi, per acquistar

infine liberi cittadini; oltre gli artigiani e i paesani

gelosia che nè tampoco gli si permetteva d'entrare

e fuor della mura gli si fabbricava il palazzo

concorre; e pretende che gli arcivescovi non dall'impero

neppure l'arcivescovo e gli abbati potessero conferire nuovi

modo devastavano, incendiavano, rapivano gli armenti che non si

e per reprimerli imploravansi gli imperatori. ¶ Non figuratevi allora

imperatori. ¶ Non figuratevi allora gli imperatori simili ai moderni

quando venivano giù, fra gli attrezzi di corte portavano

solennità della coronazione ecco gli si presentano due Lodigiani

con corde al collo, gli dipingono la miseria della

fanno precedere dalla croce gli arcivescovi (guerreschi come i

armi più che non gli artieri di città; e

Ticinese, cominciano a sorgere gli Apennini, dei quali si

Ticinese, Fabbri) sussistono ancora gli archi; altri furono distrutti

i borghi; e quando gli Spagnuoli, come dominatori stranieri

per tenere in soggezione gli amatissimi e amantissimi sudditi

fe la spianata per gli esercizj e un giardino

il boschetto de' tigli; 142 gli spalti; 246 i giardini privati

ambrosiani; mentre dovremmo studiarne gli atti, ringraziarli di tanti

quei fatti che toccano gli interessi e i sentimenti

trascorsi abituarlo a giudicare gli odierni, e levar via

secoli vi stavano, allorquando gli Etruschi, altro popolo dell

Alpi Retiche e spossessò gli Insubri della terra e

attorno a Castel Seprio. ¶ Gli Etruschi chiamarono Etruria nuova

gente, vecchi, fanciulli, donne. Gli Sciti, sbalzati dal cuor

sopra Torino, e soppiantando gli Etruschi, ne presero il

poi sempre, da quando gli imperatori romani la faceano

Galli di qui o gli uccisero, e Marcello ne

primo turbine della conquista, gli indigeni che erano rimasti

lo consentì a tutti gli abitanti della Gallia Cisalpina

seconda capitale avea tutti gli abbellimenti; teatro e circo

tutti, e perciò tutti gli uomini essere uguali per

perire il mondo; che gli uomini e la società

fu martirizzato a Bergamo; gli altri qui. Il cadavere

quale imbattutosi sant'Ambrogio, gli disse: - Figliuolo, oggi la

ingrandirono i santi padri. Gli Ariani consideravano Cristo come

fratello non restassero che gli affari ecclesiastici, oltre che

oltre che ne difendeva gli atti, ne alleviava i

avuti; visitava ed incorava gli altri pastori, e talvolta

rei di Stato; vendeva gli ori del tempio per

l'arte d'acquistarsi gli animi e dirigerli; non

da Valentiniano imperatore morendo gli vennero raccomandati i suoi

mestizia della settimana santa gli uffiziali di palazzo recansi

per disporle a ricevere gli Ariani. Il popolo tumultuante

E Ambrogio, senza smanie, gli rispondeva: - No: i diritti

E se l'imperatore gli mandava un luogotenente a

E altre volte esclamava: - Gli imperatori san meglio perseguitare

della famiglia Confalonieri, faceano gli onori della comparsa, precedendo

quanta autorità ottenessero poi gli arcivescovi nel temporale. ¶ Da

cincischiato; talchè ora non gli suffragano più che quelli

prisca disciplina. Convien dunque gli volgiamo uno sguardo, affine

delle altre chiese. ¶ Come gli antichi fedeli offerivano il

di croce: una volta gli si lavavano anche i

più anni passarono sotto gli occhi e per le

la custodia degli angeli, gli scudi della salute, lo

madre mangiò i figliuoli. Gli estranei avranno applaudito a

valore, ma nol soccorreano: gli imperiali erano indisciplinati, e

di portar le armi. Gli indigeni giacevano in abjettissima

nemici, chiamò in Lombardia gli Ungheri (899) genía selvaggia, che

Per tal modo, allorchè gli Ungheri furono espulsi, noi

i collegi elettorali, aboliti gli aggravj più odiosi, alleggeriti

Francia; sostenuti o illusi gli spiriti col mandare deputati

senza ipocrisia che noi gli eravamo attribuiti come paese

Chi avesse veduto come gli animi de' nostri padri

speranze. Nel 1833 si rinnovarono gli armeggi col nome di

regj e fiscali redenti, gli antichi e nuovi debiti

semplicità che Augusto celiando gli disse: - Non credevo fossimo

mestieri, ove s'istruivano gli operaj; società di mutuo

nel 1825 all'assicurazione per gli incendj, dappoi alle diligenze

case. Ma lo deteriorarono gli avviluppati modi dell'amministrazione

avviluppati modi dell'amministrazione, gli aggravj che assorbono mezzo

essere stimolo a raddoppiare gli sforzi e ammirare come

si separa dalla fede. ¶ Gli Ordini religiosi non si

nel 44 il patronato per gli scarcerati; nel 36 gli Asili

per gli scarcerati; nel 36 gli Asili per l'infanzia

il Molteni, il Sala, gli Induno, il Pezzi, e

del Riccardi, del Villeneuve. ¶ Gli scultori Grazioso Rusca, Carabelli

e nelle case; e gli studj di Cacciatori, Sangiorgio

dei vetri colorati. Nel 45 gli artisti formarono una società

di menzogne, e adular gli avventurieri di jeri, che

già era illustre presso gli stranieri, alfine pel suo

di Marie e Boscovich. ¶ Gli scrittori vernacoli del 600 e

nè pudore. Tommaso Grossi gli diede la consacrazione delle

in piazza bastona chi gli capita; ride delle pedine

assassinj e atrocità, che, gli è vero, Meneghino imputa

Duomo; e guai se gli toccaste il suo carnevalone

si mostra malcontento, perchè gli han insinuato che la

teste; lui che, se gli venisse l'occasione, non

suo nemico. Intanto, se gli piove addosso o se

si doveva. ¶ E presto gli si offrì un'altra

che accettano dalle gazzette gli elementi de' loro giudizj

elementi de' loro giudizj, gli uni asserivano impossibile qualunque

prelati patrj e gloriosi. Gli animi ne rimasero ubbriacati

e i canti e gli inni causarono qualche tumulto

addio la legge stataria. ¶ Gli animi pendeano fra lo

unione monarchica per elidere gli sconsiderati predicatori di repubblica

del Monte e chiesto gli argenti delle famiglie, fu

e aveva abdicato, e gli Austriaci restavano vincitori. ¶ La

d'assedio, cacciati tutti gli Svizzeri, sequestrati i beni

ad alcuni Milanesi che gli suggerivano di farsi attribuire

a condizioni che non gli permettevano di far il

lo avversavano non meno gli unitarj austriaci che gli

gli unitarj austriaci che gli emigrati nostri, i quali

ressa di sovvertire tutti gli ordinamenti, applicandovi quei del

levati uno a uno gli istituti che fin Metternich

come compenso. ¶ Si sovvertirono gli usi patrj fino a

e da declamazioni; espulsi gli Ordini religiosi fin dall

dignità e coscienza e gli mostra che la sua

pettegole galanterie e fra gli osceni baccanali della mediocrità

senza gravità; e diffamati gli onesti e incoraggiati i

e a Tognetti. ¶ Così gli scontenti. Ma i soddisfatti

è voluto; e se gli eletti spiacevano, bastò che

eletti spiacevano, bastò che gli elettori vi negassero il

splendore d'arti belle? Gli scultori, ebbero a popolare

un Istituto superiore, per gli ingegneri, il cui fiore

al paro, ma deprimere gli altri, è dovere l