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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Italo Calvino, Fiabe italiane, 1956

concordanze di «gran»

nautoretestoannoconcordanza
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1956
De Nino.6) ¶ Ma la gran raccolta delle fiabe popolari
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1956
a un tratto con gran brusio e sgranchire di
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1956
loro, non solo traducendo gran parte delle fiabe dai
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1956
dialetti della Sicilia, con gran cura di darne la
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1956
di casa Pitrè. Un gran numero dei più bei
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1956
forse la dominante di gran parte dei «cunti» siciliani
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1956
nel 1880, dopo che già gran parte delle più importanti
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1956
che par chieda a gran voce l’interpretazione dell
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1956
dove «ci facevano una gran fiera» – non credo che
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1956
romanesca – ricca e di gran lettura – di Giggi Zanazzo
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1956
vari paesi riportati con gran cura glottologica, e da
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1956
narratori non fossero in gran parte famigliari del Di
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1956
molto variati nella più gran parte dell’Italia), che
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1956
nel sacco.) Caratteristiche in gran parte (truculenza, scurrilità) opposte
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1956
Balladoro, che pubblicò un gran numero d’opuscoli e
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1956
ma non c’è gran che d’interessante. Molto
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1956
rimase di fronte al gran mucchio, col lucignolo che
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1956
bella Bargaglina. Fecero un gran pranzo; io stavo sotto
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1956
lontano, si vide un gran chiarore come d’un
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1956
tremito. Arrivarono a un gran palazzo, e Naso d
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1956
come al solito da gran signore, si ripresentò a
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1956
sedette, sentì dare un gran picchio sottoterra, e da
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1956
giorno ci fu il gran pranzo di nozze. ¶ Fecero
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1956
con lui conversazione con gran divertimento. ¶ – Caro papà, – ella
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1956
parlare, e aveva una gran voglia di vederli. ¶ Una
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1956
perché sono i più gran ladri che ci sono
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1956
a Corte fece una gran brutta impressione, perché era
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1956
prima. Quello fu un gran giorno di festa per
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1956
non in caso di gran necessità. ¶ Cammina cammina, le
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1956
e ne uscirono una gran quantità di gioielli e
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1956
fecero una festa. ¶ Con gran lusso e spatusso, ¶ E
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1956
d’ingegno e con gran voglia d’imparare. Il
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1956
via. ¶ Un giorno di gran caldo, trovò due uomini
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1956
un tavolo con un gran libraccio d’astrologia, e
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1956
ora si estendeva una gran prateria. Da una parte
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1956
strada. Dov’era quel gran bosco che un vecchio
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1956
posto dov’era quella gran montagna che un vecchio
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1956
voleva. Ne nacque un gran battibecco e alla fine
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1956
che tu sia una gran signora per tutta la
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1956
in mezzo a una gran sala sotterranea tappezzata di
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1956
a chiamare i più gran musici e cantanti a
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1956
usciti, e trova una gran tavola imbandita. C’era
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1956
le era venuta una gran fame. Mangiato che ebbe
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1956
morto era re e gran signore. E disse alla
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1956
la facesse vestire da gran regina, con l’oro
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1956
corte bandita con un gran pranzo. Disse il Re
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1956
era marito e moglie, gran signori. Avrebbero voluto un
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1956
si fecero fare un gran cavallo di bronzo con
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1956
mezzo a tutto un gran popolo che gridava: viva
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1956
e fece preparare una gran sala con tanti seggioloni
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1956
una botte invece, una gran botte vuota: il Mezzo
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1956
intero, e vestito da gran signore. – Sei contenta? ¶ – Sì
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1956
e si veste da gran Regina. Se prima era
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1956
i principi e i gran signori l’avrebbero voluta
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1956
Re aveva offerto un gran pranzo, e mentre tutti
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1956
i principi e i gran signori volevano provare a
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1956
alla meglio, vede dei gran palazzi, e tranvai, automobili
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1956
di’ che sei un gran dottore. Quando sarai solo
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1956
tornare in concimaia di gran corsa. E così, ci
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1956
attimo ci fu una gran fiammata che avvolse i
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1956
gli era venuta una gran fame. Allora si ricordò
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1956
arrivò fino a un gran palazzo; alla finestra era
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1956
ma non era una gran consolazione. Andò a vedere
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1956
mantello. ¶ Arrivò in una gran città, e i muri
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1956
sala. C’era un gran tavolo apparecchiato, carico di
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1956
i Turchi, il più gran castigo che Dio abbia
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1956
a farsi riempire una gran cesta di fiori. E
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1956
scappare. ¶ Fecero caricare un gran bastimento di perle, pietre
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1956
arrivò al paese con gran colpi di cannone: arrivava
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1956
porta, perché aveva una gran fame. – Chi è? – chiese
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1956
tra le braccia un gran vaso di tuberose che
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1956
visse anche lei da gran signora. Tutto quel che
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1956
portarono in chiesa con gran pianti, coi tre cani
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1956
largo che portavano tre gran personaggi, e questi personaggi
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1956
sempre un contadino, e gran personaggi non ne aveva
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1956
Poi si sentì un gran rumore giù per il
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1956
dovendo andare a una gran festa da ballo, volevano
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1956
E gli servì una gran caldaia di maccheroni. ¶ Si
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1956
fu preso da una gran voglia, e disse a
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1956
col pappagallo ci fu gran festa. – Adesso che hai
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1956
Poi ci fu una gran festa, perché il Regno
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1956
farete la vita della gran signora. ¶ Stellina diventò rossa
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1956
e poi rivestita da gran signora, sempre sentendo d
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1956
State attente, siete in gran pericolo, siete in mano
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1956
avanti. Erano in una gran stanza e su un
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1956
Il Re, visto questo gran bel giovane, disse subito
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1956
Sandrino gli riempì un gran sacco di quelle solite
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1956
molto, se è un gran signore di’ poco e
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1956
vennero a pranzo fecero gran meraviglie. ¶ Alla sera il
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1956
e mangiavano insieme con gran gioia. ¶ La Regina, che
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1956
partì dal palazzo un gran corteo di carrozze e
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1956
una cavedagna vide una gran vasca piena d’acqua
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1956
damigelle che le fecero gran festa. Andarono subito a
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1956
venne tanto di quel gran sonno che s’addormentò
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1956
la cosa e con gran piacere decretò le nozze
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1956
gli venne su un gran sospiro, e morì. I
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1956
terra. Poi scavò una gran buca e ci ficcò
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1956
sei, si sentì un gran rumore alla porta, e
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1956
mettervi a far del gran bene e lui scappa
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1956
acchiappare un pesce di gran bellezza e grossezza. Appena
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1956
mi sarà successa qualche gran disgrazia. Addio –. E via
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1956
alle porte d’una gran città tutta abbandonata. Entrò
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1956
abitasse un carbonaio di gran furbizia e cattiveria, che
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1956
a Palazzo. Nacque un gran battibecco: ma il carbonaio
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1956
bramiva, e le dava gran linguate alle mani e
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1956
e vide dirimpetto una gran selva piena d’uccelli
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1956
gli è successa una gran disgrazia. Vado a cercarlo
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1956
lo vide entrare, fece gran meraviglie. – Ma è lui
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1956
dove fu ricevuto con gran festa, come un morto
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1956
nacque in cuore un gran rimorso e voleva a
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1956
la Principessa che dal gran piangere era diventata secca
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1956
città. Graziaddio, abbiamo dei gran signori che vogliono prenderci
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1956
mangiare, si sentì un gran ruggito, e apparve il
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1956
tutto. Gli fecero una gran festa, anche le sorelle
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1956
dove si preparava una gran giostra. Il Re di
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1956
cominciarono a canzonarlo a gran voce: – O babbaleo! Guarda
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1956
Così facevano comprare dei gran pranzi all’osteria lì
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1956
alla reale, con un gran letto e dentro una
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1956
in questo letto con gran gioia il 21 marzo dell
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1956
soldati ci fu un gran turbamento, e il Re
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1956
loro disubbidienza; e con gran loro sorpresa il Re
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1956
staffieri e vestiario da gran signore –. Ed ecco che
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1956
bacchetta fece apparire un gran palazzo e raccontò che
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1956
in mezzo a una gran dovizia di mobili, vestiti
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1956
dalla disperazione a una gran felicità: quella era la
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1956
in conversazione coi più gran Baroni. Tutt’a un
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1956
si capiva come un gran cavaliere avesse scelto un
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1956
Giovanni arrivò a una gran città. Conobbe la figliola
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1956
sua bellezza mandava una gran luce. La matrigna e
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1956
finestra si partiva un gran chiarore, che si vedeva
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1956
Re e a quel gran chiarore alzò gli occhi
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1956
una figlia: unica, di gran bellezza, e da marito
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1956
e che aveva una gran fame, Fiordinando si sedette
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1956
aveva nascosto da un gran velo: non parlò e
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1956
cavallo e corse a gran carriera al palazzo nel
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1956
fu presa da una gran rabbia, e quando il
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1956
Pietroburgo guerrieri famosi, con gran traini e servitori, e
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1956
presto si fece una gran bella ragazza, e s
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1956
ti potrà succedere una gran disgrazia. ¶ Ma quando venne
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1956
era trasformata in una gran testa di bufala. – Mamma
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1956
le era venuta una gran flussione agli occhi. ¶ A
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1956
Principe e tutte le gran dame aspettavano, curiose di
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1956
curiose di vedere questa gran bellezza. Ma lei, col
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1956
giorni si darà un gran ballo. Comanda a queste
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1956
la terra in quel gran recinto, e con prudenza
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1956
non si può senza gran rischio, perché intorno c
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1956
Insomma, ne nacque un gran tumulto: corsero sotto le
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1956
la battezzarono con una gran festa, con tutto il
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1956
contadini. ¶ Ne nacque un gran litigio. L’Ebreo ricorse
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1956
finché non vide un gran palazzo. Voleva entrare a
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1956
Uliva alla madre, con gran raccomandazioni, ma la vecchia
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1956
cera e dispose un gran funerale e seppellimento nella
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1956
potuto ringraziarla di quel gran benefizio. ¶ L’Uliva camminò
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1956
ma l’accolse con gran premura, e l’invitò
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1956
si fece anche una gran fiera. I contadini che
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1956
a morte. Ci fu gran lutto in tutto il
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1956
La tomba era una gran caverna sotterranea serrata da
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1956
sposalizio si fece con gran feste. Dopo un po
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1956
istante crebbe lì una gran macchia, fitta da non
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1956
fuori un fiume di gran larghezza, copioso d’acque
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1956
Fiorentino, che era un gran curioso, e non voleva
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1956
E gli venne una gran voglia di scappare, ma
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1956
di bianco, con un gran mazzo di fiori. Venne
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1956
si scaraventò giù una gran tempesta. I lupi nelle
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1956
che esista! ¶ Ordinò un gran pranzo, con Re e
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1956
non quando avrai una gran fame. Se no, non
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1956
non s’ha una gran fame. ¶ – Mi va giusto
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1956
e gli presento un gran desinare. ¶ Alla mattina, dopo
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1956
il Re aveva un gran giardino con un palazzo
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1956
In quel momento, con gran sciacquio e frastuono, usciva
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1956
fatta la festa con gran gioia dei due palazzi
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1956
discorrere con loro: – Oh, gran bel giardino che avete
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1956
in cima, troverai una gran pianura e in mezzo
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1956
tutti insieme in un gran corteo lasciarono il palazzo
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1956
su il paniere a gran fatica, le sorelle videro
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1956
ancora ti vorrei un gran bene! ¶ E Leonetta di
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1956
ora, ti vorrei un gran bene! ¶ E Leonetta: – Ormai
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1956
un ricco signore forestiero, gran parlatore, tutto complimenti e
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1956
dire dove sta? ¶ – Con gran piacere: prenda a dritta
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1956
le nozze con un gran banchetto. La balia e
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1956
alla vecchia venne una gran febbre, e in due
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1956
sotto terra con un gran frastuono. ¶ Nina soccorse le
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1956
fiera aveva comprato una gran zuppiera. Mise il coperchio
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1956
ecco il Gigante a gran galoppo. – Hai visto un
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1956
disse la balia, – la gran malattia che ha passato
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1956
risa. Sul più bello, gran scampanellata: è il Re
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1956
c’era sempre una gran fila di gente che
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1956
era illuminato come un gran palazzo. I dodici ladroni
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1956
ladroni amava vestirsi da gran signore per fare le
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1956
prescelto. ¶ Ci fu una gran parata sotto le finestre
191
1956
ferito ne provò un gran dolore, perché era sempre
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1956
che luccicava: mandava una gran luce che si spandeva
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1956
tutto. Il marito, dal gran mariuolo che era, capì
194
1956
la cavallina partì a gran carriera e il suo
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1956
quella si sentì un gran nitrito e apparve la
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1956
passò. ¶ Ma il più gran spettacolo era il popolo
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1956
mezzogiorno venne fuori una gran gatta, che era la
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1956
siccome c’era una gran carestia, morivano di fame
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1956
avessero da arare una gran «chiusura»16 per seminarla a
200
1956
e si sollevò una gran pietra piatta. Sotto, c
201
1956
le consegne, offrirono una gran mangiata ai servi di
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1956
in vista d’un gran bastimento. ¶ – Domanda aiuto ai
203
1956
Fu preso da una gran nostalgia e credeva che
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1956
trovò dinanzi a un gran palazzo. Bussò e disse
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1956
aperse e apparve una gran dama, vide il Re
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1956
cognato porcaro, vestito da gran signore, e gli fecero
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1956
povero uccellatore era diventato gran signore. Neanche loro sapevano
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1956
ebbe due. ¶ Fecero una gran festa a cui parteciparono
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1956
un’aquila. Fece un gran giro battendo l’ali
210
1956
città, quando, udendo un gran rumore di martelli, capì
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1956
lontani. E diedero un gran banchetto nel palazzo, e
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1956
come fratelli, volendosi un gran bene, e in principio
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1956
segno di qualche mio gran malanno. ¶ Dopo queste parole
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1956
Cannelora arrivò in un gran bosco e venne notte
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1956
quel momento scoppiò un gran temporale; venivano giù chicchi
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1956
disse. – È accaduta qualche gran disgrazia a mio fratello
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1956
dell’altro. Poi in gran cavalcata con tutti quei
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1956
Così ci fu un gran sposalizio di Fate, beato
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1956
dov’è. ¶ Filomena con gran piacere le diede la
220
1956
portò a casa, tra gran pianti della moglie e
221
1956
da un balcone un gran signore. – Se ci mettiamo
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1956
una bellezza. Fecero una gran festa di battesimo, e
223
1956
la figlia, in un gran letto a baldacchino ricamato
224
1956
tutto contento, ordinò una gran tavolata e invitò a
225
1956
un tratto venne una gran folata di vento: Re
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1956
questa strada, troverai un gran palazzo. Attaccato a questo
227
1956
e tutti i divertimenti! Gran cose avrebbe fatto la
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1956
Dalla folla cresceva un gran baccano. Tutta la Corte
229
1956
santa benedizione, piangeva di gran cuore, mentre il grande
230
1956
camminavano e volavano. – Che gran signori devon essere per
231
1956
madre si prese una gran paura; poi bevve il
232
1956
granchio. Ne nacque una gran lite, il matrimonio andò
233
1956
al mercante capitò un gran commercio e tornò a
234
1956
mie: mi càpita una gran mercanzia, e non posso
235
1956
posto propizio. Fece quel gran negozio, e poi pensò
236
1956
tutte commosse e una gran festa nell’uno e
237
1956
Francia menava vanto delle gran ricchezze di casa sua
238
1956
la famiglia tornata in gran fortuna, si fece riconoscere
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1956
devi fare. Prendi un gran vascello, imbarca la sorella
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1956
volta a Palermo un gran negoziante. E questo gran
241
1956
gran negoziante. E questo gran negoziante aveva una figlia
242
1956
nominata per la sua gran sapienza. Apritele un gran
243
1956
gran sapienza. Apritele un gran collegio, ché facendo studiare
244
1956
andare. Si veste in gran tenuta, entra, trova un
245
1956
Venne il Reuzzo in gran tenuta, fecero molte cerimonie
246
1956
per moglie. ¶ – Ne ho gran piacere, Reuzzo –. E di
247
1956
Re e fecero un gran festino per tutta la
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1956
ne fece fare un gran tappeto. E quando tutto
249
1956
intorno, e vede un gran palazzo, con una Madamigella
250
1956
e indicando con un gran gesto tutti i lampadari
251
1956
Ah, figlia mia, che gran sorte ti è toccata
252
1956
il medico a una gran festa per il ritrovamento
253
1956
al ritratto, è una gran faccia! ¶ E il Grande
254
1956
ebbe una collana di gran valore e la portò
255
1956
che dovete tenere una gran festa da ballo al
256
1956
una pasqua, fece fare gran preparativi e poi mandò
257
1956
Che bella cosa! Una gran festa da ballo! Mi
258
1956
Reginella sulla spiaggia, con gran provviste per mangiare e
259
1956
prese con sé un gran seguito, due bei vascelli
260
1956
fatto! ¶ Ne venne una gran gelosia tra tutti i
261
1956
e si prese una gran mancia. Il Bracciere l
262
1956
E come cadde questo gran fuoco nella mia casa
263
1956
Re fanno il più gran giuramento, e il Bracciere
264
1956
di Spagna aveva la gran passione di suonare lo
265
1956
risposta, si mise una gran curiosità in corpo, e
266
1956
corpo, e poi una gran voglia di levarsela: la
267
1956
io, pronto, dissi a gran voce: «Signor Gigante, io
268
1956
quando si levò una gran tempesta e dovemmo buttare
269
1956
finestra, c’era un gran burrone, e io mi
270
1956
addormentati quando sentirono un gran fracasso, una quantità di
271
1956
vide gli fece una gran lavata di capo, e
272
1956
ecco che da un gran palazzo, lo chiama una
273
1956
fece subito preparare una gran tavolata, e invitò a
274
1956
il ragazzo raccontò il gran combattimento che c’era
275
1956
si passò a un gran clamore, le carrozze presero
276
1956
animali. Ci fu una gran tavolata; cominciarono a portare
277
1956
la mano all’eremita. – Gran padre, sia benedetto… ¶ – Che
278
1956
e subito uscì una gran quantità di topi, e
279
1956
giorno tale terrò una gran festa. Verranno tutti e
280
1956
come preso da un gran freddo, cominciò a battere
281
1956
Provincia di Trapani) ¶ 176 ¶ Il Gran Narbone ¶ Si racconta a
282
1956
Ma chi siete? ¶ – Il Gran Narbone. ¶ – Oh, l’abbiamo
283
1956
sentendo che era il Gran Narbone, persona tanto valorosa
284
1956
oro. (Era stato il Gran Narbone a dargli il
285
1956
e gridarono: – Evviva il Gran Narbone! ¶ Tornò il Reuzzo
286
1956
Reuzzo, vero? – chiese il Gran Narbone. – E il Ministro
287
1956
a prendere, – disse il Gran Narbone, – che venga alla
288
1956
venga alla grotta della Gran Montagna. ¶ Il Reuzzo scrisse
289
1956
alla grotta. Il Caporale Gran Narbone fa fare una
290
1956
non voleva parlare, il Gran Narbone gli si voltò
291
1956
porta a casa di gran corsa. ¶ Il marito aspettava
292
1956
le fece fare un gran funerale, e la sera
293
1956
Reuccio ne fece un gran fascio e con quello
294
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cerca di fare una gran fumata. Mentre i soldati
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di Corte invitandoli al gran pranzo di nozze di
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Vennero gli invitati in gran pompa e si sedettero
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per la tavola, con gran colpi di coda, e
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non restò che una gran pianura deserta. ¶ La Reginella
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e scese in un gran sotterraneo buio. «Alla sorte
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sull’orlo d’una gran peschiera. Mise un piede
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acqua, ma in un gran palazzo. La prima stanza
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Cominciarono a costruirsi un gran palazzo. Passò il compare
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diede un abito da gran signore, e la volpe
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giorno dopo. ¶ Vestito da gran signore, sulla sella d
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Così fu celebrato un gran matrimonio, e il Conte
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prese con sé un gran seguito di cavalieri. Mentre
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ricco. ¶ Così incontrando una gran mandra di cavalli: – Di
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i rami, fece un gran fuoco, e il Babbo
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fratello piccolo era un gran riccone: abitava in un
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porta e sentono questo gran diverbio per cinque grani
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masseria. Gli fecero delle gran cerimonie e lo invitarono
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Re, di cavalieri e gran signori. Si misero insieme
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dal paese. Portarono delle gran provviste e se ne
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dodici tovaglioli, e dodici gran piatti di maccheroni ben
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e donne, diedero una gran risata e si misero
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Da quel momento, con gran contentezza degli uomini, ci
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tua forza. Vedi quel gran monte lassù? Dovresti farlo
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all’assalto, con un gran rimbombo, s’azzuffarono col
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fecero le nozze, con gran feste e balli, e
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dev’essere passato un gran dottore, che m’ha
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convegno tutti i più gran giocatori della Corsica e
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gioco. C’era un gran trambusto e tutta la
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buon Francesco accese un gran fuoco, si riscaldò un
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Scorzo, Venezia. ¶ Momenti di gran teatro tragico ha la
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con effetti grotteschi di gran balletto che io ho
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da ricercarsi in quel gran ceppo di racconti marinareschi
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maestro di scola». ¶ Nel gran filone delle storie del
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che ho omesso. ¶ In gran parte delle versioni italiane
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capretto) ma nella più gran parte il travestimento è
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versioni popolari sono in gran parte fedeli alla tradizione
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vicenda. E poi il gran sapore di viaggi in
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è la leggenda del gran fumatore, che invitato a
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leggenda popolare, diffusa in gran parte d’Europa (la
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del sole – per la gran sapienza poetica di compenetrare
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porci di ANDERSEN). ¶ 176. Il Gran Narbone da PITRÈ 77, Lu
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Narbone da PITRÈ 77, Lu Gran Narbuni, Cianciana (Agrigento), raccontata
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Giufà da PITRÈ 190. ¶ Il gran ciclo dello sciocco, anche
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varianti e indice. [In gran parte di Mucigliana, «fattoria