Carlo Bernari, Tre operai, 1934

si dice idroestrattore.» Teodoro guarda quelle cose svogliato. Si

è avvilita, perché Teodoro guarda troppo la sorella. Eppure

e fuma anche lui. Guarda il fumo che sale

di uno che lo guarda; invece quella stanza è

lui, colui che lo guarda con la testa storta

tu!» ¶ Il figlio si guarda le mani, guarda il

si guarda le mani, guarda il soffitto, le connessure

della frase. E intanto guarda fuori dalla finestra, guarda

guarda fuori dalla finestra, guarda il paesaggio umido di

dalla madre, che lo guarda con gli occhi umidi

che gocciolano al sole: guarda una ragazza ferma sulla

e anche lei lo guarda: una discreta ragazza, dai

troppa precipitazione. E intanto guarda Maria e si compiace

una prateria assolata. ¶ Si guarda intorno; e non vede

calda, e l’altro guarda il manometro: «L’affare

con gli occhi incantati: guarda insistentemente quei fianchi dolci

insistentemente quei fianchi dolci; guarda quei polpacci sodi sfiorati

ed eccola completamente nuda. Guarda il suo corpo con

delle sue attenzioni... Anna guarda di nuovo il suo

buscarti un malanno!» la guarda rapidamente e riprende: «Benché

presso il letto, egli guarda le pieghe gualcite dei

Lasciami stare» gli dice. ¶ «Guarda, senti» ripete lui, «lascia

bacia le gote: lo guarda negli occhi senza più

non risponde. Ella lo guarda negli occhi sorridendo, quasi

questo lo pensa soltanto. Guarda gli occhi velati della

sua spalla. Teodoro la guarda per l’ultima volta

contento; ma intanto pensa: guarda un po’ la fortuna

uomo. Rovista e si guarda intorno: ora lei lo

prendere le valigie.» Teodoro guarda l’uomo, poi Marco

della donna che lo guarda e non sa che

per non apparire preoccupato guarda la donna con insistenza

aspetti più piacenti. Le guarda il seno pingue, i

accorge che Teodoro le guarda il seno e sorride

a questo, mentre le guarda il collo, l’inizio

sulle labbra. Poi la guarda negli occhi umidi e

prima economicamente; ma la guarda di nuovo negli occhi

sa che dire: si guarda le mani, pensando che

desiderio di crederle! La guarda negli occhi e le

la sua presenza. Teodoro guarda il cielo terso attraverso

suo portone. Egli la guarda, le sorride e le

letto ancora disfatto e guarda le punte delle scarpette

corra; invece è fermo. Guarda sorridente in su: la

uno stecco alto, che guarda continuamente in giro ed

quella brusca sveglia: si guarda intorno, poi guarda lui

si guarda intorno, poi guarda lui stupita, con gli

sono innamorate. Essa, dunque... Guarda di nuovo il suo

le sue cose... Mentre guarda in un cassetto, il

che vale torturarsi? E guarda il viso magro e

è una cosa facile, guarda: una piccola spinta, anzi

sorvegliarlo; e quando lo guarda negli occhi, pare che

facendoli tintinnare. ¶ Teodoro invece guarda il lupo imbalsamato, che

È nervoso e si guarda attorno con sospetto, perché

quasi vuota, ma si guarda ogni poco attorno. S

calmo. Il portinaio lo guarda fisso negli occhi e

leggere piano: “Capitan Cocoricò, guarda in giro e dice

Marco si ferma, li guarda in viso e dice

finalmente si siede, lo guarda stupita e ammirata. Teodoro

miracoli... Ma lui non guarda per il sottile... Che

resto. Accende una sigaretta; guarda sul cielo scuro; si

qualche consiglio: e lo guarda, mentre sono a tavola

sulla sua stanchezza, si guarda le gambe nude che

di sopra delle lenti guarda Teodoro. La stanza è

sul letto; mentre Marco guarda; sembra che non afferri

nell’ombra dell’albero. Guarda il muraglione rosso infuocato

di carbone, ma nessuno guarda quei due che litigano

specchia nel mare. Teodoro guarda quelle enormi carcasse arrugginite

Ma Teodoro non risponde: guarda fisso sul mare, dove

su una panca e guarda tra le fronde degli

ne abbia fumata metà. Guarda la donna e questa

La gente muore...» ¶ Teodoro guarda il fondo della piazza

sonno! Fammi coricare!» e guarda le mani bianche della