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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ugo Ojetti, Mio figlio ferroviere, 1922

concordanze di «gli»

nautoretestoannoconcordanza
1
1922
d’osservare senza ira gli uomini e i loro
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1922
capricci, e che tra gli uomini da osservare ha
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1922
papale che proprio non gli si confà. ¶ Anche nella
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1922
bufera della guerra quando gli uomini rimasti in paese
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1922
contraddizioni e a rammendarne gli strappi, accontentandosi che un
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1922
pubblico d’oggi perchè gli sono troppo vicine ed
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1922
anni. Ma l’editore gli ha risposto che questo
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1922
anni di terremoto che gli storici chiameranno pace, m
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1922
superare i diecimila abitanti. Gli svaghi non sono molti
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1922
con un affetto che gli ricambio. Per fortuna è
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1922
stato di legale anarchia gli prometteva più sorprese e
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1922
governi di polso. Io gli risposi che il Governo
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1922
natura che obbedendola: dicevano gli antichi. E Claude Bernard
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1922
chè non mi piacciono gli equivoci. Ho detto ritrovare
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1922
care le licenze che gli obblighi) di romperne i
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1922
l’abitudine di guardare gli uomini dai loro titoli
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1922
tutta la cerimonia. Tagliati gli spaghi rossi dei suggelli
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1922
bianco, s’era strappato gli occhiali dal naso, quasi
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1922
con l’esperienza che gli veniva dai suoi cari
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1922
e anche fisico tra gli animali chiamati irragionevoli. ¶ Quell
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1922
gran formato; imponente per gli attributi di quei cento
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1922
importa? Se alla fine gli uomini, e anche le
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1922
molti si dicevano: – Migliorare gli altri vuol dire ridurli
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1922
nuove speranze. A ritrovare gli uomini, meno i poveri
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1922
contro tutte le promesse gli uomini sieno diventati con
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1922
in mezzo alla pineta gli scafi di due navi
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1922
costruito quel cantiere e gli scafi, s’era dimenticato
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1922
intelligenza antiquata e borghese. Gli chiesi se almeno nel
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1922
morali della gente che gli si avvicina. Ma tant
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1922
le inutili parole che gli uomini stampano a lettere
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1922
però un ragazzetto con gli occhi di pepe, sveglio
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1922
abitazioni sottoposte: tanto che gli abitanti venivano da noi
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1922
Un giorno la madre gli trovò in tasca venti
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1922
e uomini appostati lontano gli consegnavano con precise indicazioni
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1922
chi dicesse oggi cinquanta. Gli spiegai severamente l’orrore
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1922
suoi occhietti di pepe, gli vidi balenare tra occhi
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1922
era, diremo, guadagnate, e gli aveva posto in fronte
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1922
declinare del giorno induce gli uomini stanchi alla mansuetudine
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1922
distratta profumata ed ansante, gli occhi larghi, i pomelli
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1922
in classe e io gli ho promesso di condurgli
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1922
un colpo in onore gli eroi e i santi
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1922
seno una spilla e gli appuntò nel rovescio del
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1922
rovesciato che, mentre prima gli operai manuali sognavano tutti
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1922
così. Appena mercè mia gli nacque questo nepote, egli
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1922
seno di sua madre, gli si avvicinava a braccia
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1922
degli altri, dato che gli uomini più intelligenti o
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1922
piace, più italiani capiscono gli altri molto prima e
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1922
di casa; e su gli arboscelli fioriti di questo
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1922
lontani, e si poggino gli augelli di passaggio e
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1922
abbondanza che l’esperienza gli avrà consigliate. Anzi posso
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1922
e alla locomotiva, io gli chiedevo francamente: ¶ — Ma tu
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1922
seria. I medici e gli avvocati sono i servitori
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1922
Real Casa. Il padre gli rispose che Casa Reale
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1922
in legge se proprio gli seccava di studiare, e
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1922
viene dagli altri, che gli altri vi offrono e
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1922
su per giù, compresi gli abitanti delle nuove Provincie
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1922
a letto, Giacinta, reprimendo gli ultimi singulti, volle spiegarmi
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1922
solite raccomandazioni d’ordine. Gli fu accordato, di sera
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1922
lista socialista. Il delegato gli obbiettò che almeno tu
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1922
usciva dalla stazione e gli annunciò che la nomina
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1922
cavaliere. ¶ — E Nestore che gli rispose? ¶ — Gli rispose che
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1922
Nestore che gli rispose? ¶ — Gli rispose che avevano fatto
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1922
Lui, il medico provinciale, gli aveva garantito un mese
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1922
non lo sanno nemmeno gli attori. E così hai
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1922
di quegli innocenti, io gli legai al collo un
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1922
veduto le feste che gli fecero i compagni quando
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1922
mira dato che aveva gli occhi e tutto il
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1922
nell’automobile chiusa che gli aveva data il prefetto
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1922
tutti i negozianti, e gli stessi passanti domandavano ansiosi
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1922
approfittando della luce che gli lasciava l’ora legale
71
1922
rivoluzione. L’automobile, più gli applausi. ¶ — Tu aspéttalo qui
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1922
e si trovò sotto gli occhi, dall’altro lato
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1922
inchiesta, onorevole? ¶ Filiberti e gli altri compagni (ve n
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1922
ma l’altro non gli badò: ¶ — ....perchè è stato
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1922
la guerra che ancóra gli era necessaria a raggiungere
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1922
fatto e per conteggiare gli scambii.... ¶ Era beato. Tutti
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1922
magnanimo per spiegarci, alzando gli occhi con un sospirone
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1922
ma li conservo per gli amici ghiotti. Prenda, la
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1922
ma Nestore e Filiberti gli facevano notare che mancava
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1922
d’ora prima. Nestore gli era vicino, in piedi
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1922
di lui. Il deputato gli mise un braccio sulle
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1922
e con la palma gli batteva sulle spalle e
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1922
ardito. Bravo Nestore! , – e gli rotava la mano tra
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1922
un avvocato”. Bravo Nestore! Gli avvocati sono la peste
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1922
bravo. Il partito socialista gli doveva sembrare qualcosa di
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1922
si divertiva tanto, tra gli applausi, i discorsi, la
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1922
le indennità, gl’inchini, gli spari, il vino buono
88
1922
i tumulti, i trambusti, gli scioperi di questi ultimi
89
1922
ultimi mesi. Ma preferiva gli aneddoti comici che ci
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1922
erpete, e una donna gli aveva da tempo consigliato
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1922
il puzzo della benzina gli guastava il latte. E
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1922
davan la mano e gli ballavano attorno. ¶ — Alla fine
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1922
E giura che se gli torna quello sfogo, lui
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1922
che, povera donna, aveva gli occhi già gonfi dal
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1922
come un incendio, e gli sterpi hanno lanciato più
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1922
stesso chiodo insanguinato che gli trapassa i piedi. Poi
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1922
fame e dell’amore. Gli stessi santi, per essere
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1922
alla basculla, e terreo, gli occhi fuori dell’orbita
99
1922
quelli più vicini sgranavano gli occhi e ripetevano le
100
1922
tutti che è sacra. ¶ Gli spiegai che a vederci
101
1922
la canfora, dove tengo gli abiti d’inverno. Possono
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1922
vive di sbadigli, come gli anemici. ¶ — Non ti mettere
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1922
sarebbero riaperti i negozii. Gli animi si rassicuravano. Dieci
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1922
sbaffi di nerofumo sotto gli occhi, e un repugnante
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1922
rivoluzione? ¶ I grandi occhi gli scintillavano di speranza, rideva
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1922
corpo fino ai piedi gli sussultava sotto le coperte
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1922
contro la società che gli aveva negato la forza
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1922
sorrise. Un altro pensiero gli passò pel capo. Parlò
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1922
porgeva: – Tieni, vecchia! Abbasso gli affamatori! ¶ All’angolo tra
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1922
di Stato agl’Interni gli permetteva di fare uscire
111
1922
senza che la prefettessa gli avesse offerto altro che
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1922
nascondere l’insperato bottino. ¶ Gli autocarri rientrarono verso mezzanotte
113
1922
sventolare da lassù tra gli evviva. Ma ancóra questo
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1922
sciupava la benzina. E gli autocarri tornarono in caserma
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1922
altro giorno s’arricchirono gli spazzini comunali perchè ad
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1922
e m’auguro che gli elettori lo ricollochino súbito
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1922
l’altro jeri, battendo gli occhi alla luce come
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1922
spetta che obbedire, abbassando gli occhi. ¶ Come e quando
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1922
che di socialisti. Tra gli uomini validi a portata
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1922
che possiede e che gli piace di possedere. Più
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1922
in quella pelle abbronzata, gli splendevano due occhi così
122
1922
mostrato d’offendersi e gli aveva detto, sempre a
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1922
vuotò. Qualcuno (io fra gli altri) senza maligna intenzione
124
1922
che súbito corse fra gli scettici: essersi la ragazza
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1922
era venuto in licenza gli si era abbandonata senza
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1922
dopo cinque giorni. Non gli avevano permesso d’andare
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1922
molti generali e colonnelli gli avevano promesso d’avvertirlo
128
1922
breve licenza. ¶ Lo vidi, gli feci raccontare quella sua
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1922
un altro o, meglio, gli fosse indifferente, perchè, parlando
130
1922
gl’inni, le lagrime, gli entusiasmi: ed erano davvero
131
1922
pel lontano avvenire. Io gli ripetevo che mio figlio
132
1922
rivoluzionarii d’Italia; e gli ascoltatori sorridevano più di
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1922
commessi. Questa scrupolosa meticolosità gli dava, tra gli elettori
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1922
meticolosità gli dava, tra gli elettori anche di parte
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1922
poi si muore, e gli eredi quelle carte le
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1922
pochi secondi. Cencina abbassò gli occhi, poggiò la destra
137
1922
ferroviario, era socialista e gli aveva fatto ottenere un
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1922
e spaurito spiegava che gli uni e gli altri
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1922
che gli uni e gli altri ragionavano nello stesso
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1922
timidi ordini del Governo (gli uni e gli altri
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1922
Governo (gli uni e gli altri lo chiamavano infatti
142
1922
simpatia dei telegrafisti, tra gli stessi convinti applausi coi
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1922
il parere di tutti gli xenofobi di mia conoscenza
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1922
e io capisco perchè gli antichi, più vicini di
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1922
perchè i pittori e gli scultori della rinascenza in
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1922
in istrada e, dietro gli altri, presi la via
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1922
di gabinetto il quale gli aveva annunciato che i
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1922
a Roma per dare gli schiarimenti che ancóra potessero
149
1922
Nestore riapparve a casa, gli chiesi a bruciapelo: ¶ — Hai
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1922
ragionevoli. I più rossi gli avevano dato del pompiere
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1922
conservatore, ma anche perchè gli seccava di vedere la
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1922
e l’assalto invece gli si fosse risolto in
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1922
suo partito o per gli amici sui quali gli
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1922
gli amici sui quali gli sia utile o solo
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1922
disfatti, la bocca torta, gli occhi bianchi. Ma era
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1922
gialla e quadrata che gli si sollevava a fiocchi
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1922
di staccarsi quel che gli restava di barba mi
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1922
le grasce delle requisizioni, gli venne in mente di
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1922
quella doppia p strizzava gli occhi ammicando. ¶ — Io sono
160
1922
guardò la ragazza che gli voltava le spalle, e
161
1922
smunto mozzicone di sigaro gli importava più della conoscenza
162
1922
animo mio (e non gli davo torto), quando la
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1922
sentì che il sigaro gli s’era ancóra spento
164
1922
e all’improvviso io gli rappresentavo la salvezza: ¶ — Dottore
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1922
con la destra prima gli strinse la mano, poi
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1922
accompagnandolo fino sul corridoio gli accarezzò affettuosamente le spalle
167
1922
medico, – ringhiò Mingozzo appena gli fui presentato. Ma quelli
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1922
fui presentato. Ma quelli gli spiegarono chi io mi
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1922
posso pensarci, – e stralunava gli occhi. ¶ Gli altri a
170
1922
e stralunava gli occhi. ¶ Gli altri a commentare: ¶ — Lo
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1922
vivere, a misurare cioè gli uomini e le loro
172
1922
Macchina sarebbe dio. E gli uomini macchine, ferrovieri, meccanici
173
1922
ferrovieri, meccanici, tessili, tutti gli operai delle grandi officine
174
1922
più simili a Dio: gli unti del Signore, cioè
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1922
ha paura della morte. Gli uomini, sì. Ma non
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1922
voluto ridurre anch’essa gli uomini irreggimentati e numerati
177
1922
fosse taciuto, un compagno gli avrebbe annunciato che io
178
1922
gatto dopo due sbadigli gli saltò in grembo, s
179
1922
chiuso quel po’ che gli restava della sua mano
180
1922
vuotarono con comodo, richiudendo gli sportelli e anche risuggellando
181
1922
anche risuggellando coi piombi gli spaghi di chiusura. Ma
182
1922
udirsele uscir di bocca, gli pareva davvero di liberarsene
183
1922
madre di lui e gli portava in una salvietta
184
1922
figliolo, dottore mio; e gli ho detto anche che
185
1922
con la mano che gli è rimasta buona, gli
186
1922
gli è rimasta buona, gli ha strappata quella medaglia
187
1922
a lui d’improvviso, gli sorrise e gli gittò
188
1922
improvviso, gli sorrise e gli gittò una cartata d
189
1922
di pollo e tenni gli ossi da parte, in
190
1922
ha il passaporto tedesco. Gli faranno tutti di cappello
191
1922
del suo cappello e gli orli delle sue maniche
192
1922
sbandieramento, a pensare che gli spropositi dei russi sugl
193
1922
piacciono le donne, vedo, – gli osservai tanto per dare
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1922
tutti i bicchieri che gli capitavano a portata di
195
1922
di mano anche se gli venivano porti solo per
196
1922
contandovi i buchi e gli strappi, e riprese a
197
1922
peggio. Per quanti bicchieri gli facessero ingojare, il sospetto
198
1922
e tutta la rivoluzione, gli restò in gola, di
199
1922
lo stesso Nestore che gli s’era seduto vicino
200
1922
guardavano di traverso, strizzando gli occhi e stringendo le
201
1922
con la salvietta perchè gli astanti tacessero e annunciò
202
1922
s’erano nascosti dietro gli alberi del giardinetto delle
203
1922
di tutti. Flora non gli toglieva più gli occhi
204
1922
non gli toglieva più gli occhi da dosso: ¶ — Venga
205
1922
San Pietro anche lei, – gli ripeteva. ¶ Gli altri ormai
206
1922
anche lei, – gli ripeteva. ¶ Gli altri ormai si ristoravano
207
1922
vino della bottiglia che gli si era rovesciata addosso
208
1922
Nessuno in Russia riceve gli onori che ricevono le
209
1922
ella due volte, chiudendo gli occhi tanto piamente che
210
1922
deputato comunista. ¶ Flora aveva gli occhi lucidi. Il volto
211
1922
al suo uomo e gli parlò sottovoce. Catini scuoteva
212
1922
in ajuto, e Leda gli parlò breve e, all
213
1922
mi detti a guardare gli stemmi di marmo sulle
214
1922
delle due fontane e gli statuoni lassù che continuavano
215
1922
mi ripetè: ¶ — Che desideravi? ¶ Gli domandai in prestito un
216
1922
grato della diversione che gli offrivo. Infatti s’erano
217
1922
parlano i re. Io gli chiesi il permesso di
218
1922
se da quella novità gli fosse balenata un’idea
219
1922
quale dei tre cibi gli sembrasse più saporito perchè
220
1922
lettura per meditare, alzava gli occhi al soffitto che
221
1922
occhi al soffitto che gli nascondeva il cielo. ¶ Me
222
1922
di bronzo; erano bastati gli scoppii d’un motore
223
1922
occorreva perchè io aprissi gli occhi? Mi pareva d
224
1922
siepi; ma bisogna ficcar gli occhi tra le spine
225
1922
punto davanti. ¶ Ma sì, gli uomini, guerra o pace
226
1922
si chiamavano neutralisti, tutti gli argomenti m’erano sembrati
227
1922
sempre di mettere, tra gli argomenti contrarii alla guerra
228
1922
poltrona; che a tutti gli scavezzacollo danno un’occasione
229
1922
del perfetto prefetto che gli si addiceva a pennello
230
1922
che egli aveva catalogato gli uomini in tante classi
231
1922
l’indice della destra gli occhiali pel loro cordoncino
232
1922
chè la parola Roma gli era ostica. Ma considerandomi
233
1922
altro jeri a Roma, – gli risposi solenne, scandendo le
234
1922
questo mio necessario rifiuto gli amici che hanno pensato
235
1922
rimettendo dal colpo che gli avevo assestato quando avevo
236
1922
terzo della mediazione che gli spettava e che egli
237
1922
campi. Dalle nostre parti gli ulivi non vegetano bene
238
1922
andava a cercare tra gli ulivi? E che aveva
239
1922
nessuno compra e tutti gli hanno consigliato di vendere
240
1922
idea; e l’idea gli doveva piacere perchè rideva
241
1922
di Nestore era contagiosa. Gli affari, gli affari.... Non
242
1922
era contagiosa. Gli affari, gli affari.... Non ero mai
243
1922
sindaco. E per ingraziarselo gli fanno tutte le confidenze
244
1922
offerta di Nestore; ma gli offrii il cavallo per
245
1922
e sè, tanto disdegnava gli avversari e i loro
246
1922
argomenti. Parlava così socchiudendo gli occhi per non essere
247
1922
anziano dell’amministrazione Pópoli gli fece la consegna del
248
1922
muratori, tranquillo. Alcuni giovanotti gli stavano intorno. Quattro guardie
249
1922
sindaco, dicevano, e aspettavano gli ordini suoi. Dalla parte
250
1922
poggiolo di casa Langeli. Gli applausi scrosciarono più fitti
251
1922
E tutti già alzavano gli occhi al balcone del
252
1922
contro chi poteva ribellarsi. Gli uni avevano smurata la
253
1922
avevano smurata la lapide, gli altri la avevano rimurata
254
1922
sinceri. E, ripeto, per gli altri, per quelli che
255
1922
pelliccia di castorino che gli aveva procacciato tanta stima
256
1922
Solo i socialcomunisti che gli erano più vicini perchè
257
1922
si muoveva. Quanto durarono gli applausi, le esclamazioni, la
258
1922
scagliarsi contro Tocci e gli altri rei della beffa
259
1922
ancóra divisi e sospesi gli animi contribuivano i “popolari
260
1922
fermo invenzioni più strabilianti. ¶ — Gli dica che si dimetta
261
1922
Parlava minacciosa e concitata, gli occhi sfolgoranti di collera
262
1922
e la signora Pascone gli voltò le spalle e
263
1922
rossa e violacea e gli aveva chiuso l’occhio
264
1922
che non dirà niente. ¶ Gli spiegai che era impossibile
265
1922
suoi cari compagni; e gli gridavano che era un
266
1922
un volto franco che gli avrei consegnata tutta la
267
1922
un braccio: – Non esca. – Gli applausi e gli evviva
268
1922
esca. – Gli applausi e gli evviva rimbombavano in quella
269
1922
finito la parola che gli applausi si mutarono in
270
1922
Eja, eja, eja! Alalà! ¶ Gli altri fecero coro. Ma
271
1922
fuori: ¶ — Un’altra burla gli hanno fatta. E c
272
1922
conte Zatti-Cantelli interrogasse gli avvocati sul miglior modo
273
1922
Ma io sentivo che gli animi ormai s’erano
274
1922
che per quei giorni gli era rimasto, non avesse
275
1922
a casa mia, alzai gli occhi e vidi la
276
1922
le imposte come se gli elettori loro non fossero
277
1922
se ne beffavano e gli davano del matto. Ma
278
1922
malmenare, dopo il sindaco, gli assessori, i consiglieri e
279
1922
padroni, – fai piano quando gli passi con la frasca
280
1922
raccomandazione perchè il toro gli sferrò un calcio che
281
1922
appena al riparo dietro gli olmi che udimmo le
282
1922
Comune, al primo che gli annunciò trafelato l’arrivo
283
1922
sulle quercie dei Tordelli, – gli spiegò Margherita, prima che
284
1922
stalletto, che forse dormendo gli s’era schiacciata una
285
1922
tutte le vicende e gli affanni del giorno e
286
1922
stato da sciocchi, e gli applausi ai bersaglieri erano
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valigie dei viaggiatori che gli davano del tu e
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spaventarsi dopo le requisizioni, gli scioperi e le elezioni
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della Camera quel che gli avevo narrato per la
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fondo, un sacrificio; e gli augurava di non avere
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lesto o più vicino, gli rispondevo io. Interessare, anzi
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io. Interessare, anzi cointeressare gli operai alle industrie? Sì
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come il prefetto. Quando gli operai m’occuparono la
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occuparono la fabbrica, io gli chiesi venti volte quali
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il portiere: ¶ — Signor ingegnere, gli operai sono usciti súbito
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sono su per giù gli abiti con cui ci
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tranquillo e ossequioso. Fossero gli eretici discorsi uditi il
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un tavolino del caffè, gli chiedeva cogli occhi se
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è soltanto quello che gli altri credono che noi
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occorreva cominciare dal convincere gli altri per arrivare a
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tutto dal pubblico. E gli attori che a turno
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restituirle quella fede; cioè gli avvocati che del parlamento
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che me lo spiego, gli voglio più bene. L
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tutto pronto per convincere gli altri, ed essere felice