Enzo Striano, Il resto di niente, 1986
concordanze di «gli»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1986 | so come Pagano e gli altri sian riusciti a | ||
2 | 1986 | dimostrare» interviene Cuoco, strizzando gli occhi. Per parlare non | ||
3 | 1986 | Rien» fa lei, asciugandosi gli occhi. «Ma, in attesa | ||
4 | 1986 | Prove non credo» mormora. «Gli han buttato per aria | ||
5 | 1986 | ancora a certe cose? ¶ Gli avvenimenti precipitano. In Francia | ||
6 | 1986 | i soldati di Napoleone gli abbian regalato il ricordaccio | ||
7 | 1986 | ordine della regina non gli si possono far visite | ||
8 | 1986 | sazi di misfatti, apportano gli stessi flagelli alle nazioni | ||
9 | 1986 | giorni in Duomo, tra gli applausi delle bizoche e | ||
10 | 1986 | esercito, ma il re gli ha rifiutato il permesso | ||
11 | 1986 | in agosto aveva battuto gli avversari a Castiglione delle | ||
12 | 1986 | sente in colpa. Rammenta gli antichissimi tempi: allora tutti | ||
13 | 1986 | cercava d’interessarla con gli sciocchi misteri della Massoneria | ||
14 | 1986 | seggio di Montagna! Ciò gli permette imbrogli colossali. I | ||
15 | 1986 | essere quell’“una”: sente gli occhi inumiditi. ¶ Ricorda il | ||
16 | 1986 | Questa lo fissò con gli occhi di fuoco, esplose | ||
17 | 1986 | a ’sta zoccola!» gridò, gli altri risero. ¶ «Tie’» fece | ||
18 | 1986 | che se faceste perquisire gli studi delle persone colte | ||
19 | 1986 | delle ipotesi avrebbe trascorso gli ultimi anni nella Vicarìa | ||
20 | 1986 | ancora straniera, non conosceva gli usi. Proprio quel giorno | ||
21 | 1986 | sporche di polvere nera, gli occhi stralunati, la fissano | ||
22 | 1986 | fuori. Lei sta con gli occhi chiusi, sente che | ||
23 | 1986 | raggomitolata in terra, sempre gli occhi stretti: attorno, sopra | ||
24 | 1986 | sollevano. Prova ad aprire gli occhi su immagini vagabonde | ||
25 | 1986 | in mano ai lazzari.» ¶ Gli occhi storditi colgono immagini | ||
26 | 1986 | si sente svenire, chiude gli occhi. Sente la voce | ||
27 | 1986 | Ignazio Ciaia e tutti gli altri.» ¶ «Son contenta. Anche | ||
28 | 1986 | Quinto: progettare e realizzare gli organi di stampa e | ||
29 | 1986 | voce secca e sottile, gli occhi severi dietro le | ||
30 | 1986 | vanamente silenzio, ma Fasulo gli agita contro un dito | ||
31 | 1986 | armata!» riattacca Fasulo, Lauberg gli fa un brusco segnaccio | ||
32 | 1986 | e di governo. Restano gli altri punti. Qualcuno fra | ||
33 | 1986 | e letterati? Pagano e gli altri faranno due cose | ||
34 | 1986 | spalle. S’avvia con gli altri della Commissione verso | ||
35 | 1986 | Costituzione e il governo. Gli altri saranno buoni chiacchieroni | ||
36 | 1986 | disillusi e vuoti? ¶ Chiude gli occhi. Che bisognerà fare | ||
37 | 1986 | solo patto che tu gli creda. Con cuore semplice | ||
38 | 1986 | utilizzare per la Repubblica gli ex impiegati del Regno | ||
39 | 1986 | redarguisce. «Non bisogna esaltare gli esseri mortali. Ma sono | ||
40 | 1986 | stata un’impresa perfetta.» Gli scintillano gli occhi. ¶ «Mais | ||
41 | 1986 | impresa perfetta.» Gli scintillano gli occhi. ¶ «Mais... La citoyenne | ||
42 | 1986 | Pignatelli. ¶ Ciottoli franano sotto gli zoccoli dei cavalli, le | ||
43 | 1986 | a tirargli. Poi Giordano gli ha scaricato una pistola | ||
44 | 1986 | delusa, da bambino, che gli ho visto sul volto | ||
45 | 1986 | patrioti segnati dal combattimento: gli altri due Pignatelli, Lomonaco | ||
46 | 1986 | femme?”. E i lazzari gli portano pagnotte, maccheroni, aranci | ||
47 | 1986 | cose più importanti, trascorse gli strani, delicati momenti del | ||
48 | 1986 | Di nuovo a batter gli angoli dei vicoli? Ma | ||
49 | 1986 | lavarsi anche d’inverno. Gli si daranno abitazioni decenti | ||
50 | 1986 | Sente le guance calde, gli occhi ardenti, senza volerlo | ||
51 | 1986 | volersi ammazzare. Straziato, Pulcinella gli fa eco: si torce | ||
52 | 1986 | pubblico s’è sganasciato. ¶ Gli occhi tuoi sono come | ||
53 | 1986 | comm’a ’na montagna. ¶ Gli espedienti del barocco, del | ||
54 | 1986 | scontra con troppi? ¶ Perché gli uomini son fatti tutti | ||
55 | 1986 | marinaio, ne scorge solo gli occhi smorti, le scarpe | ||
56 | 1986 | Dai balconcini si guardano gli alberi intorno al convento | ||
57 | 1986 | salgono i crapari con gli animali tintinnanti, infioccati. Lei | ||
58 | 1986 | dal balcone, vedono sfilare gli ori, i rossi, i | ||
59 | 1986 | seria. ¶ «Io no, ma gli altri sì.» ¶ «Ma manco | ||
60 | 1986 | approdare a che? ¶ Nonostante gli insuccessi, prosegue la pedagogia | ||
61 | 1986 | le navi, il re gli ha detto no. Per | ||
62 | 1986 | rimani qui? A dormire» gli propone, d’un tratto | ||
63 | 1986 | tre volte, lei socchiude gli occhi. ¶ 5 ¶ S’è alzata | ||
64 | 1986 | a vestirsi con cura. Gli ha promesso di farlo | ||
65 | 1986 | del Gennaro attuale, anche gli abiti. Oh no. Prova | ||
66 | 1986 | scherza con Graziella che gli tiene il broncio, dicendogli | ||
67 | 1986 | Trèville, i cittadini marinai gli danno del tu.» ¶ «V | ||
68 | 1986 | Ieri sera abbiamo invitato gli ufficiali allo Scoglio di | ||
69 | 1986 | Marsiglese! Senti.» ¶ Accenna piano, gli occhi lucidi: ¶ Allons enfant | ||
70 | 1986 | vecchio principe di Torella gli biascica: «Fasu’ questa è | ||
71 | 1986 | Farao con Guidi, Mazzocchi, gli altri “vecchi” della compagnia | ||
72 | 1986 | brigadiere, la giacca con gli alamari stringe lo stomaco | ||
73 | 1986 | con noi perché nessuno gli ha mai spiegato niente | ||
74 | 1986 | e famoso proprio sfruttando gli errori, la disperazione del | ||
75 | 1986 | Interviene Fasulo a distendere gli animi: racconta qualcosa a | ||
76 | 1986 | re. È Medici che gli riferisce le faccende di | ||
77 | 1986 | le facce diventano lucide, gli occhi scalmanati: ora sì | ||
78 | 1986 | à la républicaine!» ¶ Esplodono gli: «À bas le roi | ||
79 | 1986 | la regina devono vendicare gli strazi provati l’anno | ||
80 | 1986 | che si vede dietro gli alberi: finestre chiuse, tranne | ||
81 | 1986 | con Saint-Just e gli altri. Non si capiva | ||
82 | 1986 | cavalleggeri bianchi di Moliterno, gli artiglieri, anche Marra e | ||
83 | 1986 | il re, per pagare gli armamenti, fecero una pazzia | ||
84 | 1986 | colpa dei ragazzi agiati. ¶ Gli amici lo pigliavano in | ||
85 | 1986 | vecchio ascoltava nei circoli gli applausi sterminati che seguivano | ||
86 | 1986 | starà adesso, pensa, girando gli occhi sulla folla. ¶ Il | ||
87 | 1986 | in urlio. Risate, richiami, gli “Ué”, i fischi napoletani | ||
88 | 1986 | con gesti cerimoniosi, inchini, gli si fa alle spalle | ||
89 | 1986 | un tratto, d’accorgersene, gli lancia sputi. I lazzari | ||
90 | 1986 | tappa le orecchie, chiude gli occhi. ¶ «Oh no, no | ||
91 | 1986 | svincola, piano, riapre timidamente gli occhi. Adesso c’è | ||
92 | 1986 | sul palco, il boia gli ha già passato il | ||
93 | 1986 | No. Debbo vedere, no?» gli risponde, con curiosa fermezza | ||
94 | 1986 | lingua orribile, grossissima, nerastra. Gli occhi sono sbarrati, guardano | ||
95 | 1986 | pedana, i Bianchi attorniano gli altri due da uccidere | ||
96 | 1986 | da quest’istante fai gli affari tuoi, sparisci: ti | ||
97 | 1986 | quella gente, Gennaro aveva gli occhi lucidi. ¶ Erano arrivati | ||
98 | 1986 | magro e senza peli. Gli altri lo trattavano con | ||
99 | 1986 | Il grasso interrogò con gli occhi il gamurrino. ¶ «Parla | ||
100 | 1986 | Signora marchesina» disse, sollevando gli occhialetti e abbozzando un | ||
101 | 1986 | sorridendo. «Ditemi. Voi qui, gli altri di Santa Teresella | ||
102 | 1986 | il popolo che lavora, gli operai delle manifatture, gl | ||
103 | 1986 | ospedali.» ¶ «E io per gli uffici pubblici farei questo | ||
104 | 1986 | eran rimasti Lauberg e gli altri, a preparare la | ||
105 | 1986 | paraventi di cristallo. Tutti gli ingressi chiusi, salvo quello | ||
106 | 1986 | principale: montavano la guardia gli Svizzeri, con pennacchi e | ||
107 | 1986 | cristalli dei lampadari fiammeggianti, gli argenti. E i canapè | ||
108 | 1986 | circospetta stanchezza. Forse per gli abbigliamenti: sembrava che il | ||
109 | 1986 | inglesi: bosco, sottobosco, brume. ¶ Gli uomini avevano, più semplicemente | ||
110 | 1986 | avevano, più semplicemente, riesumato gli abiti di qualche anno | ||
111 | 1986 | con aria malinconica, Cotugno gli puntò un dito minaccioso | ||
112 | 1986 | dirigere. La faccia tonda, gli occhi obliqui del musicista | ||
113 | 1986 | vi sto fottendo”. Io gli ho risposto: “Maestà, mio | ||
114 | 1986 | è stato zitto, poi gli è venuto il punto | ||
115 | 1986 | ncapo”.» ¶ «E tu?» ¶ «Che gli dovevo dire? “Ci stanno | ||
116 | 1986 | appariva invecchiato, la pancetta gli tesava lo sparato di | ||
117 | 1986 | lei pure: borse sotto gli occhi, viso gonfio. Reggeva | ||
118 | 1986 | attimo s’illividì, volse gli occhi. Li posò su | ||
119 | 1986 | iniziò. Sfilarono il re, gli ambasciatori, i prelati, i | ||
120 | 1986 | i prelati, i ministri, gli ufficiali. La regina con | ||
121 | 1986 | con occhio indagatore tutti gli abbigliamenti, senza nascondere compiacimenti | ||
122 | 1986 | a poco Lauberg e gli altri avrebbero suscitato il | ||
123 | 1986 | Aulide, confermò Cimarosa, tra gli applausi. ¶ Gli uomini apparivano | ||
124 | 1986 | Cimarosa, tra gli applausi. ¶ Gli uomini apparivano eccitati, le | ||
125 | 1986 | Si sentiva male, impietrita. Gli opuscoli eran saliti su | ||
126 | 1986 | polvere, carte, foglie verso gli astici di Sant’Anna | ||
127 | 1986 | Kauffmann col pittore Zucchi gli aveva fatto assai male | ||
128 | 1986 | sareste sopravvissuta. Con decoro.» ¶ Gli guardò il volto sul | ||
129 | 1986 | potrebbero aiutarci a capire gli uomini. Curare i corpi | ||
130 | 1986 | eppure sono decisive. Spingono gli esseri umani a comportarsi | ||
131 | 1986 | O non può. Scelgano gli altri, le cose, al | ||
132 | 1986 | vovó, papài, titìo... E gli amici, chi più, chi | ||
133 | 1986 | conto di Lauberg.» ¶ «E gli altri? E Sanges?» ¶ «Ah | ||
134 | 1986 | Meola, Guidi, Farao... Persino gli scribacchini: Papadia, Campolongo.» ¶ «Il | ||
135 | 1986 | repubblica. All’americana. Anche gli altri.» ¶ «Credo abbiano fatto | ||
136 | 1986 | Perché vuoi fare come gli uomini» aveva osservato lui | ||
137 | 1986 | se lo mangia con gli occhi, perfino ingelosita. Lei | ||
138 | 1986 | poca esistenza vegetale che gli resta. Non potrei far | ||
139 | 1986 | copia del «Moniteur» che gli ha procurato il libraiotipografo | ||
140 | 1986 | un Tribunale Speciale per gli antirivoluzionari. Piombano nelle case | ||
141 | 1986 | nemici del popolo, qui gli amici.» ¶ Impossibile stare in | ||
142 | 1986 | pallide, intrise, segnate sotto gli occhi. C’è afrore | ||
143 | 1986 | Sorrento, le case e gli alberi di Castellammare. Lo | ||
144 | 1986 | un grecale gentile. Smuovono gli orli dei tendoni, frusciano | ||
145 | 1986 | uomini non sono perfetti. Gli ideali del Grande Progetto | ||
146 | 1986 | mi diceste?». ¶ Lui fece gli occhi lucidi. Deglutì. ¶ «Lo | ||
147 | 1986 | una donna, Lenòr». ¶ “Cosa gli dirò, meu Deus?” Si | ||
148 | 1986 | Di voi, di tutti gli amici. Ve ne ringrazio | ||
149 | 1986 | perché mai le cose gli erano andate così bene | ||
150 | 1986 | certa età, i sogni, gli entusiasmi, quelli di cui | ||
151 | 1986 | Vedi, Maria Carolina con gli anni ha precisato la | ||
152 | 1986 | smunte, le mani fredde. Gli stavano accanto sua moglie | ||
153 | 1986 | Era contenta, le brillavano gli occhi acquosi. Rise nel | ||
154 | 1986 | fosse successo, Graziella alzava gli occhi al cielo, soffiava | ||
155 | 1986 | aria un po’ sfrontata gli uomini del salotto. La | ||
156 | 1986 | è la corrispondenza con gli amici d’Europa. Oh | ||
157 | 1986 | come Gorani, Münster. ¶ Inforca gli occhialetti, guarda con orgoglio | ||
158 | 1986 | Spallanzani che può venire, gli amici sono a sua | ||
159 | 1986 | stesse evidenti: che tutti gli uomini siano creati uguali | ||
160 | 1986 | Graziella chiama “lo bello”. Gli ronza intorno incantata, quando | ||
161 | 1986 | Parlamento e il popolo gli ha insegnato la modestia | ||
162 | 1986 | Parigi.» ¶ «E deve convocare gli Stati Generali!» ¶ «Non crediate | ||
163 | 1986 | Generali!» ¶ «Non crediate che gli Stati Generali possano risolvere | ||
164 | 1986 | neanche loro: borse sotto gli occhi, grinze al collo | ||
165 | 1986 | spalle, guardava come se gli occhi riuscissero a cacciarsi | ||
166 | 1986 | riuscissero a cacciarsi sotto gli abiti. ¶ Una sera (Jeròcades | ||
167 | 1986 | de Padova. ¶ Una sera gli parlò chiaro. ¶ «Alberto, anch | ||
168 | 1986 | un bambino incapriccito. Tutti gli uomini sono un po | ||
169 | 1986 | Graziella.» ¶ Le parvero tornati gli orrendi e cari giorni | ||
170 | 1986 | nonostante le amarezze che gli procurava Fortis, e i | ||
171 | 1986 | Napolitano» osserva Ruvo, ridendo. Gli chiede se sa andare | ||
172 | 1986 | rivolta!». ¶ Lo sommergono, infine gli permettono di leggere. Scorre | ||
173 | 1986 | la France!» ¶ «Ma leggete gli altri! I più recenti | ||
174 | 1986 | décapité.» ¶ Brivido corre fra gli ascoltatori, Manthonè prosegue, spiccicando | ||
175 | 1986 | i vetri dei balconi, gli specchi. ¶ A lei, per | ||
176 | 1986 | Quelli della mattina eran gli unici momenti sereni: tornava | ||
177 | 1986 | Sospirò, prese dal comodino gli occhiali, il vasetto di | ||
178 | 1986 | Non era facile seguire gli avvenimenti francesi. Non arrivavano | ||
179 | 1986 | possedeva informazioni, materiali, che gli giungevano attraverso ignoti canali | ||
180 | 1986 | neri capelli lunghissimi, sporchissimi, gli cadevano sul colletto imbiancato | ||
181 | 1986 | se apriva bocca bruciava. Gli amici sorridevano ai suoi | ||
182 | 1986 | colline donde viene» scherzavano gli amici, quando lui profetizzava | ||
183 | 1986 | ciascuno avrebbe posseduto unicamente gli attrezzi per lavorare i | ||
184 | 1986 | le industrie, le nazioni?» gli aveva chiesto una volta | ||
185 | 1986 | aussi?» chiese, beffardo, Manthonè, gli altri risero. ¶ «Soprattutto Napoli | ||
186 | 1986 | dicendo al popolo che gli faremo fare vita da | ||
187 | 1986 | vostra volta violenza?» lei gli domandò. ¶ «Una sola volta | ||
188 | 1986 | Ma per loro significa gli sbirri. I “feroci”. L | ||
189 | 1986 | attento di Gennaro Serra, gli abbozzò un sorriso. Doveva | ||
190 | 1986 | tutt’altro, si sentì gli occhi di lui puntati | ||
191 | 1986 | con lei, la fissava. Gli si avvicinò, mostrandosi disorientata | ||
192 | 1986 | faccetta aguzza. Pareva impossibile gli appartenesse una voce tanto | ||
193 | 1986 | con i Tria. ¶ Quando gli ospiti se ne furono | ||
194 | 1986 | cascati bene. Ascolta: noi gli diamo mille trecento ducati | ||
195 | 1986 | vigilia. Andremo a fare gli auguri dai Tria. Così | ||
196 | 1986 | a casa Tria. ¶ Nonostante gli sforzi della servitù, non | ||
197 | 1986 | grifo. Pascual rideva, sollevava gli oggetti, soppesava. ¶ «Questo vale | ||
198 | 1986 | serio, stringendo le labbra. Gli restituì un’occhiata di | ||
199 | 1986 | si mise a vantare gli spilloni, le rosette, l | ||
200 | 1986 | a una donna che gli stava di fronte: «Donna | ||
201 | 1986 | Il vecchio non apriva gli occhi. ¶ «Papà» insisteva Tria | ||
202 | 1986 | sganciò la pettorina con gli alamari, sfilò giamberga, stivali | ||
203 | 1986 | gliele scese. Lei chiuse gli occhi, nelle orecchie il | ||
204 | 1986 | lui. ¶ Seguì tutto con gli occhi della mente. Era | ||
205 | 1986 | Poteva “vedere” tutto. Aprì gli occhi contro la volta | ||
206 | 1986 | dà il ricevimento per gli ufficiali andiamo a Corte | ||
207 | 1986 | avimma diverti’, donna Eleonora.» ¶ Gli toccò una spalla, con | ||
208 | 1986 | Occorre uno scialle. Leva gli occhi all’unico mobile | ||
209 | 1986 | s’era fermata. ¶ Serra gli occhi. A chiamare il | ||
210 | 1986 | da me. ¶ Uno fra gli infiniti veleni che la | ||
211 | 1986 | ogni tanto, vagamente, passava gli occhi sulla gente malvagia | ||
212 | 1986 | premura. ¶ Papài improvvisamente apre gli occhi, emette un gemito | ||
213 | 1986 | non parla più. Qualcosa gli s’è spezzato dentro | ||
214 | 1986 | lato sinistro del corpo gli s’era rattrappito, divenendo | ||
215 | 1986 | non riusciva, allora fissava gli occhi gialli, venati da | ||
216 | 1986 | perdonare te?» ¶ Luce lieta gli passa sotto il velo | ||
217 | 1986 | era portata a fidarsi: gli onesti pensano gli altri | ||
218 | 1986 | fidarsi: gli onesti pensano gli altri onesti, gl’imbroglioni | ||
219 | 1986 | megere. Se ne sentiva gli occhi addosso persino quando | ||
220 | 1986 | soldi per i lacci» gli aveva urlato. «Non voglio | ||
221 | 1986 | a gran voce, perché gli concedeva di ripetere Francesco | ||
222 | 1986 | il suo bambino, tra gli alberi di olivo, le | ||
223 | 1986 | paffuto, roseo, i capelli gli s’imbiondivano via via | ||
224 | 1986 | era Lenòr, era Fonseca: gli occhi neri, “de foco | ||
225 | 1986 | rimasta in contatto con gli amici... Ma con quel | ||
226 | 1986 | di figlio. Come ascoltava, gli occhi fissi, le storie | ||
227 | 1986 | o inventate, che lei gli raccontava, in portoghese. Chissà | ||
228 | 1986 | Forse, sebbene devastato, sopravviverà. Gli si dedicherà, per lui | ||
229 | 1986 | adesso. Anzi niente. Chiude gli occhi, tappa le orecchie | ||
230 | 1986 | Quasi a non risentire gli urli che straziarono la | ||
231 | 1986 | Tria, malfermo nella voce, gli balbettò che non poteva | ||
232 | 1986 | il convento Mondragone, salire gli scalini erbosi dietro la | ||
233 | 1986 | lacci e spille, nonché gli assegni di sostentamento. Senonché | ||
234 | 1986 | messo all’asta quanto gli restava fu possibile assegnarle | ||
235 | 1986 | con Tria e vedeva gli operai intenti a spicconare | ||
236 | 1986 | con tournure. ¶ Anche per gli uomini la moda stava | ||
237 | 1986 | a casa Filangieri, Gaetano gli è amico. Tu dovresti | ||
238 | 1986 | importante quel concetto che gli uomini hanno tema della | ||
239 | 1986 | Ora puoi fare come gli uomini. Che partoriscono con | ||
240 | 1986 | Ma le cose cambiano. Gli uomini non sono perfetti | ||
241 | 1986 | sottana della Vergine, scontrò gli stormi sprigionati dalla zimarra | ||
242 | 1986 | chiagnere» disse. Una molletta gli brillò nel pugno. ¶ Una | ||
243 | 1986 | provoloni, la collana salsicce, gli orecchini taralli. Lazzari e | ||
244 | 1986 | soltanto quel che capirono gli antichi: il Fato, il | ||
245 | 1986 | generarne un altro, che gli somiglia perché è figlio | ||
246 | 1986 | cambiare, su argomento greco, gli Esuli tebani. Ma appariva | ||
247 | 1986 | Pagano a due passi, gli chiese come andassero le | ||
248 | 1986 | sé. Era stata lì, gli occhi chiusi, avvolta da | ||
249 | 1986 | Luigi aveva molti interessi: gli piacevano musica, pittura, talvolta | ||
250 | 1986 | curiosa testardaggine che innervosisce gli uomini quando non vincono | ||
251 | 1986 | Ma io vorrei, Luigi...» gli aveva pianto sul petto | ||
252 | 1986 | avresti ancora tanta repulsione?». ¶ Gli sorrise, stringendosi nelle spalle | ||
253 | 1986 | bianchi un po’ sporchi gli spiovevano dalla nuca. Era | ||
254 | 1986 | accorse d’ardori che gli passavano per gli occhi | ||
255 | 1986 | che gli passavano per gli occhi. Si rassettò lo | ||
256 | 1986 | in guerra, se non gli daranno libertà.» ¶ Mentre mangiava | ||
257 | 1986 | per l’eternità? Anche gli Dei dell’Olimpo non | ||
258 | 1986 | dei giorni si rividero gli amici: Pagano, Belforte, Jeròcades | ||
259 | 1986 | bijou indiscret!». ¶ Pagano teneva gli occhi fissi su Chiara | ||
260 | 1986 | ogni due mesi portava gli interessi. ¶ Era rimasta sola | ||
261 | 1986 | tremare, in modo logorante. Gli occhi s’infiammavano. Ed | ||
262 | 1986 | forza, uscisse, tornasse fra gli amici, per chiudere, nel | ||
263 | 1986 | Ascoltate Sanges, tornate fra gli amici: avete dovere di | ||
264 | 1986 | d’un essere umano gli affiora in viso solo | ||
265 | 1986 | attaccata alla finestra, levò gli occhi infelici. ¶ «Meu Deus | ||
266 | 1986 | Forse arrabbiato per quanto gli avveniva in famiglia, re | ||
267 | 1986 | Genovesi, lesse giornali forestieri, gli opuscoli di Filangieri sul | ||
268 | 1986 | Terra, i superbi, esaltava gli umili, consolava gli oppressi | ||
269 | 1986 | esaltava gli umili, consolava gli oppressi. Ma bisognava esser | ||
270 | 1986 | contro preti e nobiltà. Gli uomini dell’intelligenza, della | ||
271 | 1986 | vanesio. ¶ «Cos’hai, Vincenzo?» gli domandava, a volte. Lui | ||
272 | 1986 | da Giove a trarre gli uomini dalla barbarie. Alla | ||
273 | 1986 | Orfeo seguiva corruzione, allora gli Dei spedivano in Terra | ||
274 | 1986 | il re, nonostante Caracciolo gli soffiasse regolarmente le “seppie | ||
275 | 1986 | Vestiva sempre da cavallerizzo, gli stivali rovesciati all’inglese | ||
276 | 1986 | sorrideva Maddalena Serra, che gli era parente. «Sapete che | ||
277 | 1986 | Ma nemmeno agli uomini. Gli unici due veri cavalieri | ||
278 | 1986 | ai Napoletani poco colti. Gli sorrise. ¶ «Ve ne sarò | ||
279 | 1986 | sfatte, s’interrogavano con gli occhi. Gli uomini trascuravano | ||
280 | 1986 | interrogavano con gli occhi. Gli uomini trascuravano persino il | ||
281 | 1986 | Michele di Cassano e gli altri discorrevano del Sambuca | ||
282 | 1986 | i lazzari siano come gli staffieri di casa Carafa | ||
283 | 1986 | cercarlo a Palazzo, dove gli avevano assegnato due stanze | ||
284 | 1986 | del chitarrista. ¶ Saltava con gli occhi da un punto | ||
285 | 1986 | grande, lo mettevano su gli scenografi del San Carlo | ||
286 | 1986 | rotolio di carrozza giravano gli occhi verso l’uscio | ||
287 | 1986 | aveva fatto la riverenza, gli uomini s’erano alzati | ||
288 | 1986 | e cuoio. ¶ Lei abbassò gli occhi. Lasciò che lui | ||
289 | 1986 | con Dio e con gli uomini facendo visite gratis | ||
290 | 1986 | oltre il XV secolo, gli Aragonesi li regalavano a | ||
291 | 1986 | manico e il coperchio.» ¶ Gli sorrise, rabbonita: «Siete severo | ||
292 | 1986 | Sapeste quante giustificazioni trovo! Gli studi di legge sono | ||
293 | 1986 | con la faccia intelligente, gli occhi neri e provocatori | ||
294 | 1986 | da quando sono venuti gli Spagnoli. Una volta Napoli | ||
295 | 1986 | svevi e angioini. Poi gli Spagnoli ci han fatto | ||
296 | 1986 | non vale nemmeno per gli altri. I Napoletani li | ||
297 | 1986 | tanto in tanto, fra gli alberi, candide colonnine di | ||
298 | 1986 | Sanges. Lei provò freddo, gli si strinse al fianco | ||
299 | 1986 | accorse che quei ponti, gli scogli, erano macerie antiche | ||
300 | 1986 | il fruscìo della carena, gli stridi dei gabbiani. Sanges | ||
301 | 1986 | bisbigliava i nomi che gli uomini avevano dato ai | ||
302 | 1986 | in trasparenza. Spossata, chiuse gli occhi. Barone, con abile | ||
303 | 1986 | acidulo, si ficcava sotto gli abiti, inaridiva i capelli | ||
304 | 1986 | che rideva, fischiava, insultava. Gli altri due, pure in | ||
305 | 1986 | male che c’erano gli occhi: grandi, neri, attraenti | ||
306 | 1986 | Petrella, d’Eleonora Fusco... ¶ Gli strani ambienti ove, le | ||
307 | 1986 | che non vi posasse gli occhi con lampi di | ||
308 | 1986 | quello dei canapè ciliegia, gli arazzi di Beauvais. Dalla | ||
309 | 1986 | Eleonora Pimentel Fonseca. ¶ Dopo gli applausi e la firma | ||
310 | 1986 | parrucca per traverso. Ma gli occhi infossati sotto la | ||
311 | 1986 | dove si giocava grosso. ¶ Gli occhi di lei giravano | ||
312 | 1986 | Sua Maestà la regina...». ¶ Gli aveva chiesto un paio | ||
313 | 1986 | l’ordine di preparare gli usseri, i reggimenti “Real | ||
314 | 1986 | del poeta. Scorto Paisiello, gli corse incontro. Il musicista | ||
315 | 1986 | ad Angiola Cimino, che gli fece cenno degli occhi | ||
316 | 1986 | applaudì con Sanges e gli altri al Largo di | ||
317 | 1986 | lì racchiusi, tutti insieme, gli aristòi, i diversi, i | ||
318 | 1986 | invece, di trambusto maggiore. Gli orchestrali si precipitarono trafelati | ||
319 | 1986 | lungo, magro, come tutti gli Asburgo, bocca stretta, altezzosa | ||
320 | 1986 | però radi, fragili. Ma gli occhi... Grandi, fermi in | ||
321 | 1986 | poteva nulla. ¶ Anche fra gli umilissimi era grande, infatti | ||
322 | 1986 | come faceva lei con gli altri, in sciocca sicumera | ||
323 | 1986 | farmi entrare in Arcadia?» gli aveva chiesto, ingenuamente. ¶ «Sì | ||
324 | 1986 | serio, tra i giardini, gli alberi, le spiagge della | ||
325 | 1986 | Voi siete abate!» ¶ «Senza gli ordini maggiori. Il nostro | ||
326 | 1986 | mondo in cui tutti gli uomini avranno imparato a | ||
327 | 1986 | dal mare. ¶ Qualcuno fra gli amici cominciava a parlare | ||
328 | 1986 | coi recapiti di tutti gli Arcadi d’Italia e | ||
329 | 1986 | civettone e incauto nonostante gli anni, le rispose. ¶ 4 ¶ La | ||
330 | 1986 | vuoto, trepidò, inseguendola con gli occhi. ¶ Le Loro Maestà | ||
331 | 1986 | pubblico in fondo, presso gli altissimi balconi immersi in | ||
332 | 1986 | sala si fermò, strizzando gli occhi. Fece segno ad | ||
333 | 1986 | caciocavalli.» ¶ Papadia finì, tra gli applausi, attaccò Campolongo. Il | ||
334 | 1986 | strada. Non osava sollevare gli occhi, li teneva in | ||
335 | 1986 | voglia di sfida. Sollevò gli occhi in faccia a | ||
336 | 1986 | Periodo brutto anche per gli studi. Vincenzo le aveva | ||
337 | 1986 | acqua marcia che infettava gli scalini melmosi nell’antico | ||
338 | 1986 | ruggì, si slanciò, travolgendo gli Svizzeri in parossismo di | ||
339 | 1986 | desgraça nos persegue» ripeteva. Gli altri la osservavano in | ||
340 | 1986 | Oh, maman» rispose lui, gli occhi divertiti dietro le | ||
341 | 1986 | E lei pure, nonostante gli sforzi per ambientarsi, capire | ||
342 | 1986 | di latta dorata, che gli traballava, poi gli cadde | ||
343 | 1986 | che gli traballava, poi gli cadde in terra con | ||
344 | 1986 | s’inoltravano lenti verso gli acquitrini. ¶ «Devono essere marci | ||
345 | 1986 | parve sentirsi ronzare intorno gli spaventosi animali, ebbe persino | ||
346 | 1986 | freddi. Era sporco, cadente, gli abitanti guardavano con occhi | ||
347 | 1986 | fresco. ¶ Brontolando, preparò per gli altri viaggiatori, lasciando, dispettosa | ||
348 | 1986 | paglia), non meno infelici gli esseri umani. Scalzi, incrostati | ||
349 | 1986 | urlavano in coro, eccitati, gli altri. Donne corpacciute, sgargianti | ||
350 | 1986 | cappelli. Si dibatté fra gli energumeni. Riemerse, aiutato da | ||
351 | 1986 | uno di loro, mentre gli altri sputavano in terra | ||
352 | 1986 | vecchio magrissimo, occhi caldi. Gli mancavano quasi tutti i | ||
353 | 1986 | Attonita, affascinata, saltava con gli occhi da una scena | ||
354 | 1986 | di escrementi delle bestie. Gli uomini usavano con disinvoltura | ||
355 | 1986 | i muri dei palazzi, gli angoli dei vicoli. ¶ La | ||
356 | 1986 | asciugare. ¶ Il cavallo puntava gli zoccoli sul selciato sconnesso | ||
357 | 1986 | Credette fosse morto, ma gli altri della casa mangiavano | ||
358 | 1986 | riportare al primitivo nitore. Gli oggetti pronti splendevano d | ||
359 | 1986 | palazzi, uscivano alla luce gli uomini diretti a Toledo | ||
360 | 1986 | in oro. A fianco gli sedeva un signore grosso | ||
361 | 1986 | perdevano troppo sangue, per gli uomini in caso d | ||
362 | 1986 | scale, cortile, vicolo con gli strascichi troppo lunghi, fuori | ||
363 | 1986 | età si scrivono poesie». ¶ Gli rispose che versi non | ||
364 | 1986 | fatto che senza vergogna gli autori si presentassero desolati | ||
365 | 1986 | Ora capiva perché, tra gli amici che venivano in | ||
366 | 1986 | rapida, nascosta occhiata, riconobbe gli uomini sogguardati altre volte | ||
367 | 1986 | si mise a osservarla, gli occhi ridotti a fessura | ||
368 | 1986 | bassino, rado di capelli, gli occhialetti d’oro, poi | ||
369 | 1986 | capelli biondi, ondulati, che gli scendevano sul collo, formando | ||
370 | 1986 | d’origine angioina: biondi, gli occhi chiari. Tentò esplorazione | ||
371 | 1986 | mano. ¶ «Giorda’. Non cominciare gli accaparramenti» intervenne Pagano, infastidito | ||
372 | 1986 | fatevi pregare.» ¶ «Ma no» gli rispose, con durezza improvvisa | ||
373 | 1986 | Li avete inventati voi gli scrupoli.» ¶ Conforti girò gli | ||
374 | 1986 | gli scrupoli.» ¶ Conforti girò gli occhi con disprezzo, Sanges | ||
375 | 1986 | te, tu devi rispettare gli altri.» ¶ «Non sei tu | ||
376 | 1986 | mormorò, astioso, Giordano. Ostentatamente gli girò le spalle, si | ||
377 | 1986 | Io insisto perché leggiate gli autori che ho citato | ||
378 | 1986 | negarmi che tutto quanto gli uomini fanno è dettato | ||
379 | 1986 | La verità è che gli unici filosofi degni di | ||
380 | 1986 | come a una regina. Gli altri lo circondarono, qualcuno | ||
381 | 1986 | E poi? Comandano sempre gli stessi.» ¶ «Tanucci l’aveva | ||
382 | 1986 | è una nazione dove gli intellettuali veri son tenuti | ||
383 | 1986 | filosofia dei Domenicani che gli piace tanto.» ¶ «E sarebbe | ||
384 | 1986 | Lui che disprezza tanto gli avvocati.» ¶ Di Cirillo titìo | ||
385 | 1986 | si levano di mezzo gli esaltati.» ¶ Cominciava ad affluire | ||
386 | 1986 | rossi e d’oro, gli chacòs pelosi, montati su | ||
387 | 1986 | dal modo in cui gli aderivano i candidi calzoni | ||
388 | 1986 | al popolo di Napoli. Gli dò la parola.» ¶ Silenzio | ||
389 | 1986 | prima fila mangiavano con gli occhi il generale, gli | ||
390 | 1986 | gli occhi il generale, gli ufficiali francesi, ridevano, si | ||
391 | 1986 | polpacci, pettinature alla greca. Gli ufficiali francesi facevano strage | ||
392 | 1986 | général» diceva Lauberg, che gli stava attaccato come cozza | ||
393 | 1986 | come cozza allo scoglio. ¶ Gli aveva suggerito lui d | ||
394 | 1986 | Sicania in sen ¶ cantavano gli artisti. ¶ Per la prima | ||
395 | 1986 | il cardinale, che teneva gli occhi fissi sulle ampolle | ||
396 | 1986 | che la Repubblica non gli è nemica, non si | ||
397 | 1986 | stanno vendendo, cosa pensano gli amici. ¶ Astore e Meola | ||
398 | 1986 | vendute trentasette copie, poi gli strilloni se n’andarono | ||
399 | 1986 | di formaggio, uno fra gli altri chiamato Vincenzo Altieri | ||
400 | 1986 | ducati?» ¶ «E vedrai cosa gli succederà per il bel | ||
401 | 1986 | leggervelo?» ¶ «Certamente.» ¶ Legge, sogguardando gli occhi neri di Cuoco | ||
402 | 1986 | per spiegare con calma, gli avvenimenti incalzano, anche il | ||
403 | 1986 | è ancora saldo, sebbene gli tremino le mani ossute | ||
404 | 1986 | tremino le mani ossute, gli occhi siano orlati di | ||
405 | 1986 | diritto di far felici gli altri imponendogli quella che | ||
406 | 1986 | pronto a seguire quanto gli verrà intimato dai filosofi | ||
407 | 1986 | farlo arrestare perché non gli era piaciuta l’Artemisia | ||
408 | 1986 | un po’ seccata per gli ospiti francesi che tiene | ||
409 | 1986 | il generale Mac Donald, gli ufficiali della guarnigione si | ||
410 | 1986 | è colpa nostra se gli uomini sono deboli. Ora | ||
411 | 1986 | se non le pubblicassi?» gli risponde, ponendogli una mano | ||
412 | 1986 | conclude lui, il viso gli s’illumina. Anche Ignazio | ||
413 | 1986 | guardarsi allo specchio, toglie gli occhialetti, fissa gli occhi | ||
414 | 1986 | toglie gli occhialetti, fissa gli occhi. Non più “de | ||
415 | 1986 | oro dai sontuosi ricami, gli specchi nelle cornici a | ||
416 | 1986 | innamorato, come un tempo gli capitò col Werther. ¶ «Merita | ||
417 | 1986 | modo assai penoso. Ben gli sta. In fondo mi | ||
418 | 1986 | ogni momento deve togliersi gli occhialetti che s’appannano | ||
419 | 1986 | Cuoco soffre molto, ha gli occhi disperati. ¶ «La signora | ||
420 | 1986 | continua a domandargli, con gli occhi. Le pare che | ||
421 | 1986 | tutti. ¶ «Avete fatto bene» gli dice. «Ve ne prego | ||
422 | 1986 | merito e si tralasceranno gli aspetti meno dignitosi della | ||
423 | 1986 | alla porta. Chi sarà? Gli amici sanno che al | ||
424 | 1986 | pantaloni moderni. In bocca gli s’è fissato un | ||
425 | 1986 | lenti spesse un dito gli occhi diventano palline nere | ||
426 | 1986 | Grazie.» ¶ «Raccontami di te» gli domanda. «Pensavo fossi andato | ||
427 | 1986 | è solo, cerca rifugio? Gli guarda gli occhi dietro | ||
428 | 1986 | cerca rifugio? Gli guarda gli occhi dietro le spesse | ||
429 | 1986 | le mani pallide, che gli tremano sopra le ginocchia | ||
430 | 1986 | adesso? ¶ «Non lo so» gli risponde, con durezza voluta | ||
431 | 1986 | rotolio di carrette, richiami, gli urli dei ragazzi. Napoli | ||
432 | 1986 | si sono rifugiati tutti gli altri.» ¶ «A quale scopo | ||
433 | 1986 | andarcene immediatamente, Lenòr.» ¶ Lei gli pone una mano sul | ||
434 | 1986 | il momento. Hai denaro?» ¶ Gli dà il sacchetto, con | ||
435 | 1986 | privo delle lenti... Strizza gli occhi, allunga il collo | ||
436 | 1986 | nel nudo corpo smagrito: gli si vedono le costole | ||
437 | 1986 | sorride, non obbedisce. Cerca gli occhiali, si riveste in | ||
438 | 1986 | Lui ansa, suda, rivoli gli scendono per il viso | ||
439 | 1986 | un filo d’ombra. Gli alberi, nei giardini lungo | ||
440 | 1986 | alle Mortelle. Lei tiene gli occhi chiusi, arida e | ||
441 | 1986 | non ha mangiato nulla. Gli prende una mano. ¶ «Riposiamoci | ||
442 | 1986 | viso terreo. ¶ «Meu Deus!» ¶ Gli corre incontro. ¶ «Cos’è | ||
443 | 1986 | e vita, invece serra gli occhi, respinge tutto come | ||
444 | 1986 | il cannocchiale, hanno visto gli Union Jack alle maestre | ||
445 | 1986 | storia e della morte. ¶ Gli uomini vanno e vengono | ||
446 | 1986 | stacca dai merli nonostante gli strilli di Primicerio, l | ||
447 | 1986 | urla Pepe. Lei e gli altri che s’aggiravano | ||
448 | 1986 | nella piazza grande. Fra gli uomini che s’agitano | ||
449 | 1986 | che cresce, svolazza fra gli alberi devastati della Certosa | ||
450 | 1986 | terge il sudore che gli gronda. Fa tanto caldo | ||
451 | 1986 | polvere, chiazze di sudore gli macchiano la giubba rossa | ||
452 | 1986 | più. Arriva Marra, con gli altri. C’è anche | ||
453 | 1986 | Attento che m’insudici» gli dice, con sorriso fuori | ||
454 | 1986 | ci coglierebbero d’infilata. Gli voglio dare una lezione | ||
455 | 1986 | che ha lanciato, Marra gli dà una scoppola. ¶ «Bravo | ||
456 | 1986 | brividi, presaghi dell’alba. Gli assalitori, strepitando, prendono a | ||
457 | 1986 | camerone dei morti. Anche gli altri si precipitano, calpestando | ||
458 | 1986 | in smorfia gelida, incancellabile. Gli accarezza la fronte ancora | ||
459 | 1986 | Per l’aria nuovamente gli odori untuosi e dolci | ||
460 | 1986 | folla. Le vede riaffiorare, gli abiti a brandelli: difendono | ||
461 | 1986 | folla che spinge, chiude gli occhi. Un pensiero opaco | ||
462 | 1986 | costruirne un’altra. ¶ Ma gli amici sono vivaci, fanno | ||
463 | 1986 | compìto, un gran signore. Gli manda un piccolo bacio | ||
464 | 1986 | le sbarre, può vedere gli àstici e le cupole | ||
465 | 1986 | una letterata. Dovete perdonarmi.» ¶ Gli sorride. ¶ «Non dovete darvi | ||
466 | 1986 | Salatoio, sudici di grasso, gli avambracci imbiancati di sale | ||
467 | 1986 | seduto al tavolo fratino, gli si precipita incontro. Lo | ||
468 | 1986 | luoghi delle ombre per gli antichi, ove gli spiriti | ||
469 | 1986 | per gli antichi, ove gli spiriti degli eroi e | ||
470 | 1986 | la scaletta del palco. Gli risponde con sorriso breve | ||
471 | 1986 | La frenesia aumenta, cominciano gli urli isterici delle donne | ||
472 | 1986 | fa salire sullo scaletto, gli ficca il cappio intorno | ||
473 | 1986 | la guarda, le sorride. Gli manda un bacio, forte | ||
474 | 1986 | lazzo, don De Forti gli balza accanto, lo afferra | ||
475 | 1986 | mare di teste. Abbassando gli occhi coglie, in dettaglio | ||
476 | 1986 | riesca a salvarti. ¶ Alza gli occhi, verso il mare |