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Angelo Galli, Canzoniere, 1459

concordanze di «gli»

nautoretestoannoconcordanza
1
1459
ché Giove non che gli altri qui divulgo. ¶ Vertù
2
1459
che vince te che gli altri vinci? ¶ Io benedico
3
1459
altri vinci? ¶ Io benedico gli amorosi vinci ¶ che m
4
1459
la terra, ¶ ch'alora gli augellin cantan d'amore
5
1459
parte scorgon senza tempo ¶ gli occhi modesti et li
6
1459
mia signora? ¶ Do' son gli acolti che sì ad
7
1459
viso acquista, ¶ esser tra gli altri el più felice
8
1459
al foco ¶ né fuor gli cave l'amorosa spina
9
1459
Assai caro è tra gli altri albor l'olivo
10
1459
proterva; ¶ el qual, sicome gli altri, ancora serva ¶ dal
11
1459
la nocte, ¶ et hanno gli occhi mei in odio
12
1459
sua amata. ¶ 24 ¶ Quando alzo gli occhi per usanza antica
13
1459
la sinestra ¶ parte, che gli occhi mei de pianto
14
1459
che veggio che non gli è el mio sole
15
1459
conforto, ¶ per gelosia allor gli amiro intorto ¶ che non
16
1459
Hai tu compreso ben gli acti amorosi, ¶ saggi, ligiadri
17
1459
et rade? ¶ Ingrato, se gli abadi, ¶ se tu gli
18
1459
gli abadi, ¶ se tu gli abadi, ingrato, al sguardo
19
1459
adversi et denigrata neve. ¶ Gli ucei nocturni c'hanno
20
1459
appareva la cometa. ¶ Passati gli octo giorni, et la
21
1459
veder lo celo, ¶ ché gli occhi tuoi, o donna
22
1459
del mio pecto stan gli omei ¶ né fora un
23
1459
che 'l mio dir gli vien manco ¶ sì come
24
1459
la mia bocca ¶ et gli occhi, perché sete i
25
1459
par ch'a chiuder gli occhi mei me vaglia
26
1459
su nel cel per gli angeli se canta ¶ scì
27
1459
de viole? ¶ Dove son gli occhi vaghi in chi
28
1459
posson quant'io credo gli occhi tuoi! ¶ Io son
29
1459
vole esser gentile adrize gli occhi, ¶ se ben fosse
30
1459
per sì dolce lingua gli le disse ¶ ch'ariano
31
1459
veder mai altro, chiuda gli occhi. ¶ Gettati, canzon mia
32
1459
ami de core. ¶ Rasciuga gli occhi tuoi, però che
33
1459
son io et sanlo gli occhi molli ¶ e sallo
34
1459
perché se perde in gli occhi sui ¶ el sol
35
1459
che vincano a mirar gli occhi del sole. ¶ Et
36
1459
et Giove feci lui gli occhi et li ciglia
37
1459
Io li subgiunsi poi gli acti amorosi ¶ et facta
38
1459
da ch'io nacque gli occhi mei, ¶ ch'Amor
39
1459
tempesta. ¶ Simil se spezan gli amorosi strale ¶ per honestade
40
1459
tremo de paura. ¶ Cum gli occhi alor me sdegna
41
1459
la propria salute? ¶ Se gli altri membri hanno da
42
1459
ciò che non poranno gli occhi molli, ¶ pascerme del
43
1459
che quando m'apri gli occhi honesti, ¶ da questo
44
1459
remaria lì se non gli chiudesti. ¶ Per lo prefato
45
1459
vole, ¶ vederal chiaro se gli amira fiso. ¶ Se per
46
1459
diti, como poco inanti gli era stato personalmente et
47
1459
dico fra me: chi gli è mo proximano? ¶ Sia
48
1459
Signor mio. ¶ 72 ¶ Costei ha gli occhi suoi de calamita
49
1459
le braccia al collo ¶ gli gectarò tre volte et
50
1459
ch'al collo se gli avolga? ¶ Chi fia quel
51
1459
né saperian veder già gli occhi mei ¶ altro che
52
1459
departita. ¶ Teco se mai gli foi, hora gli sono
53
1459
mai gli foi, hora gli sono ¶ e 'l dolce
54
1459
lembo honestamente tango: ¶ ivi gli lasso el core, ivi
55
1459
la finestra, ¶ le lacrime, gli acolti et le salute
56
1459
che per bresaglio ¶ hebbero gli occhi mei la dolce
57
1459
et di neve. ¶ Oimè gli inchini, oimè la lieta
58
1459
denanze a Dio, ¶ tanto gli agrada quella treza d
59
1459
e 'l riso Dio gli scelse ¶ nel celo et
60
1459
cuopre quanto bene han gli occhi mei, ¶ la fronte
61
1459
luce pronte ¶ che fan gli altri occhi poveri et
62
1459
et vaga donna honesta, ¶ gli occhi tuoi belli pur
63
1459
tanta festa. ¶ Non volger gli occhi, non chinar la
64
1459
cielo al fin non gli è poi lice. ¶ Se
65
1459
dove io me voglia gli occhi atorno, ¶ non già
66
1459
lo prefato illustrissimo Signore. ¶ 116 ¶ Gli occhi che già cibar
67
1459
al tempo freddo in gli alti acumi; ¶ non stagno
68
1459
et fa' che tu gli spezze ¶ l'arco et
69
1459
sol per non vedermi gli occhi chiudi, ¶ cruda di
70
1459
occhi piove ¶ quando madonna gli apre et poi gli
71
1459
gli apre et poi gli move, ¶ ché faria ogni
72
1459
occhi begli ¶ ch'altri gli veggia et altri intenda
73
1459
ferir me venne, ¶ senza gli artigli, ale et senza
74
1459
questo vero non credon gli sciocchi. ¶ Chi me condanna
75
1459
si move quanto più gli aguardo, ¶ ma, colto tempo
76
1459
del prefato illustrissimo Signore gli stette inanzi alla messa
77
1459
de que natura son gli omei, ¶ retrovandomi mo lontan
78
1459
poter nostro ¶ suffrir cum gli occhi el gran splendor
79
1459
hai pietà come hanno gli altri dii, ¶ co' non
80
1459
prefato illustrissimo Signore non gli lassò veder la sua
81
1459
giustitia la condanni? ¶ Impicca gli occhi ladri, anze è
82
1459
illustrissimo Signior mio. Per gli occhi de la Draga
83
1459
scontra el sole. Per gli occhi de la Draga
84
1459
burchi, ¶ et lei tucti gli abacte ad una occhiata
85
1459
io orbo ¶ remasi et gli occhi miei facti doi
86
1459
dove pria che mosso gli son giunto, ¶ sì che
87
1459
chiari ¶ c'han facto gli anni e i giorni
88
1459
vede, Amor: perché non gli ripari? ¶ Chi fia che
89
1459
solamente el porte in gli occhi vaghi. ¶ Dove me
90
1459
tocchi, ¶ starolli morto (scì gli stess'io vivo!) ¶ cento
91
1459
gir sen dei, ¶ ché gli 'l dèi una volta
92
1459
et fiori ¶ farà star gli augelin suo' senza verso
93
1459
che 'l capo giallo gli facesse bianco ¶ e 'l
94
1459
ad ogni passo io gli serebbe innanze, ¶ sempre fingendo
95
1459
A la Francesca bella. ¶ 197 ¶ Gli occhi tuoi ladri, che
96
1459
et l'altro in gli occhi belli, ¶ quel per
97
1459
volsaro ai lor raggi gli occhi mei, ¶ et fo
98
1459
alte et arte. ¶ Cusì gli stessi io sempre i
99
1459
sempre i mesi et gli anni, ¶ come la speme
100
1459
tal pastura ¶ quale hanno gli occhi miei dentro al
101
1459
Signor mio. ¶ 205 ¶ Ridon talvolta gli occhi belli ai miei
102
1459
pigliasse invano, ¶ ch'io gli terebbi su più fermo
103
1459
dir seria poco: ¶ dicatil gli anni mei s'el
104
1459
mio fren tèn forsa gli occhi chini, ¶ li quali
105
1459
sia, pace ¶ et io gli credo et prendone conforto
106
1459
la forza c'hanno gli occhi belli ¶ che talor
107
1459
m'ha preso, io gli ho dato la fede
108
1459
la fede, ¶ la qual gli manterò ognor più vera
109
1459
donna amare ¶ quanto si gli aconvien, quanto la merta
110
1459
Amor, che la rinfranca, ¶ gli dia senno, dolceza e
111
1459
i pensier rei; ¶ et gli occhi belli, come far
112
1459
o negri, ¶ ché non gli mostra integri: ¶ apreglie tanto
113
1459
La tien ben chini gli occhi et mai non
114
1459
occhi et mai non gli alza ¶ per vera honestade
115
1459
et calza, ¶ s'ella gli aprisse, daria un tal
116
1459
invidia se vede in gli occhi torvi, ¶ o bella
117
1459
campar lui voli; ¶ né gli darò già tempo se
118
1459
fama, ¶ et humilmente te gli gecta a piede: ¶ perdon
119
1459
El mal suo non gli doglia: ¶ dunqua non vale
120
1459
retro a lei ¶ honoraranvi gli homini et li dei
121
1459
forsa che l'angiol gli depinge el viso. ¶ Quando
122
1459
che in lei ferma gli occhi ¶ perché loro adocchi
123
1459
ve viene, ¶ aporta in gli occhi soi ¶ pace, letitia
124
1459
bene, ¶ ma, chi dietro gli tene, ¶ cum un sol
125
1459
quanto serian liali ivi gli inganni! ¶ Quante beleze ha
126
1459
dov'è beato chi gli fosse anciso, ¶ ché secondo
127
1459
per veder costei; ¶ così gli animal rei: ¶ deveriano al
128
1459
e 'l forte; ¶ né gli dà spatio a dir
129
1459
credo harebbe forza ¶ redur gli Hebrei et tucto el
130
1459
de paradiso, ch'ora gli è interdicto. ¶ Io so
131
1459
sua dilecta Magdalena! ¶ Perdon gli diedi de colpa et
132
1459
già Christo. ¶ El capo gli unse et cum pioggia
133
1459
bel verde, ¶ tal gratia gli ven su dal divin
134
1459
parole mie, che spesso gli dissi io, ¶ et a
135
1459
l paradiso mio son gli occhi belli, ¶ et io
136
1459
casso et privo, ¶ ché gli occhi del tuo sole
137
1459
gran tempo. ¶ Qual fussar gli alti stridi et prime
138
1459
elle al dir che gli faccio io: ¶ «Piange pur
139
1459
li dii fama eterna. ¶ Gli occhi miei negri ch
140
1459
chiamato serai meco in gli alti scanni». ¶ O sommo
141
1459
prego che tu stronchi gli anni mei ¶ a questa
142
1459
ch'ancor la remembranza gli altri amorza, ¶ et spenta
143
1459
l mio amore tucti gli altri excede, ¶ ti prego
144
1459
so che già non gli dispiacque, ¶ che cum riso
145
1459
da pensieri egri, ¶ cum gli occhi lacrimosi et cor
146
1459
per altrui; io hor gli vesto ¶ per lei et
147
1459
che per me altri gli porti, ¶ ché i giorni
148
1459
gentile, ove sei hora? ¶ Gli angioli electi godono el
149
1459
caro aspecto suo tanto gli abella. ¶ Lei, che s
150
1459
è la cagion, chi gli dà forza, ¶ ch'ora
151
1459
subito gionti a me gli anuntii rei, ¶ io morii
152
1459
del gran disio dolci gli inganni. ¶ Ma retornata in
153
1459
retorna a pianger sopra gli occhi casti. ¶ In persona
154
1459
socto 'l bruno manto ¶ gli occhi, il cui sguardo
155
1459
dicta morte. ¶ 243 ¶ Io terò gli occhi miei sempre mai
156
1459
Questi affanni scì rupper gli anni suoi; ¶ ma, s
157
1459
Chi poria dunque mai gli eterni damni, ¶ per piangere
158
1459
pensier lascivi, ¶ se tu gli intendi, legge, gusti et
159
1459
qui quanto convensi. ¶ Per gli splendori immensi ¶ che te
160
1459
pentiti. ¶ Questi versi roditi ¶ gli porgo a te del
161
1459
scì te prego per gli ardenti affecti, ¶ per gli
162
1459
gli ardenti affecti, ¶ per gli amorosi tuoi caldi disii
163
1459
concludo et questi sian gli exordia, ¶ che so ch
164
1459
foro, ¶ ché in Dio gli vedi tucti, i miei
165
1459
Agustino et Leo ¶ et gli altri ch'al tuo
166
1459
a sì alti scanni ¶ gli hai collocati et facti
167
1459
sé più vile: ¶ chi gli portò 'l capel confermi
168
1459
sì famoso, ¶ filò tra gli altri gesti et poi
169
1459
Al gran psalmista, quanto gli convenne ¶ gridar cum pianto
170
1459
del gran Dio excedesti ¶ gli altri mundani nella tua
171
1459
pascere el voglia cum gli affecti, ¶ pò dir che
172
1459
in Dio hor pon gli affecti casti. ¶ Se tu
173
1459
et la ragione, ¶ né gli fu asai a la
174
1459
alora cum pietoso affecto ¶ gli dice: ‘Figliol mio, non
175
1459
diffuse et duolo interno ¶ gli aprivan tucti la lor
176
1459
el luoco deputato, ¶ ‘Et gli animal che trovati ligati
177
1459
da la gente, ¶ alzando gli occhi a la cità
178
1459
quelli dal dur core, ¶ gli impenitenti ancor vedea perire
179
1459
pianger sì forte, ¶ cum gli altri inseme ancora lei
180
1459
ti contemplo ¶ da chi gli dedi poi sì presto
181
1459
aer bruno ¶ non fier gli ingrati già caritative, ¶ perché
182
1459
cor devoti, ¶ che dolcemente gli farai languire. ¶ Stando el
183
1459
matre pia, ¶ che tenea gli occhi molli e 'l
184
1459
che 'l buon Yesù gli dè de piglio. ¶ Già
185
1459
racolse ¶ che le parole gli organi formaro, ¶ a dir
186
1459
o foglia, ¶ incominciò cum gli occhi al cel levati
187
1459
tuo amore ¶ ella ha gli affecti ver mi scì
188
1459
prim'hom vetusto’. ¶ Poi gli occhi abassa et disse
189
1459
et reverente sì me gli acostai, ¶ bramoso de sapere
190
1459
non altrimente io me gli misi ai pede, ¶ che
191
1459
non toglion poscia Dio gli aveniali. ¶ Et io da
192
1459
canto suo che tucti gli altri aqueta ¶ Ma tu
193
1459
ché giù Minosse tucti gli aracoglie, ¶ et però el
194
1459
ch'agli altri poi gli scotta el foco». ¶ Alor
195
1459
costei, ¶ ch'apparevi fra gli altri sancto et bello
196
1459
modeste, ¶ solamente vostri sian gli homei. ¶ Si 'l mondo
197
1459
per aiutar Diana cum gli omei, ¶ «Sora» dicendo «tu
198
1459
immorta. ¶ Mira Lucretia, che gli sta apresso; ¶ ma sappe
199
1459
inferno a lui credo gli increbbe». ¶ Restavano a veder
200
1459
et caste donne, ¶ che gli stavano atorno a mille
201
1459
langue, ¶ perché moglie io gli foi cum l'opre
202
1459
ricordi quanti affanni ¶ tu gli tolevi cum la tua
203
1459
per la compassion che gli portasti ¶ quando lui s
204
1459
io so che tu gli vai a quella fede
205
1459
et de tucti anche gli angelici cori; ¶ miragli mo
206
1459
el camino. ¶ «Mira pria gli angioi che han commissione
207
1459
tuo' biondi capelli? ¶ Et gli occhi, ch'a vedelli
208
1459
Dio, et ben se gli aconvene. ¶ Io l'acquistai
209
1459
ch'a Dio piacessar gli occhi belli ¶ che del
210
1459
dir fusse lice, ¶ per gli occhi suoi me l
211
1459
guisa d'hom cui gli esce l'alma, ¶ che
212
1459
prevenni: ¶ assai m'eran gli acenni, ¶ ché disiava d
213
1459
arcati ciglia, ¶ in cui gli occhi del sol venian
214
1459
sancta mano ¶ mi rasciugava gli occhi, el viso e
215
1459
constanza e 'l senno? ¶ Gli occhi mei belli che
216
1459
nel miser mondo, quanto gli è magiore. ¶ La carne
217
1459
Haniballe ¶ tu girai sopra gli altri Taliani ¶ et famoso
218
1459
Taliani ¶ et famoso fra gli Indi et fra gli
219
1459
gli Indi et fra gli Spani ¶ Signor mio, s
220
1459
viso suo tucta amorosa. ¶ Gli occhi invitavan lì ciascuna
221
1459
ogne cosa, amal cum gli affecti, ¶ poi a' poveri
222
1459
Dio. ¶ A quella che gli sta sì proximano, ¶ che
223
1459
grande infinita ¶ infinitamente ancor gli preme. ¶ La sua profunda
224
1459
piano, ¶ ché sì grata gli fo la tua parola
225
1459
suoi aventi, et non gli dirai quali, ¶ ma di
226
1459
el tempo rua. ¶ Hora gli taccio, et so che
227
1459
palesasse ¶ ben disse che gli effecti serian presti. ¶ ‘Va
228
1459
sponda se sedìa, ¶ vedendo gli occhi miei facti doi
229
1459
soave et pio, ¶ tenendo gli occhi molli fissi in
230
1459
verun caso adverso che gli avene. ¶ Qual fia magior
231
1459
et quella fronte sopra gli occhi belli ¶ ch'apena
232
1459
alme fa rapina ¶ et gli occhi ove l'aurati
233
1459
che splende più per gli occhi tui ¶ che tu
234
1459
nulla parte del mondo gli è rimasa ¶ che i
235
1459
quel re che tucti gli altri avanza ¶ et, per
236
1459
signor de ciò che gli ha voluto, ¶ ch'al
237
1459
ch'al fin non gli è nociuto ¶ assalti de
238
1459
honori ¶ et reportò, vincendo gli infedeli, ¶ le gloriose vele
239
1459
que dote, que vestiti! ¶ Gli honor, la pompa et
240
1459
ciglia equale. ¶ Et per gli occhi Dio tolse al
241
1459
antiqui tuoi perfecti, ¶ non gli scacciare: Ytalia certo poi
242
1459
la sua illustrissima Signoria gli facesse resposta et così
243
1459
Pianga mercé la lingua, gli occhi e 'l core
244
1459
cacce fore? ¶ Do' son gli ornati et cari dir
245
1459
ogne spirto gentile se gli acosta. ¶ Or vive et
246
1459
sosta, ¶ ché, se cum gli anni acrescerai el canto
247
1459
de tanta forza che gli esce de sé, ¶ et
248
1459
core el duol che gli occhi versa. ¶ Ma più
249
1459
me nasconde. ¶ Però se gli occhi giro al bel
250
1459
togli la mia biava: ¶ gli angelici tuoi spirti non
251
1459
manera, prospectiva et naturale ¶ gli ha dato el celo
252
1459
a parer vive sol gli manca el sono: ¶ però
253
1459
poriste agli amanti tor gli omei, ¶ far a ciascun
254
1459
colei che tenne in gli occhi belli ¶ la fiamma
255
1459
per tuo proprio naturale ¶ gli occhi de la tua
256
1459
beleza nova ¶ da poi gli ha posto Amor nel
257
1459
non sii canuto, ¶ non gli poresti dar degno tributo
258
1459
mille volte el dì gli deste el core; ¶ sallo
259
1459
le campagne, i boschi, ¶ gli amici cari e 'l
260
1459
lontanarmi, ¶ cresciuto m'hanno gli amorosi toschi. ¶ Adonqua è
261
1459
ti bisogna haver qui gli occhi d'Argo ¶ per
262
1459
ne li anni teneri. ¶ 306 ¶ Gli occhi languidi et tristi
263
1459
piacer han qui tucti gli amanti: ¶ almen veder possessimo
264
1459
possessimo e' dì sancti ¶ gli sguardi dolci socto manti
265
1459
non vaglio, ¶ ch'a gli occhi de li dei
266
1459
ventre scossa, ¶ et creber gli anni et le virtute
267
1459
a lodarla m'hai gli omei ¶ cresciuti et la
268
1459
ruina. ¶ Assai più che gli incanti de Medea, ¶ costei
269
1459
sol la plebe, ¶ ma gli incliti a honorarte arder
270
1459
socto tal signora. ¶ Chi gli pò dare al mondo
271
1459
amante ¶ e 'l cor gli pona in sui carbon
272
1459
amorose piante ¶ de far gli homin mortali eterni et
273
1459
te prego che su gli ripensi, ¶ e i fior
274
1459
più che te assai. ¶ Gli altri amanti stanno in
275
1459
par che l'alma gli esca. ¶ Mandato a lo
276
1459
el dolce, quel legendo. ¶ Gli altri tuoi tucti io
277
1459
ceco, ché l'ha gli occhi d'Argo. ¶ Triplicatione
278
1459
ghirmirti quello onghiuto infra gli artigli. ¶ Gecta per pentimento
279
1459
i cigli ¶ et «Miserer» gli grida coi tuo' carme
280
1459
ciglio, ¶ ché mirabil seran gli affecti sui, ¶ né 'l
281
1459
sui, ¶ né 'l crederian gli intellecti bui, ¶ et però
282
1459
fosse in paradiso, ¶ non gli starebbi, a mio volere
283
1459
el dolor non bastan gli occhi ¶ s'io non
284
1459
veder me èn cari gli occhi; ¶ assai vado io
285
1459
madonna posa et volge gli occhi ¶ sento privarmi et
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vede el core et gli occhi? ¶ Ahi! Senza 'l
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morte; ¶ costei sequendo ove gli mena ogni ora ¶ e
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queste onde ¶ veggio cum gli occhi pieni d'amar
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giù del profondo ¶ tucti gli affecti et pensamenti suoi
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reveder un giorno ¶ chi gli occhi miei vedere altro
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scì il partir mio gli pesa, che 'l dimostra
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lasso del mio core ¶ gli racomanda, signor mio cortese
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et però tucto quanto gli 'l lasso io; ¶ et
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seran de pianto carchi gli occhi: ¶ forte serà che
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altro obiecto che lei gli occhi non hanno, ¶ né
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che col pensier tu gli adomande, ¶ vederolla ancor tua
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de gratia harà che gli comande. ¶ Mandato a lo
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tu sei, ¶ che te gli tegna Amor denanze al
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i pianti, ¶ ché senza gli occhi mei honesti et
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acolti, i dolcissimi homei, ¶ gli acenni, le lusinghe, i