Alberto Savinio, Tutta la vita, 1945
concordanze di «gli»
n | autore | testo | anno | concordanza |
---|---|---|---|---|
1 | 1945 | sentiva preso a partito. Gli sembrava che quel nome | ||
2 | 1945 | occhiata di sospetto e gli domandò: «Scusi, è Fabara | ||
3 | 1945 | ambigua che essi pure gli avevano creato equivoci nella | ||
4 | 1945 | discussione in casa Notari gli pronunciava «Persèo» sulla faccia | ||
5 | 1945 | Persèo» sulla faccia; come gli «utènsili» che una giovane | ||
6 | 1945 | commessa della ditta Upim gli ribatteva «utensìli» con innocente | ||
7 | 1945 | che il suo nemico gli voltava le spalle e | ||
8 | 1945 | lo consumava sì e gli dava una cera da | ||
9 | 1945 | a questo lenzuolo che gli si aggrinza sotto i | ||
10 | 1945 | che questa lebbra ineffabile gli sparge sul corpo; queste | ||
11 | 1945 | tanto di forza che gli rimane ancora, Lodovico cerca | ||
12 | 1945 | la vita nei viaggi; gli ricorda che una partenza | ||
13 | 1945 | questa cancrena di nulla gli salirà al cuore, gli | ||
14 | 1945 | gli salirà al cuore, gli roderà il cervello?... ¶ Si | ||
15 | 1945 | moda», se quel progetto gli fosse andato bene. Ricorda | ||
16 | 1945 | catafalco commemorativo. Poi essa gli aprì gli armadi colmi | ||
17 | 1945 | Poi essa gli aprì gli armadi colmi di biancheria | ||
18 | 1945 | stato il pioniere: io gli terrò dietro». Lodovico si | ||
19 | 1945 | assonanza dei nomi, che gli parve di buon augurio | ||
20 | 1945 | sapientemente architettate e che gli tornavano di grande vantaggio | ||
21 | 1945 | della sua prossima fine, gli consegnava il pacchetto delle | ||
22 | 1945 | se il moribondo non gli consegnasse un pacchetto di | ||
23 | 1945 | per convincersi che Enrico gli aveva lasciato una eredità | ||
24 | 1945 | convinse che il morto gli aveva lasciato in eredità | ||
25 | 1945 | tutti i frutti e gli usufrutti, ossia tutta quella | ||
26 | 1945 | i pochi soldi che gli restavano e farsi avanzare | ||
27 | 1945 | un atto disonesto non gli sfiorò neppure la mente | ||
28 | 1945 | una società di assicurazione, gli era necessario per conoscere | ||
29 | 1945 | tra «lei» ed Enrico. Gli rivelò che Enrico era | ||
30 | 1945 | col denaro che lei gli spediva mensilmente. Fu egualmente | ||
31 | 1945 | della fortuna e che gli diede agio di esaminare | ||
32 | 1945 | in inganno. Era arrabbiatissimo. Gli pareva una di quelle | ||
33 | 1945 | dimenticanza che d’improvviso gli facesse pronunciare quello che | ||
34 | 1945 | di spossanti fatiche, sopportati gli uni e le altre | ||
35 | 1945 | tanta puntualità tu, stupida, gli mandavi». ¶ Diceva: «Le grandi | ||
36 | 1945 | in giorno le forze gli venivano meno. Infine dovette | ||
37 | 1945 | che in poco tempo gli buttò giù i denti | ||
38 | 1945 | denti e i capelli, gli empì il corpo di | ||
39 | 1945 | il corpo di pustule, gli coprì gli occhi di | ||
40 | 1945 | di pustule, gli coprì gli occhi di una résina | ||
41 | 1945 | ormai a ogni speranza gli gela il cuore. ¶ La | ||
42 | 1945 | le «invenzioni» come dicono gli archeologi, di una presa | ||
43 | 1945 | seduzione di colei che gli sedeva di fronte. Riuscì | ||
44 | 1945 | certe singolari idee che gli traversavano la mente: finestrelle | ||
45 | 1945 | fuori una idea che gli parve geniale, «sembrò che | ||
46 | 1945 | invitò Lodovico al «sopraluogo». Gli ultimi singhiozzi le morivano | ||
47 | 1945 | Stava vicino al morente, gli udì pronunciare il nome | ||
48 | 1945 | scappare, a nascondersi dietro gli alberi del viale. ¶ Anche | ||
49 | 1945 | risente quell’angoscia che gli ritorna a periodi come | ||
50 | 1945 | quel momento. Il quadro gli si ricompone nella mente | ||
51 | 1945 | del ventre. ¶ Di tutti gli oggetti esposti nelle due | ||
52 | 1945 | e avrai su te gli occhi dei tuoi simili | ||
53 | 1945 | la sua bottega e gli oggetti in essa contenuti | ||
54 | 1945 | delinearsi – quel destino che gli valse finalmente il soprannome | ||
55 | 1945 | degli zampironi; e maggiormente gli piacque quell’alberetto a | ||
56 | 1945 | sulle coste dei monti gli alberi solitari, gli alberi | ||
57 | 1945 | monti gli alberi solitari, gli alberi a duetto, a | ||
58 | 1945 | folle degli uomini e gli armenti degli animali sono | ||
59 | 1945 | formarsi dell’autunno che gli alberi del giardino perdevano | ||
60 | 1945 | altro ancora; e dopo gli alberetti volle altre cose | ||
61 | 1945 | che la sua mamma gli comperava nei negozi di | ||
62 | 1945 | del suo laboratorio e gli portavano chi un pappagallo | ||
63 | 1945 | zampette, il muso lustro, gli occhi lucidi e fissi | ||
64 | 1945 | Didaco alla porta. «Come gli uomini si lasciano affascinare | ||
65 | 1945 | Didaco era d’imbalsamare gli uomini – universalmente si parlò | ||
66 | 1945 | imbalsamare uomini, e se gli fosse stato consentito di | ||
67 | 1945 | finanziarie del signor Didaco gli consentirono di non più | ||
68 | 1945 | capelli sulle spalle, fra gli animali immobili e miti | ||
69 | 1945 | e paterno. Il gesto gli era diventato familiare, di | ||
70 | 1945 | il nome che più gli si addiceva, e questo | ||
71 | 1945 | addiceva, e questo soprannome gli rimase. In breve volgere | ||
72 | 1945 | già era avanti con gli anni, e si era | ||
73 | 1945 | scagliarsi su colui che gli stava preparando quel servizio | ||
74 | 1945 | un fisitere che avesse gli sfiatatoi non sopra il | ||
75 | 1945 | della quarta pagina e gli scritti generici della quinta | ||
76 | 1945 | la signorina Fufù staccò gli occhi dal foglio come | ||
77 | 1945 | cattedra del portiere, grondavano gli uni sugli altri i | ||
78 | 1945 | la signorina Fufù, sgranando gli occhi. ¶ L’untuoso signore | ||
79 | 1945 | del fianco, e intorno gli si agitavano molti pianofortini | ||
80 | 1945 | assente. Egli sa che gli uomini si movono molto | ||
81 | 1945 | vanno all’assalto tra gli urrà e gli squilli | ||
82 | 1945 | tra gli urrà e gli squilli delle fanfare, cadono | ||
83 | 1945 | perché agitarsi è per gli uomini una organica necessità | ||
84 | 1945 | Leone sa pure che gli uomini a partire da | ||
85 | 1945 | e lo sforzo che gli toccava fare per ricomporre | ||
86 | 1945 | per lui. ¶ Suo padre gli mise nome Leone col | ||
87 | 1945 | operato anche sul fisico. Gli ha spianato i tratti | ||
88 | 1945 | accorge degli uomini che gli passano vicino, e talvolta | ||
89 | 1945 | Leone sa vagamente che gli uomini ora si fanno | ||
90 | 1945 | i suoi contatti con gli uomini, si è chiuso | ||
91 | 1945 | dato ordine a tutti gli abitanti della città di | ||
92 | 1945 | capisce. Vede e capisce gli uomini che si uniscono | ||
93 | 1945 | liquidi e caldi che gli salgono serpeggiando su dalle | ||
94 | 1945 | gl’induriscono le mascelle, gli bruciano gli occhi. E | ||
95 | 1945 | le mascelle, gli bruciano gli occhi. E velato dal | ||
96 | 1945 | afferrare una immagine che gli sfuggiva, e infine si | ||
97 | 1945 | sul giardino nel quale gli uccelli si erano raccolti | ||
98 | 1945 | capì che quella voce gli veniva «dall’interno». E | ||
99 | 1945 | un potente focolare interno gli facesse bruciare le tappe | ||
100 | 1945 | vita. Cresceva anatomicamente come gli altri bambini, ma metafisicamente | ||
101 | 1945 | faceva del suo meglio. Gli parlava «di dentro» con | ||
102 | 1945 | dentro» con grande dolcezza. Gli narrava storie meravigliose. Gli | ||
103 | 1945 | Gli narrava storie meravigliose. Gli rivelava la natura delle | ||
104 | 1945 | e come esse funzionano. Gli svelava i loro segreti | ||
105 | 1945 | sessuale prese carattere, egli gli rivelò la verità intorno | ||
106 | 1945 | intorno all’essere suo. Gli disse: «Nìvulo, io sono | ||
107 | 1945 | che ormai erano sopra gli ottanta e non si | ||
108 | 1945 | poltrona, scoprirono un poco gli occhietti umidi di sotto | ||
109 | 1945 | le figurazioni di Michelangelo, gli accenti amarissimi di Leopardi | ||
110 | 1945 | tutto perché questo nome gli era stato ispirato dalla | ||
111 | 1945 | enormi negli orti e gli ortolani finiscono per buttare | ||
112 | 1945 | al massimo dello splendore. Gli anni passavano e la | ||
113 | 1945 | io» ella diceva, «né gli altri ti possiamo prendere | ||
114 | 1945 | Ma la barba non gli spuntava. La pelle della | ||
115 | 1945 | a poco, cessarono allorché gli anni di questo miracoloso | ||
116 | 1945 | sera, terminato lo spettacolo, gli copriva la testa con | ||
117 | 1945 | Venne la Grande Guerra, gli echi della tragedia arrivavano | ||
118 | 1945 | ulularono le sirene, urlarono gli uomini di gioia. Anche | ||
119 | 1945 | spenta per gelo. ¶ Alzai gli occhi alla facciata dubitando | ||
120 | 1945 | qui accanto che dice?». ¶ «Gli ho parlato, gli ho | ||
121 | 1945 | dice?». ¶ «Gli ho parlato, gli ho proposto di venire | ||
122 | 1945 | anni che sto qui, gli inquilini di questa casa | ||
123 | 1945 | Casa della Stupidità», e gli altoparlanti urlavano: «La Casa | ||
124 | 1945 | certamente meno plebea, se gli uomini si abituassero ad | ||
125 | 1945 | e cominciarono a nutrirsi. Gli uomini mangiavano con aria | ||
126 | 1945 | quasi mangiassero materie ripugnanti. Gli uni e le altre | ||
127 | 1945 | maniera tale che chi gli stava di fronte vedeva | ||
128 | 1945 | resiste al loro fascino». Gli uomini a labbra unte | ||
129 | 1945 | a loro volta, storcendo gli occhi e tirandosi su | ||
130 | 1945 | di pipa. ¶ Perché non gli tiro un pugno in | ||
131 | 1945 | non riesco a distaccarne gli occhi. ¶ Poi d’improvviso | ||
132 | 1945 | sul sedile, il sangue gli gronda dalla testa. ¶ Perché | ||
133 | 1945 | che indi a poco gli ricade intorno, come se | ||
134 | 1945 | Ruti non direbbe mai. Gli parla del ritorno di | ||
135 | 1945 | armadio si sono aperti, gli abiti di Ismene sono | ||
136 | 1945 | colore che la paura gli aveva fatto perdere. ¶ Ismene | ||
137 | 1945 | riporvi, lui così meticoloso, gli abiti sparsi. ¶ Ruti dice | ||
138 | 1945 | e buono di Bago. Gli abiti non siano tolti | ||
139 | 1945 | in mezzo alla strada gli aveva gridato dall’alto | ||
140 | 1945 | sommo della fronte, che gli aveva lordato di sangue | ||
141 | 1945 | si sa da dove, gli si para improvvisamente davanti | ||
142 | 1945 | non risponde. La madre gli posa le due mani | ||
143 | 1945 | due mani sulle spalle, gli fa fare mezzo giro | ||
144 | 1945 | alla posizione di prima, gli pone l’indice sulla | ||
145 | 1945 | allungavano in turchini bargigli. Gli occhi erano tinti di | ||
146 | 1945 | battaglia. Una spirale rossa gli ruotò dentro la testa | ||
147 | 1945 | ruotò dentro la testa, gli fece schermo agli occhi | ||
148 | 1945 | che naufragava nella nebbia; gli parve anche di udire | ||
149 | 1945 | dormì a occhi aperti. ¶ Gli occhi metallizzati di Luigino | ||
150 | 1945 | solo e la vista gli si paralizza. Per tornare | ||
151 | 1945 | a guardare con entrambi gli occhi, Luigino è costretto | ||
152 | 1945 | a uno sforzo che gli riporta in linea l | ||
153 | 1945 | da schiavo. A che gli uomini aver tanto lottato | ||
154 | 1945 | del tappeto. Idee informi gli ruotano nella testa. Le | ||
155 | 1945 | ha dato quel tonfo. Gli pare di riconoscere l | ||
156 | 1945 | L.F.R., e gli occhi gli si scaldano | ||
157 | 1945 | R., e gli occhi gli si scaldano di pianto | ||
158 | 1945 | suo padre dice che gli viene una crisi di | ||
159 | 1945 | pronunciare da sua madre gli dà una stretta allo | ||
160 | 1945 | discobolo e discoteca, e gli dà l’immagine di | ||
161 | 1945 | capitalisti, e a lui gli fanno fare la parte | ||
162 | 1945 | mentre Luigino ricostruisce idealmente gli atti invisibili dei suoi | ||
163 | 1945 | dalla città ci sono gli orti. E di là | ||
164 | 1945 | ora sarà? L’orologio gli sarebbe molto utile nel | ||
165 | 1945 | dell’Abate Morto, Fonte gli strappò l’orologio dal | ||
166 | 1945 | Il solo ricordo che gli rimarrà di sua madre | ||
167 | 1945 | di piedi. Il cuore gli batte in petto come | ||
168 | 1945 | Perdono... perdono...». ¶ I singhiozzi gli strozzano la voce. ¶ Che | ||
169 | 1945 | ombra che avanza, abbandona gli angoli del salotto, si | ||
170 | 1945 | piuttosto che spartirli con gli altri soci. ¶ Un giorno | ||
171 | 1945 | orso accanto alla scrivania, gli mise nome Atma che | ||
172 | 1945 | di quello strano nome, gli toccava voltare la cosa | ||
173 | 1945 | suo padre, spirito bizzarro, gli aveva messo nome Dazio | ||
174 | 1945 | al dazio. Poi, terminati gli studi e abbandonate le | ||
175 | 1945 | suo padre, spirito bizzarro, gli aveva messo nome Dazio | ||
176 | 1945 | nulla e in silenzio, gli occhi chini, continuò a | ||
177 | 1945 | mandò in cantina, raschiò gli stucchi dalle pareti e | ||
178 | 1945 | ricordo di madre (morta, gli avevano detto, nel metterlo | ||
179 | 1945 | padre uno che non gli è padre? ¶ Ritto in | ||
180 | 1945 | lo posa per terra. Gli si inginocchia davanti e | ||
181 | 1945 | stanchi, puzzano come puzzano gli uomini, come puzzano le | ||
182 | 1945 | caro deretano, la mano gli cade nel vuoto – in | ||
183 | 1945 | di nero, egli chinò gli occhi sulla cassapanca, ricoperta | ||
184 | 1945 | della sua Teresa. Apriva gli armadi, staccava gli abiti | ||
185 | 1945 | Apriva gli armadi, staccava gli abiti dalle stampelle, spiegava | ||
186 | 1945 | È la voce che gli era rimasta nell’orecchio | ||
187 | 1945 | è a chiacchierare mentre gli uomini dormono?». ¶ Candido capisce | ||
188 | 1945 | nostra padrona assieme con gli altri mobili Ottocento, perché | ||
189 | 1945 | nocciolo di pesca che gli andò di traverso; e | ||
190 | 1945 | il nostro commendatore e gli diede a credere che | ||
191 | 1945 | peso nella sua clinica, gli aprì la pancia e | ||
192 | 1945 | interi e in ultimo gli presentò un conto di | ||
193 | 1945 | facendogli tante moine, e gli diceva che lui era | ||
194 | 1945 | che lui era come gli angioletti, e che bisognava | ||
195 | 1945 | signora Teresa. Poi anche gli amori comperati si diradarono | ||
196 | 1945 | alla sua pena, ma gli uomini non devono mai | ||
197 | 1945 | credulità; senza di che gli uomini si sbranerebbero anche | ||
198 | 1945 | io stessa che per gli esercizi che la povera | ||
199 | 1945 | fiducia in me, considerava gli amori consumati in poltrona | ||
200 | 1945 | il quintale umano che gli sta sopra e aggravato | ||
201 | 1945 | terrorico dei mobili echeggiano gli stridi isterici del commendatore | ||
202 | 1945 | fosse stato assassinato. Tutti gli indizi proclamavano il delitto | ||
203 | 1945 | commissario, il giudice istruttore, gli altri ascoltarono la Rosa | ||
204 | 1945 | incanutirono di colpo. ¶ Perché gli uomini cedono alle più | ||
205 | 1945 | che non capiscono e gli occhi velati che non |