Massimo Mongai, Fattaccio, 2012

fianco, in macchina, lo guarda silenzioso, leggermente accigliato, come

ma in fondo…». ¶ Luca guarda l’uomo per vedere

potevo fa’, de mejo?» ¶ Guarda di nuovo l’uomo

a sé stesso, poi guarda l’uomo. Poi di

e sudate come noi». ¶ Guarda ancora l’uomo che

te le sposi». ¶ Luca guarda ancora l’uomo vicino

volta fino a fermarmi». ¶ Guarda l’uomo alla sua

a dire, “ma tu guarda questo cretino”, ha detto

trascinando verso un Bancomat». ¶ Guarda di nuovo l’uomo

no, è tutto vero, guarda…” gli ho detto, abbassando

e gli ho detto “guarda, è incredibile quanto è

Ed io: “No, davvero, guarda… tu… io… c’è

capisce?». ¶ L’uomo lo guarda, sempre pensieroso e sempre

fra chi allora? No?». ¶ Guarda l’uomo che apre

alla polizia. Giusto?». ¶ E guarda l’uomo. Che tace

Bancomat lo tradiscono?». ¶ E guarda l’uomo. ¶ «Alla mammina

No?». ¶ L’uomo lo guarda ed alza di nuovo

ha presente? ¶ “Senti, ma’, guarda che è importante, le

bene. L’uomo lo guarda fisso, accigliato. ¶ «Sì, lo

li sta seguendo, lo guarda fisso, poi: ¶ «Non so

detto qualcosa tipo “toh, guarda questo tizio grassoccio, che

politici, invece! Che società!». ¶ Guarda un paio di volte

gli spadini. Luca lo guarda distratto. ¶ «Mi ha detto

cervello tutto insieme? Ah, guarda, questa è l’occasione

è entrato esce e guarda l’altro, vicino a

di sangue. ¶ Luca lo guarda e sospira. ¶ «Ho cercato

o… non so, insomma». ¶ Guarda ancora il cadavere di

lei, la polacca». ¶ Luca guarda a turno entrambi gli

avvicinato per cacciarla». ¶ Luca guarda l’uomo che era

capito che ero morto». ¶ Guarda fisso il cadavere di

un bell’amore». ¶ Si guarda intorno, guarda l’uomo

amore». ¶ Si guarda intorno, guarda l’uomo. Parla a

Tace un attimo. E guarda fissi due uomini. ¶ «Com

fondo si sta bene». ¶ Guarda di nuovo l’uomo

scappatoia forse. E lo guarda di sottecchi. ¶ «No, dico