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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Enzo Striano, Il resto di niente, 1986

concordanze di «grande»

nautoretestoannoconcordanza
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papa bianco apparve. Era grande, massiccio, tra diaconi neri
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cielo bianco, il Colosseo. Grande, ferito, indifferente, questo sì
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riconoscere. E anche un Grande di Spagna, senza rendite
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di suo padre. Il grande respiro di Lisboa sull
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Pensava, chissà perché, fosse grande e bianca, con mille
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del Circeo, bordeggiava un grande veliero con le ali
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dunque a Napoli, nel grande Regno ove sarebbe andata
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avvicinarsi d’un abitato grande. S’addensavano casupole intorno
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suoi piedi, e la grande città. ¶ 7 ¶ Quella laggiù, dunque
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nel bel palazzo sulla grande strada. Dietro i vetri
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diranno mai di tanto grande? Bisogna guardare agli esempi
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nonostante fosse così bello, grande, forte. ¶ Cercò inutilmente spiegazioni
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Regno: ha una sola grande città, alla quale accorrono
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educazione del popolo. Una grande città moderna dovrebbe offrire
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Euplea». ¶ Giunsero a una grande cala immota, tutta d
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uno stemma in granito grande quanto una carrozza. ¶ Da
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e disincanto. Tutto (dal grande e nobile, al futile
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sì che è una grande organizzazione culturale! D’uomini
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marito, il Sovrintendente al Grande Archivio, è un idiota
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Brantôme: “Non v’è grande e onesta dama che
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fra gli umilissimi era grande, infatti, la libertà nei
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questo fu piacere vero, grande. Difficile da spiegare. E
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di maggio, sul terrazzo grande, Jeròcades s’era rivelato
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creatore e generoso del Grande Architetto Universale. Perché noi
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beni innumerabili che il Grande Architetto ha predisposto per
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avvolta da tepore sereno, grande, sicuro. Mai aveva provato
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che dondolò bianco e grande nel buio. Lo reggeva
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del Vomero era abbastanza grande: case non molto alte
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giustificarsi nell’opera più grande. Conquistarsi prestigio, rispetto, non
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capitano di vascello. Un grande marinaio: il re, nonostante
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Ettore Carafa, un giovanotto grande e grosso come il
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Palazzo: cento volte più grande, lo mettevano su gli
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al centro della tavola grande. Spolverò, aggiustò i libri
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una scrivania molto, molto grande.» ¶ «Eh!» sorrise titìo. «Non
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mobile della stanza: il grande stipo riportato dall’ultima
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occhi. A chiamare il grande sonno, unica difesa contro
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testa tonda, non più grande d’un pugno. Scacciano
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aiuterai, bambino. Ti farai grande e mi proteggerai». ¶ Aveva
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succhiava da quel petto grande, che s’era fatto
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diventato verso lui, da grande. Schierato a fianco di
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Ferdinando aveva proclamato lutto grande, ordinando alle chiese, parate
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d’acqua una pentola grande, rinforzò i carboni, preparò
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perfetti. Gli ideali del Grande Progetto son vivi più
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accomiatò dagli amici, nel grande studio coi soffitti in
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della cantata per la grande Caterina al teatrino di
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è la notizia più grande! Avant hier» legge, con
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spregiò lusso, mollezze, fu grande e virtuosa». ¶ «Tu non
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mani nelle tasche. ¶ «La grande città» disse, con sprezzo
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pure loro: Napoli è grande, c’esce sempre qualcosa
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Dans la mesure où”, “Grande Nation Mère”, “Grande Révolution
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où”, “Grande Nation Mère”, “Grande Révolution”. Anche lei, ormai
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per cui un dovere, grande o meschino che fosse
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Tutti accorsero nel salone grande, dame da un lato
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donna un po’ più grande di loro può essere
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movimenti rallentati. Forse il grande Vincenzo avverte il peso
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un’apparizione, sospeso al grande segno nero tracciato contro
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fessura. Non aspiri il grande odore ferruginoso della terra
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liberatori, i cittadini della Grande Madre Francia,» prosegue l
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Si sporge dalla balaustra grande, fissa Sant’Elmo, partecipa
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tutti giù. Per la grande parata repubblicana al Largo
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supplicando in ginocchio il grande busto d’oro. Ogni
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ritegno, al passaggio del grande busto d’oro. ¶ «Vatténne
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dei cittadini. «Pubblicare con grande rilievo», avverte una nota
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vecchio don Vincenzo, il grande Pulcinella. Lo accoglie con
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in pace nella loro grande, bella città di giardini
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Astore che regge un grande ombrello da parolano in
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le denuda un seno grande e fresco? ¶ Anche lui
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contro la Repubblica.» ¶ «Nella Grande Repubblica Madre» sorride, con
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trasognata a guardarlo, il grande petto molle si gonfia
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Tira il lenzuolo sul grande petto nudo. Si vergogna
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son raccolti nella chiesa grande, sui loro meravigliosi stalli
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debbono raccogliersi nella piazza grande. Fra gli uomini che
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in alto, quella del grande stemma alato, sotto il
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cameroni bui della fortezza grande, dove vengono trasportati i
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volta. È stupenda. Sul grande specchio verdazzurro s’impastano
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fuoco del sole, nella grande piazza gremitasi come per
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cielo, come il Vesuvio grande e indifferente. Un piccolo