Aldo Palazzeschi, Il re bello, 1921

insomma? ¶ — Lo stesso. ¶ IL GOBBO ¶ Quando natura manda fuori

dalle sue fucine un gobbo, voi credete certamente ch

tutto ciò. ¶ È, il gobbo, un argomento allegro, allegro

rivolto al suo figlio gobbo, ma ai suoi figlioli

dopo averlo creato, il gobbo, se lo prende amorosamente

spriffete e spruffete». ¶ Il gobbo, è un bel dire

non dovete considerare un gobbo un uomo infelice perchè

uomo infelice perchè è gobbo, un essere triste e

tanto di essa. ¶ Un gobbo dunque si ride della

intendiamoci bene, perchè un gobbo non ride mai d

mai d'un altro gobbo. ¶ Ecco il problema: quando

a diporto. ¶ Vantare un gobbo assiduo del proprio salotto

tutta la vita. Un gobbo in una comitiva è

povero di spirito. Il gobbo è una persona di

razza, occupiamoci del nostro gobbo. ¶ Viveva in una piccola

si chiamava Mecheri, «il gobbo Mecheri» o soltanto «il

il suo mestiere di gobbo. Girare tutto il santo

vista di un altro gobbo. Allora guardandolo voi non

studio d'un avvocato, gobbo reale, ma brutto però

ridere quando era un gobbo che primo rideva di

rideva di un altro gobbo? Come potevano i gobbi

anche lui tranquillamente il gobbo altolocato come lo comportava

a cui, pur essendo gobbo, era stata concessa in

non si considerava completamente gobbo, in confronto col Mecheri

E perchè? Perchè un gobbo, un loro compagno, un

compagno, un loro fratello, gobbo più di loro, il

di loro, il più gobbo di tutti, si rideva

ma quello di un gobbo era intollerabile. ¶ *** ¶ Si dice

giungere alla casa del gobbo benestante, uno alla volta

una nuova burletta del gobbo Mecheri. ¶ Era il venti

capiva trattarsi di un gobbo e di che gobbo

gobbo e di che gobbo! Come il Mecheri, con

centimetri più alto. ¶ Un gobbo nuovo? Venuto di fuori

festa? — È il famoso gobbo pisano — pensò subito Mecheri

si avvicinava. — Sicuro, il gobbo pisano che veniva a

rideva, rideva additando il gobbo a tutto il mondo

urlante, volante, e il gobbo sembrava doversi liquefare tutto

della sua gioia. Il gobbo sconosciuto era passato senza

gioia a bollore del gobbo Mecheri ebbe come una

vedeva circolare indisturbato il gobbo benestante, con aria assai

con certezza che il gobbo calzolaio avrebbe aperta al

bottega sul Corso. Il gobbo custode ogni sera veniva

che solamente un altro gobbo avrebbe potuto capire. ¶ *** ¶ Una

schiena. ¶ — Toh! È un gobbo! ¶ — Un gobbo? ¶ — Sì, venite

È un gobbo! ¶ — Un gobbo? ¶ — Sì, venite a vedere

guarda, davvero! ¶ — È un gobbo. ¶ — Un gobbo! ¶ LA VEGLIA

È un gobbo. ¶ — Un gobbo! ¶ LA VEGLIA ¶ Alla soglia

mostrò in piedi. — Era gobbo, mostruosamente gobbo. — È nato

piedi. — Era gobbo, mostruosamente gobbo. — È nato così. Oh

madre. ¶ — Non emporta. ¶ — È gobbo. ¶ — Non emporta. ¶ — Questa signora

aizzato al giuoco. ¶ — Un gobbo! Un gobbo! — Dicevano tutti

giuoco. ¶ — Un gobbo! Un gobbo! — Dicevano tutti — Mamma mia

neppure voltarsi. ¶ — Ma un gobbo! ¶ — Gesù mio! ¶ — Porta fortuna