Luigi Pulci, Morgante, 1483

e monarchia. ¶ Rinaldo, quel gran sir da Montalbano, ¶ di

sempre arà di qua gran signoria, ¶ gente e tesoro

moglie. - ¶ Levossi ritto il gran Can di Gattaia, ¶ e

intese, ¶ turbato tutto una gran lancia prese, ¶ e va

cuore, ¶ e ritrovò il gran Can poi in cimitero

n piccol tempo il gran furor fu spento, ¶ ché

morto ¶ nella battaglia il gran re di Murrocco: ¶ questo

tal dota e sì gran mancia ¶ che sempre ognun

Ganellone ¶ a Bambillona, e gran festa gli fanno; ¶ e

son come lor vezzeggiati: ¶ gran sacca d'orzo e

sacca d'orzo e gran fasci di fieno. ¶ Rinaldo

Aletto e Megera; ¶ e gran fatica fia drento alle

vide caduto, ¶ subitamente un gran colpo gli mena: ¶ al

Della qual cosa in gran superbia monta ¶ la fiera

abbassaron le lance con gran fretta; ¶ ma, perché la

vidivi qua tutti in gran periglio, ¶ e mandai per

ognun l'afferra. ¶ A gran fatica tener la potiéno

vera, ¶ presto apparire un gran lampo di fuoco ¶ che

Poco più oltre quattro gran lïoni ¶ trovava, e Vegliantin

mantel tòrre, ¶ e con gran furia par ch'Orlando

levò fra tutti un gran romore, ¶ e fu levato

fassi per isdegno di gran cose. ¶ Astolfo si sta

ogni cosa sentirai. ¶ Il gran Calavrïon della Montagna, ¶ fratel

Sepolcro andar, poi al gran Barone, ¶ e così fare

colui ¶ che uccidesti il gran Veglio, mio zio? - ¶ Disse

mandato a lui ¶ dal gran Soldan; ma poi non

io l'uccidessi, e gran suo amico fui, ¶ e

chi l'uccise, un gran gigante; ¶ dunque tu di

tiene offeso ¶ e con gran gente a Parigi n

tratto gli menò sì gran punzone ¶ che 'l guanto

tutto il popol con gran festa scese. ¶ Ritornossi Rinaldo

il regno, ¶ ed ha gran gente sotto sua corona

però che ne facea gran conscïenzia, ¶ e non si

certe carte ¶ essorcizzate con gran diligenzia, ¶ pentacul, candarìe, sigilli

dinanzi sognava ¶ ch'un gran lïone in Parigi era

il popol corre con gran festa, ¶ ch'un testimone

abbracciate; e finalmente ¶ nel gran palazzo il popol tutto

costor raggiugneva in un gran piano, ¶ e domandò chi

abbassò la lancia con gran fretta. ¶ Gan gli rispose

cristiani ¶ per le sue gran virtù; così i pagani

drento ¶ e che faceva gran provedimento. ¶ Con tutta questa

un'ora o più gran colpi ferno; ¶ ma l

giù balza; ¶ donde un gran mugghio metteva il pagano

si dà ben di gran colpi di piatto; ¶ per

caso della mano, ¶ che gran compassïon ne venìa loro

il padron con lui gran pianto fece; ¶ e disse

ma 'l saracin pel gran colpo e possente ¶ alzò

vanno, ¶ e le fanciulle gran disputa fanno, ¶ e dice

suo canto n'avea gran piacere. ¶ Mentre ch'io

ora i balli e' gran conviti? ¶ Ove sono ora

dimora, ¶ ché so con gran disio debbe aspettarmi: ¶ però

la coda ¶ ed una gran dragata diè a Morgante

l'abbaglia, ¶ e con gran furia addosso a quel

le sue membra tutte. ¶ Gran festa ne facea quella

qualche rovina o qualche gran cantone: ¶ non vi rimase

sasso ¶ dove passò questo gran fastellone, ¶ ché rimondorno insino

vermene; ¶ e dèttono un gran picchio delle schiene. ¶ Non

rimondo, ¶ e con Margutte gran festa facea, ¶ dicendo: - Io

E tutti insieme facìen gran letizia; ¶ e sciolse alla

s'accostava a un gran cerracchione ¶ e rimondollo, e

desco, ¶ Morgante dètte una gran tazza piena ¶ alla fanciulla

Margutte: - Questa è sì gran fiera ¶ ch'io cenerò

ne facea con lei gran festa ¶ per venirla al

usato, ¶ e innanzi al gran Morgante l'ha portato

e pianse quasi di gran tenerezza, ¶ dicendo: - Or son

coccodrillo? ¶ Cotesto è troppo gran boccon da te. - ¶ Morgante

dar crollo; ¶ e 'l gran battaglio da' denti è

di vedere Orlando ha gran disire. ¶ Subitamente un gran

gran disire. ¶ Subitamente un gran convito fassi, ¶ per dimostrar

dimostrar maggior magnificenzia ¶ al gran Morgante in questa dipartenzia

insieme mette; ¶ e con gran pianto si partì da

e molti dubbi e gran disputazioni. ¶ Tanto è ch

zolfo al foco, ¶ della gran voglia di vedere Orlando

come io abbi qua gran signoria, ¶ e come Persia

una campanella ¶ e con gran forza la porta scoteva

la porta, ch'un gran pezzo resse; ¶ ma quando

non si sentì sì gran fracasso; ¶ e 'l polverio

Era all'entrare un gran borgo di case; ¶ vero

ne rimase ¶ che 'l gran Morgante non le fracassasse

in guerra e in gran litigi, ¶ e grande amor

a forza da un gran pastore ¶ ch'era tra

capital nimico, ¶ ed è gran tempo già ch'io

la marina; ¶ e 'l gran Morgante alle staffe cammina

non si vedia: ¶ con gran diletto quella notte vanno

disse a Greco una gran villania, ¶ dicendo: - Adunque questi

scalzò, quando uccise il gran pesce; ¶ era presso alla

l'uccise Spinellone, un gran pagano: ¶ e fassi per

Vero è che 'l gran signor di Montalbano ¶ v

Rispose Can: - Per cento gran poltroni! ¶ Per Dio, che

traditore ¶ in Bambillona in gran trïunfo e festa; ¶ ed

aveva molta turba e gran canaglia, ¶ chiamato dalla gente

montò presto sopra un gran cavallo. ¶ Orlando fece sellar

ferito, ¶ tanto che spesso gran doglia sostenne; ¶ pur nondimen

si levò tra' saracin gran pianto, ¶ veggendo così morto

un giovinetto ch'avea gran valore ¶ fra tutti i

fuor della sella. ¶ E gran romor tra' saracin si

gli arà acquistato un gran gigante. - ¶ Poi fu sùbito

e capitorno ¶ a una gran città, che 'l re

Brun sopra un suo gran corrente, ¶ Orlando è sopra

dètte a Orlando una gran tentennata, ¶ gridando: - Se tu

perduto lui avea ¶ il gran tributo; e tornossi al

Salicorno, che n'ebbe gran pena; ¶ e fatto è

la rena come il gran mar freme. - ¶ Rispose Orlando

che cominciava a menar gran tempesta, ¶ quando e' sentì

ho veduto!». ¶ E 'l gran gigante feroce e rubesto

padre, ¶ che l'ha gran tempo pianta, e la

novella n'andò con gran furore ¶ al re Costanzo

colui ch'è 'l gran signor d'Angrante? ¶ Non

Ed abbracciava Orlando con gran festa, ¶ e la reina

un brieve per la gran letizia ¶ al re Costanzo

schiere; ¶ e scrisse al gran Soldan che sanza fallo

comincia a sospettar con gran paura, ¶ e come savio

dire: ¶ «Questa è troppo gran gente alle mie mura

prima Antea ¶ vide venir gran gente per un piano

col re Costanzo un gran barone ¶ - andiamo e pregherren

car cognato. ¶ Per tenerezza gran pianto facevano, ¶ e Spinellone

Quivi il Soldan con gran furor si rizza, ¶ e

vicitallo, ¶ chiamato Marïotto, un gran signore ¶ ch'era figliuol

le lor genti a gran furore. ¶ Il re Costanzo

van dicendo forte, ¶ ché gran paura avevon della morte

l suo fratello, ¶ e gran vendetta far vorrà di

costa ¶ a Marïotto, sì gran colpo fu. ¶ La turba

due cristian, che 'l gran Soldano a torto ¶ volea

di Mellone, ¶ e fa gran cose per campar costoro

è il Soldan, con gran furor n'andorno: ¶ or

canto, ¶ afflitti, dolorosi, con gran pena, ¶ ed avean fatto

avean fatto quel giorno gran pianto, ¶ tanto che più

pigliasse; ¶ e par con gran furor l'un l

il pagano andò con gran furore. ¶ Rizzossi in sulle

alcun dimoro, ¶ rappresentolla al gran re Caradoro. ¶ E pochi

una valle in un gran bosco, ¶ vide venir di

Qui si conviene aver gran discrezione, ¶ saper tutti i

ho lasciato indrieto un gran capitolo ¶ di mille altri

e' ti parrebbe troppo gran mescuglio; ¶ e cominciando a

bisogna fare, oste, un gran fuoco, ¶ e che tu

a Morgante in un gran sacco, ¶ e cominciorno a

son le notte un gran cantar di cieco. - ¶ E

perché quivi era un gran borgo di case, ¶ che

uno schidon d'un gran peruggine. ¶ Cosse la bestia

che furono scesi una gran balza, ¶ e' cominciorno dappresso

e scalza, ¶ ch'a gran fatica poteva coprire ¶ le

l dente. ¶ Morgante un gran susorno gli appiccòe ¶ col

susorno gli appiccòe ¶ col gran battaglio, e 'l capo

m'andavo soletta ¶ per gran vaghezza d'una grillandetta

sotto sé cinqu'altre gran cittate: ¶ centomila pagan faran

parve che cadessi una gran torre. ¶ La gente corse

e poi ch'al gran palagio dismontorno, ¶ disse la

col gozzo e col gran becco aguzzo ¶ si vedea

stante ¶ che ne veniva gran turba pagana; ¶ e l

e di' ch'un gran baron gli manderòe. - ¶ Ricciardetto

caso avea nel cor gran peso. ¶ Veggendol così afflitto

in prigione, ¶ ché 'l gran Soldan potre' meco adirarsi

si pente, ¶ e 'l gran Soldan di ciò ne

veder di costor la gran tempesta. ¶ E Lucïana avea

Rinaldo, tal ch'a gran pena rizzossi. ¶ Non n

d'alfana, e menava gran vampo, ¶ chiamando l'amostante

della sella ¶ per sua gran forza e per la

di codardia! ¶ Della tua gran viltà, per Dio, m

e minacciava e' facea gran tagliata ¶ comunche e' fusse

con seco, ¶ di sua gran forza era ammirato ancora

legato il core ¶ per gran dolcezza, abbracciava Copardo, ¶ e

avvïava ove e' sentia gran zuffa, ¶ e riscontrossi appunto

trasse della spada un gran fendente. ¶ Aveva un cappelletto

anche a' suoi di gran botte, ¶ ché d'error

terra mi distese ¶ un gran gigante, e poi non

uscire ¶ è stato un gran tuo amico, o tua

volte si truova a gran serra, ¶ e con fatica

E tutti insieme al gran palazzo andorno: ¶ Rinaldo per

e spezialmente que' del gran Soldano; ¶ e viva Trevicante

una lancia pigliò con gran fierezza, ¶ mosse il cavallo

ruppela in terra con gran gentilezza; ¶ e mentre che

sendo mandato da sì gran signore. ¶ Di far di

passorno il giorno con gran festa. ¶ Ma poi che

gli è molesta, ¶ al gran Soldan, ch'aspetta la

al presente ¶ ch'un gran lïon mi veniva assalire

che fra se stessa gran dolor n'avea, ¶ dicendo

E dopo molto e gran ragionamento ¶ dicea: - Soldano, intendi

in Persia, e fatto gran disputazione. ¶ Orlando s'era

vedea dintorno: ¶ maravigliossi e gran dolor n'avea, ¶ ché

elmetto gli diè sì gran picchio ¶ che, se non

e trae e facea gran tempesta, ¶ tanto che gnun

avea sognato ¶ ch'un gran lïon l'avea preso

che questa è la gran Bambillona, ¶ e Bambillona si

intenderai: ¶ ch'un nostro gran nimico antico e rio

martellassi ¶ in Mongibello il gran fabbro Vulcano ¶ quanto per

accetta. ¶ Vanno parlando della gran potenza ¶ di quella aspra

furono entrati in un gran bosco, ¶ in mezzo a

a quel trovorno un gran burrone ¶ diserto, oscuro e

che tu se' del gran Soldan nimico, ¶ e son

dispiace. ¶ Io sono il gran signor di Montalbano; ¶ e

vengonsi a ferir con gran fierezza; ¶ e poi che

la fanciulla lamentare ¶ Orlando, gran pietà gli venìa al

con la lancia menava gran vampo. ¶ Rinaldo, come giunse

con sospiri e con gran duolo, ¶ e disse umilemente

il popol ne facea gran pianto. ¶ Uggier più volte

giubbon di broccato; ¶ e gran romor per Parigi risuona

fece le spalle pel gran duol più gobbe; ¶ raccomandògli

montato, ¶ tra' Maganzesi a gran furor si getta, ¶ gridando

con la spada facea gran vendetta, ¶ e molta avea

e pazzo! - ¶ Così con gran furor corse al palazzo

grazia, in luogo di gran beneficio, ¶ ché di sue

abbiam Gesùe ¶ pe' suoi gran merti e per le

della sua morte, mosterrà gran segno. - ¶ Quando Rinaldo le

la corona sopra un gran cavallo ¶ come ferno i

vivo. ¶ Tutta la corte gran festa facea, ¶ perché credean

e colpi e le gran cose ch'e' facìa

trovato, ¶ dond'egli avea gran duol nel suo segreto

quel paese, ¶ sentì che gran battaglie s'ordinava; ¶ e

assediato l'amostante ¶ dal gran Soldano e da un

bella cosa; ¶ e 'l gran gigante non trovava posa

parti di Murrocco, ¶ di gran prodezza e di giudicio

messi ad oro, ¶ con gran carbonchi, se Turpin non

com'egli è de' gran signor costume. ¶ Volsesi, e

parlare: ¶ «E' basterebbe al gran signor d'Angrante, ¶ che

tanto che Marcovaldo ebbe gran doglia; ¶ e ruppe la

gambo di finocchio ¶ a gran fatica, e scusa or

e par ch'un gran fendente al conte desse

mano, ¶ tal che un gran mugghio metteva il pagano

e con Terigi faceva gran pianto; ¶ e feciono una

segni son d'un gran barone. ¶ Così fussi egli

resto. - ¶ La damigella con gran tenerezza ¶ corse abbracciare Orlando

della vita fore, ¶ e gran dolor n'avea, come

ch'io ho col gran Soldan la pace fatta

petto si schiantassi ¶ per gran dolcezza, e disse lacrimando

quanto può, meschino, ¶ a gran fatica in tal modo

l'abbracciavan lacrimando; ¶ e gran lamento si facea d

e dice come un gran caso intervenne: ¶ che morti

e più persone ¶ un gran caval co' denti e

io, ¶ afflitto, poveretto, con gran duolo. - ¶ Quando Marsilio queste

scendea. ¶ In questo il gran destrier si fu scoperto

il cavallo, ¶ sopra un gran cerro terminò aspettallo, ¶ ed

scostò, ch'ebbe paura. ¶ Gran pezzo stette il cavallo

allora scese, ¶ ch'a gran fatica ancor s'assicurava

e di Rinaldo avea gran maraviglia. ¶ Per Siragozza fuggiva

padre; ma poi fe' gran pianto; ¶ ed ogni giorno

un giorno in un gran bosco; ¶ gente trovorno ch

gente trovorno ch'avean gran martoro. ¶ Dicea Rinaldo: - Nessun

l'avevon veduto ¶ a gran furore sgomberati la sala

ognun n'era gaudente. ¶ Gran festa si facea per

contrade. ¶ Il barbassoro della gran foresta ¶ diceva al prenze

batte ogni ala ¶ per gran letizia; e spesso ha

ond'io n'ho gran dolore. - ¶ Lasciàn costor chi

canto ¶ Ulivier nostro, faccendo gran pianto, ¶ dicendo: - Lassa, io

sopra tutto m'è gran duolo ¶ è del tuo

ti sia raccomandato. - ¶ Con gran sospir lasciò Meredïana ¶ Ulivier

vana. ¶ Re Carador con gran magnificenzia, ¶ con molta gente

fussi un bel giuoco. ¶ «Gran mercé» disse «che insegnato

e fe' sùbito armare ¶ gran quantità, ch'ognuno era

in un tratto con gran gente armata ¶ Faburro, e

correr la cittade ¶ con gran tumulto e gran furore

con gran tumulto e gran furore e tuono: ¶ già

ed ha con seco gran gente pagana; ¶ e Caradoro

similemente; ¶ ed abbracciolla con gran gentilezza; ¶ prima baciolla a

La gentil dama per gran tenerezza ¶ non poté salutar

miei fia sempre stella». ¶ Gran festa fu tra' pagani

tanto che, giunto, a gran pena favella; ¶ poi disse

preda a costor diè. ¶ Gran quantità son morti di

di morte rea ¶ con gran vergogna e con istran

è figliuola d'un gran re pagano, ¶ e molta

gente armate, ¶ e fe' gran cose in sì fatto

alla sua dama ¶ dava gran colpi per acquistar fama

Rinaldo al capo un gran colpo gli mena ¶ e

da Pontieri; ¶ e con gran festa e piacere e

bella col viso pulito ¶ gran festa fe' del marito

e trapassarlo via con gran furore, ¶ e fare un

esser per certo un gran poltrone. ¶ Ma non si

in abbandono. - ¶ Sùbito incontro gran gente fece ire; ¶ e

e col battaglio facea gran fracasso. ¶ Meredïana sentiva gran

gran fracasso. ¶ Meredïana sentiva gran duolo, ¶ ché 'l corpo

è Rinaldo o 'l gran signor d'Angrante - ¶ dicevan

fuggiti ¶ a' padiglioni, e gran parte feriti. ¶ Erminïon dicea

Dove è Rinaldo a gran furia si getta ¶ ed

virtùe ¶ e liberati da gran pena e duolo. - ¶ Diceva

fe' Rondello: ¶ maravigliossi il gran re saracino ¶ dell'atto

ché gli parea veder gran maraviglia. ¶ Ma quello Iddio

aperto, ¶ parvegli questo un gran miracol certo. ¶ E cominciò

servi merzede ¶ e 'l gran miracol ch'egli ha

Carlo a Parigi con gran festa torna, ¶ dove co

in corte si facea gran festa, ¶ la qual cosa

sedia mosso. ¶ Ma 'l gran Morgante gli dava una

Morgante che cala ¶ il gran battaglio, e insieme bastonarsi

alto fosse ¶ che 'l gran Morgante, e' non era

la morte, ¶ e 'l gran battaglio in sul capo

un albero cadessi di gran nave: ¶ fece tremar la

tutto, e ruppe una gran trave, ¶ tanto che 'l

festa, ed io con gran martìre; ¶ e tanto tempo

baroni e del tuo gran consilio: ¶ or m'hai

oro era legato. ¶ Fuvvi gran gente di tutto il

riposa: ¶ ebbe di questo gran compassïone; ¶ vedevagli la gamba

perché e' cognobbe la gran gentilezza. ¶ Are' voluto innanzi

ché lasciar Forisena avea gran doglia. ¶ E poi che

che del vostro peccar gran segno ha mostro. ¶ Non

e spesso d'un gran mal nasce un gran

gran mal nasce un gran bene: ¶ ch'ogni giudicio

tutta la città facea gran festa, ¶ tanto del vero

suo Dodone e 'l gran marchese ¶ gran festa fanno

e 'l gran marchese ¶ gran festa fanno co' nuovi

per piacere a costei, gran forza mostra. ¶ E benché

E' gli rispose faccendo gran pianto, ¶ per modo ch

antico. ¶ Baiardo allor mostrò gran maraviglia ¶ e 'l vecchio

e Malagigi lor ricognoscevano. ¶ Gran festa fecion tutti a

qualche ombra. - ¶ Intanto un gran romor si sente presto

in man portava un gran baston di sorbo ¶ tutto

sopra quella forato un gran masso: ¶ quivi si stava

e' s'è fatta gran disputazione ¶ come quel fatto

pel colpo inginocchiossi. ¶ A gran fatica poté poi ritrarre

io veggo di pagan gran quantitade: ¶ quivi è quel

il suo cugino, ¶ per gran dolcezza il cor si

dentro al palazzo al gran re Caradoro. ¶ Rinaldo intanto

è capitato con un gran gigante: ¶ con un battaglio

Rinaldo suo vede, ¶ per gran letizia tramortir si crede

s'era risentito, ¶ con gran sospiri in sul campo

quel che vuole, ¶ un gran castron che gli fu

cominciorno a gridar con gran furore ¶ come Morgante era

lo movea: ¶ e sì gran colpo fu quel che

nulla. ¶ Sempre Fortuna alle gran cose imbrocca, ¶ e insin

veduto, ¶ come Ulivier dal gran re Manfredonio ¶ del colpo

non mi faresti sì gran villania: ¶ tìrati addrieto, io

contento, ¶ perché eran due gran ghiotti a un taglieri

Or chi avessi il gran pianto veduto ¶ che nel

bandiere al vento trïunfante. ¶ Gran festa è fatta a

a Carlo Man poi gran vittoria. ¶ Uscendo un dì

onde e' n'ha gran tormento, ¶ e pensa pur

si ricordò d'un gran re saracino, ¶ lo quale

A te, Erminïon di gran potere, ¶ il conte Gan

camino ¶ si rappresenta al gran re saracino. ¶ Erminïone a

in punto: ¶ apparecchiò navil gran quantitate; ¶ e come e

in Ispagna è venuta gran gente; ¶ maravigliossi di questo

Mano ¶ come e' passava gran popol pagano. ¶ Carlo, sentendo

il regno sta con gran paura; ¶ e pel paese

in ogni parte facevon gran danno. ¶ Erminïon fra tutti

la spada fuor con gran tempesta ¶ per dare a

Danese s'armò con gran furore; ¶ e 'l suo

sul campo, e con gran sua vergogna ¶ al primo

E Mattafolle avea drieto gran gesta ¶ di gente armata

campo a spasso con gran festa andava; ¶ di sua

però ch'egli ebbe gran vittorie e regno, ¶ e

la battaglia e 'l gran flagello ¶ d'un re

fussi gagliardo ¶ e facessi gran cose a quella fonte

badia v'era un gran monte ¶ dove abitava alcun

Orlando sùbito abbracciare. ¶ Orlando gran carezze gli facea, ¶ e

son nello inferno in gran confusïone, ¶ la lor felicità

posesi in ispalla un gran tinello ¶ ed avvïossi là

alla fonte, sente un gran fracasso ¶ di sùbito venir

testa. ¶ Ecco apparire una gran gregge, al passo, ¶ di

farne vendetta, ¶ addosso al gran gigante irato andava; ¶ e

su la testa un gran punzone, ¶ per modo che

cortese ¶ come conviensi alla gran gentilezza, ¶ ché so che

morto per antico ¶ dal gran Millon d'Angrante, che

e' fu morto questo gran nimico ¶ che fece alla

dipinto. ¶ Io fui della gran gesta naturale: ¶ credo che

fu nel mondo sì gran paladino; ¶ benché il mio

armadure; e intanto ¶ un gran cappel d'acciaio usa

sento ¶ che in una gran città, parente mio, ¶ un

dama giulìa, ¶ e fa gran cose, come amor consente

mani. ¶ Morgante sbadigliava a gran bocconi, ¶ e furno al

in questo errore un gran pezzo soggiornano: ¶ dovunque e

così vide, ¶ comincia il gran battaglio a scaricare, ¶ e

drento alle mura un gran romore; ¶ onde e' si

trovoron, dove due fan gran contesa: ¶ eron corrier con

tua risposta mi dà gran tormento: ¶ questo non è

Il mio signor con gran disio v'aspetta; ¶ Parigi

ed è figliuol del gran re Caradoro, ¶ e non

vannosi a ferir con gran furore, ¶ e l'una

rimontato, ¶ e Macometto a gran voce chiamòe ¶ dicendo: - Traditor

E Lïonetto, ch'avea gran potere, ¶ molti pensieri aveva

t'ha morto? - e gran pianto facea. ¶ - O Macometto

di cui tanto il gran nome e 'l pregio

e Salamon ne facea gran lamento. ¶ Bastò quel pianto

altro corrier mi diè gran doglia ¶ (ma nella fonte

questa arme d'un gran saracino ¶ disceso della schiatta

carnale ovver fratello ¶ del gran Morgante, ch'avea seco

s'è mosso con gran fretta, ¶ con forse trentamila

domandava. ¶ Brunor rispose con gran cortesia: ¶ - Io son desso

Rinaldo ferì lui con gran fierezza, ¶ e passagli lo

per monte ¶ per la gran voglia di vedere Orlando

che combatteva con un gran lïone. ¶ Rinaldo al lume

temer, baron dotto, ¶ del gran serpente rigido e feroce

Ulivier si scusò con gran vergogna: ¶ - Come tu fusti

un gigante, ¶ ed un gran fuoco s'avea fatto

Dicea Rinaldo: - Questa è gran ventura! - ¶ ed Ulivier con

vicino; ¶ e poi sentirno gran grida e romori. ¶ Baiardo

una valletta fuori ¶ una gran turba che s'era

molta gente e con gran reverenzia; ¶ poi gli diceva

accese tanto del suo gran potere ¶ che non si

e d'Aldighier con gran pianto dicea. ¶ Rinaldo d

contro a divieto. ¶ A gran fatica noi scampati siàno

percuotersi e graffiarsi con gran grida, ¶ e chi per

guerriere ¶ ci liberò dal gran re Galigante ¶ che in

dipartenza, ¶ e non sanza gran pianto accomiatossi, ¶ perch'ubbidir

ventura. - ¶ In questo un gran serpente ch'era piatto

morto, ¶ donde Rinaldo avea gran duolo e stizza ¶ restar

in Cielo stanno, ¶ pel gran deserto alla lor via

l'aste taglia, con gran fretta ¶ si difilava a

fontana ¶ disavveduto, per la gran potenzia, ¶ ché non poté

Carlo, presto sarai in gran tormento. ¶ O Iddio, la

raguna! ¶ Correrà sangue il gran fiume di Senna. ¶ Ben

frodo. ¶ Del Veglio, il gran sir già della Montagna

il testo. ¶ Intanto la gran fama in tutto suona

gente vegna. ¶ Teneva Antea gran corte e baronia, ¶ e

a Parigi verrebbe, ¶ e gran vendette ognun di lor

ne venne. ¶ Ed ordinò gran popol saracino ¶ il re

Salute in prima al gran signore ispano ¶ manda il

il regno tuo con gran periglio, ¶ ed arai presto

pigliar pel ciuffetto ¶ un gran lïon che ti parrà

venute ¶ come Marsilio raguna gran gente, ¶ e molte nave

rovesciògli in capo un gran cappello. ¶ Il duca Astolfo

a trattar pace col gran sire ispano ¶ un traditor

venìa appressando, ¶ ch'avea gran voglia rivedere Orlando. ¶ Era

apparito in que' dì gran prodigi, ¶ portenti, augurî e

Malagigi, ¶ e vide in gran pericolo i cristiani; ¶ venne

Semiramisse ¶ di cui tante gran cose il mondo scrisse

per far vendette ¶ del gran Soldan, se le parole

raccolsono; ¶ e diventoron due gran cerracchioni ¶ co' rami intorno

sanno, ¶ per virtù natural gran cose fanno. ¶ Vanno per

ancora ¶ convien che al gran Minòs io me ne

pien di virtute, ¶ di gran fortezza e di prèdito

prèdito ingegno; ¶ avea molte gran cose già vedute, ¶ di

di nobil sangue, tenuto gran regno; ¶ ma non fur

che conserva il Vangelo. ¶ Gran cose il dì faceva

mai de' pagan sì gran macello: ¶ eran tutte le

mandò Falseron, uom di gran core, ¶ prudente e molto

e gli altri, in gran felicitate: ¶ Marsilïone, il mio

portata dagli angel con gran canto, ¶ e come di

scese; ¶ e rimontata, con gran reverenzia ¶ saluta Gano ed

inginocchiati, ¶ Ganellone abbraccioron con gran festa; ¶ e poi ch

le sue man, con gran magnificenzia, ¶ per dimostrar maggior

Guardato un tratto il gran popol pagano, ¶ quel traditor

stanno a guardar sei gran colonne ¶ certi spirti gentil

finito ¶ e partito il gran popol saracino, ¶ el conte

el conte Gan con gran corte n'è ito

non poterno spegnere il gran foco ¶ onde principio al

foco ¶ onde principio al gran peccato nacque. ¶ Poi cominciò

Ciel vuole. ¶ Poi appariron gran prodigi e segni: ¶ e

sùbito apparve: o Iddio, gran cosa è questa! ¶ E

cozzare. ¶ E così stetton gran pezzo confusi ¶ Marsilio e

colui che è in gran confusïone, ¶ che dovessino a

che ve n'era ¶ gran copia allora, e famosi

avante ¶ il tradimento con gran diligenzia, ¶ e che si

e tutta la lor gran potenzia; ¶ e sopra tutto

festa, ¶ e tutti i gran signor della Granata ¶ vengono

nugole avea, ¶ e lettere gran tempo scritte prima ¶ in

quella parte ove il gran fiume corre, ¶ vollon vedere

Gano ¶ a Siragozza col gran re pagano. - ¶ Disse Astaròt

di stati e di gran regni; ¶ e non soglion

lite ¶ e morte di gran prìncipi e magnate; ¶ ed

uso: ¶ che, interrogato del gran dì, il Figliuolo ¶ disse

e non arebbe il gran Santo de' Santi ¶ Satàn

Verbo, ¶ e fu con gran pietà la sua giustizia

tutto, e veggo manifesto ¶ gran gente d'arme e

sì come savio, con gran discrezione: ¶ fra gli altri

e Buiaforte e il gran re Sirïonne ¶ e tanti

non so se questo gran segno vi pare. ¶ Sì

Bianciardino a Roma ¶ al gran papasso, a comandar ch

di Miride passar la gran palude; ¶ per che Astaròt

hanno, ¶ e spesso insieme gran battaglie fanno. - ¶ Disse Rinaldo

e insino a quel gran dì non fia serrata

al Zodïaco appresso. ¶ Troppo gran salto a questa volta

Averroìs che fece il gran comento. ¶ Ma questo all

che l'inferno in gran festa sarà, ¶ però che

speranza e pasce! ¶ Quanti gran legni si vede perire

ha sognato ¶ ch'un gran leon la sua casa

con Balugante e con gran gente d'armi; ¶ ed

sassosa. - ¶ Disse Astarotte: - La gran Libia mena ¶ molti animali

silvestri, e traggon di gran calci. ¶ Poi son bissonti

Egitto; ¶ combatton quivi, o gran misteri e belli! ¶ mostrando

però che quando un gran periglio è presso, ¶ difficil

l campo fece con gran furia armare: ¶ per tutto

Pensa ch'ognun con gran furore assetti ¶ quivi i

sì come avvien nelle gran cose spesso, ¶ gridando: - Arme

angeli apparar sù con gran fretta ¶ il loco che

Aspramonte. ¶ Ora ecco la gran ciurma de' pagani ¶ che

mondo. ¶ Vennegli appetto un gran sir di corona, ¶ molto

sua vi corse con gran fretta, ¶ e scesi in

caso, o segno, o gran portento, ¶ quanto Iddio abbi

guardò perché e' fusse gran fusto ¶ e 'l baston

la coda ¶ Eaco, il gran Minòs e Rodomanta, ¶ e

la qual cosa a gran furia si mosse. ¶ Rinaldo

uom d'allegrezza mòra. ¶ Gran festa Orlando alla fine

che mi persegue un gran peccato, ¶ del qual più

urla Siragozza. - ¶ Intanto il gran tumulto de' cristiani ¶ innanzi

marzïale agone, ¶ e molti gran baron là della Spagna

il pagan rispose con gran grido: ¶ - Aspetta!... Buiaforte... io

stracciò la vesta con gran furia, ¶ e disse: - Io

v'era corso con gran fretta ¶ Marsilio e l

scese, ¶ di Sansonetto facea gran lamento; ¶ poi lo cavò

Orlando giunse e con gran furia aprilla, ¶ e fe

reca in dispetto; ¶ e gran vendetta fe' di Sansonetto

ed avea seco quel gran Sirïonne ¶ con un baston

un cocomero. ¶ Margheriton con gran furor si getta ¶ addosso

rovina la spada con gran fretta ¶ e trovava la

anzi rade. ¶ Bianciardin con gran gente venne avante, ¶ e

che con la spada gran cose facìa, ¶ e dove

fussi di sangue un gran mortito, ¶ di capi e

man l'ho morto. - ¶ Gran pianto Orlando di questo

e straccia, ¶ e con gran furia innanzi se gli

opre di Rinaldo, ¶ delle gran cose che fece in

sperando alcun frutto, ¶ con gran giattura è ritornata in

fuor questa onorata spada. ¶ Gran pianto fecion que' pochi

i pagani ¶ e far gran cose all'ultimo lor